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Escrezione
Posso avere escrezione tramite vie biliari, quindi attraverso le feci (xenobiotici con grosso PM, spessola flora batterica intestinale idrolizza il glucuronide si riformano l'acido glucuronicoglucuronidi e locosì si prolunga l'emivita del farmaco). Xenobiotico che può essere riassorbito e ricominciare il ciclo.
La principale via di escrezione è tramite il rene che può espellere farmaci attraverso due meccanismi:
Attraverso le arterie renali arriva ai nefroni una quantità di sangue pari a circa 600ml al minuto, di questa 1/5 circa va al glomerulo, il resto no. Il sangue che arriva al glomerulo viene filtrato e finisce nelle pre-urine (tubulo contorto prossimale) (dal filtro passano le sostanze con la giusta dimensione, non importa che sialipofila o idrofila, passa tutto tranne le proteine o sostanze legate alle proteine plasmatiche, la maggior parte dei farmaci passano). Dal lume renale si ha però riassorbimento di.
alcune sostanze le sostanze →tornano al circolo sanguigno. Possono avere anche secrezione dal sangue passano direttamente nel →lume renale (trasporto attivo substrato specifico alcuni farmaci vengono secreti). Alla fine, viene espulsa–la quantità di farmaco pari a filtrato riassorbito + secreto.La frazione di estrazione è data da questo bilancio. Il riassorbimento tubulare è favorito per sostanze →lipofile devono attraversare la membranaIl glucosio viene filtrato e poi riassorbito anche se è una molecola idrofila → ci sono presenti dei trasportatoriattivi (non può essere persa una molecola così importante) che in condizioni fisiologiche riassorbono tuttoquello presente. Solo in caso di diabete mellito viene ritrovato nelle urine → ne viene filtrato troppo.Clearance renale = 0ml/min.L’acqua viene riassorbita al 99% (insieme al sodio).Con il metabolismo migliora la clearance renale → lo elimino piùIl limite massimo di clearance epatiche di una persona media di 70Kg con un flusso d'organo di 1,5L (limitifrazione di estrazione [0,1]) è 1 e il limite minimo è 0.
Se un farmaco è completamente filtrato e non riassorbito la clearance sarà di 120ml/min (es. come succede per l'inulina, la creatinina si comporta in maniera molto simile → per questo si usa questa per la VFG, circa 100ml/min per soggetto medio di età giovane. Se cala la sua clearance cala quella di tutte le sostanze), se un farmaco non viene filtrato, ma completamente secreto la clearance sarà di 600ml/min (es. come per il PAI, acido para-ammino ippurico).
PROBLEMI FARMACO-CORRELATI
Effetti avversi tra cui intolleranza e interazioni con altre sostanze/farmaci.
I negativi sono l'inefficacia del farmaco.
Altri aspetti (resta solo il rischio non avendo alcun beneficio). È il fenomeno che si ha per l'esposizione ripetuta ad una molecola (non
tolleranza (o assuefazione) tuttiall'inizio per i primi contatti ad una dosela danno), sperimento un determinato effetto, continuando asomministrare la stessa dose vedo che gli effetti diminuiscono (come se il farmaco diventasse menoefficace). Per avere gli stessi effetti iniziali devo continuare ad aumentare la dose. Spostamento della curvaverso destra.L'organismo tende a ristabilire l'omeostasi precedente al farmaco. A volte ci vuole molto tempo per averetolleranza, per altre sostanze è molto rapida (in giorni)→ in questo caso è definita tachifilassi.La tolleranza può avere due nature:- Di natura farmacodinamica→ per esempio una down regulation recettoriale (il recettore vieneinternalizzato e quindi ne ho meno esposti), down regulation dei meccanismi di trasduzioneagiscono sul meccanismo d'azione delassociati al recettore, over-espressione fosfodiesterasi…farmaco. (es. farmaci psichici o lassativi). Posso arrivare a
situazioni in cui un farmaco non è più utilizzabile perché non posso andare su dosi superiori altrimenti sono tossici oppure non mi fa più niente, posso sviluppare tolleranza crociata (tutti i farmaci che agiscono sullo stesso recettore o con lo stesso meccanismo non lo posso più usare perché c'è tolleranza) per esempio quella con l'alcol,- Di natura farmacocinetica → es. sviluppo una maggiore capacità di eliminare il farmaco, si ha l'induzione di enzimi che metabolizzano il farmaco (con l'alcol poi si va incontro a cirrosi e danno epatico e quindi si ha una tolleranza inversa). Aumenta la clearance e quindi diminuisce l'esposizione del farmaco al pz. Non è detto che sia di tipo crociato questa tolleranza, se ho lo stesso meccanismo d'azione, ma una biotrasformazione diversa questa tolleranza, tolleranza non mi tocca. Se però uso un farmaco che è metabolizzato dallo stesso enzimaINTERAZIONI FARMACOLOGICHE
Considero un farmaco A che mi aspetto abbia un determinato profilo farmacologico (conseguenza delle sue proprietà farmacodinamiche e farmacocinetiche), se vedo che mi si presenta un profilo diverso i motivi possibili sono: mutazioni genetiche (variazioni farmacogenetiche da pz a pz), interazione con un altro o con un'altra sostanza (es. alimento, prodotto erboristico...).
