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DIBATTITO SUL TEMA DELLA VERITÀ
Sant’Agostino sul tema della verità espone questa tema attraverso il dialogo e sono
presenti due tesi che si scontrano:
Anche in questo caso una domanda: “Cosa si dice sulla verità?”
Prima Tesi: Dogmatismo
La verità esiste, certamente c’è una verità e questa verità può essere raggiunta
dall’uomo. (colui che crede di sapere tutto ma in realtà non sa nulla)
Seconda Tesi: Scetticismo
Noi siamo scettici e la verità non esiste, non si riuscirà mai a raggiungere, non è
possesso dell’uomo.
Nichilismo: è una posizione filosofica dove si sostiene che: “il nulla ci avvolge, il nulla
esiste.”
Fondamentalismo: atteggiamento mentale e spirituale che tende ad assolutizzare la
propria verità intendendola come la Verità, segnato dalla globalizzazione e
dall'incontro-scontro tra culture e religioni diverse.
Soluzione tesi opposte: esercitarsi a fare filosofia attraverso il dialogo anche se
potrà e sarà conflittuale.
Che cos’è la verità nel dibattito?
Quello che è vero in genarle è ciò che non ha alternative, che è necessario.
(!) NB: In italiano le parole che terminano con il suffisso -Ismo sono eccessi.
Riassunto passaggi:
Primo: Discutiamo della verità (ovvero poniamo il problema)
Secondo: Confronto tra tesi opposte (attraverso il dialoghiamo)
Terzo: Usiamo la confutazione (utilizziamo la filosofia per smentire l’antitesi)
(!) NB: Sant’Agostino: “Smentite la tesi dell’avversario per fare acquisire forza alla
vostra tesi”
(!) NB: Non è dimostrabile che l’uomo possa raggiungere la verità; infatti, se dico che
la verità esiste lo devo dire sulla base di un principio.
(!) NB: Dire la verità non equivale/non è vero a dire che la verità esiste.
Quindi se la verità esiste ma non è conoscibile dall’uomo bisogna continuare a
cercare.
La ricerca della verità è necessaria anche per la filosofia, inoltre bisogna essere
continuamente cercatori di verità quindi il destino dell’umanità è quello di essere
filosofi. RIEPILOGO 1 FASE
Sant’Agostino:
- dialogo all’invito al sapere rigoroso, necessario, universale
- un dibattito sulla verità
- la verità esiste ed è possesso dell’uomo
RIEPILOGO 2 FASE
Sant’Agostino:
- mette in rilievo il conflitto e il dialogo
- tesi opposte (dogmatismo e scetticismo)
- ideologie estreme (nichilismo e fondamentalismo)
RIEPILOGO 3 FASE
Sant’Agostino:
- confutazione delle opposte preteste (mettetevi in confronto, senza utilizzare
violenza, battaglia di parole)
- superamento dell’antitesi -> attraverso la confutazione
- la verità esiste (perché se dico il contrario ho sbagliato)
- la verità non è possesso della ragione (la verità è possesso dell’uomo mi
contraddico)
Quali sono le caratteristiche di questa attività di ricerca del sapere?
- una ricerca continua ed inesausta (quello che trovo non potrà mai essere
abbastanza perché se la trovo e penso di averla trovato torno in contraddizione) (la
meta, quindi, è il cammino e non un traguardo conclusivo)
- si raccoglie in un’esperienza particolare (la filosofia non è un sapere come la
matematica)
- i traguardi della filosofia sono sempre provvisori e problematici
Colui che dice che è tutto falso si contraddice perché allora anche la sua frase è falsa
Aristotele: “Tutto quello che noi diciamo presenta una caratteristica fondamentale
che è la diversità” (e per fortuna che siamo tutti diversi).
Paradosso di Epimedine (del mentitore): porta una contraddizione in solubile:
“Tutti i cretesi sono bugiardi”. Se quello che dice è vero, sta mentendo, quindi
quello che dice è falso.
Ecco una versione contemporanea: “1. La prima frase non è vera”. Se è vera,
allora è falsa, e se è falsa, allora è vera.
dicendo che la verità non si dice in un solo modo
Si potrebbe risolvere
INTRODUZIONE ALL’APOLOGIA DI SOCRATE DI PLATONE
Socrate non ha mai scritto libri, ma era l’autore più importante; infatti, diceva che i
libri sono maestri muti e che è meglio il parlare
Socrate è considerato il filosofo del processo perché vive un momento fatale della
sua vita proprio in questo periodo di difficoltà e viene considerato da Platone il
primo vero filosofo ma anche un nobile sofista (in senso positivo, sapientissimo)
Qual è la sapienza che trasforma Socrate?
Siccome la sapienza umana non ha alcun valore ma questa affermazione ha valore.
Inoltre, è importante tenere a mente che noi sappiamo di non sapere.
La vera sapienza è che: noi siamo nulla e non sappiamo nulla (però lo sappiamo)
(!) NB: Ricominciamo sempre dall’inizio perché dobbiamo cercare
Socrate è uno che si difende da solo in un processo importantissimo.
(parliamo di processi che si concludevano con la pena capitale, come nel suo caso)
Accuse di Socrate: Violazione delle leggi sacre e divine di Atene
Si può parlare di un Socrate multiforme per via dei suoi più pensieri/tesi.
Sono presenti 4 dialoghi dedicati a Socrate scritti da Platone.
