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Buon Samaritano

Prima scena: l'uomo trova il moribondo sul ciglio della strada dunque vede ciò che gli altri non riescono a vedere, legge la realtà e ben grado di cogliere il bisogno;

Seconda scena: scende da cavallo e dunque l'uomo potente abbandona la propria condizione di potenza e superiorità e si pone sul solito piano del dell'uomo moribondo;

Terza scena: lo porta con sé, lo solleva e lo porta presso una locanda dunque il forte e può spogliarsi della propria forza e lo solleva verso la dignità da lui perduta.

Questo ci dimostra appunto che il e non troviamo più l'idea del calcolo dei meriti e dei demeriti e non più una misura dunque una giustizia misurata bensì smisurata. Completamente diverso rispetto agli ideali dei so sti e di Tucidide (ateniesi e Meli) incui troviamo la legge ineluttabile dei forti che devono necessariamente prevalere.

sui deboli.
Relazionalità
Qui invece il carattere dell'Intersoggettività o meglio della è fondamentale.
Non ci sono infatti istituzioni umane in grado di mediare i rapporti tra soggetti.
[CIRCOSTANZE + VOLONTÁ]
(Il terzo elemento anche se divino è Dio)
Possibilità della vittoria del debole sul forte.
Dunque vi è la infatti nel Vangelo le cose piccole e molto spesso producono grandi cose, dunque viene valorizzata la forza dell'estremamente piccolo.
È necessario tener presente però che la volontà di creare una comunità nella logica dell'amore non dipende assolutamente dalla paura della punizione (che potremmo ricondurre all'inferno) dal momento che appunto la logica dell'amore prevale.
Fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi
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L'iconogra a
Importante è anche diversa rispetto a quella tradizionale della giustizia solitamente ra gurata tramite le bende sugli occhi.

La bilancia e la spada perché chi giudica dev'essere imparziale (non deve vedere e farsi influenzare), deve dare peso alle cose che devono avere peso e devi dare efficacia o comunque concretezza alla giustizia. Ora però abbia un'idea nuova la giustizia non deve avere la benda perché deve vedere i bisognosi, non deve pensare ai meriti e demeriti dunque non ha bisogno di una bilancia e in ne la giustizia non ha bisogno di colpire con la forza dunque non è necessaria la spada. (croce come estrema immagine di giustizia) Inoltre la giustizia non vive di prestigio. La chiesa però primo poi dovrà darsi comunque un organizzazione con percorso giuridico. Fondamentale anche l'importanza del pensiero cristiano in merito al diritto naturale per questo lettera di San Paolo ai romani che sostiene che coloro ricordiamo la (fondatore cristianesimo) che non hanno conosciuto la legge dentro di loro, dentro i loro cuori hanno comunque iscritte le leggi di

Dio.Agostino sottolineando la pericolosità diinvece si colloca in una posizione totalmente diversaquesta affermazione perché seguendo questa idea a questo punto non sarebbedi San Paoloneanche necessaria una chiesa che dica come seguire le leggi.come fare, È necessario peròdistinguere l’Agostino giovane e più razionalista e l’Agostino maturo che è quello che propone ilcittà di Dio elabora un modello tramite un’operazione di novità per ilmodello della ovverocristianesimo di ricondurre la legge naturale a quella divina frutto appunto della volontà diDio. volontaristica la legge e la volontà del legislatorein cuiLa lettura agostiniana è sicuramenteche è Dio dunque il diritto naturale coincide con la volontà di Dio da qui ci potremmo porrechi è l’uomo giusto? Agostino risponderebbe Dio. La seconda domanda è chedue domande:cos’è la giustizia? Per

Agostino segue la volontà di Dio. La figura di Dio è appunto talmente fondamentale che lui stabilisce che cosa sia giusto o ingiusto (testo dispensa terzo libro delle confessioni). L'uomo dunque deve fare la volontà di Dio a prescindere da ciò che viene comandato perché il valore del comando consiste nell'autorità di chi lo pone (Dio). La massima esemplificazione della giustizia per Abramo sarebbe capace di sacrificare suo figlio per la volontà di Dio. La giustizia per Agostino matura la troviamo definita nelle considerazioni che sono il punto di partenza per la tradizione di Roma "de civitate dei" in cui difende il cristianesimo a partire dalla definizione di Stato come popolo legato da un interesse comune e da un comune sentimento di giustizia e poi parte all'attacco di Roma. Dunque Roma per Agostino non mi ha fatto è stata a quello di

Non dare a Dio ciò che è di Dio, non è soltanto uno Stato ingiusto ma non è proprio uno Stato. Se noi infatti togliamo la giustizia, qual è la differenza tra uno Stato e una banda di briganti? Per Agostino non c'è. Agostino riporta infatti l'esempio del pirata catturato da Alessandro Magno che gli chiese perché comunque cercasse di conquistare il suo mare, il pirata gli rispose "con lo stesso diritto con cui tu hai conquistato il tuo impero". Giustizia che è il criterio per stabilire se uno Stato è giusto oppure no. Dunque, a questo punto potremmo dire che Agostino adotta una concezione valutativa perché lo Stato deve essere giusto, altrimenti non è uno Stato. RIEPILOGO: Affronta un percorso apologetico in merito alla critica di Roma che Agostino non considera uno Stato (a partire dall'ideologia di Cicerone).

