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BLOCCO DELLA PATOGENICITA’ DI MICRORGNISMI: La
Immunoprofilassi
È la manipolazione del sistema immunitario volta alla prevenzione ed alla
terapia di alcune malattie infettive. Ha come obiettivo quello di creare in un
soggetto recettivo ad una determinata malattia infettiva, una immunità attiva
provocando le modificazioni umorali e tessutali necessarie per assicurare la difesa
specifica dell’organismo contro l’agente
della infezione stessa
In maniera attiva e passiva ->
compito di bloccare la crescita
batterica per evitare lo sviluppo
della patogenicità.
IMMUNOPROFILASSI ATTIVA (Vaccinazione)
Durante l’immunoprofilassi attiva il sistema immunitario dell'individuo viene stimolato
ad elaborare esso stesso una risposta adattativa.
Il primo approccio razionalmente accettabile all’impiego dell’immunità nella profilassi
delle malattie infettive si ebbe alla fine del 1700 con Jenner, che osservò che i
mungitori di mucche erano in genere esenti da vaiolo.
Egli ipotizzò che tale immunità fosse legata al fatto che le mucche presentavano
spesso un’infezione cutanea simile al vaiolo, che contagiava i mungitori.
Questi contraevano l'infezione durante la mungitura e manifestavano una lesione
esclusivamente cutanea, senza segni sistemici, e mai mortale. Con l'essudato delle
lesioni cutanee delle mucche Jenner fabbricò il primo vaccino antivaioloso ancora
oggi usato.
COMPOSIZIONE DEI VACCINI
Abbiamo vari tipi di composizione:
a. Microrganismi uccisi
b. Microorganismi attenuati
c. Frazioni di microrganismi
d. Antigeni purificati
e. Anatossine o tossoidi
f. Proteine ricombinanti (vaccini anti-idiotipo)
g. Vaccini da vettori virali vivi
VACCINI CON MICRORGANISMI UCCISI
Molti microrganismi possono essere uccisi mantenendo il loro potere antigenico: virus
polio, vibrione del colera, salmonelle, orthomixovirus, virus dell'epatite B, in
genere impiegando il trattamento con formolo.
I microrganismi vengono poi miscelati con idrossido di Al ed il vaccino
somministrato per via parenterale.
Si ottiene così in genere produzione di IgM dapprima ed IgG alle ulteriori
somministrazioni.
1. POLIOMIELITE
Il virus polio esercita di norma una doppia patogenicità.
penetra per via orale, trasmesso da un tipico circuito orofecale, va a localizzarsi
nella mucosa del tenue, causando una banale enterite;
in una percentuale bassa di individui esso passa nel circolo ematico e va a
localizzarsi, grazie al suo spiccato neurotropismo, nelle cellule delle corna
anteriori del midollo spinale. Le cellule infettate muoiono, determinando la
paralisi flaccida, pressoché irreversibile, della muscolatura da esse innervata.
VACCINO DI SALK: vaccino con virus inattivato o ucciso.
La somministrazione del vaccino di Salk determina produzione sistemica di IgM
dapprima e, dopo le somministrazioni successive, di IgG. Questi anticorpi evitano il
passaggio del virus a livello del midollo spinale ma tuttavia non impediscono che il
virus possa attecchire nell’intestino, in quanto vi arrivano in quantità insignificanti. Un
individuo vaccinato con Salk quindi sviluppa enterite quando viene in contatto con
poliovirus.
2. COLERA
Vibrione del colera: è patogeno a livello della mucosa del tenue, essendo privo di
invasività:
produce una potente tossina capace di attivare la adenilciclasi delle cellule della
mucosa, tale attivazione induce le cellule secernere nel lume intestinale grandi
quantità di acqua, potassio e bicarbonato, determinando la diarrea acquosa
caratteristica della malattia.
la somministrazione parenterale di vibrioni uccisi induce la produzione di IgM e
successivamente di IgG, le quali solo quando raggiungono concentrazioni
plasmatiche estremamente elevate hanno un qualche effetto protettivo sulla
mucosa del tenue: appena il loro titolo decresce, non sono piu' in grado di
proteggere l'individuo dall'infezione,
la vaccinazione per il colera è infatti quasi del tutto abbandonata in quanto di
- dubbia e comunque transitoria efficacia.
