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LIPOSSIGENASI PRODOTTI
L’enzima lipossigenasi LOX converte l’acido arachidonico in leucotrieni, lipossine
(broncoscostrittori)
I corticosteroidi (lipocortina), inibiscono la fosfolipasi A2, riducendo la liberazione di acido
arachidonico e, di conseguenza, la sintesi di leucotrieni
PROSTANODI Sono le prostaglandine, trombossani e prostacicline.
Il meccanismo di formazione delle prostaglandine è detto via ciclossigenasica, la cox prende
l’acido arachidonico e lo trasforma nella prostaglandina endoperossido che viene convertita
in PGH2. PGH2 può diventare 3 prodotti:
TROMBOSSANI prodotti dalle piastrine dalla COX1 aumentano i livelli di DAG e IP3
promuovendo l’aggregazione piastrinica e vasocostrizione.
PROSTACICLINA PGI2 prodotta dall’endotelio e ha effetti opposti al trombossano, media la
vasodilatazione e inibisce l’aggregazione piastrinica perché aumenta i livelli di cAMP con
effetti antiaggreganti.
PROSTAGLANDINE PGD2 PGE2 PGF2 aumentano la permeabilità vascolare.
Prostaglandine e prostacicline riducono la soglia di stimolazione dei nocicettori periferici,
rendendo il corpo più sensibile al dolore. Questo processo è noto come sensibilizzazione
periferica ma può essere anche centrale se influenzano le corna dorsali e auemntando la
trasmissione del dolore al cervello.
Durante l’infiammazione, sostanze come la bradichinina, la sostanza P e l’istamina vengono
rilasciate e possono stimolare i nocicettori.
Le prostaglandine e le prostacicline causano vasodilatazione, che porta a un maggiore
afflusso di sangue all’area infiammata, causando rossore (eritema) e gonfiore (edema).
PGE2 può causare febbre aumentando il punto di regolazione termica nel cervello.
Protezione della Mucosa Gastrica:
PGE2 protegge la mucosa gastrica diminuendo la secrezione acida perché blocca la pompa
K/H sulle cellule parietali gastriche, riducendo così l’acidità dello stomaco.
PGI2 stimola il rilascio di muco e bicarbonato dalle cellule epiteliali gastriche, contribuendo a
proteggere la parete dello stomaco dall’acidità e dall’azione digestiva degli enzimi.
PGF2α è un potente stimolatore della contrattilità uterina. È utilizzata clinicamente per
indurre il parto o agente abortivo
PGE2 e PGI2 aiutano a mantenere il flusso sanguigno nei reni
PGI2 e PGD2 agiscono inibendo l’aggregazione piastrinica.
LEUCOTRIENI
I leucotrieni sono una famiglia di eicosanoidi lipidici che sono coinvolti in reazioni asmatiche
e allergiche e altri processi infiammatori. Alcuni leucotrieni come Il Leucotriene B4 (LTB4)
hanno un ruolo chemiotattico nella diapedesi dei neutrofili, hanno effetti potenti sulla
broncocostrizione e auemtano la permeabilità vascolare.
I cisteinil-Leucotrieni (LTC4) presenti su mastociti e eosinofili causano la contrazione dei
muscoli bronchiali, causando broncospasmo nell’asma. Stimolano anche le ghiandole a
produrre più muco, contribuendo all’ostruzione delle vie aeree.
Causano vasodilatazione aumentando il flusso di sangue e contribuendo all’infiammazione.
Possono causare vasostrizione
La fase tardiva dell’infiammazione
L’infiammazione porta all’eliminazione dell’agente dannoso che ha scatenato la risposta
infiammatoria. Questo può avvenire attraverso vari meccanismi, come la fagocitosi o la
neutralizzazione da parte degli anticorpi. Se l’agente causale non viene eliminato,
l’infiammazione può persistere.
La riparazione del tessuto può portare a fibrosi, un processo in cui il tessuto connettivo si
accumula eccessivamente, portando a una riduzione dell’elasticità e una perdita di funzion
del tessuto.
In alcuni casi, l’infiammazione cronica può essere associata a malattie autoimmuni, dove il
sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani del corpo.
I mediatori della risposta infiammatoria cronica sono :
Interleuchine (IL1, IL2, IL3): prodotte da macrofagi e linfociti T. Stimolano l’attivazione
linfocitaria e la produzione di prostaglandine,
GM-CSF prodotto da linfociti T, cellule endoteliali e fibroblasti. Promuove l’attivazione di
macrofagi e leucociti.
TNF-α prodotto dai macrofagi, induce la produzione di prostaglandine e può causare
apoptosi delle cellule tumorali. Interferoni: prodotti da macrofagi, cellule endoteliali e linfociti
T. Hanno effetti multipli, tra cui antivirale, antiproliferativo e immunomodulatore.
PDGF: stimola la proliferazione dei fibroblasti e la chemiotassi.
FARMACI ANTINFIAMMATORI
•NON STEROIDEI FANS): inibiscono l’attività delle COX-1 responsabili della conversione
dell’acido arachidonico in prostanoidi che agiscono sulla fase acuta. I FANS si legano al
canale idrofobico delle COX, impedendo così l’accesso dell’acido arachidonico al sito attivo
dell’enzima e la successiva produzione di prostanoidi.
STEROIDEI (FAS): come i corticosteroidi, hanno azione più ampia ma agiscono
lentamente perché agiscono a livello del nucleo delle cellule, influenzando l’espressione di
geni coinvolti nella risposta infiammatoria.
COX-1: è costitutiva, si trovano nello stomaco, rene, piastrine e vasi sanguigni, produce
prostanoidi (prostaglandine e rombossani) per la citoprotezione gastrica, l’aggregazione
piastrinica e la ritenzione renale di acqua e sodio.
