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Proposero una visione filosofica ridotta ai minimi termini sui temi della logica e della fisica a vantaggio del senso
religioso
Seneca
Parla sempre in 1° persona, con il quale idealmente discute sul tema presentato
asserisce che l’ira non è né utile né ammissibile, perché frutto degli impulsi che confondono la ragione, e presenta, in
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coerenza con la dottrina stoica, un modello di sapienza che sappia tenere sotto controllo le sue passioni
Neoplatonismo
Si basa su una forma di monismo idealistico nel quale Uno, il perfetto, assoluto e infinito è considerato la realtà ultima
dell’interno universo; dall’Uno si irradiano molteplici livelli di realtà, dei quali il più alto è il nous, l’intelletto puro, da dove
proviene l’anima del mondo, procreatrice delle anime inferiori degli esseri umani, immagine dei nous, che è a sua volta
un’immagine dell’Uno
la costituzione della scuola neoplatonica è opera di Plotino, principale funzione della filosofia è quella di preparare gli
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uomini al raggiungimento dell’estasi, unione mistica con Dio, dove l’Uno si posiziona oltre la razionale comprensione
filosofia medioevale
La filosofia cristiana
Il cristianesimo diventa una nuova religione che influenza anche la filosofia, immettendo nuovi concetti, come il
problema della salvezza ultraterrena
i Padri della Chiesa si impegnano ad insegnare le dottrine e le normative religiose per armonizzare l’insegnamento
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delle Sacre Scritture con la riflessione filosofica
I padri della chiesa
La loro storia su divisa in 3 fase principali:
Padri apostolici -> gruppo di scrittori di lingua greca, i cui scritti possono essere considerati come continuazione di
• quelli degli apostoli
Padri apologisti -> difesero le verità fondamentali della fede cristiana dalle aspre critiche dei pagani e del giudaismo
• La patristica -> hanno sistematizzato e nazionalizzato la verità della fede
•
Agostino
Uno dei più eminenti padri e dottori della Chiesa, percepisce la superiorità metafisica del cristianesimo, che spiega la
problematica del male indicandolo come una perdita o mancanza dell’essere
il cammino verso la ricerca della proprie interiorità si attua attraverso l’identificazione della verità della fede con il
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cammino verso la salvezza, incarnata nel cristianesimo
I temi focali sono presenti nelle sue Confessioni, che offrono una narrazione autobiografica delle sue meditazioni
• interiori, e indaga la rappresentazione del ricordo dell’uomo che conserva le verità prime della scienza, fino a confluire
in un’unica dimensione latente della coscienza e a rivelarsi nell’anima attraverso la presenza di Dio
Il passato, il presente e il futuro sono riconducibili a 3 diversi aspetti di una stessa “estensione dell’anima”
formula il concetto teologico dell’evoluzione della civiltà, intravedendo nella storia l’azione che consente la
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realizzazione di un progetto provvidenziale dell’origine divina
2 punti della dottrina agostiniana dell’anima sono fondamentali per la filosofia della mente:
Il libero arbitrio -> l’uomo è libero di scegliere, mediante un atto di volontà, tra il bene e il male, ma a causa del peccato
• originale è impossibile per l’uomo salvarsi con le due sole forze senza l’aiuto della grazia
Il tema dell’autocoscienza e dell’interiorità -> Dio può essere trovato solo dentro di noi, è già in noi
•
La profondità dell’animo umano dentro il quale troviamo Dio può essere esplorata solo mediante una presa di coscienza
di sé e della propria natura spirituale
La scolastica
Produzione filosofica e teologica cristiana del Medioevo
il terreno comune del movimento può essere rappresentato dai fini e dai metodi accettati da tutti coloro che vi si
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riconobbero
I filosofi scolastici, nei casi di conflitto tra ragione e rivelazione, ritennero la fede arbitro supremo
•
Un tratto caratteristico fu l’utilizzo delle auctoritates, il costante riferimento alle dottrine dei padri della Chiesa e di
quei filosofi dell’antichità greca e romana considerati fonte del lessico filosofico della teologia cristiana
La filosofia islamica
Forma di filosofia peripatetica, osservante della classica filosofia greca ma che si basa su una particolare struttura
di conoscenza mistica
la filosofia araba è sempre stata in perenne conflitto con la teologia islamica, a causa della convinzione islamica della
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Rivelazione, la ragione umana deve seguire unicamente la parola del profeta
Le parole arabe che spiegano il termine “filosofia” sono <falsafa> coincide con la parola greca philofophia “amore per
• la sapienza”, e <hikma> “saggezza” inteso nella sua accezione più ampia
Tra i primi filosofi arabi si può ricordare Al-Kindi che si ricollega ad Aristotele e al neoplatonismo
Avicenna e averroè
Avicenna -> filosofo e scienziato arabo, combina aristotelismo e neoplatonismo, e nega l’immortalità dello spirito
individuale, l’interesse di Dio per gli individui e la creazione del mondo nel tempo