Socrate lo interpretano in modo positivo ma anche in modo negativo
(interpretazioni contrapposte)
Socrate è un avvocato (va da solo senza avvocati in un processo importante)
Avvocato: qualcuno che difende qualcun altro (Socrate è un difensore, difende la sua
filosofia che è quella di Platone, ma anche il diritto)
(!) NB: Contumacia: assenza dell’imputato nel processo
Vi sono 3 discorsi di difesa:
PRIMO DISCORSO DI DIFESA:
1. esordio (cittadini di Atene ascoltatemi)
2. esplorazione dei criteri di difesa
3. critica dei primi accusatori (contestazione delle calunnie)
4. critica dei successivi accusatori (contestazione dell’atto d’accusa)
a) contestazione dell’accusa di corrompere i giovani
b) contestazione dell’accusa di empietà (non credere negli dèi e introdurre
nuove divinità)
5. il metodo filosofico
6. la vita politica
7. i testimoni (oracolo di Delfi testimone più importante)
8. conclusioni della difesa
I veri avvocati difendono il processo perché il processo è diritto (l’esperienza ci
insegna che il diritto è processo)
Socrate mostra che la difesa è strutturata (non qualcosa che viene improvvisata)
SECONDO DISCORSO DI DIFESA: è una critica della prima votazione con una
proposta alternativa della pena (il consiglio rigetta la proposta e delibera la
condanna a morte con 360 voti favorevoli e 140)
TERZO DISCORSO DI DIFESA: critica della seconda votazione (dice ai giudici no
questo non va bene)
Esprime alcune considerazioni ai giudici dell’assoluzione e della condanna
CRITERI DI DIFESA:
- Discutere come in piazza (pagina 53 17 b-c)
La critica la effettua dicendo parole come capitano senza programmare
matematicamente il discorso.
- Dire la verità (pagina 55 18a)
La bravura del giudice è dire cose giuste e fare quindi giustizia
(fa riferimento a verità nel senso di dire cose significanti, che non si contraddicono)
Bisogna resistere direbbe Socrate
- Ubbidire alla legge (pagina 57 17a)
Un giudice che ha pregiudizi anche culturali non è un giudice
Dobbiamo ubbidire alla legge processuale e difendersi
Legge di Solone: L’imputato del processo non ha solo il diritto di difendersi ma anche
il dovere
Qual è il metodo migliore per gestire il conflitto?
Dialettica (è fondamentalmente il metodo del processo secondo Socrate)
E Platone dirà che questo metodo si deve usare anche nella filosofia
Dialettica fondamentale: discorso uno contro uno
CONFUTAZIONE: critica, contestazione (origine della dialettica secondo Socrate) io
cerco di negare, di smentire quello che dice l’avversario. (contraddizione erotetica)
quella di Socrate è una confutazione domandante, fa anche domande. Lo scopo della
confutazione è quello di fare arretrare l’avversario, negazione veritativa (se il mio
avversario ha torto io ho ragione)
Attraverso le domande si arriva alla verità ed è considerato (Socrate) un seccatore
perché fa le domande alle persone che passano
Catarsi -> purificazione (mi fa capire qual è il modo più giusto, quindi, è una catarsi
educativa)
La verità non si confuta mai
Accusatori di Socrate: Meleto (accusatore principale), Anito (Politico), Icone.
(critica dei politici, dei poeti, dei tecnici)
Poeti e politici credono di sapere ma in realtà non sanno nulla (dogmatici)
Socrate:” ogni demone che abita dentro di noi ha una natura divina”
Seconda azione tipica del filosofo è il DIALOGO (contradditorio, possibilità di
difendersi in ogni stato e grado del processo)
Interazione tra uno che parla e uno che mi risponde continuamente (inevitabile
bisogno dell’altro non posso dialogare quindi non posso fare filosofia)
È un metodo filosofico giuridico nel senso di processuale
Il dialogo è una discussione inesauribile (non arriveremo mai ad un risultato
significativo)
Terzo principio fondamentale: la PROVA (argomentativa)
Fonte o mezzo di giustificazione, procedura di controllo
La prova è la fonte (la sorgente) da cui io traggo l’argomento
Le prove di Socrate nel processo: (da pag. 51 in poi)
Fatti notori (fatti che tutti conoscono): L’oracolo di Delfi, la filosofia, la vita politica, i
testimoni
Quarto principio: il GIUDIZIO (chi ascolta le ragioni opposta giudica meglio)
Il giudizio è negativo per Socrate e krisis vuol dire crisi ma anche giudizio
Da il senso della riunificazione (giudizio vuol dire un’opinione fondata/ragionata)
I filosofi dovrebbero ragionare come i giuristi e i giuristi come filosofi
Secondo Socrate giudicare vuol dire prendere ragione (restituire il discorso
giusto/vero) rendere ragione vuol dire cioè giustificare.
(!) NB: Io posso sempre dire no non va bene (ma devo anche dire il perché)
(!) NB: Non tutte le verità corrispondono ad un’idea di giustizia (giuridica)
Iuris dicere (dal latino) vuol dire “dire ciò che è giusto”
Il giudice deve motivare le sue sentenze, non può tirare conclusioni tirando i dati
Caratteri costitutivi: Impersonalità (il giudice non deve personalizzare il giudizio
deve essere imparziale), Medietà (si pone in una posizione centrale tra l’accusa e la
difesa), Esecutività