Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 29
Farmacologia generale Pag. 1 Farmacologia generale Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Farmacologia generale Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Farmacologia generale Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Farmacologia generale Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Farmacologia generale Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Farmacologia generale Pag. 26
1 su 29
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

FARMACOLOGIA

Il termine farmacologia deriva dal greco “farmacon”(veleno o framaco) e da ”logos”—> Studio

dell’interazione tra farmaco e strutture biologiche.

Il farmaco è sinonimo di medicinale o di principio attivo(responsabile dell’azione farmacologica) ed

è una sostanza naturale o di sintesi. Tali sostanze interagiscono con il substrato vivente per

ripristinare, correggere o modificare una funzione fisiologica mediante un’attività

farmacologica(interazione recettoriale), immunologica(es. il cortisone, nel caso di una reazione

allergica, la riduce diminuendo un’aumentata attivita immunitaria) o metabolica(es. farmaci per il

diabete). Oppure ci sono sostanze che servono solo per stabilire una diagnosi medica.

Tali farmaci possono causare danno o beneficio. Un farmaco è definito un medicamento(beneficio)

quando ha un’azione terapeutica(es. la Tachipirina che mi abbassa la febbre), mentre è

considerato un veleno quando svolge un’azione tossica—> Tale differenza dipende essenzialmente

dalla dose del farmaco(es. il paracetamolo può essere somministrato solo 1g ogni 8 ore, cioè 3g

ogni 24h), ma se preso in maniera eccessiva può portare anche alla morte), dalla via di

somministrazione e dalle errate indicazioni.

Tuttavia, esistono delle sostanze che sono solo dei veleni, ossia quelle per cui non esiste nessun

dosaggio, nessuna via di somministrazione e nessuna indicazione che possa dare un effetto

postivo.

La farmacologia generale, che racchiude i concetti che si applicano a tutti i tipi di farmaco, consta

di varie branche:

• Farmacocinetica, che studia la cinetica del farmaco, ossia lo studio dei movimenti del

farmaco all’interno dell’organismo. Abbiamo innanzitutto il passaggio del farmaco da dove

lo si somministra al circolo(assorbimento del farmaco), poi si ha il passaggio del farmaco

dal circolo ai tessuti(distribuzione), successivamente il farmaco arriva nel fegato e viene

biotrasformato attraverso delle reazioni chimiche catalizzate da enzimi(metabolismo o

biotrasformazione). Infine, il fegato attacca dei gruppi funzionali in modo tale che il

farmaco diventi più idrosolubile in modo tale che possa essere avviato alla principale via di

eliminazione, ossia l’escrezione renale.

Questi quattro processi sono racchiusi nell’acronimo ADME.

• Farmacodinamica, che studia il meccanismo di azione del farmaco e gli effetti biologici

prodotti dal farmaco sul substrato vivente.

• Farmacoterapia, che indica l’impiego terapeutico e clinico dei farmaci.

• Farmacogenetica, la quale ha cercato di correlare gli effetti dei farmaci alla genetica(es. ci

sono farmaci che fanno più effetto nelle donne piuttosto che negli uomini). Dunque, la

farmacogenetica studia l’influenza genetica nella risposta ai farmaci nelle diverse

popolazioni e nei singoli individui, per cui consente di risalire alle cause genetiche di tali

diversità.

• Farmacogenomica, la quale si riferisce alla possibilità di utilizzare informazioni genetiche

per indirizzare la scelta del farmaco più opportuno per il paziente(studio dei polimorfisimi

genetici, secondo i quali ognuno è differente dall’altro). Si parla della cosiddetta Tailored

Therapy(terapia fatta su misura).

• Farmacoeconomia, che studia il rapporto costo-beneficio di un trattamento dal punto di

vista economico.

• Tossicologia, la quale studia gli effetti tossici dei farmaci sugli esseri viventi, dei

contaminanti, dei prodotti naturali, dei fitofarmaci e degli addittivi.

• Farmacovigilanza, che consente di monitorare la sicurezza di un farmaco dopo la sua

immissione in commercio e consente di identificare fenomeni tossici rari o di studiare

l’appropriatezza delle prescrizioni.

I nomi dei farmaci

Il nome del farmaco comprende il nome chimico(si riferisce alla natura chimica del farmaco, cioè

alla struttura chimica, alla disposizione dei suoi atomi o dei raggruppamenti molecolari), il nome

commerciale e la denominazione comune internazionale o nome generico(viene attribuito ad un

farmaco prima che venga autorizzato per l’utilizzo clinico).

Per esempio, il nome chimico del paracetamolo è N-(4-idrossifenil)etanammide, il nome

commerciale è tachipirina e il nome generico è paracetamolo.

Lo sviluppo di nuovi farmaci

Le tappe che mettono in commercio un farmaco nuovo sono prevedono circa 10 anni di studio

prima dell’emissione in commercio di un farmaco. Le tappe sono:

• La scoperta dei farmaci(2-5 anni), che comprende la selezione del bersaglio, la

strutturazione del composto guida(sostanza che va a bloccare il recettore), l’ottimizzazione

del composto guida e la definizione del profilo farmacologico. In tale fase vengono fatti

almeno 100 progetti, di cui ne sopravvivono sono 20.

• Lo sviluppo preclinico(1,5 anni), in cui si studia la farmacocinetica(ADME), la tossicologia a

breve termine(una reazione tossica che si realizza appena il farmaco viene somministrato),

poi si cerca di capire come il farmaco deve essere formulato per essere somministrato e,

infine, si cerca di vedere se si può realizzare una sintesi su larga scala. In questa fase, dei 20

composti sono 1 su 2 superano il test di sperimentazione sull’uomo(circa 10/20). Tuttavia,

prima di procedere con la sperimentazione sull’uomo questi studi devono essere sottoposti

alle autorità regolatorie, ossia l’FBA, l’EMA(agenzia europea per i medicinali) e

l’AIFA(agenzia italiana del farmaco).

