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Beda il venerabile (672-735), Historia Ecclesiastica Gentis Anglorum

I nuovi arrivati appartenevano a tre dei popoli più valorosi della Germania: sassoni, iuti

e angli.

I primi capi furono i fratelli Hengist e Horsa, ucciso in guerra dai Britanni. Dalla loro

stirpe nacquero le famiglie regnanti di molte regioni. Sono i nipoti di Woden (Odino),

citato da Beda come un qualunque re, è un’acclimatazione di un dato culturale di

matrice germanica nella tradizione cristiana.

I popoli germanici insediatisi erano politeisti. Gli anglosassoni non erano cristiani, per

cui le altre popolazioni li fanno convertire. Dal IV secolo vengono inviati missionari da

Roma da Gregorio Magno nel Sud e ne giungono dai monasteri irlandesi del Nord,

devoti a San Colombano. Agostino è il capo del gruppo di giovani missionari inviati da

Roma. C’è una spinta dal basso e una dall’alto che in poco tempo convertono tutta la

zona inglese.

Dal 664 l’Inghilterra ha un’unità religiosa, sono tutti cristiani cattolici e si vuole

uniformare il culto, le abbazie del nord e del sud comunicano. Si erano formati dei

regni romani-celtici e questa divisone politica dà vita in Britannia a 7 regni, è

un’eptarchia: Northumbria, Mercia, East Anglia, Wessex, Essex, Sussex, Kent. Nascono

degli scontri ma sono sempre moderati, non ci sono ripercussioni (ad esempio

sull’agricoltura).

Nel VII e VIII secolo (dal 600 all’800) sono l’età d’oro dell’Inghilterra. È un periodo

florido per la cultura e l’economia, grazie ad abbazie e monasteri (innovazioni

agricole) che permettono una stabilità sul territorio che altrimenti non esisterebbe. Vi

è una ricca documentazione in latino, che è la lingua della cultura e del culto, è

superiore all’inglese.

Dai monasteri vengono figure importanti gli abati Beda o Alcuino (di York). Carlo

Magno è un grande importatore di intellettuali con la sua scuola palatina. È una fuga di

cervelli antilitteram.

Tra il VIII e il IX secolo abbiamo delle invasioni vichinghe. La Norvegia si sviluppa

tecnologicamente per cui si può attraversare il mare. In Inghilterra trovano dei

monasteri e nel 793 razziano il monastero di Lindisfarne. I vichinghi decidono di

attaccare i monasteri perché non ci sono soldati e perché c’è oro.

L’emigrazione intellettuale e le razzie vichinghe fanno sì che l’Inghilterra venga privata

della propria cultura, si verifica una devastazione culturale.

Con gli attacchi al nord, i monaci migrano verso il sud. Non ci sono più le figure che

trascrivono i manoscritti. Inoltre, i monaci parlavano il latino per cui senza di loro la

lingua si perde.

C’è il tracollo della cultura fiorente in Inghilterra.

Inoltre, nel 865 la situazione diventa ancora più seria. I vichinghi erano pirati, per cui

non si insediavano nei territori che devastavano però in quest’anno una grande

armata pagana (in realtà danese), guidata da Ivar Senz’Ossa, conquista ampie regioni

dell’Inghilterra. Rispetto ai pochi pirati, questa armata è organizzata, è una presa di

possesso, non è più un saccheggio. Questa armata trova nulla resistenza nel luogo,

considerando che era anche un regno frammentario. Solo il Wessex rimane

indipendente. La Nortumbria si assoggetta agli scandinavi. Si paga dazio ai danesi che

arrivano e si è assoggettati a loro.

Alfredo il Grande, re del Wessex, ribalta le sorti, poiché ferma l’avanzata scandinava e

giunge ad un trattato di pace per la suddivisione delle aree di influenza. Grazie a lui si

verifica una rinascita e una riconquista inglese, continuata poi dai suoi successori.

Ottiene risultati militari e politici chiari contro le forze scandinave, alleato con i

merciani. La grande armata pagana si ferma, è uno stadio di quiete che permette al

Wessex di riprendersi militarmente e ragionare in termini di espansione.

Non abbiamo più un’eptarchia, ci sono delle aree distinte ma politicamente un unico

centro guida la riunificazione del regno, cioè il Wessex.

Ci sono 3 traguardi culturali:

1) La traduzione di opere centrali della cultura medievale dal latino all’inglese

antico. Accade perché nessuno parla più latino e non si vogliono perdere i testi

della tradizione. Il concilio di Tours accade in un periodo in cui si inizia a dire che

il latino non è più la lingua della cultura, per cui gli esponenti della chiesa

devono iniziare a predicare anche in lingua germanica. È un’innovazione

importante, pragmatica, che ci ha permesso il raggiungimento di opere in

inglese antico, che è una lingua degna di essere scritta ormai.

2) Promulgazione di un nuovo codice di leggi, Domboc (il libro del signore).

3) Composizione di una raccolta annalistica aggiornata fino al XI secolo (cronaca

anglosassone). Idea di salvaguardare il passato mettendolo per iscritto, fin dalle

origini. Ogni monastero scriveva la propria versione, per cui ci sono testi diversi.

Sociolinguistica dell’inglese antico

Con il Wessex in quanto regno guida viene introdotta una grande novità.

Ci sono 4 macro-dialetti: nortumbrico, merciano, kentico e dialetti sassoni (sassone

occidentale).

Alfredo il Grande salva la cultura anglosassone con l’impiego dell’inglese antico come

parlato nella sua regione, il Wessex. Diventa la nuova lingua di cultura, il sassone

occidentale è il dialetto centrale della scrittura in inglese antico per ragioni storiche,

non c’è una riflessione metalinguistica.

