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OLTRE I MASS MEDIA
Lezione 1 - Oltre i mass media: Vi è stata la diffusione della rete internet a partire dall'ultimo decennio del XX secolo. Computer e reti telefoniche producono una nuova forma di comunicazione interattiva: l'autocomunicazione di massa (Manuel Castellas). È caratterizzata dalla possibilità di inviare messaggi in tempo reale o in un momento stabilito e con la possibilità di usare la comunicazione point to point. È comunicazione di massa perché ha la possibilità di raggiungere un pubblico globale, come accade quando si posta un video su youtube, un blog. Ma contemporaneamente è autocomunicazione perché:
- la produzione del messaggio è autogenerata
- la definizione dei potenziali destinatari è autodiretta
- il reperimento di specifici messaggi o contenuti dal world wide web e dalle reti di comunicazione elettronica è autoselezionato.
La tecnologia abilitante è quella
del computer che consente la comunicazione interattiva. Integra il processo di interazione tramite il feedback (in tempo reale). Contemporaneamente c'è una comunicazione interpersonale su scala mondiale. Non è unidirezionale. La struttura logica di un computer è formata, come detto da Fornnoiman da: unità di elaborazione, unità di controllo, unità di memoria (conservati dati e programmi), unità di input (es. tastiera) e unità di output (es. monitor). Il funzionamento di un computer è legato a due componenti: hardware (parte fisica del pc cioè insieme parti tecnologiche) e software (programmi di lavoro che permettono al pc di eseguire i compiti che gli sono affidati). L'evoluzione e la diffusione dei computer è legata all'innovazione delle componenti elettroniche, tra le quali il microprocessore e i supporti di memorizzazione. Il transistor è una tecnologia che ha subito un processo di.evoluzione elevato e rapido.
Internet of things: internet di oggetti intelligenti nei quali sono stati introdotti mini componenti del pc- smart object.
Ancora, la memoria è stata una tecnologia magnetica progredita in maniera esponenziale.
MACCHINE PER IL CALCOLO: Nel 1642 Blaise Pascal inventa la "Pascaline", macchina in grado di effettuare addizioni e sottrazioni utilizzando un sistema di trasmissione ad ingranaggi.
Nel 1685 Leibniz progetta una calcolatrice basata sulla combinazione di un tipo di ingranaggio a ruota dentata di denti retrattili con un sistema di pulegge, capace di effettuare anche moltiplicazioni e divisioni e di estrarre radici quadrate.
Nel 1837 Babbage inventò la "macchina analitica", un dispositivo meccanico azionato a vapore in grado di adeguarsi a istruzioni sempre nuove (numeri prelevati dalla memoria su cui operare, operazioni da eseguire e dove collocare il risultato). Il meccanismo di controllo prefigura "software".
Crea un linguaggio di simboli, numeri, frecce, utili a programmare la macchina analitica con serie di istruzioni che le permettono di reagire al cambiamento della situazione.
ORIGINI COMPUTER MODERNO: Nel 1936 Alan Turing teorizza nel saggio "On computable numbers" un automa in grado di effettuare tutte le operazioni computabili ovvero tutte le funzioni i cui valori possono essere ottenuti in tempo finito attraverso l'applicazione di un algoritmo: una prima concettualizzazione del computer programmabile.
Claude Shannon definisce il sistema binario che riduce ogni dato a una successione di celle binarie rappresentabili attraverso il codice 0/1. Grazie al codice binario è stato possibile utilizzare i circuiti elettrici per realizzare calcolatori.
L'ABC costruito nel periodo 1937-1942 è stato il primo computer digitale. Utilizza i numeri binari per rappresentare i dati, effettua calcoli attraverso circuiti elettronici, prevede una separazione tra la parte
dedicata all'elaborazione e quella che si occupa della memorizzazione.
Durante la Seconda guerra mondiale, presso l'Università della Pennsylvania, nasce l'ENIAC, un computer progettato per effettuare in modo potente e preciso calcoli per le tabelle di puntamento dell'artiglieria, punto la potenza di esso è pari alla sua complessità: impostare la macchina per la risoluzione di un problema poteva voler dire effettuare connessioni manuali di più di 6000 cavi.
L'architettura del moderno computer digitale è stata concepita da John von Neumann nel 1945. L'architettura individua le componenti essenziali del calcolatore: CPU (o unità di lavoro), unità di controllo (gestisce il funzionamento sincrono delle componenti), unità di memoria, unità di input (tramite la quale i dati vengono inseriti nel calcolatore), unità di output (necessaria affinché i dati elaborati possano essere
restituitiall'operatore). Nei laboratori dello Stanford Research Institute Douglas Engelbart, lavora al suo progettooNLine System e alla sua visione del computer come elaboratore di stimoli e comestrumento in grado di accrescere l'intelligenza dell'uomo. Non più macchina per calcolare mastrumento per risolvere problemi complessi (attività creative o legate alla gestionedocumentale). All'inizio degli anni 60 i transistor (generano meno calore e serve menoenergia), basati su Silicio, si sostituiscono alle valvole nell'elettronica di consumo nasce ilcircuito integrato e si avvia il processo di miniaturizzazione alla base della diffusione delcomputer moderno (computer più piccolo, si inventa il mouse grazie a lui). I computercominciano ad essere venduti a grandi aziende, enti statali e università. Con la possibilità diminiaturizzare si riducono le sue dimensioni, si afferma la concezione comunicazione->computer apre la strada a
nuove forme di comunicazione interpersonale.
