Anteprima
Vedrai una selezione di 18 pagine su 83
Fisiologia Pag. 1 Fisiologia Pag. 2
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 6
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 11
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 16
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 21
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 26
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 31
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 36
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 41
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 46
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 51
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 56
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 61
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 66
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 71
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 76
Anteprima di 18 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fisiologia Pag. 81
1 su 83
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

SECREZIONE EPATICA

Prodotta continuamente nel fegato (600-1200 ml /giorno).

Immagazzinata nella cistifellea.

Composta di:

  • Acidi biliari
  • Bilirubina
  • Colesterolo

Indispensabile per l'emulsione dei grassi in micelle.

Bile

La bile ha una funzione fondamentale nel metabolismo dei grassi, grazie alla sua composizione in acidi biliari che:

  • Emulsionano grosse particelle di grasso in piccole particelle che possono essere attaccate dalle lipasi.
  • Favoriscono il trasporto e l'assorbimento dei grassi a livello della mucosa intestinale.

Inoltre la bile è un sistema di escrezione di prodotti di rifiuto dal sangue, quali bilirubina ed eccessi di colesterolo sintetizzato a livello epatico.

La bile è secreta in due fasi:

  • La parte iniziale è secreta dagli epatociti: questa contiene grandi quantità di acidi biliari, colesterolo e altri costituenti organici. Viene secreta nei canalicoli biliari.
La bile poi fluisce perifericamente verso i setti interlobulari dove i canalicoli si gettano nei dotti biliari terminali fino ad arrivare al dotto epatico e al dotto biliare comune da dove la bile passa direttamente nel duodeno o viene riversata, attraverso il dotto cistico, nella cistifellea. La cistifellea è un piccolo sacco muscolare in cui viene secreta la bile dal fegato tra un pasto e l'altro. È localizzata inferiormente al fegato e si contrae durante i pasti così da spingere la bile attraverso il coledoco nel duodeno. A livello del duodeno il coledoco e il dotto pancreatico convergono a formare un'unica via di passaggio, l'ampolla di Vater (ampolla epatopancreatica), e il passaggio è regolato da uno sfintere (sfintere di Oddi). Quando la bile contiene concentrazioni troppo alte di colesterolo (insolubile) o di pigmenti biliari si possono formare cristalli - calcoli. CIRCOLAZIONE ENTERO-EPATICA

La quantità totale di sali biliari dell'organismo è molto inferiore a quella necessaria per svolgere giornalmente la digestione e l'assorbimento dei lipidi. Il circolo enteroepatico ricicla i sali biliari tra l'intestino ed il fegato consentendo all'organismo di usarli più volte. Circa il 94% dei sali biliari sono riassorbiti a livello intestinale e riportati al fegato attraverso la circolazione portale. Il rimanente 6% è riformato nel fegato a partire dal colesterolo.

Digestione e assorbimento nell'intestino tenue

La digestione dei carboidrati inizia in bocca (dove il pH è vicino alla neutralità), per azione della ptialina; si interrompe nello stomaco, dove il pH acido del chimo blocca l'attività di questo enzima, e riprende e si completa nel duodeno, dove il pH è

leggermente basico, grazie aglienzimi presenti nel succo enterico e nel succo pancreatico.

I carboidrati sono la maggiore fonte calorica nella​ dieta umana. Quelli assunti con la dieta sono:

  • MONOSACCARIDI: glucosio, fruttosio, galattosio
  • DISACCARIDI: saccarosio (glu+fru), lattosio (glu+gala), maltosio(glu+glu)
  • POLISACCARIDI:
    • di origine vegetale: amilopectina (ramificata), amilosio (lineare), cellulosa (lineare)
    • di origine animale: glicogeno (ramificato)

Le proteine: La digestione delle proteine inizia nello stomaco ad opera della pepsina, prodotta dall'azione dell'acido cloridrico sul pepsinogeno secreto dalle cellule peptiche della mucosa gastrica. Il pancreas riversa nell'intestino tenue enzimi proteolitici in forma principalmente inattiva (chimotripsinogeno, tripsinogeno, elastasi e carbossipeptidasi). L'enteropeptidasi duodenale attiva gli enzimi pancreatici e la digestione delle proteine si completa grazie anche all'intervento

delle esopeptidasi secrete dalla mucosa del tenue (aminopeptidasi ed ipeptidasi). I prodotti finali della digestione proteica sono rappresentati da dipeptidi, tripeptidi ed aminoacidi liberi. I prodotti della digestione proteica arrivano al fegato attraverso la vena porta. Il fegato regola la distribuzione di queste sostanze agli altri tessuti dell'organismo. Una piccola quantità delle proteine ingerite viene eliminata con le feci, dove è dosabile anche la quantità di tripsina e tripsinogeno per la diagnosi di alterazioni funzionali del pancreas. I lipidi La digestione dei grassi inizia dopo quella delle altre macromolecole: ha luogo in minima parte nello stomaco, grazie alla lipasi gastrica, mentre si compie nel duodeno per azione della bile e delle lipasi pancreatiche e intestinali. La digestione dei lipidi è profondamente condizionata dalla loro scarsa solubilità in acqua, che

Rappresenta l'elemento fondamentale all'interno del tubo digerente. Così, quando si trovano nell'ambiente acquoso, dato da saliva, secrezioni gastriche, intestinali, pancreatiche e biliari, i grassi si aggregano tra loro, separandosi dal mezzo acquoso. I grassi formano così, all'interno dello stomaco, delle grosse gocce lipidiche; le lipasi gastriche e salivari riescono a digerire solo i trigliceridi situati sulla superficie esterna di queste gocce.

