Ora ci serve capire che tipo di regime sarà. Per capirlo devo
guardare alle sorgenti del nuovo circuito. Esso sarà
caratterizzato da:
1 sorgente costante
● 1 sorgente sinusoidale
●
Per cui non possiamo dire che è un regime stazionario ma
nemmeno sinusoidale. L’unica cosa che possiamo dire è che ,
essendoci sorgenti sinusoidali e costanti ci aspettiamo
grandezze perlomeno dello stesso tipo, si tratta quindi di un
regime periodico A questo punto dobbiamo trovare il(t)
data dalla somma di due contributi.
è una variabile di stato cioè l’energia
immagazzinata è legata ad il(t). In questo
circuito è l’induttore che immagazzina
l’energia ed essa è pari a 1/2l i(t)
Dato che è una variabile di stato posso applicare la continuità ma questo
perché? Perché la corrente deve essere continua? deve essere continua
perché l’energia a cui è legata deve essere continua. A sua volta l’energia deve
essere continua perché nel circuito considerato non ci sono generatori di
potenza infinita. La derivata dell’energia è la potenza. Se volessi avere un
energia discontinua dovrei avere Potenza infinita.
Anche le tensioni ai capi dei condensatori sono variabili di stato
Per trovare questo termine devo studiare l’omogena associata all’eq
differenziale del circuito. Dato che nell’equzione omogenea associata i il
termine noto deve essere zero. Ma da chi è dato il termine noto? Da una
combinazione lineare dei generatori. Pertanto posso passivizzare la rete
Lambda è una frequenza
naturale e deve essere a parte
reale negativa La costante di tempo è
l’opposto del reciproco della
frequenza naturale
La posso trovare anche per ispezione.
Nel circuito passivizzato dove c’è
l’induttore si può calcolare come: L
fratto la resistenza equivalente vista ai
capi dell’induttore
Si tratta di un regime periodico
Posso applicare il principio di sovrapposizione degli effetti
In questo circuito compare solo un
generatore di tensione sinusoidale,
pertanto posso applicare il metodo
simbolico Convertiamo eq differenziali
in eq algebriche ai numeri
complessi
Devo sempre stabilire un riferimento di
fase ciò significa scegliere qual è il vettore
da mettere sull’asse reale
Una resistenza in parallelo ad un corto è
equivalente ad un corto cioè un ramo
con resistenza nulla
A regime stazionarioL diventa un
corto e C diventa un aperto
Rappresentare nel diagramma fasoriale
Determinare i(t) di regime sinusoidale
Determinare i (t) a regime sinusoidale per t>0
Il termine transitorio è nullo poiché le soluzioni di regime a sono uguali.
Il transitorio serve come raccordo tra due soluzioni di regime
Si applica il metodo simbolico che ricordo essere utilizzato solo quando il
circuito è a regime sinusoidale con forzamenti isofrequenziali
Calcolare l’equivalente di Thevenin da R1
Le potenze nel metodo simbolico
Ricavare I1 e I2
Lo stesso procedimento può essere usato per trovare I2
Come identifico i vettori I1 e I2 nel piano
complesso che non li ho calcolati
esplicitamente? Posso ragionare con le
somme vettoriali e notare che la Itot sarà il
vettore somma di I1 e I2. Pertanto
necessariamente questi due devono essere
in ritardo
Rappresenta nel diagramma fasoriale sapendo che C =1/wR
Si tratta di un caso ohmico
capacitivo per cui I sta in
anticipo rispetto a V di -alfa. V
ed I sarebbero state in fase
solo nel caso di un carico
puramente ohmico
Applicando il teorema di Thévenin, valutare la potenza complessa e la
potenza istantanea assorbita dall’induttore L2.
Con riferimento al seguente circuito valutare la corrente il(t)
Siamo in regime sinusoidale permanente e l'obiettivo è disegnare il
diagramma fasoriale delle tre correnti.
esiste una pulsazione alla quale la corrente nel resistore, IR, vale
sicuramente zero? Consideriamo l’impedenza equivalente, trascurando
R che non dipende da omega, ma focalizzandoci solo sul parallelo L-C.