Il programma culturale di Alfredo il Grande

Il programma culturale di Alfredo il Grande viene scritto nell’introduzione alla

traduzione della Regola Pastorale di Gregorio Magno.

Bisogna tradurre i libri più indispensabili per gli uomini a conoscersi in una lingua

comprensibile da tutti. Bisogna formare tutti i giovani nati in Inghilterra che hanno i

mezzi per dedicarvisi, fin quando non sapranno leggere la scrittura inglese. L’inglese

viene abilitato a lingua veicolare della cultura in vista dell’arrivo alla cultura vera e

propria, cioè il latino. L’inglese è una sorta di step intermedio.

Espansione del Wessex

I successori di Alfredo conquistano gradualmente il Danelaw e impongono tributi alla

Nortumbria.

Due eventi sono importanti:

1) La battaglia di Brunanburh del 937, in cui si sconfigge una coalizione

scandinava-scozzese-gallese. Vincono perché il Danelaw rimane una propaggine

esterna, non è un regno compatto come il Wessex.

2) Nel 954 la battaglia di Stainmore è il punto culmine della riconquista inglese. Si

sconfigge Eric Asciadisangue, re norvegese di York.

Nella seconda metà del X secolo si verifica la rinascita benedettina, che è un processo

che riguarda tutta la cultura europea. La comunità benedettina decide di ritornare alla

regola, in maniera più rigida di prima, implicando anche una maggiore attenzione alla

produzione culturale. In Inghilterra, in un periodo di pace, equivale ad una ricca

produzione di testi scritti.

I grandi codici che ci giungono sono tutti di questo periodo, di fioritura culturale e

economica.

Re ӕϷelrӕd ha un regno relativamente debole. Nel 991 ci sono degli attacchi dai

danesi e questa sconfitta degli inglesi nella battaglia di Maldon è grave, tanto che

viene testimoniata da un poemetto. Da qui in poi inizia un cambiamento di rotta. La

sua politica è debole anche perché è ambivalente: da una parte ci sono azioni militari

che non producono nulla o sono sconfitte, dall’altra parte si sottomettono e pagano

imposte. Per questo motivo, viene chiamato ӕϷelrӕd Unrӕd, cioè lo sconsiderato.

Perdendo consenso, egli scappa in Normandia, poiché sua moglie Emma era figlia

dell’imperatore normanno. È un regno di ascendenza scandinava ma integrato nella

cultura francese. Emma lo sposa poiché il regno inglese è ormai unificato sotto il

Wessex e potente, si cercano alleanze matrimoniali con l’Inghilterra del Wessex. La

crisi è causata dal malgoverno e dal fatto che per la seconda volta un esercito danese

(guidato dal re Sven Barbaforcuta) sconfigge e prende il controllo dell’intera

Inghilterra.

Nel 1016 Sven muore e il figlio Cnut Il Grande diventa re di Inghilterra, Danimarca e

Normandia. È il periodo di massima espansione dell’area scandinava, è un grande

politico. Nel 1015 alla morte di ӕϷelrӕd, Cnut sposa la ex moglie, Emma.

Il regno di Cnut non significa un cambiamento radicale in Inghilterra, che rimane

anglossasone perché mantiene gli stessi centri di potere, non mette i propri uomini ma

si affida alle strutture già esistenti nel Wessex. Il consiglio approva questo re, per cui la

prosperità e la pace continuano, anche se formalmente è dominio scandinavo.

Nel 1035 Cnut muore ma senza lasciare eredi nell’area inglese, perché era troppo

marginale e poco interessante. Il figlio di ӕϷelrӕd ed Emma, Edoardo Il Confessore,

diventa re di Inghilterra nel 1042. È un re amato dal popolo, torna un sovrano inglese,

il regno continua ad essere prospero. Viene detto Il Confessore perché è un grande

promotore della cultura religiosa anglosassone.

Edoardo avrà un conflitto con Godwin, un Earl (governatore), esiliato nel 1051, ma i

suoi eredi sono reintegrati dopo la morte del padre, ma con una sorta di peccato

originale a causa dell’esilio di Godwin.

Nel 1066 Edoardo muore senza eredi, e i candidati sono 3:

- Harold Godwinson, figlio di Godwin, che sostiene di essere stato indicato da

Edoardo come successore in punto di morte, non tutto il popolo lo sostiene a

causa del padre

- Harald Hardrada, re di Norvegia ed erede di Cnut

- Guglielmo Il Bastardo, duca di Normandia, parente di Emma ù

Ci sono 2 battaglie:

- Battaglia di Stamford Bridge, in cui si scontrano Harold Godwin e Harald

Hardrada, che viene sconfitto

- Battaglia di Hastings, in cui Harold Godwinson viene ucciso da Guglielmo

Guglielmo Il Conquistatore e i normanni prendono possesso dell’Inghilterra. Se il regno

di Cnut era stato una continuità, Guglielmo ha tutt’altra intenzione, vi è un

cambiamento radicale politico, culturale e linguistico. Non si parla più inglese ma

francese. Dal 1066, per almeno 2 secoli, tutta la produzione letteraria inglese è in

francese. L’inglese scritto non ha più ragione di essere, perché nelle corti o si parla

latino (chierici) o francese, non è più la lingua veicolare.

Quando l’inglese intorno al ‘200 torna in maniera solida, non sarà più un inglese

standard del Wessex, ma molto dialettale. È la lingua del popolo, non di corte, per cui

la forma del Wessex di

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
36 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/15 Filologia germanica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecily24 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia germanica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Littardi Paola.