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SUSAN SONTAG
Si vuole occupare di come metaforizziamo la malattia e non riusciamo ad affrontarla
nella realtà
13-10-2020
Tema della vulnerabilità e malattia.
Breve pamphlet di Sontag non filosofico. Iniziare ad Sontag è importante perché è uno
dei testi che ha aperto un certo modo di riflettere sulla malattia dal punto di vista
dell’effetto sulla massa e sull’individuo. Sontag nasce da famiglia ebraica a new York,
prende parte del movimento pacifista impegnato contro la guerra del Vietnam. A causa
della sua relazione omosessuale le tolgono il figlio.
Non fa proprie le riflessioni del movimento gay e lesbico nonostante facesse parte delle
esperienze gay e lesbiche.
Non c’è una linea teorica che guida le sue opere perché si occupa di tanti temi diversi.
La sua tesi forte è che in quegli anni contesta la tendenza a lei contemporanea della
critica artistica a fornire interpretazioni delle opere d’arte più che guardarle.
L’attenzione sull’oggetto e non all’interpretazione. L’approccio vale anche
deve essere
per la malattia. Come percepire il dolore degli altri? Questa è una cosa molto
importante per Sontag. 37.37
Si vuole pensare ai modi in cui viene metaforizzata la malattia, e di come la
percepiamo. Per Sontag bisognerebbe considerare la malattia fuori da ogni metafora,
dovremmo viverla senza metafore ma per essa stessa. Non siamo però in grado di non
metaforizzarla, ma analizzare le nostre metafore può aiutarci a liberarci dalle metafore.
La metafora è la forma più antica di linguaggio che conosciamo, ogni pensiero è in
qualche modo interpretazione, e accompagnato da metafora. Questo è naturale anche
se a volte faremmo meglio ad evitare le metafore.
In questo saggio come due malattie pericolose allo stesso modo, cioè la tbc nel 800 e
il cancro nel 900, ed entrambe non spiegate sono rappresentate in due modi diversi.
La malattia non è una metafora invece viviamo nella metafora della tbc e con la
metafora del cancro. (Quale è la metafora della nostra malattia cioè il coronavirus?)
Le malattie influiscono su come ci relazioniamo tra individui e con la malattia.
Noi selezioniamo i flagelli e li rappresentiamo. Ma come? Della tbc si moriva ma
veniva considerata quasi una morte bella, spiritualizzata.
Nell’analizzare perché alcune malattie vengono rappresentate come sinonimo della
morte, ma questo dipende dalla nostra capacità per cui noi sempre meno siamo capaci
di pensare la malattia.
Sontag vuole ricostruire e mostrare come i momenti diversi abbiano cambiato la nostra
percezione della malattia e della morte.
La tbc è caratterizzata da sintomi visibili come la tosse e produce in poco tempo una
trasparenza del corpo. La tbc per esempio è anche pensata come una malattia legata
alla possibilità di sedurre. Il cancro è totalmente desessualizzato.
tbc, malattia dell’anima
Tbc: non dolorosa, e cancro doloroso (metafora assurda)
mentre il cancro è del corpo.
Il movimento romantico ha avuto un grande ruolo nella metaforizzazione della tbc. In
qualche modo il movimento romantico lega la malattia da un eccesso di sentimenti. La
tisi è sempre la malattia di chi ha grandi amori e da grandi sentimenti. Il tipo tisico ha
un carattere quasi predisposto alla malattia. La tbc si lega ad un tipo psicologico. Il
invece diventa una malattia di chi non esprime i propri sentimenti. L’uomo
cancro col
cancro è causa della sua malattia. La tbc ti da personalità, ti individua. Il cancro è una
malattia che ti spersonalizza. Il cancro viene inflitto dallo stesso individuo tramite stile
di vita/sentimenti inespressi.
14-10-2020
Primo saggio!
La malattia per Sontag non è una metafora ma un fatto. La malattia viene però usata
come metafora dalla società e viene fatta oggetto di interpretazioni metaforiche. Una
domanda è, si può andare oltre alle metafore? No, conoscere è metaforizzare, quindi
non si possono evitare metafore ma forse si può ragionare su quale metafore usiamo e
sceglierle. Quando metaforizziamo la malattia con quali paure facciamo i conti?
La morte è ritenuta sempre più nelle nostre società un evento oltraggioso, una vergogna
e quasi una colpa. Il pensiero di Sontag e la sua vita non è il pensiero di una accettazione
della morte, ma vuole essere contro la moralizzazione della malattia che aggiunge
sofferenza ad uno stato già di sofferenza. Questo atteggiamento nei confronti della
malattia come oggetto di metafore.
L’individuo viene stigmatizzato e responsabilizzato per essersi procurato da solo una
malattia degradante. Uno dei punti principali è il centro della sua polemica: le
C’è una verità sulla psicologia delle malattie?
spiegazioni psicologiche delle malattie.
I cittadini sono gestiti come potenzialmente malati.
La tbc viene rappresenta come una malattia che si lega ad una realtà spirituale, propria
dei letterati. La tbc rende un individuo interessante al contrario di tutte le altre malattie.
L’individualità della malattia rimane fino al 900, ma il cancro individualizza in modo
diverso. Non c’è romanismo nel cancro, ma solo colpa per non aver espresso i
sentimenti, alla depressione.