Nel duodeno le gocce lipidiche vengono attaccate dai sali biliari che, riducendole in molecole più piccole, facilitano enormemente l'azione digestiva delle lipasi pancreatiche. I sali biliari, derivati polari del colesterolo, sono molecole anfipatiche in quanto formate da una parte lipofila e una parte idrofila. I complessi sali biliari/lipidi sono chiamati micelle.

Con la dieta introduciamo lipidi sotto forma di:

  • trigliceridi
  • colesterolo
  • fosfolipidi
  • vitamine liposolubili

Un trigliceride è costituito da una molecola di glicerolo esterificata con tre acidi grassi.

Le lipoproteine

I prodotti della digestione dei lipidi sono acidi grassi e monogliceridi:

  • gli acidi grassi a catena corta passano direttamente nel circolo sanguigno;
  • gli acidi grassi a catena lunga vanno a far parte delle lipoproteine.

Costituite da una porzione lipidica e una proteica, le lipoproteine rappresentano la forma in cui i lipidi si trovano nel sangue e vengono trasportati alle varie parti del corpo.

Esistono lipoproteine diverse a seconda della densità, della composizione chimica e del ruolo rivestito nel metabolismo dei lipidi: chilomicroni, VLDL, LDL, HDL.

Riassorbimento degli Acidi Biliari

Gli acidi biliari sono sostanze detergenti, in grado cioè di disperdere in

soluzione acquosa i lipidi insolubili in acqua. Mentre la maggior parte dei lipidi sono assorbiti quando il chimo giunge a metà del digiuno, gli acidi biliari sono riassorbiti nella parte terminale dell'ileo. Entrano nella cellula per diffusione se non coniugati o cotrasporto con Na+ attivo 2° se coniugati. Passaggio dalle cellule epiteliali dell'intestino al sangue: sconosciuto il meccanismo. Legati ad albumine viaggiano nel sangue portale sino al fegato che li riassorbe quasi al 100% già al primo passaggio. Enzimi usati: ribonucleasi e deossiribonucleasi pancreatiche rilasciate.

Assorbimento: nell'intestino tenue. Trasporto attivo attraverso carriers di membrana; assorbiti nei villi intestinali e trasportati al fegato attraverso la vena portale epatica.

Assorbimento di acqua: 95% dell'acqua è assorbita a livello dell'intestino tenue per osmosi. L'acqua si muove in entrambe le

direzioni attraverso la mucosa intestinale. Osmosi netta si verifica quando si stabilisce un gradiente di concentrazione inseguito al trasporto attivo dei soluti nelle cellule intestinali. Assorbimento degli elettroliti La maggior parte degli ioni sono assorbiti attivamente per tutta la lunghezza dell'intestino tenue: Na+ è accoppiato all'assorbimento del glucosio e degli aminoacidi; K+ diffonde attraverso la mucosa intestinale in risposta a gradienti osmotici. Gli anioni seguono passivamente il potenziale elettrico stabilito dal Na+. Assorbimento del ferro Il ferro viene assorbito prevalentemente nel duodeno, quindi nel tratto prossimale dell'intestino tenue. Nei cibi il ferro è presente principalmente in due forme: - Ferro EME: Forma di ferro legata alle emoproteine muscolari (emoglobina o mioglobina). Costituisce circa il 40% del ferro contenuto nei cibi carnei. - Ferro non EME: Il ferro inorganico, scorporato dalgruppo eme, può trovarsi sotto forma di sale in due diverse forme ioniche: ● Fe2+ ferroso o ferro bivalente (solubile); ● Fe3+ ferrico o ferro trivalente (insolubile). Lo stato di ossidazione influenza l'assorbimento del ferro libero; in particolare, affinché possa essere assorbito dagli enterociti, il ferro elementare deve trovarsi nella forma bivalente (Fe2+). Il ferro non eme si trova principalmente negli alimenti vegetali (del tutto privi della forma eme), ma anche in quelli carnei (dove non tutto il ferro si trova nella forma eme). Meccanismo cellulare Il Fe2+ entra attraverso la membrana dell'orletto a spazzola delle cellule dell'intestino tenue attraverso proteine di trasporto che legano il Fe2+ libero o altre proteine che legano il gruppo eme. Il Fe2+ si lega nel citosol alla ferritina, infine il recettore per la transferrina posto sulla membrana basolaterale media il trasferimento del Fe2+ dallaferritina alla transferrina plasmatica. Regolazione dell'assorbimento di Fe2+ Nel caso di assorbimento in eccesso di Fe2+ (es. diete troppo ricche di Fe2+), questo può essere accumulato nella cellula sotto forma di un pool di deposito non trasferibile al sangue, per legame con la proteina ferritina. Il Fe2+ in eccesso viene quindi escreto per desquamazione delle cellule che contengono.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
83 pagine
1 download
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Foxy. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Biologia Prof.