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BIOTRASFORMAZIONE
Se la principale via di eliminazione è il fluido biologico (urine) composto prevalentemente di
acqua, una molecola lipofila potrebbe faticare e necessariamente durante la fase di
biotrasformazione la molecola lipofila viene trasformata in una molecola idrofila. Il
principale organo deputato alla biotrasformazione dei farmaci è il fegato. Come qualsiasi
reazione enzimatica è prevedibile l’effetto di saturazione, se gli enzimi non sono più
disponibili in quanto occupati nei siti catalitici, giungendo ad un punto in cui non è più
possibile biotrasformare e si avrà un effetto tossico del farmaco.
- Reazione I fase: alla molecola è aggiunto un gruppo chimico reattivo, nella maggior
parte dei casi il gruppo ossidrilico (OH).
- Reazione II fase: una molecola endogena è aggiunta (coniugata) al sito reattivo dei
metaboliti di fase I. Al gruppo ossidrilico si aggiungono quindi amminoacidi, acido solforico e
acido glucuronico. Generalmente nei farmaci viene aggiunto il gruppo di acido glucuronico
o acido solforico. Sono due molecole complesse che una volta legate a farmaco lo rendono
inattivo in quanto cambiano la struttura chimica e inoltre sono molecole idrofile rendendo
tale anche il farmaco, permettendo l’eliminazione tramite i fluidi biologici (urine).
Vedendo le reazioni da più vicino: queste reazioni avvengono principalmente a livello di
fegato in quanto troveremo negli epatociti una disponibilità di super famiglia di enzimi
caratterizzata dal fatto di avere un citocromo. È una struttura con la funzione di essere
trasportatori di elettroni e intervenire nelle reazioni che implicano l’intervento
dell’ossigeno. All’interno del citocromo troviamo il gruppo prostetico che è caratterizzato da 4
anelli ciclici contenenti azoto, ma l’atomo centrale è il ferro. Il ferro svolge il ruolo di
trasportare l’ossigeno.
- Reazione di fase 1: reazione di idrossilazione che alla fine avrà il farmaco con il
gruppo ossidrilico OH. La prima cosa che deve avvenire è che il farmaco si leghi alla
struttura del citocromo P450. Questo citocromo presenta un atomo di ferro che possiamo
trovare nel così detto stato ferrico 3+ oppure ferroso 2+ quando acquisisce un elettrone
(ecco perché i citocromi possono trasportare elettroni
nell’organismo). Nella prima reazione quindi il farmaco
si lega nel sistema del citocromo. La seconda reazione
prevede il passaggio dallo stato ferrico al ferroso
dell’atomo Fe in cui acquisisce elettrone. Una volta in
cui il ferro si troverà nello stato 2+ potrà legare
l’ossigeno molecolare. Finalmente avremo che il
farmaco legato al citocromo P350 e a livello del ferro è
presente ossigeno, potrà avvenire la reazione che porta
alla formazione del gruppo ossidrilico.
- Reazione di coniugazione: Il farmaco divenuto
metabolita presenta un gruppo ossidrilico sarà disponibile per le reazioni di
coniugazione del gruppo ossidrilico. In queste reazioni si perde l’atomo di idrogeno e
a tale punto si legherà l’acido glucuronico o solforico. Questa è la via principale di
eliminazione dei farmaci. Queste reazioni devono avere disponibilità del sub strato ed enzima,
se non sono sufficienti si accumulerà farmaco metabolizzato.
Focus: eccesso di farmaci Il concetto che dobbiamo acquisire è che interviene ossigeno
molecolare, inevitabilmente in questa fase si forma un composto radicalico e quindi
capiamo che se una persona assume farmaci in dosi elevate, il sistema regolato dalla
disponibilità del citocromo, iniziano a verificarsi problematiche di non disponibilità di
citocromo e inizieranno anche a formarsi ioni radicalici. Nel momento in cui si forma ossigeno
nella sua struttura radicalica, vengono formate specie reattive all’ossigeno e possono
interferire con proteine, DNA, membrane biologiche (danno da stress ossidativo).
ESEMPIO PARACETAMOLO: È uno dei principali analgesici e viene utilizzato per il controllo
del dolore. Da un punto di vista del suo profilo viene definito un farmaco sicuro ed ha una
struttura a livello chimico interessante infatti è presente già il gruppo ossidrilico. È una di
quelle situazioni particolari in cui non avviene la fase 1 a livello epatico ma si avrà subito la
fase di coniugazione. Aggiunto acido solforico o glucuronico può avvenire l’eliminazione. Il
farmaco nella dose corretta e nel rispetto degli intervalli, agirà in questo modo.
Tendenzialmente vi è una buona probabilità che il farmaco non venga assunto alle dosi
indicate bensì avvicinando la somministrazione. Il paracetamolo si accumulerà a livello del
fegato. Questa molecola in caso di sovra dosaggio inizia ad essere trasformata in intermedio
tossico in cui il gruppo ossidrilico viene trasformato portando un ossigeno legato con doppio
legame al carbonio di struttura ciclica (instabile) e può prendere due vie:
- Grazie al glutatione (molecola coniugata di difesa antiossidante) procede per la strada
terapeutica
- In eccesso di intermedio tutti i sistemi di biotrasformazione sono insufficienti e il sistema
di difesa potrebbe essere non sufficiente. In questo caso si lega alle proteine epatiche
e fosfolipidi che compongono le membrane cellulari. Quindi se la persona assume troppo
paracetamolo avrà una tossicità epatica in cui vengono innescati meccanismi della morte
cellulare. Inizialmente si avrà una perdita di funzionalità epatica e man mano la necrosi
epatica quindi disfunzione strutturale.