Recentemente è stato messo a punto un nuovo vaccino attenuato,
- somministrabile per via orale, la cui efficacia appare assai maggiore
3. ORTHOMIXOVIRUS INFLUENZALI
sono caratterizzati da una grande variabilità antigenica, a causa della particolare
costituzione del loro genoma. Quindi il vaccino approntato con virus uccisi conferisce
protezione solo nei confronti dei ceppi che esso contiene.
Quando compare un nuovo virus, l'individuo vaccinato con il vecchio ceppo
non è assolutamente protetto. È quindi necessario allestire e somministrare
continuamente nuovi vaccini da somministrare all'inizio dell'autunno. Va inoltre
considerato che nuove varianti antigeniche del virus possono comparire durante la
stagione, rendendo inefficace la vaccinazione.
VACCINI CON MICROORGONISMI ATTENUATI
L'attenuazione del potere patogeno può essere ottenuta con diverse modalità:
1. impiego di microrganismi patogeni per altre specie animali capaci di
infettare l'uomo determinando lieve o nessuna malattia (vaiolo)
2. impiego di microrganismi artificialmente attenuati:
BCG (tubercolosi)
- poliomielite (Sabin)
- rosolia
- morbillo
-
VACCINO ANTIVAIOLO-> Ceppo bovino di vaiolo, che nell'uomo comporta la
formazione di una piccola pustola nel punto di inoculazione e conferisce immunità
pressoché permanente nei confronti del vaiolo umano.
Come noto, la vaccinazione obbligatoria è stata sospesa in quanto determina:
1) encefalite (sostenuta da un fenomeno di ipersensibilità cellulo-mediata)
VACCINO ANTITUBERCOLARE -> Il micobatterio di Calmette e Guerin (BCG) fu
ottenuto nel 1908 presso l'Istituto Pasteur, coltivando micobatteri bovini in terreni
contenenti bile: fu cosi' ottenuto un micobatterio capace di infettare l'uomo
costituendo un unico granuloma privo di conseguenze, e con nessuna capacità di
determinare turbercolosi, ma estremamente efficace nell'indurre immunità
cellulomediata nei confronti del micobatterio tubercolare.
VACCINO ANTI POLIOMIELITE (SABIN)-> Variante di poliovirus ottenuta mediante
passaggi seriali del virus in monostrati di cellule di rene di scimmia: Sabin selezionò
in questo modo virus capaci di causare enterite, ma non di passare in circolo ed
infettare il sistema nervoso centrale.
La difesa che si ottiene è costituita prevalentemente da IgA intestinali. Basta
un'unica somministrazione per indurre immunità permanente perché il virus continua
a replicare autonomamente nell'intestino degli individui trattati. Attualmente è il
vaccino complessivamente più usato nel mondo, in quanto rispetto al
vaccino di Salk presenta il vantaggio di poter essere somministrazione per
via orale e non necessità di richiami.
VACCINI CON FRAZIONI DI MICRORGANISMI
Alcuni vaccini composti da microrganismi interi ma inattivati provocano spesso
reazioni indesiderate al punto di inoculazione o reazioni generali.
Ciò si osserva, ad esempio, con il vaccino contro l’influenza a virus interi
uccisi.
Per ovviare a questi inconvenienti sono stati preparati vaccini “split” costituiti da
virus frammentati, ma senza purificazione degli antigeni protettivi, che risultano meno
reattogeni e sufficientemente immunogeni.
VACCINI COSTITUITI DA ANTIGENI PURIFICATI
Es. VACCINI contro Meningococco e Pneumococco,
Costituiti da antigeni polisaccaridici della membrana batterica purificati e coniugati a
molecole carrier.
VACCINI COSTITUITI DA ANATOSSINE O TOSSOIDI
Vengono utilizzati per combattere patologie sostenute da germi produttori di tossine
(Cl. tetani, Cl. diphtheriae…).
L’ANATOSSINA è trattata con formolo ottenendo in tal modo un prodotto
antigenicamente integro ma privo di tossicità e stabile.
I vaccini così ottenuti vengono inoculati allo stato fluido o adsorbiti su idrossido o
fosfato di alluminio per aumentarne l’immunogenicità.
VACCINI composti da proteine ricombinanti (Vaccini anti-idiotipo)