ff fi fl fi fi fi fi fi fi19 di 69Per la definizione stato è necessaria la giustizia [passi libro IV e XIX].La critica di Roma partiva dalla convinzione ciceroniana che la giustizia deve far parte delladefinizione dello stato. Un comportamento secondo diritto è dunque ungiustizia e diritto convergono.comportamento secondo giustizia: Roma,Il ragionamento di agostino non termina qui dal momento che nella critica di la città vieneCittà degli Uomini, Civitate Dei”ricondotta al modello della contrapposta alla Città di Dio. Il “De èincentrato proprio su questo tema di contrapposizione tra queste due città. Per la prima volta siviene a scindere il luogo della vita umana.Quali sono i rapporti corretti da stabilire per una convivenza tra le due città?CainoLa Città degli Uomini per eccellenza è quella fondata da che era colui che aveva ucciso ilfratricidio.fratello Abele ed aveva fondato la prima

città/comunità umana come conseguenza del<b>Questo è un aspetto molto importante da considerare perché si tratta di una città fondata sullaviolenza, una violenza che distrugge il diverso, il non riducibile a se stessi. Caino (Città degliUomini) si contrappone ad Abele rappresentante Città di Dio, rapporto nel quale il primo cerca diRomolo uccide Remo e dà vita ad unasopra are il secondo. Anche Roma nasce da un fratricidio:città fondata sulla violenza. (Nessuno dei due però in questo caso rappresenta la città di dio).Grazie a quella violenzaè nata Roma, una violenza che Roma si porterà dietro per tutta la durata (insieme a sopra azione,ridurre tutti alla sua potenza, sangue).[Machiavelli rovescerà completamente questa ideologia]un paradigma nel quale l'Origine si ripete all’in nito nella storiaSi tratta dunque disuccessiva come una condanna. La legge diventa qualcosa da cui non</b>riusciamo ad allontanarci. L'Inizio/Origine sono aspetti fondamentali della Storia intesa come continuo ripetersi dell'Origine. Come se la storia dell'uomo che muove da atto ordinario di violenza non fosse altro che il ripetersi di quell'Origine. [esempio America-corte suprema_Originalismo modalità di interpretare costituzione secondo cui leggi e costituzione devono essere interpretate secondo l'interpretazione dei costituenti originari] Agostino ci sta dicendo dunque che storia degli uomini è condannata al ritorno dell'origine che ci spiega anche la storia successiva. Permanenza di ciò che vi è dall'inizio, condanna ineludibile meno che non arrivi qualcosa da un piano trascendente che venga a salvarci. La Storia degli uomini può essere dunque redenta, non a partire da loro stessi, bensì dall'esterno, in particolare dall'alto, potendo così accedere alla Città dei Giusti, alla Città di.

Dio tramite una giustizia che passa nella fede in Gesù cristo; solo così si può superare quel peccato originario che caratterizza l'uomo. Questo è il quadro nel quale Agostino inserisce le differenze e le relazioni tra queste due Città. Finora ci ha parlato di un'Origine negativa che ritorna continuamente a meno che non arrivi la Origine negativa è il peccato, salvezza dall'alto, questa la ribellione alla volontà divina. Nonostante questo vi è speranza di salvezza, questo avverrà, ma nel frattempo che rapporto Sono due mondi contrapposti per valori di fondo ma costretti a sussistere tra le due Città? convivere, la Città di Dio vive peregrina nella Città degli Uomini, i Giusti vivono insieme a tutti gli altri perché la salvezza non si è ancora compiuta. La funzione della Città degli Uomini essenziale per la città di dio è il fatto che tiene in vita quell'ordine,

quella pace essenziale che è essenziale per far si che coloro nella Città di Dio possano seguire la volontà divina. Per l'esistenza della Città di Dio è infatti necessaria la Città degli Uomini che persegue lo scopo minimo della pace (tranquillitas). Agostino ci porta così sul tema del potere e del fondamento del potere. La Città degli uomini è caratterizzata da violenza e dal perseguimento dei singoli interessi in contrapposizione con i caratteri della carità e della giustizia tipici della Città di Dio, ma nella Città degli Uomini viene comunque stabilito un ordine per stabilire i rapporti all'interno della comunità. Il nuovo fondamento per il potere quindi non è più quello della giustizia come qualcosa di trascendente, ma l'ordine [vs Aristotele]. Il peccato infatti allontana da ordine, pace, sicurezza anche se.
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A.A. 2021-2022
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SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Martinz098 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Greco Tommaso.