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TEORIA E STORIA DELLA FORMA URBANA

Questa immagine pone a confronto le varie definizioni dell'espansione urbana dell'Ottocento su cui ritorneremo in questo rapporto che si diversifica tra strada e isolato.

RAPPORTO STRADA E ISOLATO

Guidoni studia questo rapporto in maniera molto dettagliata, è un articolo scientifico di una decina di pagine, è un articolo che ci fa riflettere dall'Alto Medioevo al Settecento, dove si sono concentrate le più grandi espansioni urbanistiche, la dialettica di questo rapporto. L'articolo si chiama "Strade e Isolato. Dall'alto Medioevo al 700" ed è pubblicato in Lotus International che è un giornale internazionale del 1978. All'interno di questo articolo si affronta dettagliatamente questo connubio che ha dato forma nelle varie epoche alle città in maniera strettamente connessa ai grandi temi della storia economica, sociale e tecnologica, cioè come è cambiato anche.

Il modo di costruire gli edifici ha influenzato anche nella dimensione dell'isolato, nella dimensione degli spazi costruiti e degli spazi vuoti; quindi, è importante sempre mettere sullo sfondo i grandi temi dell'epoca per contestualizzare questo rapporto nelle varie epoche in relazione alle sfide economiche, sociali e tecnologiche.

Queste due questioni ci permettono di riflettere anche su questo connubio, cioè questo rapporto tra strade e isolato: è una dialettica o in realtà è un aspetto che ci permette di collegare e rendere complementari questi due elementi? E questa è una prima domanda.

Strade e isolato: dialettica interna possibile? Una volta al problema della residenza nella città occidentale o anche una contrapposizione in termini di volta in volta alternativi o complementari? Investe solo tangenzialmente la dinamica urbanistica, oppure è uno di quei passaggi chiave?

– che ci permette di entrare nel profondo dell’analisi dellacittà e della forma urbana- con cui deve obbligatoriamente fare i conti la riappropriazione critica delpassato urbanistico?

Quanto adottare questa lente nello studio della città ci aiuta a capire determinati fenomeni, l'epoca storica,magari noi non abbiamo informazioni di natura storica, non abbiamo nessun tipo di informazione?

Guardando queste due dimensioni riusciamo a cogliere anche alcuni aspetti chiave dell’evoluzione dellacittà, della trama che è alla base della città, tenete conto che poi il concetto di trama, di struttura lo ritroviamopoi nei modelli di città che si è consolidato nel tempo e probabilmente sì è anche persa nel tempo.

Un modello a griglia, un modello radiale, un modello lineare, un modello organico, come questi modelli, poi siriescono a leggere proprio a partire dalla lettura della strada e dell’isolato?

Anche in

In questo caso le risposte possono essere già deducibili, però da Guidoni sono dimostrate grazie a questa analisi del rapporto strada-isolato nel tempo. L'isolato, rigidamente inteso come parte omogenea di tessuto interamente delimitato da strade, emerge alla luce dalla progettazione urbana solo sporadicamente in periodo medievale, per affermarsi sempre più nell'età moderna. La strada resta comunque il parametro privilegiato per qualsiasi analisi storicamente fondata sullo sviluppo e della progettazione della città. Ma in realtà la linea di demarcazione si rileva puramente illusoria quando si analizzano casi concreti; da un lato la rete delle strade si può considerare un vero e proprio "pieno" (spazio organizzato, pubblico-comunitario, continuo) rispetto al "vuoto" delle aree costruite (spazio di riempimento, privato-familiare, discontinuo). Da un altro punto di

Vista la separazione razionale tra i due termini, in quindi la progressiva codificazionetipologica, procede di pari passo con il trasformarsi dei metodi di progettazione degli insediamenti di nuovafondazione e, per questa via, si apparenta con la parte più viva della ricerca sulle leggi geometriche dellospazio abitato, che a poco a poco si sovrappongono alla rete di rapporti sociali.

Così soltanto per l'età moderna, e soltanto parzialmente, può essere tecnicamente valida la definizionedell'isolato come "elemento connettivo di passaggio tra l'insieme della città e le singole case che lacompongono" (Giovannoni).

Per gran parte del medioevo e delle città europee questa posizione-funzione spetta, senza dubbio, allastrada. dell'alto medioevo fino al tardo medioevo.Ambito Mediterraneo negli ultimi secoliInfatti, se partiamo da qui, il rapporto strada-isolato assume delle sembianze molto riconoscibili.

nell'ambito dell'Alto Medioevo dove questa reazione si caratterizza da delle insule edificate, dove la strada segue l'andamento dell'insula stessa. Il tessuto è un tessuto minore e in alcuni casi le strade non sono matrice, ma sono dei vicoli di risulta dell'urbanizzato e si perdono nella distribuzione interna. Quindi in ambito medievale questo contrasto tra strada e isolato si focalizza in via prioritaria sull'isolato e sulla creazione di insule che si sono anche aggregate nel tempo, questo è anche dipeso dalla forma societaria dell'epoca e anche dai non interessi borghesi nella rendita fondiaria, cosa che poi vedremo nel Settecento. Gli elementi di ciò appaiono riassunti dalla permanenza di molti tessuti viari delle città antiche (dove le griglie stradali delimitano "isolati" ormai profondamente consumati all'esterno e trasformati all'interno, ma ancora riconoscibili nella forma).

