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Estratto del documento
I geologi sono attratti dalle geometrie dei corpi rocciosi, le quali vengono caratterizzare con schemi,
misure, carte geologiche, sezioni geologiche ecc. I fisici tendono invece ad esprimere un fenomeno
osservato mediante formulazioni matematiche. In geofisica si utilizza un ibrido tra la geologia e la
fisica. L’anomalia di gravità misurata in superficie è rappresentata assieme ad un modello di
distribuzione delle densità in profondità. Il modello concorda con la geologia di superficie e produce
un’anomalia molto simile a quella registrata→ una volta che l’anomalia modellata ben riproduce
quella registrata, non equivale a dire che il modello costruito è esatto. Le tecniche geofisiche,
metodi di indagine, misurano delle proprietà della Terra in superficie e sono utilizzate per dedurre
le proprietà fisiche all’interno della Terra. Si distinguono in:
o
o
o
Tecniche sismiche→ studiano il passaggio delle onde sismiche all’interno della Terra, mediante le
registrazioni fatte dai sismometri. Queste vengono utilizzate per evidenziare rocce con diverse
proprietà fisiche.
~ Attiva: una sorgente (esplosioni) una serie di ricevitori registra la perturbazione provocata
dall’uomo (sismica di riflessione/rifrazione). Si energizza il terreno e si registra in diverse
stazioni (geofoni) il passaggio di questa energia. Utile in geologia applicata, per l’industria del
petrolio e gli studi crostali.
~ Passiva: registrazioni di perturbazioni dovute alle onde sismiche generate dai terremoti e si
ottengono informazioni sulle proprietà fisiche delle rocce attraversate.
I campi di potenziale (gravitazionale e magnetico) → cambiano di intensità/direzione/verso in
funzione di dove si compie l’osservazione all’interno del campo.
Flusso di calore → lo si può ricavare conoscendo la conducibilità termica delle rocce, e misurando
la variazione di temperatura con la profondità (gradiente geotermico→ variazione di T all'aumentare
della profondità all'interno della crosta terrestre; viene indicato in °C, ogni 100m)
Per rispondere alla domanda: che cosa ha causato quello che osserviamo? Si utilizzano sia metodi
diretti che inversi per interpretare delle osservazioni geofisiche:
✓
✓
I metodi inversi → utilizzano delle equazioni per definire un modello di sottosuolo a partire dalle
osservazioni geofisiche fatte, ovvero dati geofisici registrati. Ad esempio si registrano le onde dirette
e le critically refracted ed in base a delle equazioni si ricavano informazioni sulla geometria della
struttura geologica attraversata dalle onde.
I metodi diretti→ assumono un modello di sottosuolo e riproducono le osservazioni geofisiche A
partire dal primo modello si fanno altri modelli e si cerca di minimizzare la differenza tra dato
geofisico registrato (anomalia di gravità nell’esempio sottostante) e quello modellato.
la deduzione può cambiare in funzione del luogo dell’osservazione e della quantità/qualità del
dato. Pertanto anche i
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Scienze fisiche
FIS/01 Fisica sperimentale
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cocco2115 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisica terrestre e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Polettini Alessandra.