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PRIMA FAMIGLIA
QUADRO PATRIMONIALE: tra le info vediamo qual è l’asset contabile quindi il CAPITALE
INVESTITO. Gli indicatori sono
sull’attivo; prendono il nome di INDICATORI DI STRUTTURA DELL’ATTIVO= come
correnti
il rapporto tra attività e fixed asset. Prima è la (size) dimensione
dell’attivo. Abbiamo proposte legate all’operatività e circolanti m anche partite
correnti perché la monetizzazione avviene nei 12 mesi. Doppia qualità correnti e
circolari. Alcune attività che sono correnti ma non circolanti e cosi con passività
sull’passivo;
sulla relazione tra attivo e passivo;
Possiamo configurare una divisione in :
1. Attivo può essere diviso in che si monetizzeranno in 12 mesi)
i. current asset=(attività correnti ovvero
ii. in fixed asset,
2. Passivo può essere diviso in:
i. equity
ii. current liabilities = (passività correnti)
CORRENTE :significa che si trasforma continuamente in forma liquida anche più volte
all’interno dell’orizzonte temporale standard dei 12 mesi, che si chiama fiscal year.
Corrente indica le attività e passività che si trasformano in liquidità.(in quanto tutto
deve diventare cassa altrimenti diventa perdita). È importante distinguere corrente dal
struttura degli attivi e dei passivi
non, in quanto ci identifica la . Ovvero come si
distribuisce il capitale dell’attivo.
Il captale corrente è differente da quello circolante. Circolante ha che vedere con il
ciclo operativo azienda dove per ciclo operativo aziendale intendiamo che l’azienda,
oltre la propria attività, utilizza questo capitale. Si parla di attività ricorrente che serve
a produrre profitti.
CORRENTE indica che entro i 12 mesi saranno convertiti in nuovi incassi.
Le poste possano essere da un lato legate all’operatività e quindi circolanti, ma anche
partite correnti in quanto la monetizzazione avviene in 12 mesi. Le poste possono
avere anche doppia particolarità di avere entrambe le caratteristiche, come
l’esistenza di poste che hanno solo una caratteristica.
Con la divisone tra attività correnti e capitale fisso e passività correnti abbiamo un
indicazione di struttura. Se confrontiamo attività correnti e passività correnti,
mettiamo in relazione 2 informazioni colte sull’attivo e sul passivo. Se leggiamo in
verticale abbiamo indicazioni di struttura ma leggendo in orizzontale possiamo avare
indicazioni su attività e passività.
RAPPORTO TRA ATTIVITÀ CORRENTI / PASSIVITÀ CORRENTI: può essere
uguale, maggiore o minore a 1. Se le attività correnti si monetizzeranno nei 12 mesi e
le passività correnti si monetizzeranno con dei cash out nei 12 mesi, la proporzione
segnale che l’impresa ha assunto impegni e che sono coperti dalla naturale
liquidazione delle attività correnti. La proporzione segnala che l’impresa ha assunto
debiti che sono coperti dalla liquidazione delle attività correnti.
Quick ratio, ci fa ragionare in termini di equilibrio finanziario, per parlare di solvibilità
dell’azienda e di liquidità dell’azienda.
SOLVIBILITÀ : caratteristica di saper sincronizzare flussi in entrata e uscita in
modo tale da far fronte SEMPRE E COMUNQUE e COMPLETAMENTE ai debiti in
scadenza. È solvibile chi ogni volta che scade il debito fa fronte al debito per intero,
alla data di scadenza e senza forma di ritardo.
Ipotizziamo 3 hp per capire la solvibilità e la liquidità:
1. Primo caso: incasso e pago contestualmente, tale condizione assicura la
solvibilità è una condizione ideale La
2. Secondo caso: incasso e poi pago domani, anche se ho disponibilità.
disponibilità monetaria che giace in cassa, senza utilizzo, è un mancato uso del
capitale. Si produce una riduzione del rendimento del capitale. Avere molto
capitale liquido e rendere il capitale tanto liquido, è una condizione che sembra
buona ma non lo è, in quanto l’eccedenza di liquidità configura un NON uso
della risorsa. La liquidita è uno stato riferito al patrimonio, a differenza della
solvibilità che è una caratteristica dell’operatore, la liquidità è uno stato dove
non è detto che sia liquido e quindi che tu possa diventare solvente. La liquidità
RIDUCE IL RENDIMENTO.
Solvibilità è più potente della liquidita
3. Terzo caso , oggi pago e domani incasso dal cliente, fa innervosire il fornitore e il
creditore che ti identifica come non solvibile e in secondo luogo fa cambiare la
percezione della capacità di solvibilità aumentando il rischio, e aumentando
la percezione del rischio che puoi costituire.
Le modalità come il capitale si trasforma va misurato tramite indicatori che vanno
capiti, e per quanto agiscono sulla solvibilità, dove al cambiare le condizioni di
solvibilità cambia il binomio di rischio e rendimento
Indicatori di equilibrio vanno correlati all’effetto sul valore, dove troppa liquidità fa
amale al valore
14/03/2024
Attraverso i piani finanziari e indicatori, leggeremo quello che accade in azienda, dove
la tesi che dobbiamo dimostrare è che gli indicatori sono collegati al concetto di
rischio e rendimento del capitale investito nel capitale investito nell’azienda. Dove
rischio e rendimento sono 2 facce della stessa medaglia e esiste un abbinamento.