E nella dimensione derivante da insulae). Maglie più o meno erose dalla frantumazione dei rapporti cittadino-società, sono strada-residenza, pubblico-privato. I grandi edifici per lo spettacolo si convertono in isolati residenziali fortificati (Nimes). In questo caso il rapporto si basa su una quasi equivalenza di tipo morfo-tipologico, perché la strada segue l'andamento delle insule, non è una matrice che cade dall'alto e sulla base di questa matrice di questo progetto si elaborano gli isolati, ma crescono insieme. L'isolato si pone in senso formale in continuità con l'andamento curvilineo anche delle strade, strade che poi si perdono anche e diventano "cul de sac", secondo anche la derivazione islamica di questi tessuti e quindi diventano dei piccoli residui di viabilità che necessitano principalmente una distribuzione alla residenza. Nelle epoche poi successive questo equilibrio comincia a modificarsi proprio.

Perché l'isolato non è solo una dimensione di tipo residenziale, ma assumerà anche forme e dimensioni di natura differente e quindi tenderà a diventare autosufficiente, così come l'isolato lo diventerà anche la strada con funzioni di diversa natura e con dimensioni differenti. Nel XI e XII secolo, si delinea un nuovo rapporto tra vie e residenze. In Italia centro-settentrionale, tra un che si rapporto strade-isolato può rappresentare come un'equivalenza formale ancora una tra i due termini. Le abitazioni raggruppate per ambiti familiari tendono a riunirsi in insulae compatte, difendibili come fortezze, con torri disposte nei punti strategicamente più esposti e collegati da ponti aerei, sovrapassaggi e scale lignee. Rafforzamento dell'isolato, inteso come unità residenziale, autosufficiente, delimitato da strade (dove l'isolamento è condizione necessaria per

la difendibilità) e torri. La sezione stradale si allarga verso la continuità del tessuto. 10 199 Pag. a TEORIA E STORIA DELLA FORMA URBANA urbanistica islamica, Questa tipologia di forma urbana ha una chiara riconoscibilità dell'influenza propria perché alla pari di questo modello che ha molto influenzato anche i nostri nuclei antichi le strade e l'isolato tendono proprio a compenetrarsi e a fondersi in alcuni casi, ad annullarsi l'uno nell'altro. le dimensioni poi ce lo attestano. Immagino già che se avete fatto un attraversamento dei vostri centri, così come abbiamo visto in alcune immagini durante la lezione delle slide mute, lo spazio della strada tende quasi ad annullarsi rispetto proprio alla presenza della residenzialità. Questo rapporto però nel medioevo valorizza al pari la strada perché, come vi dicevo, ma lo riguarderemo quando parleremo della città medievale, nella strada scendono i servizi einiziano a popolarsi eventi qualifiere, attività commerciali che fanno della strada sebbene formalmente non abbia una sua riconoscibilità, è quasi uno spazio di risulta della parte urbanizzata, ma diviene un pieno proprio a seguito delle funzioni che accoglie al suo interno. Iniziano a diffondersi a commerciale apertura anche nei secoli successivi, intorno ai primi del 1400, a diffondersi il tema delle fiere che trovano proprio nello spazio aperto una valorizzazione del servizio e quindi un pieno sebbene in fase iniziale hanno attribuito la strada ad un vuoto. Infatti, non sono solo via di distribuzione come le intendiamo oggi, noi oggi associamo alla strada (il codice della Strada attribuisce) delle funzioni ben precise rispetto non c'è la gerarchia della strada stessa. In questo caso invece sono vie di distribuzione, ma sono delle vie che permettono lo scambio sociale a servizio della parte urbanizzata. organizzazione sociale e produttiva e non da sistemi.

spazialità deriva da disposizione delle unità diteorici calati. le restanti strade siSolo le strade principali separano, si perdono come vie di comunicazione etrasformano in vie di distribuzione (perdendosi talvolta nell'isolato).11 199Pag. aTEORIA E STORIA DELLA FORMA URBANA

Proprio per giustificare quest'informazione, si vede un'immagine dei centri antichi di Bitonto, Martina franca,Bitetto, Altamura, Molfetta immediatamente abbiamo riconoscibilità di questi aspetti dove il tessuto cheabbiamo definito a cretto è un tessuto che si è autocostruito e ha riempito i vuoti fino a lasciare della stradarisulte che permettono di distribuire internamente alla residenza. Alcuni assi però sono riconoscibili esolitamente sono gli assi di collegamento che permettono di attraversare il centro storco e che solitamentevanno da porta a porta di accesso delle vecchie mura, in alcuni casi sono ancora rilevabili nei nostri nucleiantichi, in

altri casi sono stati totalmente abbattuti. Però il confinamento entro le mura è chiaramente leggibile,

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A.A. 2021-2022
199 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/21 Urbanistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gadaletasilvio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e storia della forma urbana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Bari o del prof Mangialardi Luigi.