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DISTURBI DELL'UMORE
(depessione maggiore (unipolare), disturbo bipolare, depressione delirante, distimia, ecc)
DEPRESSIONE MAGGIORE
Colpisce circa il 5% della popolazione, maggiormente nelle donne rispetto agli uomini e in età compresa tra i 18 e 25 anni, più frequente nei caucasici.
La diagnosi deve rispettare dei criteri: presenza di 5 sintomi in contemporanea per almeno 2 settimane: umore depresso per la maggior parte del giorno, anedonia, perdita o aumento di peso, insonnia o iperinsonnia, agitazione o rallentamento psicomotorio, mancanza di energie, autosvalutazione, difficoltà a concentrarsi, pensieri ricorrenti alla morte, ideazione suicidaria. Bisogna escludere assunzione di sostanze, lutto. I sintomi devono causare disagio significativo e compromettere il funzionamento lavorativo e/o sociale.
Gli psichiatri utilizzano come metodo valutativo la Scala di Hamilton per la depressione.
Aspetti coinvolti:
- sfera emotivo-affettiva: riduzione tono dell'umore, senso
L'ipotesi condivisa è quella della Neuroplasticità: alla base dei disturbi vi sono alterazioni della neuroplasticità causate da suscettibilità genetica e fattori ambientali, soprattutto nelle prime fasi di vita del soggetto.
Neuroplasticità = insieme di processi ai quali il cervello si adatta e risponde a stimoli interni ed esterni. Le principali manifestazioni molecolari sono la modifica dell'espressione genica, vari aspetti della plasticità sinaptica (funzionalità dendritica, rimodellamento sinapsi) e la neurogenesi.
Le aree cerebrali coinvolte sono la corteccia prefrontale (PFC) e l'ippocampo (modulazione del tono dell'umore, aspetti cognitivi), l'amigdala e l'accumbens (anedonia, ansia) e l'ipotalamo (ritmi circadiani, appetito, secrezione ormoni e neurotrasmettitori).
FARMACI ANTIDEPRESSIVI
Ad oggi, questi farmaci modulano i livelli o i recettori per i neurotrasmettitori monoaminergici, bloccando il loro metabolismo e ricaptazione, con conseguente aumento della loro concentrazione.
sinaptica migliorando i sintomi.IMAO inibitori delle monoaminossidasi. Le MAO sono enzimi deputati al catabolismo dellemonoamine. I primi farmaci antidepr (iproniazide) erano inibitori irreversibili e non selettividelle isoforme MAO A e B, causando importanti effetti collaterali, aumenti eccessivi di tuttele monoamine, se assunti con cibi ricchi di tiramina come formaggio o vino rosso avveniva ilchees effect, aumento della pressione arteriosa che poteva causare la morte.Sono stati quindi sviluppati gli inibitori delle MAO selettivi e reversibili per MAO A(moclobemide e toloxatone): aumentano in particolare serotonina e noradr nello spaziosinaptico. Eff coll: nausea, mal di testa e insonnia.
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI TCA: blocco non selettivo dei trasportatori di serotonina e/onoradr. Eff collaterali dovuti all'antagonismo di diversi recettori: H1 per istamina aumento dipeso, sonnolenza e vertigini; alfa1 vertigini, ipotensione posturale; M1 secchezza delle fauci,stipsi, ritenzione urinaria,
tachicardia, deficit cognitivi. Possono inoltre causare effetti negativi al ritmo cardiaco, ma anche a livello centrale causando tremori, viraggio maniacale (nei pazienti bipolari che vengono trattati con questo farmaco).
INIBITORI SELETTIVI DELLA RICAPTAZIONE DI SEROTONINA (SSRI) bloccano il trasportatore di serotonina in maniera selettiva aumentando le concentrazioni sinaptiche, portando all'attivazione dei diversi recettori di questo neurotrasmettitore, divisi in 7 sottofamiglie da 5HT1 a 7 che determinano l'efficacia terapeutica, non solo della depressione.
Sono i più utilizzati, anche per il trattamento dell'ansia, disturbi psicotici, più tollerati dei TCA. Paroxetina è il meno selettivo, ma più potente, e escitalopram il più selettivo.
Effetti collaterali: ansia e agitazione, tremori, disturbi della sfera sessuale, nausea, vomito.
INIBITORI SELETTIVI DELLA RICAPTAZIONE DI NORADRENALINA E SEROTONINA (SNRI) (venlafaxina e duloxetina) agiscono come i TCA senza essere antagonisti.
dei recettoriH1, M1 e alfa1. Eff coll: nausea, vomito, insonnia, aumento pressione arteriosa.
INIBITORI SELETTIVI DELLA RICAPTAZIONE DI NORADRENALINA NARI: reboxetina, effcoll: insonnia, irritabilità, secchezza delle fauci, ritenzione urinaria.
NASSA: azione basato sull'aumento dei livelli delle monoamine, ma non per il blocco dellaricaptazione, ma per antagonismo del recettore alfa2 adrenergico, che attivato determinauna riduzione della liberazione di noradrenalina dal neurone che l'ha prodotta e rilasciata,ma se bloccato porta un aumento dei livelli di noradr nello spazio sinaptico. Può svolgere lastessa azione per i recettori per la serotonina. Svolgono però antagonismo su altri recettoricome H1 e 5HT2C causando sedazione (se assunti di sera aiutano a prendere sonno);5HT2A riduce disfunzioni sfera sessuale.
AGOMELATINA. Le alterazioni dei ritmi circadiani (sonno-veglia, liberaz di ormoni e regolazappetito) sono caratteristiche dei disturbi dell'umore.