Il farmaco B può rendere A meno attivo, più attivo o causare effetti avversi che non dovevano esserci. (Se un soggetto assume 5 farmaci c'è sicuramente almeno 1 interazione tra di essi)
Il rischio di interazioni è aumentato nel corso degli anni ed è dovuto al numero crescente di principi attivi, alla pratica dell'automedicazione, al maggior ricorso a regimi terapeutici con associazioni farmacologiche.
Le interazioni realmente pericolose non sono molto frequenti.
I farmaci più pericolosi per
le interazioni sono: i farmaci cardiovascolari, antiepilettici, anticoagulanti (come il warfarin), antiasmatici o antiretrovirali. Si può avere un'interazione farmacocinetica (cambia la Cl, l'AUG, il Vd...) (può avvenire sia durante l'assorbimento, che durante la distribuzione, il metabolismo o l'escrezione) o farmacodinamica (interferisce a livello più o meno distale/prossimale col meccanismo d'azione). L'interazione avviene nella fase di assorbimento si modifica la biodisponibilità, se avviene nella fase di distribuzione si modifica la concentrazione sul target e la clearance, se avviene nella fase di metabolismo si modifica la biodisponibilità (metabolismo di primo passaggio) e la clearance, se avviene sulla fase di escrezione si modifica la clearance. A livello di assorbimento i fattori di interazione possono essere: - Presenza o meno di cibo - Complessazione del farmaco da parte di qualcosa - Modifica dellaLa motilità gastrica è influenzata dalla modifica del pH gastrico e dall'induzione o inibizione della PGP (P-glicoproteina). Il cibo influenza la velocità e l'entità dell'assorbimento. Il rallentamento dello svuotamento gastrico ritarda l'assorbimento e aumenta il contatto con gli acidi, favorendo la loro degradazione.
La somministrazione di un farmaco per via orale lontano dai pasti generalmente comporta un miglior assorbimento (più rapido e completo). La somministrazione in prossimità dei pasti può limitare i fenomeni irritativi sulle mucose (soprattutto per i farmaci gastrolesivi).
I farmaci acidi e basici si trovano in forme diverse a seconda del pH, possono essere dissociati o meno. Ad esempio, un aumento del pH (più alcalino) dovuto a farmaci antiacidi o antiulcera o con bicarbonato di sodio condiziona un incremento dell'assorbimento di farmaci come il calcio o il Maalox, ma può ridurre l'assorbimento di vitamine del gruppo B, digossina e nifedipina (pericoloso se l'intervallo terapeutico è basso).
calcio, bifosfonati (per l'osteoporosi). Le sostanze adsorbenti come il carbone adsorbono anche i farmaci e sostanze tossiche (si usa subito in caso di intossicazioni per evitare l'assorbimento intestinale). Qualunque cosa causi precipitazione o diminuisca la solubilità dei farmaci interagisce con il loro assorbimento → devono essere in soluzione per essere assorbiti. Ad esempio, il calcio chela le tetracicline. (es. col Maalox) La glicoproteina P può subire due alterazioni → subire induzione (viene aumentata la produzione di quella proteina) o inibizione. Le conseguenze sono o un aumento o una diminuzione della biodisponibilità del farmaco (rischio di tossicità se viene inibita la PGP). Tra i substrati abbiamo ad esempio Loperamide, inibitori proteici dell'HIV…. Tra gli induttori della PGP ci sono ad esempio Rifampicina, Ritonavir, l'iperico. Tra gli inibitori ci sono ad esempio Verapamil, Ketoconazolo, Eritromicina, ciclosporina.
L'esposizione del farmaco può portare a possibili effetti tossici (rischio sovraesposizione). Se il farmaco è assunto per via orale e subisce un effetto di primopassaggio, avrà una diversa biodisponibilità (maggiore o minore a seconda che venga assunto con un induttore o un inibitore). Substrati del Cyt3A4, ad esempio, sono le statine o gli inibitori delle proteasi, tra gli induttori l'iperico, il fenobarbitale, la fenitoina, la carbamazepina... Tra gli inibitori di vari Cyt abbiamo fluconazolo, ketoconazolo, Ritonavir, succo di pompelmo, amiodarone, eritromicina... Molti antivirali vengono usati con Ritonavir, che è un inibitore del Cyt, quindi permette un aumento delle loro concentrazioni plasmatiche e potenzia la loro attività. Se considero i profarmaci invece, ho una situazione diversa: se li somministro insieme a enzimi che li metabolizzano, ho la situazione inversa, cioè aumentano le concentrazioni.
plasmatiche con sostanze che inducono gli enzimi che lo metabolizzano e ho