Averroè è celebre soprattutto per i commentari alle prove di Aristotele, tradotti in latino e in ebraico, che
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esercitarono una cospicua influenza sua sulla filosofia scolastica cristiana, sia sui filosofi ebraici del Medioevo
La filosofia ebraica
Avicebron
A partire dal XII sec, la classe colta ebraica inizia a prediligere le lingue europee e lo Yiddish per la produzione di testi
scritti
filosofo e poeta spagnolo di religione ebraica, segue gli studi a Saragozza e scrive la Fonte della vita, dialogo
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neoplatonico in lingua araba, utilizzato dai filosofi scolastici dell’Europa medioevale nella versione in lingua latina
La filosofia scolastica
Tommaso d’aquino
Uno fra i più autorevoli filosofi scolastici e uno dei più importanti teologi medievali
nel tentativo di conciliare la posizione di Agostino con la pretesa averroista, Tommaso riuscì nell’intento di
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dimostrare la compatibilità assieme alla complementarità delle verità della fede e della ragione
Sosteneva che la conoscenza deriva direttamente dall’esperienza sensibile, ma è solo grazie al pensiero elevato alla
• conoscenza di realtà immateriali che diventano intellegibile con l’azione dell’intelletto -> la natura una volta che viene
creata da Dio, viene poi gestita da leggi proprie
L’elaborazione delle prove dell’esistenza di Dio prendono il nome di dimostrazioni a posteriori, partono dalla
considerazione dell’esperienza del mondo sensibile
Giovanni duns scoto e Guglielmo di occam
Duns Scoto era una filosofi e teologo scozzese, fondatore dell’orientamento della filosofia scolastica denominato
“scotismo”
Di Occam viene considerato come lo studioso che con le sue opere, concluse il periodo filosofico della scolastica,
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dando vita ad una nuova corrente di ricerca filosofica in un nuovo campo di azione
filosofia moderna
La rivoluzione scientifica e il metodo
Il 600 rappresenta il sec delle radicali trasformazioni in tutti gli ambiti della ricerca
la Rivoluzione Scientifica è stato un complesso processo storico che ha modificato il modo di pensare, che ha
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contribuito alla nascita della moderna scienza sperimentale e la completa rinuncia alla precedente immagine della realtà,
basata sulla filosofia aristotelica
Si fa coincidere con il lasso di tempo che va dalla pubblicazione dell’opera La rivoluzione delle sfere celesti di Niccolò
• Cusano, all’opera I principi matematici di filosofia naturale di Isaac Newton
Galileo Galilei, astronomo e filosofo italiano, insieme a Giovanni Keplero, sono considerati i fondatori della rivoluzione
scientifica
I filosofi moderni
Cartesio
Elabora un nuovo metodo di indagine che gli permette di distinguere il vero dal falso, che unisce il criterio dell’evidenza
intuitiva al rigore della deduzione; enuncia le sue 4 regole euristiche:
L’”evidenza” -> la chiarezza e la distinzione di ogni contenuto del pensiero
• L’”analisi” -> dove ogni problema viene risolto nelle parti più semplici
• L’”enumerazione” -> la revisione del processo compiuto attraverso l’analisi e la sintesi
•
Pensò che fosse necessario dubitare di ogni conoscenza normalmente accettata per giungere ad un principio secondo il
quale il dubbio non fosse possibile -> procedimento orientato alla ricerca di un fondamento inconfutabile di tutto il
sapere che veniva identificato nella certezza che l’Io ha di sé e della sua esistenza in quanto io-pensante
Identifica tutte le idee che differenziano l’attività pensante in 3 gruppi:
Le “idee innate” -> percepite come radicate alla mente >> le evidenze a priori della matematica
• Le “idee avventizie” -> percepite come provenienti dal di fuori >> le idee delle cose sensibili
• Le “idee fattizie” -> formate dal soggetto pensante, >> le idee di esseri immaginari
•
L’idea di Dio si trova nel 1° gruppo perché idea di una sostanza infinita
prosegue la sua riflessione enunciando che Dio aveva creato 2 ordini di sostanze, quella pensante, res cogitans e
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quella estesa, res extensa, identificata con la materia
La bipartizione della realtà delle 2 sostanze, fisica e mentale, è definita “dualismo cartesiano” e ha suggestionato la
• filosofia moderna
Solo il pensare è un’attività che l’uomo può svolgere senza bisogno del corpo
Baruch spinoza
Filosofo olandese, considerato l’esponente moderno più rappresentativo del panteismo
Gottfried wilhelm leibniz
Filosofo, matematico e uomo politico tedesco, in opposizione al dualismo metafisico di Cartesio, propone un nuovo
concetto di sostanza come una “forza viva”, al centro della forza e dell’energia spirituale, detta “monade”, di cui ognuna
costituisce un microcosmo soggettivo, che rispecchia l’universo a seconda dei gradi di perfezione crescenti
Nicolas malebranche
Filosofo francese, considerato il maggior esponente dell’occasionalismo
Blaise pascal
Filosofo, matematico e scienziato francese; nell’opera Pensieri propone:
Lo “spirito di finezza” -> l’uomo entra in contatto con la sua natura più autentica
• Lo “spirito di geometria” -> vi sono deduzioni conseq