A livello del nucleo soprachiasmatico che risponde alle variazioni della luce percepite dalla retina, la melatonina, insieme alla serotonina, agisce sui specifici recettori e modula i ritmi. E' agonista dei recettori MT1 e MT2 per la melatonina e antagonista rec 5HT2C che aumenta il rilascio di noradrenalina e dopamina. Effetti sinergici. VORTIOXETINA agisce da modulatore del sistema serotoninergico a più livelli: bloccante dell'assorbimento di serotonina; agonista rec 5HT1A e parziale agonista 5HT1B; antagonista 5HT1D, 5HT3, 5HT7. Effetti indiretti: aumento trasmissione di serotonina, dopamina, noradrenalina, colina, istamina e glutammato. I farmaci, seppur efficaci, presentano una lunga latenza per la comparsa dell'effetto terapeutico (4 settimane) e non risolvono sempre i sintomi, molti pazienti sono resistenti alle terapie o non hanno miglioramenti, effetti collaterali marcati. La ketamina è nota per effetti anestetici e psicomimetici, una singola infusione a dosaggio subanestetico ha un rapidoeffetto antidepressivo e duraturo per pazienti resistenti e a rischio suicidio.DISTURBO BIPOLARE
Alterazione tono dell'umore in due direzioni, alto e basso. Verso l'alto dette fasi maniacali, verso il basso detto episodio depressivo. Fasi tono normale dette eutimia. Prevalenza inferiore della depressione maggiore, no differenze tra generi, età di esordio tra 18 e 29 anni.
Diagnosi: presenza di almeno 4 sintomi per una settimana: tono dell'umore marcatamente elevato, espansivo, elevata autostima, ridotto bisogno di dormire, eccessivo coinvolgimento in attività piacevoli, iperattività e distraibilità. Utilizzata Scala Di Young per la mania. Difficile da diagnosticare poiché avviene prima l'episodio depressivo e gli episodi maniacali vengono vissuti positivamente dal soggetto.
FARMACI PER DISTURBI BIPOLARI - STABILIZZANTI DELL'UMORE
Si devono utilizzare farmaci efficaci nelle diverse fasi del disturbo:
- fasi maniacali in acuto: sali di
litio e/o farmaci antiepilettici e ansiolitici atipici(II gen).-fasi depressive acute: farmaci antidrepr in associazione a sali di litio e/o antipsicotici.-mantenimento: stessi farmaci ma a dosaggi minori.SALI DI LITIO, trattamento di prima scelta, efficaci sia in acuto di episodi maniacali che per ilmantenimento, efficacia dopo 2 settimane in associazione ad antidepr per pazienti resistenti.Il litio è un metallo alcalino trasportato in maniera attiva attraverso le membrane cellulariattraverso pompe come sodio-potassio, sodio-calcio e nelle cellule eccitabili canali sodiovoltaggio dipendenti. Modulano a più livelli: aumenta rilascio di serotonina e la sensibilità deisuoi recettori, a liv rec noradrenergici aumentando liv di GABA e modificando trasmissioneglutammatergica.Effetti neurotrofici e neuroprotettivi, aumento neurogenesi e effetto protettivo da diversiagenti tossici. Effetti collaterali dose dipendente a carico del rene (non concentra urina), livsist nerv
centrale con tremore, compromissione funzione tiroidea, alterazelettrocardiogramma, eff gastrointestinali (nausea e vomito) ed eruzioni cutanee.
FARMACI ANTIEPILETTICI (carbamazepina, valproato, gabapentina, topiramato ecc)
Agiscono bloccando canali al sodio voltaggio dipendenti(carbamazepina); potenziando latrasmissione GABAergica e riducendo catabolismo, bloccando canali sodio volt-dip e riducerilascio di glutammato (valproato di sodio).
Influenzano i livelli di neurotrasmettitori a livello cerebrale che regolano l'umore perchèstabilizzano l'attività elettrica e hanno un effetto calmante.
FARMACI ANTIPSICOTICI II GEN azione antagonista rec D2 per dopamina e rec 5HT2Aper serotonina. Combinati a stabilizz dell'umore trattamento più efficace della fase maniacalee mantenimento.
Eff collaterali extrapiramidali per blocco rec D2, aumento di peso per blocco rec 5HT2C,secchezza fauci per blocco M1, sedazione blocco H1, liv cardiaco azione rec alfa1.
FARMACI ANTIDEPRESSIVISSRI,
SNRI, NASSA e agomelanina. No TCA per switch maniacale.DISTURBI D'ANSIA E ANSIOLITICI
L'ansia è una reazione fisiologica comune a tutti, è una risposta adattativa a situazioni potenzialmente pericolose che scaturisce sensazioni emotive e fisiche, come tachicardia o aumento di cortisolo ed è accompagnata da reazioni comportamentali che ci aiutano a evitare situazioni pericolose e fuggire da esse.
L'ansia però diventa patologica quando si manifesta in assenza di uno stimolo reale o in maniera sproporzionata rispetto allo stimolo. Viene classificata in 5 disturbi principali:
- disturbo d'ansia generalizzato (GAD): ansia e preoccupazione eccessiva e ingiustificata accompagnata da tensione motoria, iperattività del sistema simpatico e eccessiva vigilanza.
- le fobie: si manifestano con avversione o paura ingiustificate nei confronti di oggetti, luoghi, situazioni.
- disturbo da attacchi di panico (DAP): episodi acuti di ansia intensa associati a