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PRIMA FASE

Il periodo che inizia dal 1770 e si conclude nel 1780 (periodo in cui non ha scritto opere). "Precritico" cioè il periodo che precede l'uscita delle sue 3 grandi critiche, che sono: critica della ragion pura, critica della ragion pratica e critica della facoltà del giudizio, che sono state scritte dopo il 1780. In questa fase l'idea di Kant è questa: "Le pene morali puniscono un male morale, le pene pragmatiche servono invece spesso soltanto come mezzo per trattenere un altro dal male. Le pene pragmatiche hanno valore di mezzo. Le pene morali hanno una necessità immediata, le pene pragmatiche una necessità mediata." Noi non le avremo chiamate "pene pragmatiche" ma "pene giuridiche". Quindi Kant divide le pene in "pene morali" (peccati) e "pene pragmatiche" (reati). Le pene pragmatiche hanno valore di mezzo per arrivare a un fine, cioè hanno lo.scopo di "spaventare" in modo che qualcun altro non svolga lo stesso reato. Le pene pragmatiche hanno una necessità mediata, cioè se hai fatto un reato verrai subito punito. Hanno quindi necessità mediata perché sono un mezzo per raggiungere uno scopo che è la difesa sociale (prevenzione). Le pene morali hanno una necessità immediata (retributive). (queste sue considerazioni del periodo precritico non erano state scritte in nessun libro, ma venivano spiegate a lezione e quindi gli alunni prendevano appunti, grazie a questi noi abbiamo ricevuto queste informazioni). PENSIERO DI KANT Qui Kant precisa il suo pensiero: "Nella politica le pene non hanno altra necessità che non sia quella di servire a trattenere dal compiere azioni malvagie. Nello Stato, in cui sono necessarie pene pragmatiche, noi consideriamo le azioni non secondo la disposizione d'animo, bensì esteriormente, infatti qui non si guarda affatto allamoralità. "politica": quando dice politica si intende "stato" in realtà. "nella politica le pene non hanno altra necessità che non sia quella di servire a trattenere dal compiere azioni malvagie": le pene sono un mezzo che serve per trattenere le persone dal fare azioni illegali. "noi consideriamo le azioni dello stato non secondo la disposizione d'animo, bensì esteriormente, infatti qui non si guarda affatto alla moralità": quindi noi non consideriamo le azioni dello stato secondo le disposizioni d'animo, nello stato non interessano le disposizioni d'animo perché riguardano solo la morale, ma ci interessa esclusivamente il dato esteriore. Qui ovviamente fa riferimento a Filangieri, lui però si riferiva alla prevenzione generale e a quella speciale, mentre Kant si fermava solo al concetto di prevenzione generale. Kant sembra estremamente rigido a diversità.disposizione d'animo definita da Filangieri come "malvagità del cuore". Kant sottolinea il fatto che esistano due tipi di pene: "Tutte le pene appartengono o allagiustizia punitiva o alla prudenza del legislatore. Le prime sono pene morali, le altre pragmatiche. Quelle morali vengono irrogate perché si è peccato, quelle pragmatiche affinché non si pecchi; esse sono dei mezzi per prevenire i delitti." Le pene morali fanno riferimento alle concezioni retributive, e hanno a che fare con la giustizia punitiva, cioè sono di pertinenza della morale. Le pene giuridiche fanno riferimento alle concezioni preventive della pena, e hanno a che fare con la prudenza del legislatore.

prudenza del legislatore.

PENE(argomentazione di Kant del periodo precritico)

Le pene per Kant si dividono in:

  • Poena vindicativae (pena vendicativa) → viene applicata perché il male è già stato commesso (si guarda il passato), sono retributive e riguardano l'ambito morale. Es. occhio per occhio, dente per dente.
  • Poena medicinales (pena medicinale) → viene applicata affinché il male non venga compiuto, sono quindi di natura preventiva e vengono interpretate come una medicina sociale che aiuta la società a difendersi. ↓ si divide in:
  • exemplares → riguardano la prevenzione generale (io punisco affinché attraverso l'esempio del condannato gli altri non commettano lo stesso delitto), sono il mezzo per distogliere i consociati dal compiere atti criminali.
  • correctivae → riguardano la prevenzione speciale e servono per fare in modo che il reo non ricada nel reato già commesso.

All'inizio Kant non parla di prevenzione e

retribuzione, ma parla di "poena vindicativae" e di "poena medicinales". RIASSUNTO PERIODO PRECRITICO Una sintesi del periodo precritico può essere questa: "La pena giuridica ha carattere preventivo. Tutte le pene pragmatiche servono per emendare o per servire da esempio agli altri" CRITICA DELLA RAGION PURA Questa è la sua prima grande opera di critica alla ragion pura del 1781. E' uno dei testi filosofici più importanti della modernità (insieme al libro "scienza della logica" di Hegel). Questa è un'opera di filosofia teoretica, in cui Kant inserisce una considerazione che riguarda la pena che è molto breve, il punto più importante è: "Quanto più la legislazione e l'esercizio del potere risulteranno adeguati, tantomeno numerose saranno le pene: è pertanto ragionevole pensare che laddove l'ordinamento della legislazione e l'esercizio del potere siano

perfetti, non si renderà più necessaria alcuna pena".