COX-2: è inducibile in risposta a stimoli infiammatori, produce i prostanoidi per i processi
flogistici (infiammatori). La prostaciclina impedisce alle piastrine di aggregarsi e mantiene la
fluidità del sangue.
Classificazione dei FANS in base alla struttura chimica
• Derivati dell’acido salicilico: acido acetilsalicilico
• Derivati dell’anilina: paracetamolo
• Derivati dell’acido propionico: ibuprofene, naproxene, fenoprofene, ketoprofene,
flurbiprofene
• Derivati dell’acido indolacetico: indometacina, sulindac
• Derivati dell’acido pirrolacetico: tolmetina
• Derivati dell’acido fenilacetico: diclofenac, etodolac, ketorolac
• Derivati dell’acido naftilacetico: nabumetone
• Derivati dell’acido antranilico: acido mefenamico, acido flufenamico, acido niflumico, acido
meclofenamico
• Derivati dell’acido enolico: piroxicam, tenoxicam, meloxicam
• Sulfonanilidi: nimesulide
Classificazione dei FANS in base in base all’effetto farmacologico
•Farmaci dotati di effetto analgesico e scarsa azione anti-infiammatoria: paracetamolo,
ketorolac
•ad azione moderata: derivati dell’acido propionico, derivati dell’acido antranilico
•ad azione notevole: salicilati, derivati dell’acido acetico, derivati dell’acido enolico,
sulfonanilidi.
Classificazione dei FANS in base alla selettività per COX-1 e COX-2
• COX-1 selettivi: aspirina a basse dosi
• Non selettivi: FANS classici
• COX-2 preferenziali: nimesulide
• COX-2 selettivi: celecoxib, rofecoxib
Classificazione dei FANS in base al meccanismo d’azione
CLASSE 1 meccanismo competitivo semplice: questi FANS competono in modo reversibile
con l’acido arachidonico per il sito attivo delle COX-1 e COX-2. Formano rapidamente un
complesso enzima-inibitore che è facilmente dissociabile.
Esempi: Ibuprofene, piroxicam, sulindac solfuro, naprossene, acido mefenamico, acido
flufenamico.
Classe 2 meccanismi competitivo tempo-dipendente: Inizialmente, i FANS si legano in modo
reversibile alle COX 1 e 2. Se il composto è trattenuto nel sito dell’enzima, induce una
modificazione conformazionale nella proteina che rende il complesso stabile e meno
dissociabile.
Esempi: Indometacina, flurbiprofene,diclofenac, inibitori selettivi della COX-2.
Classe III Irreversibile: FANS che inibiscono in modo irreversibile l’enzima attraverso
l’acetilazione. (aspirina).
Farmacocinetica
Possiedono caratteristiche farmacocinetiche simili: facilmente e rapidamente assorbiti dopo
somministrazione orale e hanno un’alta biodisponibilità, vengono metabolizzati a livello
epatico ed eliminati prevalentemente a livello renale.
Effetti farmacologici dei FANS in relazione alla inibizione della COX
Effetto anti-infiammatorio: l’inibizione delle COX riduce la produzione di prostanoid
diminuendo la vasodilatazione, l’edema e il dolore, l’effetto antinfiammatorio si manifesta più
tardi rispetto all’effetto analgesico.
Effetto analgesico rapido per inibizione della produzione di PGE2, importante nella
sensibilizzazione dei recettori del dolore.
Effetto antipiretico: attraverso l’inibizione della produzione di PGE2 a livello ipotalamico.
Azione antiaggregante: in particolare l’aspirina, a basse dosi inibisce selettivamentela COX
nelle piastrine, inibisce la sintesi di trombossano a livello piastrinico, prevenendo
l’aggregazione piastrinica.
Effetti gastrointestinali dei FANS
Meccanismo Aspecifico: i FANS, come l’asprina essendo composti acidi, possono
danneggiare direttamente la mucosa gastrica a contatto. I FANS stanno in una forma
indissociata nel lume gastrico acido che dato che è lipofila attraversa facilmente la barriera
cellulare e si concentra nelle cellule della parete gastrica, dove il pH è neutro. Qui, i FANS si
dissociano e rimangono intrappolati, causando danni cellulari e lesioni alla mucosa.
Meccanismo Specifico: I FANS inibiscono le COX-1 e COX-2, riducendo la produzione di
prostaglandine che svolgono un ruolo importante nella protezione della mucosa gastrica
perché promuovono la secrezione di muco e bicarbonato.
ACIDO ACETILSALICILICO (ASPIRINA)
È il solo FANS che modifica irreversibilmente la COX1 e COX2 attraverso l’acetilazione sul
residuo di serina.
Questo causa un ingombro sterico nel canale dell’enzima che impedisce all’acido
arachidonico di raggiungere il sito catalitico. Inoltre, l’acetilazione della COX-2 causa un
cambiamento nell’attività catalitica dell’enzima che diventa una mono-ossigenasi e non
produce più prostanoidi.
Solo a basse dosi riesce a inibire selettivamente la COX 1 e quindi la sintesi del
trombossano che è un proaggregante per un periodo di 4-8 giorni agendo da antitrombotico.
effetti farmacologici:
ANALGESICO: attivo sul dolore di lieve-media entità.
ANTIPIRETICO: riduce l’iperpiressia, ma non modifica la temperatura corporea normale.
ANTI-INFIAMMATORIO: ad alte dosi è un potente anti-infiammatorio.
Farmacocinetica
Assorbimento: gastrico e del primo tratto dell’intestino
Biodisponibilità: 40-50% per os (poiché la COX-1 piastrinica è acetilata nel sangue portale,
prima di subire l’effetto di primo passaggio, l’effetto antiaggregante è indipendente da tale