PERSONAL COMPUTER: Negli anni 70, in California, attorno a università come Stanford e Berkeley si crea un contesto in cui intelligenza, esperienza, attività tecnologiche, imprenditoriali e sociali accelerano l'evoluzione dell'informatica.
- Abbiamo la nascita di un nuovo modo di rapportarsi con i calcolatori, che vede la sua espressione sociale nella cultura degli hacker (cultura antiburocratica, coniuga lo spirito dei movimenti degli anni '60 con il fermento tecnologico che caratterizza i poli universitari).
- Abbiamo un supporto imprenditoriale forte, rappresentato da due diversi tipi di canale: la cultura imprenditoriale (orientata a commercializzare l'innovazione anche grazie al capitale di ventura) e il capitale pubblico, soprattutto dai finanziamenti militari a sostegno dell'industria elettronica (primo settore in cui storicamente avevano applicato le prime tecnologie).
Dal contesto particolarmente
favorevole emergono società informatiche come Microsoft e Apple. La Microsoft vende alla IBM il sistema operativo PC-DOS 1.0 installato sul primo personal computer commercializzato ufficialmente il 12 agosto 1981.La prima generazione di personal computer è caratterizzata da dimensioni ridotte, prezzi accessibili. Basta pensare all'Apple II e al PC dell'IBM. Si tratta di macchine limitate nella loro potenza nonostante creino nuove funzioni; sono difficili da usare; l'interazione è basata sulla scrittura di comandi testuali in base a codici specifici e non sulla manipolazione di icone. Si diffondono perché gli utenti apprezzano le nuove potenzialità loro offerte e le funzioni come elaborazione testi, la creazione di foglie elettroniche e i primi videogiochi.
Il PC IBM viene presentato ad agosto 1981 e due mesi dopo viene messo in vendita, diventando uno standard per l'intera industria dei computer. Nel 1983 la Compact produce il primo
computer compatibile all'IBM e negli anni '90 anche altre società mettono in vendita i loro pc.
La seconda generazione di PC, la cui data di nascita coincide con il lancio sul mercato nel 1984 dei macintosh della Apple, è stata quella dotata delle interfacce grafiche. Cambia la modalità di comunicazione: non più complesse linee di comando ma interazione diretta con simboli, oggetti grafici visualizzati su monitor e manipolabili attraverso il mouse. Al macintosh seguì l'OS/2 dell'IBM e Windows della Microsoft. L'ampliarsi del mercato dei personal computer e al crescere degli utenti potenziali, deve corrispondere un'immagine user friendly della macchina; oggetto alla portata di tutti è in grado di affiancare in modo amichevole l'utilizzatore nell'attività di maggiore interesse, anche quelle più legate alla sfera creativa e personale.
Dalla seconda metà degli anni '90 il computer è
sempre più personale e si integra con le tecnologie portatili, con i mezzi di comunicazione wireless. La sua diffusione è sempre più legata alla crescita della rete Internet. Si afferma l'interpretazione del computer come Medium. Si avvia un processo che porta dal personal computer al personal medium. Oggetto sempre più pervasivo e presente nella vita quotidiana. Il computer entra in oggetti di dimensioni ridotte, capaci di elaborare i dati, di comunicarli attraverso la rete. Tecnologie di rete e personal media sono due fattori che concorrono tuttora ad orientare il concetto di computer verso l'idea di medium, disponibile sempre e ovunque. Si creano comunità virtuali per apprendimento, per comunicazione.
LA NASCITA DI INTERNET: Il lancio sovietico dello Sputnik mina la supremazia tecnico-militare del sistema americano=4 ottobre 1957: trauma politico. Il presidente americano Eisenhower decide di creare un'agenzia che abbia il compito di stimolare
efinanziare la ricerca di base in settori che avrebbero potute avere anche ricadute militari. Nel 1958 nasce l'ARPA la cui sede è nel Pentagono a Washington viene dotata di ingenti fondi per finanziare progetti di ricerca di base che non ricevevano alcun supporto dagli altri istituti di ricerca perché audaci e dall'esito incerto. I dirigenti vengono reclutati dai migliori scienziati del MIT. Essi identificano nella giovane scienza dell'informatica un'interessante area di sviluppo. Nell'agosto 1962 Licklider propone un set globale di computer interconnessi attraverso i quali tutti potessero accedere facilmente e velocemente a dati e programmi da ogni luogo. l'ARPA pone Licklider alla guida di un gruppo di lavoro chiamato Information Processing Techniques Office. I sistemi erano basati da nodi collegati da una linea di comunicazione che se interrotta poteva provocare un enorme danno ed inefficienza dell'intero sistema. La distruzione di un
n sistema di comunicazione decentralizzato, chiamato "packet switching". Questo sistema prevede la suddivisione dei dati in pacchetti più piccoli, che vengono inviati in modo indipendente attraverso la rete. Ogni pacchetto può seguire percorsi diversi e arrivare a destinazione in modo indipendente dagli altri pacchetti. In questo modo, anche se un nodo della rete dovesse cadere, gli altri pacchetti potrebbero comunque raggiungere la destinazione. Il concetto di packet switching proposto da Baran è alla base del funzionamento di Internet, che è appunto una rete decentralizzata. Grazie a questa tecnologia, Internet è diventato un sistema di comunicazione estremamente robusto e resistente a guasti e interruzioni. Oggi, il concetto di packet switching è ampiamente utilizzato in molte altre reti di comunicazione, come ad esempio le reti telefoniche e le reti wireless. Questo approccio ha dimostrato di essere molto efficace nel garantire la trasmissione affidabile dei dati, anche in presenza di problemi tecnici o guasti nella rete.