-la legislazione (attività legislativa) e l'esercizio del potere (attività esecutiva).-

In questa frase siamo di fronte a un discorso che può essere visto come utopistico, perché è difficile pensare di raggiungere un ordinamento tale per cui non ci sarà più bisogno di alcuna pena, questo presupporrebbe che gli uomini non siano esseri umani ma degli angeli, perché gli esseri umani a volte ricadono ad eseguire errori, quindi questo tipo di ordinamento è impossibile. ↓ "Qui sopra Kant esprime un atteggiamento utopistico, o forse meglio una "idea regolativa". La realizzazione di una situazione che porta alla graduale scomparsa delle pene è posta nel futuro, ed è assai vicina a quella indicata, qualche anno dopo nella "Fondazione della metafisica dei costumi", con l'espressione "regno dei fini": una

comunità ideale, in cui gli uomini vivendo nel comune reciproco rispetto, non avrebbe più bisogno di coazione e sanzione.”

Kant afferma che nel futuro potrà realizzarsi una situazione tale per cui gli uomini possano vivere in una comunità in cui si rispettano reciprocamente, e a quel punto non ci sarebbe più bisogno della coazione e della sanzione (elementi fondamentali su cui si fonda lo stato). Questa concezione può essere utilizzata solo come “ideale regolativo”, quindi idea a cui ci si può ispirare (in questo caso quindi si vede la quasi abolizione delle pene).

QUADERNO

Siamo prima della critica della ragion pratica. Kant negli anni 80 teneva diversi corsi, infatti questi due quaderni “quaderno Feyerabend” e “quaderno Mrongovius” (nomi degli alunni che avevano preso quegli appunti) sono stati scritti dai suoi alunni che prendevano appunti a lezione (escono dopo la critica della ragion pura).

QUADERNO

FEYERABEND

Il periodo di questo quaderno è quello del 1784. Negli anni 80 la linea del suo pensiero era ancora simile a quella degli anni 70 (del periodo precritico).

In questo quaderno c'è scritto: "La potestas legislatoria ha potestatem sanciendi leges poenales. Questa la possiede il summus imperans... Egli deve punire per creare sicurezza e allora deve comminare quelle pene che sono adeguate alla sicurezza del laesus nei casi futuri."

Parlava in tedesco mescolando anche parole di latino.

"La potestas legislatoria ha potestatem sanciendi leges poenales.": significa "la potestà legislativa ha potere di sancire le leggi penali", questo significa che la legge si deve occupare anche delle leggi penali.

"Questa potestas la possiede il summus imperas": cioè è il potere sovrano superiore che decide su queste leggi penali, infatti nel 700 il sovrano era anche il legislatore, e aveva questo potere.

superiore.-”egli deve punire per creare sicurezza”: quindi Kant afferma che il legislatore doveva punire per creare sicurezza sociale, l'elemento della sicurezza diventa fondamentale nella punizione penale.-“deve comminare quelle pene che sono adeguate alla sicurezza del laesus nei casi futuri”: (leasus=di coloro che sono stati lesi) quindi il legislatore deve anche pensare ai casi futuri, si tratta di una concezione preventiva generale che pone al centro della sua attenzione l'idea della sicurezza, si punisce perché i consociati hanno bisogno di sicurezza, e per soddisfare questo bisogno si puniscono coloro che non seguono le regole comuni. Un altro pezzo di quaderno:”il summus imperans deve creare sicurezza, questa nel caso dell'assassino non la si può raggiungere che con la sua morte.”↙-summus imperans=il sovrano. Quindi, seguendo la logica di Kant, se una persona uccide deve essere uccisa (Beccaria invece diceva che bisognavaettere nuovi reati, allora la pena è giusta. Ma se si punisce per vendetta o per soddisfare un desiderio di giustizia, allora la pena è ingiusta. La pena deve essere proporzionata al crimine commesso, ma non deve superare la misura necessaria per raggiungere il suo scopo preventivo. La pena di morte, quindi, può essere giustificata solo se è l'unico modo per proteggere la società dalla pericolosità del criminale. Ma se esistono alternative per garantire la sicurezza, allora la pena di morte diventa ingiusta. La rieducazione del criminale è importante, ma non deve essere l'unico scopo della pena. La pena deve anche servire a proteggere la società e a dissuadere altri potenziali criminali. La pena di morte, quindi, può essere considerata giusta solo se è necessaria per garantire la sicurezza generale.
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Publisher
A.A. 2021-2022
105 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara381 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia pratica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Becchi Paolo.