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Organizzazione gerarchica delle fonti del diritto

Sarebbe come la stessa divisione di compiti che si ha quando si organizza un'uscita tra amici. L'organizzazione gerarchica serve proprio a non disperdere le norme. Le fonti del diritto hanno forma piramidale, perché è una forma che permette di avere un vertice unico, il quale è costituito dalla costituzione. Subito sotto di questa ci sono le norme sovranazionali. Di seguito ci sono:

  • Le fonti primarie (leggi statali e regionali, atti del governo con forza di legge, referendum abrogativi);
  • Le fonti secondarie (regolamenti governativi, ministeriali, regionali e degli enti locali);
  • Le fonti terziarie (consuetudini).

Cos'è la norma fondamentale? Per noi è la Costituzione, ma dimentichiamo di questo per un momento e arriviamo a dire cosa Kelsen: teoria pura del diritto, normativismo, effettivamente è la norma fondamentale. Questa è norma al centro. Famosa riduzione da giustizia a presente in tutti gli ordinamenti. Ha la funzione

validità, di dare unità a tutte le altre norme non solo "nullum crimen sine lege" perché le altre derivano da questa, in termini di che sta a significare che non vi è nessun illecito produzione, è da li che tutte le norme partono ma senza una norma che lo caratterizza come tale, è sempre li che le norme devono tornare, quindi tutto ciò che è al di fuori delle norme è lecito. Tanto nella fase di produzione come esercitazione Tutta la produzione normativa deriva da una di un potere quanto nel rispetto del dovere in fase grund norm, una norma fondamentale di esecuzione del potere. Il contenuto delle norme fondamentali deve sempre essere contenuto implicitamente nelle altre norme. La struttura gerarchica dell'ordinamento permette di verificarne l'unità. La norma fondamentale non è espressa ma presupposta per fondare tutto il sistema normativo e non sarebbe possibile compiere una reduxio ad unum senza porre.

una singola norma in cima, dalla quale tutte le altre derivano. L'ordinamento è a titolo originario e non derivativo, in quanto non derivano e non la fonte in un sistema sovranazionale. Riconoscere un ordinamento superiore da quello dal quale deriva il nostro, sarebbe come rinunciare al principio di sovranità. Le norme dell'ordinamento sono valide, inoltre, solo se possono essere ricondotte alla fondamentale. La giustizia non ha una definizione codificata, non esiste una definizione per tale concetto. La norma è giusta quando seppur valida, può essere ricondotta alla fondamentale. La validità della norma fondamentale è un presupposto dell'ordinamento giuridico in quanto ne fa parte, in quanto se ne fosse fuori non potrebbe garantire l'ordine. Bisogna obbedire al potere originario dato dalle forze politiche che in un determinato momento storico hanno preso il sopravvento e hanno instaurato un nuovo ordinamento giuridico quindi

il rapporto tra diritto e forza è di tacito. Significa che il contenuto delle norme è dato dal potere politico che dà l'indirizzo all'ordinamento giuridico in un determinato periodo. Che cos'è un sistema? È una totalità ordinata, ovvero un insieme di elementi tra i quali esiste un ordine. Quest'ordine può essere sia statico che dinamico. Ci sono diverse definizioni nel testo di Bobbio, come quella di sistema deduttivo, questo dice: tutte le norme giuridiche di quel dato ordinamento sono derivabili da principi generali considerati alla stregua di postulati di un sistema scientifico. Tipico del giusnaturalismo. Una seconda definizione può essere data come sistema induttivo: ordinamento della materia in modo sistematico ossia trarre dall'esperienza concetti generali che consentono di unificare il materiale. Sistema come esigenza della coerenza. Quando è esente da contraddizioni. Ad esempio quando le nostre azioni.

Sono conseguenziali a ciò che diciamo. L'ordinamento giuridico deve essere coerente. Ciò fa venire dei dubbi. Quando è coerente significa non presenta contrasti o contraddizioni al suo interno. Per definizione lo è, ma nella pratica, nella sostanza, presenta diverse contraddizioni.

Esempi dati dalle norme che abrogano in modo esplicito o tacito altre norme. A volte ci sono norme incompatibili con le precedenti significando che quella è stata abrogata, anche se non di fatto.

Presenta delle incoerenze ma deve essere coerente perché presenta al suo interno delle antinomie, conflitti tra norme, le quali appartengono allo stesso ordinamento giuridico.

Come si può immaginare che l'ordinamento giuridico sia ordinato se è incoerente?

Esempi di antinomia sono:

Situazione in cui vengono poste in essere (valide) due norme, una che obbliga e l'altra che proibisce, una che obbliga l'altra che permette, una che proibisce l'altra.

Che permette un medesimo comportamento. Può essere nello stesso ambito di validità e allo stesso ordinamento. Ciò che viene ad eliminare l'antinomia, il contrasto è il giurista, l'interprete. Si parla dello stesso ambito di validità (fonte primaria, secondaria ecc.), temporale (sempre il medesimo tempo, valida per quell'arco temporale), spaziale (ambito territoriale di riferimento), personale (a chi si riferisce), materiale (cosa posso o non fare). Tradotto: orario, luogo, età, diritto. Conseguenza delle antinomie sarebbero un generale

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Publisher
A.A. 2022-2023
5 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher imcalledtea di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Calabrò Gian Pietro.