Se l'impedenza totale vista dai morsetti della rete è infinita, la corrente
IR (che in questo caso è la corrente che attraversa il resistore) sarà
zero.L'impedenza totale è data da R in serie con il parallelo di L e C.
Calcolate l'impedenza di questo parallelo L-C: scoprirete che esiste
una pulsazione specifica per cui questa impedenza parallela tende
all’infinito
In corrispondenza di questa pulsazione di risonanza, il parallelo L-C si comporta
come un circuito aperto, presentando un'impedenza infinita. Di conseguenza,
l'impedenza totale vista ai morsetti (data da R in serie con il parallelo L-C, che ha
impedenza infinita) tende anch'essa all'infinito. Questo spiega perché, a questa
precisa pulsazione, la corrente totale IR (che attraversa il resistore) sarà zero.
Cerchiamo di capire meglio il motivo fisico analizzando i fasori.Possiamo indicare
la tensione ai capi del parallelo con V. Essendo un parallelo, questa tensione è
comune sia all'induttore (L) sia al condensatore (C). Per comodità, impostiamo V
come fasore di riferimento sull'asse reale del diagramma fasoriale.
Poiché entrambe sono sfasate di 90° rispetto a V ma in direzioni opposte, le
due correnti IC e IL sono in opposizione di fase tra loro.La corrente IR (intesa
come la corrente totale che entra nel parallelo L-C) è la somma vettoriale IC +
IL. Stiamo cercando la pulsazione omega0 (la pulsazione di risonanza) per cui
questa somma vettoriale è nulla. Visto che i fasori sono in opposizione di fase,
ciò accade quando i loro moduli sono identici.
Analizziamo ora cosa accade quando la pulsazione è diversa da omega0 :
omega > omega0 (Sopra risonanza): Le relazioni di fase (quadratura anticipo/
ritardo) non cambiano, ma cambiano i moduli. La corrente nel condensatore (|IC|
= omega C V) è proporzionale a omega, quindi cresce.
La corrente nell'induttore (|IL| = V / (omega L)) è inversamente proporzionale a
omega, quindi diminuisce.
Rispetto alla risonanza, il fasore IC (verso l'alto) sarà più lungo di IL (verso il
basso). La loro somma vettoriale (IR) sarà una risultante netta diretta sul
semiasse positivo immaginario (comportamento capacitivo). omega < omega0
(Sotto risonanza): Succede il contrario. |IC| diminuisce e |IL| aumenta. La
corrente induttiva
Ora ci proponiamo di risolvere una rete alimentata da due generatori sinusoidali
non isofrequenziali, come indicato dalla presenza delle due diverse pulsazioni,
omega1 e omega2.
Vogliamo calcolare la corrente i(t) a regime.
Dobbiamo innanzitutto chiederci che tipo di regime abbiamo. Di sicuro non è
sinusoidale. Sarebbe sinusoidale, e di conseguenza anche periodico, solo se
omegal e omega2 fossero uguali.II regime sarebbe periodico (ma non
sinusoidale) se, ad esempio, omega2 fosse un multiplo intero di omega1. In
questo caso, però, stiamo considerando omega1 e omega2 come due valori
arbitrari di pulsazione, non necessariamente proporzionali tra loro attraverso un
numero intero. Potrebbe verificarsi il caso in cui il rapporto omega2 / omega1
sia un numero irrazionale; in questa situazione, il regime risultante non sarà né
periodico né sinusoidale.
Applico principio di sovrapposizione
Supponiamo di aver fatto i conti e supponiamo di avere:
NON POSSIAMO SOMMARLI POICHÉ NON SONO ISOFREQUENZIALI,
INFATTI OMEGA1 E OMEGA2 SONO DIVERSI, BISOGNA PASSARE PER IL
DOMINIO DEL TEMPO.
Devi antitrasformare I1 fasore e I2 fasore in i1(t) e i2(t), per poi calcolare
i(t)=i1(t)+i2(t)
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