L’individuo auto fondato che decide di relazionarsi con gli altri per i propri fini da
Hobbes in poi è al centro della nostra idea di società.
Il cancro ci ricorda che siamo anche corpo e che il corpo è irrimediabilmente fragile. Il
tema di Sontag è quanto questa malattia ci offre un modo di guardare alla
del soggetto classico. L’uomo
rappresentazione è un oggetto disincarnato.
Differenza delle metafore delle malattie durante la premodernità vs quelle nella
modernità: nella premodernità le malattie erano epidemiche, colpivano tutte le persone
in quanto membri della comunità (peste). Il significato metaforico di queste malattie
era una colpa della comunità o di qualche membro che aveva fatto qualcosa di male e
tutta la comunità viene colpita come conseguenza.
La malattia moderna invece colpisce l’individuo isolandolo dalla comunità. La sifilide
punisce il singolo per le tue trasgressioni, mentre la peste colpisce la comunità.
Nel mondo antico la malattia punisce la comunità mentre nella modernità è il singolo
che colpisce se stesso e si tradisce.
differenza? Le differenze tra l’antica
Perché questa Grecia e ora è che nel frattempo è
arrivato il cristianesimo, che introduce la colpa del peccatore, del singolo che deve
espiare i suoi peccati. Il cristianesimo fa una moralizzazione singolare.
Per decifrare la malattia ora dobbiamo decifrare l’individuo, e non la comunità come
prima si faceva in Grecia.
La modernità psicologizza la malattia perché la modernità non sopporta ciò che non si
controlla. Psicologizzare la malattia è un modo per negare la casualità della malattia.
Davanti al timore per la morte reagiamo in due modi, uno è psicologizzarlo e riportarla
al controllo, e l’altra è considerare ancora la malattia come una devianza sociale.
In ogni caso la reazione a questa metafora è la violenza. Organizziamo il corpo sociale
muova guerra alla malattia, all’invasore. A fronte della consapevolezza e della
perché
vulnerabilità che la malattia ci consegna noi abbiamo una prima reazione immediata
(noi occidentali) che è di rigetto violento di quella stessa vulnerabilità. I romani
rigettavano i lebbrosi e noi anche consideriamo il lebbroso come colui che va isolato e
non curato. Possiamo avere una reazione che si lega alle reazione violenti verso alcuni
gruppi, oppure verso la malattia stessa. La comunità si organizza verso la malattia. La
comunità comunque organizza sempre una risposta violenta. Questo è il collegamento
a Weil. La malattia si lega così alla metafora militare, come la cura anche ha una
metafora militare. La lotta è a livello sociale, finanziando una lotta politica contro il
nemico. La preoccupazione è sempre verso la lotta. Noi usiamo la malattia per imporre
agli altri il tipo di società che pensiamo sia migliore, e ciò incide sui malati. Come
usiamo la parola cancro nella retorica politica? Sontag propone una ricostruzione
storica della distinzione di come viene usata la malattia come metafore nel pensiero
L’uso delle malattie come momento di disturbo del
politico premoderno e moderno.
corpo sociale era legato all’idea che si potesse ristabilire l’ordine attraverso una cura.
I momenti di malattia del corpo sociale erano invocati per identificare una cura. Si ha
un atteggiamento ottimista nei confronti del corpo sociale malato che ha bisogno di
una cura e che lo curerà per vivere in salute. La corruzione dei costumi dei nobili viene
curata così con la rivoluzione francese, o con un totalitarismo. Al cambiare dell’idea
dei modi in cui pensiamo un processo sociale cambia anche la metafora della malattia
e della sua cura. L’uso che noi facciamo della parola cancro è sempre riferito ad una
malvagità che va estirpata.
16-10-2020
Secondo saggio Sontag: Aids e le sue metafore 1988
Lavoro analogo al primo saggio, introdurre l’interpretazione. Dimensione esistenziale
perché il tumore per lei è una esperienza diretta, mentre l’AIDS no.
Ci interessa perché l’aids ci avvicina al nostro problema perché è una malattia virale.
L’aids in termine di epidemie viene considerata una pandemia. Chi sono i soggetti di
questa pandemia? Evidenziare la differenza tra aids e cancro.
Il primo capitolo illustra le questione di fondo rispetto al testo precedente. Dopo aver
riletto il primo saggio Sontag commenta le sue idee e tesi del primo saggio. Sul tema
della metafora dice che la metafora è il mezzo della conoscenza e del pensiero. Come
in poesia così la scienza si basa sulle metafore.
Ogni forma di pensiero è interpretazione, ma sono sempre giuste? A volte è giusto
andare contro le interpretazioni ma non eliminarle (non si può)
Bisogna mostrare la realtà delle interpretazioni e vedere quando funzionano.
Come scegliamo le nostre interpretazioni? Alcune metafore delle malattie aggiungono
sofferenza ai malati, bisognerebbe scegliere le metafore per rendere gli umani, i malati
più visibili. Dobbiamo esplorare le metafore secondo le quali gli umani vivono questo
lo dice anche Marloc che è il maestro di Sontag.
Alcune metafore sono anche cambiate negli anni: distinzione destra e sinistra è una
metafora molto longeva. Le metafore che rimandano all’