FORZA E POSTULATI FONDAMENTALI DELLA MECCANICA – LEGGI DI NEWTON
Forza → ogni ente fisico capace di modificare il moto o lo stato quiete di un punto
(P , )
materiale rispetto ad un dato osservatore, rappresentato come vettore applicato F
Si misura attraverso un dinamometro
Vale il principio di sovrapposizione degli effetti di forze simultanee : qualunque sia il
numero delle forze agenti sopra un punto materiale, esse sono sempre sostituibili, nei
riguardi del moto del punto, con un’unica forza, rappresentata dalla loro risultante
geometrica, che si dice forza totale applicata al punto
Leggi di Newton
Primo Principio della Meccanica
∃ (O;
almeno un sistema di riferimento (assoluto) tale che un punto materiale
x, y, z)
che si trovi ”lontano” dagli altri oggetti dell’universo risulti sottoposto a forza nulla in tale
sistema di riferimento (tale punto sará in quiete rispetto a tale riferimento)
Chiamo forze assolute/vere le forze che agiscono su un punto materiale osservato in
questo riferimento
Secondo Principio della Meccanica
∃ > 0 : = , caratteristica del punto materiale e indipendente dal sistema
m m a F m
di riferimento scelto (massa interziale del punto, equazione si dice equazione di
Newton)
Terzo Principio della Meccanica/Principio di azione (A, )
Dati due corpi puntiformi A e B, se su A è applicata una forza dovuta a B allora
F
(B, − )
su B è applicata la forza dovuta a A ed entrambe hanno la stessa linea
F
d’azione
FORZE FITTIZIE ′ ′ ′ ′
(O; (O ; , , )
Ipotesi → due osservatori e in moto tra loro con moto
x, y, z) x y z
qualsiasi e noto (primo osservatore è assoluto)
⇒ ′ ′
= , =
Dal Secondo Principio della Meccanica m a F m a F
SISTEMI E GRANDEZZE MECCANICHE 1
Dal Teorema di composizione delle accelerazioni segue che
′ = − (P ) − (P )
F F m a m a
τ c
(P ) = −m (P ) → forza di trascinamento
F a
τ τ
(P ) = −m (P ) → forza di Coriolis/complementare
F a
c c
che vengono dette forze fittizie/apparenti
Chiamo moto assoluto il moto riferito ad una qualsiasi terna che conservi posizione
invariata rispetto al riferimento assoluto
=
L’equazione fondamentale si conserva valida quando il moto del punto sia
m a F
riferito ad una qualsiasi terna, animata da un moto traslatorio uniforme rispetto al
(P ) = (P ) = 0
riferimento assoluto, poiché in tal caso F F
τ c
Tali terne sono dette terne inerziali/galileiane e ogni sistema di riferimento che si
muove di moto traslatorio uniforme rispetto al riferimento assoluto si dice inerziale
REAZIONI VINCOLARI
Ipotesi → punto materiale P (comunque vincolato e sollecitato) e suppongo di saper
(P , )
riconoscere le varie forze che agirebbero su P se fosse libero e la risultante di
F
tale forze (forza attiva/direttamente applicata)
Postulato delle reazioni vincolari
Per un punto materiale comunque vincolato e sollecitato da forze, l’azione dei vincoli è
sostituibile con quella di una forza aggiuntiva, che si dice reazione/forza vincolare
denotata con ϕ = +
Allora equazione fondamentale della Dinamica diventa m a F ϕ
Le azioni dei vincoli si manifestano quindi mediante forze; esse però hanno proprietà
diverse dalle forze ordinarie applicate ai corpi
Postulato
La reazione vincolare applicata in un punto ha direzione e verso opposto di uno
spostamento (totalmente) proibito del punto
Spostamento totalmente proibito da P a P′ (in un intorno di P) → uno spostamento
ipotetico impedito dalla natura dei vincoli e tale che P non può avvicinarsi a P′ in nessun
modo con spostamenti consentiti dai vincoli
SISTEMI E GRANDEZZE MECCANICHE 2
EQUILIBRIO DI UN PUNTO MATERIALE
Un punto materiale è in equilibrio quando l’azione complessiva di tutte le forze che lo
sollecitano è tale da mantenere in quiete il punto (non determina sul punto, a partire
dalla quiete, alcuna variazione di velocità)
Teorema
CNS per l’equilibrio di un punto materiale è che esista un sistema di reazioni vincolari
compatibili con la natura dei vincoli, tale da equilibrare le forze attive (per l’equilibrio di
un punto occorre e basta che si annulli la forza attiva)
FORZE POSIZIONALI E CONSERVATIVE
Una forza applicata in punto e di vettore è posizionale se è esprimibile
P F F
= (P ) , ,
come vettore funzione di P : , ossia indicando con
F F F F F
x y z
componenti di rispetto a i 3 assi e con le coordinate della posizione di P,
F x, y, z
sarà = (F , , ) = (F (x, (x, (x,
F F F y, z), F y, z), F y, z))
x y z x y z
La regione spaziale , in cui è definita una forza posizionale, si dice campo di
D
forza
Un campo di forza si dice si dice uniforme se la rispettiva forza è costante (di
direzione e di intensità) ⇒
Data una forza posizionale ( definito un campo di forza) diremo linee di forze/del
