Allora, ora siamo pronti! Aggiungiamo 10 millilitri di soluzione a concentrazione nota di bicromato a 10
millilitri di ciascuna delle cinque soluzioni di alcol etilico a concentrazione crescente preparate
precedentemente (quelle a concentrazione da 0,3 grammi per litro a 1,5 grammi per litro). Ciascun
recipiente che conterrà l'alcol a cui si aggiunge il bicromato lo si lascia riscaldare su una piastra riscaldante,
portando la miscela a 70°C. A questa temperatura si verificherà in ciascuna miscela una reazione di ossido
riduzione. Lasciando procedere la reazione, dopo mezz’ora, si noterà che tutte le soluzioni ottenute
mescolando il bicromato con le diverse concentrazioni di alcol, cambieranno colore. Dall’iniziale colore
arancione del bicromato, infatti, si passa ad un colore verde sempre piu intenso all’aumentare della
concentrazione di alcol aggiunta al bicromato.
Assisterete, come dicevo prima, ad una reazione di ossido-riduzione. Il bicromato di potassio, infatti, in
questa reazione, diventa una nuova sostanza che è il solfato cromoso, che da la colorazione verde-azzurra
alla soluzione che la contiene. Qui vedete le due semireazioni che avvengono in soluzione accoppiate,
quella di riduzione del bicromato da cromo nello stato di ossidazione più 6 a cromo nello stato di
ossidazione più 3 durante la sua trasformazione chimica da bicromato a solfato cromoso. In
contemporanea, avviene anche l’ossidazione dell’alcol etilico ad acido acetico. Alla fine di questa reazione
di ossido-riduzione, quindi, il bicromato si sarà trasformato nella sostanza che impartirà la colorazione
verde alla soluzione. Questa variazione di colore evidenzia la presenza di alcol reagito con il bicromato, ma
soprattutto, evidenzia anche quanto alcol ha reagito e, quindi, nel caso dell’alcol test, evidenzierà quanto
alcol è in circolo nel corpo quando il test viene effettuato.
Simuliamo allora un alcol test in laboratorio, e quindi, il funzionamento dell’etilometro per la
determinazione dell’alcol etilico a livello ematico. Abbiamo bisogno di due beute da laboratorio identiche,
con la stessa capacità. In una delle beute aggiungeremo 10 millilitri della soluzione di bicromato di potassio
arancione. Nell’altra beuta aggiungeremo 10 millilitri di una qualsiasi delle cinque soluzioni di alcol etilico
tra quelle che abbiamo preparato. Abbiamo bisogno, inoltre, di un tubicino di vetro con forma ad U
sufficientemente lungo alle estremità da far sì che esse peschino sul fondo di ciascuna delle beute che
abbiamo a disposizione. Questo tubicino farà da raccordo per entrambe le soluzioni nelle due beute.
Usando un rotolo di pellicola trasparente, avvolgiamo ciascuna estremità del tubicino di vetro a ciascuna
delle due beute e sigilliamo in questo modo il contenuto di ciascuna beuta di modo da separarlo dal
contatto con l'aria esterna. Ci serve anche un altro tubicino dello stesso diametro del tubicino in vetro con
forma ad u che useremo come una cannuccia. Questa cannuccia di vetro deve pescare nella beuta
contenente l’alcol. Una volta isolate le due beute dall’aria esterna con la pellicola trasparente, procediamo
a soffiare dalla cannuccia di vetro per permettere all’alcol contenuto nella sua beuta di evaporare e di
passare attraverso il tubicino ad U all’altra beuta che contiene la soluzione arancione di bicromato di
potassio. La beuta contenente bicromato va mantenuta alla temperatura di 70°C. Così, tutto l’alcol nella
beuta si trasferirà nell'altra beuta, e noteremo il cambiamento del colore da arancione a verde.
L’intensità del colore verde così ottenuto, la confrontiamo con le 5 soluzioni di alcol e bicromato preparate
prima. Siccome conosciamo le concentrazioni di alcol contenute in ciascuna di esse, dal confronto del
nostro campione con questa scala colorimetrica, risaliamo a quanto alcol effettivamente ha reagito con il
bicromato e, quindi, a quanto alcol è ancora in circolo dopo aver bevuto nel momento in cui si effettua
l’alcol test. Ora, facciamo delle precisazioni: L’efficacia nella determinazione quantitativa dell’alcol
effettivamente ingerito attraverso questo metodo è sempre stato ottimale. Infatti, l’alcol test usato in
passato dalle forze dell’ordine funzionava proprio nel modo che vi ho illustrato, con una differenza, infatti,
era l’espirato del soggetto in sospetto stato di ebbrezza quello che attraverso una cannuccia veniva fatto
gorgogliare direttamente nel recipiente contenente il bicromato di potassio per permettere alla reazione di
ossido riduzione di avvenire. Oggi questo tipo di alcol test è in disuso perche è stato ritenuto
potenzialmente rischioso per la salute dei consumatori. Infatti, il contatto diretto accidentale attraverso la
cannuccia del soggetto testato con il bicromato contenuto all’interno della sacca o del recipiente del
vecchio etilometro poteva essere nocivo per la salute. Il bicromato di potassio è altamente tossico se viene
ingerito, può provocare alterazioni genetiche ed il cancro. Per questo motivo, nell’esperimento che vi ho
illustrato per la preparazione dell’alcol test in laboratorio, vi ho raccomandato di indossare sempre i
dispositivi di protezione (come i guanti, gli occhiali ed il camice) e la reazione redox viene fatta avvenire per
trasferimento indiretto dell’alcol da una beuta che lo contiene all’altra contenente il bicromato, di modo
che quando soffiate attraverso la cannuccia all’interno della beuta contenente l’alcol, non verrete mai a
contatto diretto con il bicromato. L’esperimento così condotto è sicuro per la nostra salute. Oggi sono in
uso altri tipi di etilometri, che sostituiscono il bicromato di potassio con sostanze più sicure e altrettanto
efficaci nella determinazione dello stato di ebbrezza del soggetto sottoposto al test.