Ricordando le 5 famiglie degli indicatori:
1. Indicatore legato alla solvibilità e liquidità;
2. Indicatore legato alla struttura del capitale;
3. Indicatore legato alla profittabilità economica;
4. Indicatore le profittabilità del rendimento;
5. Indicatore legato alle azienda quotate, dove per le non quotate usiamo gli
indicatori come proxy del valore dell’impresa;
Iniziando da uno stato patrimoniale riferito a un epoca, distinguendo attività correnti e
passività correnti, richiamiamo il concetto di correntezza e quindi di RICORRENTE, e di
working capital ovvero circolante--(working: corrisponde al circolante, che è il capitale
impiegato e movimentato dai cicli operativi aziendali COA)
La distinzione tra att e pax correnti ovvero che contengano attività che scadranno
entro i 12 mesi trasformandosi in uscite, e pax che si trasformeranno in incassi.
Tra gli itmes vediamo crediti vs clienti che sono categorie che proludono a entrate e
uscite, le rimanenze finali attive e pax corrispondo a delle anticipazioni finanziarie pax
e att. Le rimanenze finali attivi, sono costi sospesi ovvero fattori delle produzione
acquisti e non ancora utilizzati e di fine periodo al bilancio attive perché sono attività
in attesa di utilizzo. Le rimanenze finali attive sono costi sostenuti ma sospesi e
rimandati al prox esercizio, abbiamo att che si sono monetizzate e sono liquide*
Nella sezione delle liabilities quelle passive sono ricavi sospesi ovvero quote parte di
ricavi o servizi che non sono stati erogati sebbene esista il credito vs cliente. Consiste
in un debito che consiste nell’onorare un obbligazione assunta, un obbligazione del
fare e non del pagare denaro, queste rappresentano, sono ricavi sospesi configurati
come obbligazioni a prestare servizio.
Nelle attivo e pax esistono anche rimanenze finali che in realtà sono rettifiche di uscite
e rettifiche di entrate. Rettifiche finali passive abbiamo liquidità ma supporti un
obbligazione. Rimanze finali attivi servono a contrapporsi ai debiti vs fornitori.
PRIMA FAMIGLIA DI INDICATORI attività correnti
CURRENT RATIO :
: attività correnti/passività correnti passività correnti
tale indicatore APPARTIENE ALLA PRIMA FAMIGLIA, che confronta att e pax per
verificare solvibilità. Tale valore può essere<>=1. Bisogna fare attenzione:
riduzione dei
1. se maggiore di 1= hai una riduzione dei ritorni, e quindi
rendimenti, incremento di rischio-
2. se minore abbiamo 1= se l’impresa ha tutto liquido e
quindi tutta attività correnti, tale eccesso dimostra una condizione di liquidità
alta che indica che l impresa non ha investito capitale disponibile in capitale di
funzionamento.
L’eccesso di liquidità diventa un difetto. Detenerlo in forma liquido è negativo e ciò si
registra tramite riduzione di RENIDMENTO.
Verifichiamo il tema di grado di indicatore che se è positivo colpisce il rendimento e
negativo il rischio.
Ideale sarebbe avere una situaizone di perfetto sincronismo tra dinamica dell’ entrata
e uscita, e quindi equilibrio
Se il tot attivo è uguale al= tot pax 100, ma scomponendo vediamo che le attività
correnti sono 30 e pax correnti 20, vediamo che l’area di quelle non correnti att e pax,
sono il complementare quindi att non correnti 70 e pax no correnti 80. Quindi occhio
perché si utilizzano contemporaneamente correnti e non correnti. Dal punto di vista
strutturale il 30 e 20 lascia un 70 e 80 rappresentando un rapporto 3/7 che è la
struttura dell’attivo struttura del passivo
e 2/8 che è la .
Tutte si basano sul binomio rischio e rendimento sia la parte corrente chela parte non
corrente.
Mentre le quotate hanno prezzi di borsa con stima del mercato, le non quotate no e
per arrivare alla stima del valore bisogna collegare gli aspetti strutturali all’impatto sul
rischio rendimento.
Per capire la parte non corrente, immaginiamo come nell’attivo abbiamo solo fixed
attività non correnti
asset>(capitale fisso) e nelle liabilitis solo equity, confrontiamo passivià non correnti
-confronto 4 con 3 Passività
Attività correnti
correnti (2)
(1)
Attività non Passività non
correnti correnti
(3) (4) (1+3)=(2+ 4)
Se faccio la somma del contenuto dei quadranti , se fai dei cambi
1 3
= 1−2=4−3
matematici dove , si nota come l’eccedenza di attività correnti
2 4
rispetto alle passività correnti corrisponde all’eccedenza di equity rispetto al capitale
fisso, quindi lo sbilancio dei quadranti superiori corrisponde allo sbilancio dei quadranti
inferiori.
Se abbiamo più attività correnti rispetto alle passività correnti abbiamo una perdita di
rendimento, al contrario si verifica un aumento del rischio.
Ma se abbiamo più equity rispetto al capitale fisso significa che chiediamo agli
shareholder più capitale di quello che ci occorre per finanziarie gli investimenti più
durevoli che di solito è finanziato tramite mezzi a lungo termine perciò ci troviamo a
remunerare un capitale in eccesso rispetto ai fabbisogni in termini di durata. Ciò
compo