campo le curve che in ogni punto P risultano tangenti al vettore della forza
γ F
applicato in P ⋅
Tra i campi di forza sono interessanti quelli il cui prodotto scalare è il
F dP
differenziale esatto di una funzione di P :
U
⋅ = (x, + (x, + (x, (1)
F dP F y, z)dx F y, z)dy F y, z)dz
x y z
^ ^ ^
= i + j +
con forza applicata in P, e qualsiasi spostamento
F dP dx dy dzk
elementare del punto di applicazione P 2
∈ (D)
Tali campi di forza sono conservativi e la funzione è detto
U(x, y, z) C
potenziale del campo (definita a meno di una costante additiva)
∂U ∂U ∂U
+ + = + + ⇒ = ∇U (2)
F dx F dy F dz dx dy dz F
x y z ∂x ∂y ∂z
SISTEMI E GRANDEZZE MECCANICHE 3
In particolare la derivata del potenziale secondo una direzione qualsiasi non è altro che
la componente della forza del campo secondo quella direzione
(2)
Dalla ottengo ∂F ∂F ∂F ∂F ∂F ∂F
y z z x x y
= , = , = , (3)
∂z ∂y ∂x ∂z ∂y ∂x
cioè l’esistenza di un potenziale implica condizioni restrittive per le 3 funzioni
, , : in altri termini una forza posizionale non è in generale conservativa
F F F F
x y z
Teorema (P , )
CN affinché una forza sia conservativa è che essa sia posizionale e che la
F
(3) sia verificata (P , )
CS affinché una forza sia conservativa è che essa sia posizionale e che la
F
(3) sia verificata su un dominio D semplicemente connesso
(x , ) ∈ (x, ∈
Sia (dominio semplicemente connesso) fissato e sia
y D y) D
0 0
qualunque, definisco x y
∫ ∫
= (ξ, + (x , (4)
U(x, y) F y)dξ F η)dη
0
x y
x y
0 0
Si ha che ∂U ∂U
= e =
F F
x y
∂x ∂y
Ipotesi → forza dipenda anche dalla variabile il ragionamento può essere facilmente
z
= [a , ] × [b , ] × [c , ],
esteso quando allora
D a b c
1 2 1 2 1 2
x y z
∫ ∫ ∫
= (ξ, + (x , + (x , ,
U(x, y, z) F y, z)dξ F η, z)dη F y ζ)dζ
0 0 0
x y z
x y z
0 0 0 (4)
La formula per il potenziale è apparentemente dipendente dalla scelta nella formula
(x , ) (x , ) (4)
del punto di coordinate . In realtà, scegliendo un punto diverso la
y y
0 0 1 1
prende la forma
SISTEMI E GRANDEZZE MECCANICHE 4
x y
∫ ∫
(ξ, + (x , = +
F y)dξ F η)dη U(x, y) R,
1
x y
x y
1 1
x y y
0 0
∫ ∫ ∫
= (ξ, + (x , + [F (x , − (x , =
R F y)dξ F η)dη η) F η)]dη cost.
0 1 0
x y y y
x y y
1 1 1
In un campo di forze conservativo di potenziale U, si dicono superfici
=
equipotenziali le superfici definite dalla condizione U(x, y, z) cost. ⇒
Qualunque sia lo spostamento elementare sulla superficie equipotenziale in
dP
un campo conservativo le linee di forza sono le traiettorie ortogonali alle superfici
equipotenziali
LAVORO
(P , )
Sia una forza variabile qualsiasi, cioè, per considerare il caso
F
più generale, dipendente dal tempo, dalla posizione del suo punto di applicazione e
P
della rispettiva velocità Ṗ
Definisco per il punto un moto qualsiasi :
P (5)
= (t), ossia = = =
P P x x(t), y y(t), z z(t)
= [ (t), (t),
Il vettore risulta definita come funzione esclusivamente del
F F Ṗ P t]
tempo (P , ) (1) ,
Lavoro compiuto dalla forza durante fra due istanti generici (o dalla
F t t
1 2
(t ) (t )
posizione alla posizione ) la grandezza scalare
P P
1 2
t t
2 2
∫ ∫
= [ (t), (t), ⋅ = (F + + )dt (6)
L F Ṗ P t] v dt ẋ F ẏ F ż
x y z
t t
1 1
Nel caso più generale, il lavoro dipende dalla traiettoria e dalla legge oraria con cui la
traiettoria viene percorsa dal punto, inoltre il lavoro dipende anche dal tempo t
Forze posizionali
Non è necessaria la conoscenza delle equazioni del moto del punto di applicazione
del punto P, ma basta conoscere la traiettoria (7)
= (t), ovvero = = = ∈ [t , ]
P P x x(t), y y(t), z z(t), t t
1 2
SISTEMI E GRANDEZZE MECCANICHE 5
⇒ = (P )
sono le equazioni di tale traiettoria forza posizionale ha vettore che
F F
risulta definito come funzione della sola variabile t
⇒
= (P , )
Siccome lavoro compiuto dalla forza lungo la curva definita
dP v dt F
= (t ) = (t )
fra 2 punti generici e è determinato dall’integrale
P P P P
1 1 2 2
curvilineo t 2
∫ ∫ ∫
= ⋅ = ⋅ = (8)
L F v dt F dP dL
,P ,P
t γP γP
1 1 2 1 2
= ⋅ ,
con detto lavoro infinitesimo e traiettoria percorsa dal
dL F dP γP P
1 2
[t , ]
punto P nell’intervallo t
1 2 ⇒
^ dst^
= =
Se e (con s ascissa curvilinea) lavoro finito si può esprimere
v ṡt dP
come s s ( )
2 2 dx dy dz
∫ ∫
= = + +
L F ds F F F ds
t x y z
ds ds ds
s s
1 1
con componente del vettore della forza lungo la direzione tangente alla
F
t
traiettoria in P nel verso delle s crescenti
⇒ il lavoro non dipende esplicitamente dal tempo t, inoltre appare evidente che il
lavoro non dipende dalla legge oraria ma solo dalla traiettoria
Forze conservative
Non è necessaria nemmeno la conoscenza della traiettoria del punto di
,
applicazione della f
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