Quindi, ricapitoliamo, mettendo in evidenza i principi teorici su cui si basa questo esperimento e la
possibilità che ci fornisce nella stima della concentrazione di alcol ancora in circolo nel sangue del soggetto
testato con questo alcol test che abbiamo preparato. Abbiamo creato una scala colorimetrica mescolando
una soluzione di bicromato di potassio ad una specifica concentrazione fissa, e cioè 1,5 grammi per litro,
con cinque soluzioni a concentrazione crescente di alcol etilico, quindi, con concentrazioni dalla piu diluita
alla piu concentrata pari a 0,1 grammi per litro, 0,3 grammi per litro, 0,5 grammi per litro, 0,9 grammi per
litro ed infine 1,5 grammi per litro. Una volta avvenuta la reazione di ossidazione dell’alcol e di riduzione
contemporanea del cromo nel bicromato di potassio a 70°C, si ottengono cinque soluzioni finali colorate in
verde. Il colore verde è sempre più intenso quanto maggiore è la concentrazione di alcol etilico aggiunta al
bicromato di potassio.
DOPO UN PAIO DI GIORNATE A FREDDO LA REAZIONE PROCEDE ULTERIORMENTE E SI HA IL VIRAGGIO
DELLE SOLE SOLUZIONI di alcol etilico a concentrazioni 0,5 grammi per litro, 0,9 grammi per litro E 1,5 g/L
AL COLORE AZZURRO, come potete notare dall’immagine.
Si costruisce la retta di taratura dell’alcol etilico in bicromato. In questa immagine, si riporta con un
pennarello indelebile su un foglio di acetato trasparente un grafico. Il foglio di acetato è poggiato su una
lavagna luminosa (di un vecchio proiettore). Sull’asse delle ascisse del grafico si riporta la concentrazione di
ciascuna soluzione di alcol etilico in grammi per litro. Sull’asse delle ordinate si riporta l’intensità di colore
specifica di ciascuna soluzione. Il grafico, chiamato retta di taratura, è infatti, una retta a pendenza positiva,
in cui c’è proporzionalità diretta tra la concentrazione crescente di alcol presente in soluzione e la
conseguente colorazione verde sempre più forte della soluzione stessa. Per questo motivo, posizioniamo le
cinque soluzione di bicromato e alcol etilico preparate, allineandole sul foglio di acetato lungo la retta
disegnata sul grafico, come vedete in figura. La soluzione con la piu bassa concentrazione di alcol è quella
posizionata all’origine del grafico, e le altre quattro soluzioni a concentrazione crescente di alcol la seguono
lungo la retta di taratura, fino a posizionare per ultima la soluzione con la concentrazione di alcol piu alta,
pari a 1,5 grammi per litro. Vi è quindi un andamento lineare di variazione dell’intensità di colore di
ciascuna soluzione in funzione della concentrazione di alcol etilico presente in soluzione, perche il sistema
studiato segue la legge di Lambert-Beer.
Vediamo di capire il perche: la legge di Lambert-Beer, riportata in questa immagine, in alto, è una legge che
mette in relazione di proporzionalità diretta la quantità di cromòforo presente in soluzione, e la quantità di
luce visibile assorbita da esso. Il cromòforo è una sostanza contenuta in un oggetto colorato o in una
soluzione colorata, che interagisce con la luce che la sta illuminando. Da questa interazione scaturisce un
assorbimento da parte del cromòforo delle radiazioni luminose della porzione visibile di questa luce, cioè,
dalla porzione che i nostri occhi sono in grado di captare o percepire. In altre parole, la luce visibile, è la
porzione di luce proveniente dal sole o da una lampada, che siamo in grado di percepire attraverso i nostri
occhi. Quando una qualsiasi soluzione risulta colorata, come nel caso del nostro alcol test, vuol dire che
contiene un cromòforo. Il cromòforo nel nostro caso è il prodotto della reazione chimica avvenuta tra il
bicromato e l'alcol, vale a dire, il cromo tre più presente nel solfato cromoso. Quindi, il cromòforo, assorbe
specifiche porzioni di luce visibile provenienti dalla sorgente luminosa che lo sta illuminando, lasciando che
altre porzioni di tale sorgente luminosa, giungano ai nostri occhi senza essere assorbite dal cromòforo in
soluzione, il che determinerà il colore della soluzione stessa (nel nostro caso il colore verde azzurro).
Inoltre, secondo la legge di Lambert-Beer, maggiore è la quantità di alcol mescolata al bicromato di
potassio, maggiore sarà la concentrazione in soluzione del cromòforo responsabile del colore verde finale e
dell'intensità di tale colore in soluzione. In particolare, la legge di lambert beer è la relazione di
proporzionalità diretta tra questi due fattori: concentrazione di cromòforo indicata con Ci, e intensità di
colorazione verde di ciascuna soluzione, che nella equazione della legge è riconducibile al valore di A.
Questo vuol dire che, se la concentrazione di alcol raddoppia passando da una soluzione ad un’altra, anche
l’intensità di colorazione finale ne risulterà raddoppiata perche sarà raddoppiata la concentraz
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