• Lo sviluppo clinico(5-7 anni), che comprende una prima sottofase in cui il farmaco viene

testato su 20-80 individui sani(in genere uomini perché le donne hanno il ciclo mestruale) e

si studia la farmacocinetica, la tollerabilità e gli effetti collaterali(dopo la fase uno dei 10

prodotti testati ne sopravvivono 1 su 2+Ha 10 milioni di costi). Nella seconda sottofase

entrano in gioco circa 100-300 pazienti, in sui si effettuano prove su piccola scala sui

pazienti per valutare la dose e l’efficacia del farmaco; in più, si effettuano studi di

tossicologia a lungo termine(su 5 farmaci testati ne sopravvivono sempre 1 su 2+20 milioni

di costi).

Infine, nella terza sottofase si effettuano studi su 1000-5000 pazienti malati, sui quali si svolgono

prove cliniche controllate su larga scala e si confronta il farmaco con uno di riferimento che

funziona, come il placebo(anche qui di due farmaci ne sopravvivono 1 su 2(50-100 milioni di costi).

• L’approvazione da parte delle autorità(1-2 anni), in cui vi è una sottomissione dei dati e

controllo da parte delle autorità. Alla fine di tale fase il farmaco viene approvato per la

messa in commercio(da due farmaci testati ne sopravvivono 1,2 in media).

• Fase IV della farmacovigilanza, successiva al commercio(sopravvive solo un farmaco). La

farmacovigilanza consente di monitorare la sicurezza di un farmaco dopo la sua immissione

in commercio e consente di individuare fenomeni tossici rari o di studiare l’appropriatezza

della prescrizione.

A volte, quindi, può capitare che un farmaco, dopo essere stato messo in commercio, venga

ritirato a causa di vari motivi.

L’origine dei farmaci

I farmaci possono essere di origine naturale, i quali possono essere del regno vegetale, del regno

animale, del regno minerale o provenire da microrganismi.

Se i farmaci naturali derivano dal regno vegetale facciamo riferimento alla droga, la quale in

farmacologia è SOLO la parte della pianta che contiene i principi attivi(es. atropina, tassolo,

morfina…).

Tra quelli naturali che vengono dal regno animale ritroviamo l’insulina, il cortisone, l’adrenalina e

la calcitonina.

I farmaci naturali che provengono da microrganismi sono la penicillina G e la cefalosporina G.

Infine, i farmaci naturali che provengono dal regno minerale sono i sali(NaCl, MgSO4…).

Poi i farmaci possono essere di semisintesi(es. penicilline semisintetiche), i quali vengono presi dal

mondo naturale e vengono leggermente modificati in laboratorio.

Dopodiché abbiamo i farmaci di sintesi, tra i quali ritroviamo tutti i chemioterapici e anche

l’aspirina.

Infine, abbiamo la biotecnologia, che comprende le sostanze ottenute con la tecnica del DNA-

ricombinante(es. insulina umana, fattori della coagulazione, fattori di crescita emopoietici,

vaccini…).

Utilizzazione clinica dei farmaci

I farmaci vengono utilizzati per un:

• Effetto preventivo, utilizzati per prevenire una malattia (vaccini), per evitare

temporaneamente un processo fisiologico (anticoncezionali per evitare una gravidanza) o

per rallentarlo (antiossidanti e minerali contro l’invecchiamento).

• Effetto curativo(eliminano la causa della malattia), tra i quali abbiamo gli antibiotici,

antimicrobici, antivirali…

• Effetto sintomatico(eliminano il sintomo della malattia, migliorano la qualità di vita del

paziente e riducono i rischi di complicanze e il peggioramento dello stato patologico), tra i

quali ritroviamo gli antiallergici, analgesici, antidepressivi, antiipertensivi…

• Farmaco sostitutivo, quando vanno a sostituire una carenza endogena a causa di una

patologia(ormoni) o una carenza esogena(vitamine).

• Farmaco off label, ossia un farmaco già in commercio per una determinata indicazione, ma

attraverso alcune sperimentazioni è stato scoperto che tale farmaco può essere utilizzato

anche con un’altra indicazione(es. il minoxidil).

In tal caso, è richiesto il consenso informato del paziente e l’autorizzazione di un Comitato Etico.

• Uso compassionevole, che indica un farmaco che non è stato ancora messo in

commercio(ha quasi completato la terza fase). L’uso compassionevole si mette in atto

quando su una persona sono stati utilizzati tutti i farmaci possibili e, quindi, viene utilizzato

quello ancora in sperimentazione perché è l’ultima chance. Anche in tal caso, è richiesto il

consenso informato del paziente e l’autorizzazione di un Comitato Etico.

• Composto diagnostico, che indica quei farmaci che vengono utilizzati per diagnosticare

una malattia. Si tratta di mezzi di contrasto per radiografie, angiografie… e di composti

inerti che non provocano nessun effetto biologico.

Azione dei farmaci

I farmaci possono agire sul sito d’azione in cui vengono somministrati e il sito d’azione può far sì

che l’azione del farmaco sia locale o topica, se il farmaco agisce nella zona di applicazione senza

essere assorbito(es. il malox), oppure generale o sistemica, se agisce a distanza dal punto di

applicazione e se viene assorbito(es. anestetici generali, antidolorifici…).

Inoltre, i farmaci possono avere un inizio d’azione rapida(agisce immediatamente es.

antidolorifici) oppure lenta(agisce dopo un tempo di l

Dettagli
A.A. 2023-2024
29 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Stefanialoconte di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Carella Maria.