Estratto del documento

Trattamento

La prima linea di terapia è aggiustare la dieta, poi si possono usare diversi farmaci per bloccare l'assorbimento dei lipidi agendo a livello intestinale. Ci sono farmaci specifici per ipercolesterolemia che riducono la concentrazione di colesterolo ematico, altri farmaci agiscono anche sui trigliceridi.

Il colesterolo endogeno viene usato come precursore degli ormoni steroidei, acidi biliari e membrane delle cellule. Gli acidi biliari servono per l'assorbimento dei lipidi assunti con la dieta, la maggior parte degli acidi viene riciclata, il resto viene eliminato con urine e feci. Il colesterolo riportato dalle LDL al fegato viene usato come precursore per la sintesi degli acidi biliari.

Farmaci ipolipidemizzanti

Resine a scambio ionico

Nella struttura hanno gruppi ammonio positivi che formano sali con il cloruro, hanno un ingombro sterico grande per cui non sono assorbiti in circolo. Vengono somministrati per via orale. Scambiano il cloruro a cui sono legate con gli acidi biliari, impediscono il riassorbimento degli acidi biliari. Sono eliminate attraverso le feci insieme agli acidi biliari. Di conseguenza, il fegato avrà bisogno di colesterolo per formare gli acidi biliari, le LDL captano il colesterolo in circolo e lo riportano al fegato. Riducono i livelli di colesterolo ematico. Non hanno effetti avversi sistemici ma solo localizzati a livello del tratto GI.

Per essere efficaci hanno bisogno di grandi dosi (12-24g) prima dei pasti per impedire assorbimento. Possono interferire anche con l'assorbimento di altri composti di natura lipidica come le vitamine e farmaci come diuretici, glicosidi, antibiotici.

Statine

Sono farmaci che riducono il colesterolo bloccando la sintesi del colesterolo a livello epatico. La sintesi del colesterolo parte dall'acetil-CoA e l'enzima più importante è la HGM-CoA reduttasi controllato dal colesterolo stesso, quando c'è tanto colesterolo l'enzima è inibito, quando è basso, l'enzima è attivo per sintetizzare colesterolo.

Le statine hanno struttura simile al substrato dell'enzima e vi si legano inibendolo in modo competitivo (reversibile). Si riduce la sintesi di colesterolo a livello epatico aumentando la captazione di LDL circolanti in eccesso, infatti aumentano anche i recettori per le LDL. Le prime statine derivano da funghi, poi sono state sviluppate quelle semi e sintetiche (3 generazioni), quelle di 4 generazione sono atorvastatina e cerivastatina (tolta dal commercio per crisi di rabdomiolisi mortale).

Farmacocinetica: sono somministrati per via orale e subiscono effetto di primo passaggio, sono ampiamente legati alle proteine plasmatiche. Hanno effetti benefici anche sul sistema cardiovascolare perché stabilizzano le placche riducendo l'infiammazione del core lipidico e ne prevengono il distacco. Le statine sono spesso associate a ezetimibe che è un farmaco recente che impedisce l'assorbimento del colesterolo in modo selettivo senza interferire su vitamine e farmaci. Effetti collaterali: epatotossicità, rabdomiolisi (degenerazione del tessuto muscolare), rilascio di proteine muscolari nel sangue portando anche ad alterazioni renali. Non somministrare a donne gravide nel primo trimestre.

Farmaci per ipertrigliceridemia e iperlipidemia mista

Fibrati agiscono stimolando i recettori PPAR citosolici nucleari che quando si attivano agiscono da fattori di trascrizione per enzimi per la lipolisi e degradanti le VLDL. Acido nicotinico e acipimox bloccano la lipolisi del tessuto adiposo perché è quella che rilascia i lipidi in circolo, così aumenta HDL circolante.

Colesterolo e trigliceridi alti: le nuove linee guida europee: Il valore target di LDL è minore di 55mg/dL. Nelle situazioni borderline si parte con una variazione della dieta e poi si inseriscono farmaci sempre più potenti per i pazienti a rischio.

Nuovi farmaci per ipercolesterolemia

Anticorpo monoclonale che inibisce la proteina che si lega ai recettori delle LDL sulla superficie epatica, le cellule epatiche si riadattano e per sopperire alla mancata attività del recettore, esprimono più recettori per le LDL e l'effetto finale è che saranno ricaptate più LDL.

Farmaci antidiabetici

Diabete mellito

È il diabete più comune, è una malattia metabolica ad eziologia multifattoriale caratterizzata da iperglicemia cronica. L'iperglicemia può essere dovuta sia a una mancanza di insulina (permette assorbimento di glucosio) o a una resistenza delle cellule all'insulina.

Il diabete mellito può essere:

  • Di tipo 1 detto insulino dipendente perché si manifesta in giovane età e in seguito alla mancata capacità delle cellule beta del pancreas di produrre insulina.
  • Tipo 2 non insulino dipendente: si manifesta in età adulta ed è dovuto alle cellule resistenti all'insulina, è spesso associato all'obesità.
  • Tipo 3: ancora non ben definito, è caratterizzato da alti livelli di glucosio nel sangue accompagnato da resistenza.
  • Tipo 4 diabete gestazionale si manifesta in gravidanza. È una condizione molto pericolosa perché nella mamma si verifica iperglicemia per la ridotta insulina, mentre il feto che riceve molto glucosio per rispondere ai livelli di iperglicemia produce tanta insulina, alla nascita si troverà in condizioni di glucosio basso perché non lo riceve più dalla mamma e questo può indurre nel bambino crisi ipoglicemiche.

Il termine «diabete» deriva dal greco e significa scorrere e allude al sintomo della poliuria nei pazienti con diabete. Mellito invece deriva da miele, si riferisce al fatto che le urine e il sangue nel diabete avevano un sapore dolce. Uno dei metodi in antichità era assaggiare le urine del paziente.

Esiste anche il diabete insipido in cui le urine non sono dolci, non è legato all'iperglicemia né ad alterazioni delle capacità delle cellule di captare glucosio ma solo da elevata quantità di urina dovuto ad alterazioni nella funzionalità della vasopressina, l'ormone antidiuretico. La vasopressina induce a livello del dotto collettore permeabile all'acqua l'espressione delle acquaporine per favorire l'escrezione di acqua abbassando anche la pressione arteriosa. Viene trattato con analoghi della vasopressina.

Diabete mellito di tipo 1

Insulino-dipendente o giovanile: legato alle cellule beta del pancreas che non riescono a produrre insulina sufficiente. È importante un'adeguata gestione della malattia.

Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 13
Farmaci per dislipidemie e diabete Pag. 1 Farmaci per dislipidemie e diabete Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Farmaci per dislipidemie e diabete Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Farmaci per dislipidemie e diabete Pag. 11
1 su 13
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Acquista con carta o PayPal
Scarica i documenti tutte le volte che vuoi
Dettagli
SSD
Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Smarty03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Morena Maria.
Appunti correlati Invia appunti e guadagna

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community