ELIMINAZIONE URINARIA
Il principale organo deputato all’eliminazione dei farmaci è il rene, facilmente comprensibile
dal momento in cui in questo organo vengono eliminati anche tutti i metaboliti che
normalmente si producono durante i processi metabolici e biochimici. La struttura funzionale
del rene è il nefrone, composto dal glomerulo dal quale poi possiamo vedere il tubulo
contorto prossimale, l'ansa di Henle, il tubulo contorto distale e il dotto collettore. Di
conseguenza per l'escrezione renale dei farmaci ci saranno i tre processi che portano alla
formazione dell'urina:
- Filtrazione glomerulare
- Riassorbimento tubulare
- Secrezione tubulare.
Da un punto di vista anatomico sia il tubulo contorto prossimale che l'ansa di Henle e in
un certo senso anche il tubulo distorto distale, sono caratterizzati da un proprio
microcircolo, i cosiddetti capillari tubulari
GLOMERULO. Arriva il flusso ematico a livello del glomerulo, un flusso abbastanza veloce,
continuo e frequente, questo perché deve da un punto di vista fisiologico è importante per
eliminare tutti i cataboliti che provengono dai processi biochimici e di conseguenza anche i
farmaci. Il glomerulo che è caratterizzato da endotelio altamente fenestrato ossia un
endotelio che consente il passaggio di molecole ad alto peso molecolare, ma trattiene le
proteine; questo è fondamentale altrimenti nell'organismo umano con il rapido passaggio del
flusso del sangue attraverso il nefrone si perderebbe molto rapidamente tutto il contenuto
proteico. Il farmaco potrà passare solo in forma originale (lipofilo) o il farmaco che ha
acquisito una struttura di tipo idrofila (farmaco bio-trasformato, legato a una
molecola endogena con caratteristiche idrofile), quando il farmaco è legato alle
proteine non potrà mai passare dall’endotelio fenestrato del glomerulo, di conseguenza
quest’ultimo tipo di farmaco non si trova mai nelle urine, ma è di nuovo disponibile per andare
in circolo tornando magari al sito bersaglio e legarsi al recettore.
TUBULO CONTORTO PROSSIMALE All'inizio del tubulo si ha quella che viene chiamata
pre-urina oppure urina isotonica in quanto la sua composizione elettrolitica è simile a
quella del plasma, infatti tutti gli elettroliti sono stati filtrati ma sono stati anche filtrate le
molecole a basso peso molecolare come esempio gli aminoacidi o il glucosio. In questa
urina isotonica noi troveremo il farmaco così come tale e il farmaco metabolizzato (bio-
trasformato). Quando l'urina isotonica attraversa il tubulo contorto prossimale avvengono i
processi di riassorbimento del glucosio e degli aminoacidi, in quanto possono di nuovo
essere utilizzati a livello metabolico. Il farmaco come tale essendo però liposolubile può essere
riassorbito a livello del tubulo contorto prossimale in quanto è avvolto da molti capillari
ematici. Proprio per il concetto di una distribuzione dinamica e continua, nel tubulo
contorto prossimale possono avvenire anche dei processi di secrezione del farmaco.
Quindi può avvenire sia un processo di riassorbimento come anche i processi di secrezione
perché il farmaco non fa altro che utilizzare quelli che sono i processi biologici che avvengono
quotidianamente in ogni istante della nostra vita (il farmaco segue i processi di formazione
delle urine)
ANSA DI HENLE E TUBULO CONTRTO DISTALE Il farmaco idrosolubile continua tutto il
suo percorso a livello del tubulo prima contorto prossimale, attraversa l'ansa di Henle e
attraverserà il tubulo contorto distale perché è stato trasformato in una molecola idrosolubile
quindi dal punto di vista chimico ha delle ottime caratteristiche per interagire con il fluido
principale che è l’acqua. Rimane anche una quota di farmaco invece così come tale, il
farmaco che abbiamo somministrato che tendenzialmente è una molecola liposolubile che
ha un basso peso molecolare.
Una volta che il farmaco diventa la cosiddetta urina ipertonica ossia un’urina concentrata
dove si vanno concentrare i cataboliti o il cloruro di sodio e potassio, proseguirà nell’ansa di
Henle, tubulo distale e attraverso il dotto collettore eliminato con le urine.
ELIMINAZIONE EPATICA
Una quota di farmaco non viene assorbita ma viene portata direttamente a livello epatico
per essere eliminata. La bile è un fluido biologico quindi con composizione acquosa che
permette anche di poter trasportare molecole di tipo lipofilo ad alto peso molecolare. La bile
si forma a livello del fegato e tramite il dotto biliare questo fluido trasporta a livello del
duodeno i prodotti di degradazione che prendono il nome di acidi biliari. La bile svolge un
ruolo molto importante sia per trasportare ed eliminare cataboliti, ma da un punto di vista
fisiologico invece è importante in quanto crea (nel duodeno) una specie di emulsione
necessaria per il riassorbimento delle vitamine liposolubili come la vitamina A, la
vitamina D. Quindi l’importanza deriva proprio dall’azione che svolge nel processo di
assorbimento di alcune molecole essenziali. Alcuni farmaci hanno le caratteristiche di
essere molecole più complesse dal punto di vista molecolare con un peso molecolare
elevato