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IL CRANIO
In questa vista frontale siamo già in
grado di osservare alcune parti di questo
cranio:
● la parte frontale
● la parte superiore
● la parte inferiore
dove troviamo una grossa formazione
che costituisce (questo qui in giallo) che
è dominata da questa grossa apertura
centrale che è l’osso mascellare e nella
parte più laterale dell’osso mascellare noi
siamo in grado di osservare un tratto .
La restante parte la potremmo vedere
ruotando il cranio.
Questo gruppo di ossa cioè lo zigomatico, il frontale e l’osso mascellare
Osso frontale: forma la parte frontale della scatola cranica e contribuisce
superiormente a costituire la fossa orbitaria, la struttura all'interno della quale
troveremo i due globi oculari (occhi).
Nel frontale troviamo un altro piccolo osso che in realtà sono due ossa accoppiate
l’una con l’altra ,sono posizionate nella parte superiore del forame mascellare che
costituiscono quello che viene chiamato l’osso nasale ossia la parte esterna
scheletrica della piramide nasale (che non c’entra nulla con la cartilagine nasale che
è solo un’altra cosa).
Da questa vista non riusciamo a vedere più di tanto ,possiamo trovare nella parte
inferiore un’altra struttura scheletrica che è l’osso mandibolare che poi farà il palio
con la componente inferiore dell’osso mascellare cioè nel senso che questi due
elementi costituiranno poi i punti di attacco dei singoli denti che costituiscono la
dentatura.
Se proviamo a girare il cranio osserviamo altre strutture che lo costituiscono e qui
compaiono già, in modo molto più evidente, quello che è l’osso zigomatico.
Osso temporale:osserviamo due
grosse squame pari che occupa la
parte posteriore-laterale. Ha due
peculiarità: un processo (che è una
estensione lunga ossia un
prolungamento dell’osso temporale che
in questo caso costituisce quello che
viene chiamato il processo zigomatico
e si chiama così perché si articola
proprio con lo zigomo mentre invece lo zigomo ha un processo molto più corto che si
chiama processo temporale e in questo caso c’è un’inversione della terminologia nel
senso che il processo che appartiene all’osso temporale si proietta verso lo zigomo
mentre invece il processo che appartiene all’osso zigomatico si proietta verso il
temporale, in entrambi casi abbiamo un punto d’incontro , di articolazione che mette
in congiunzione questi due sistemi scheletrici).
Un altro elemento interessante che appartiene all’osso temporale è situato nella
parte inferiore di questo processo ed è sostanzialmente un forame che non è altro
che il forame che prelude alla uditivo esterno cioè vuol dire che l’orecchio che
sappiamo che è costituito da una parte interna e la parte esterna a sua volta poi si
riconoscono due elementi che sono la componente del padiglione auricolare che è
un padiglione cartilagineo ossia sono cartilagine che sono rivestite da epitelio che
danno la forma stessa del padiglione e una piccola parte anche di tessuto adiposo
che contribuisce alla forma, successivamente nella parte centrale anteriore del
padiglione notiamo un forame che proseguirà perché è in diretta continuazione con
la componente scheletrica che insiste esattamente all’interno dell’osso temporale e
questi due elementi costituiscono il meato acustico.
Un altro elemento è il processo stiloideo e a che fare con aspetti muscolari,nella
parte inferiore troviamo un altro processo molto importante che si chiama processo
mastoideo ed è importante per due motivi perché serve come ancoraggio per il
muscolo esterno che è quel muscolo molto particolare e sono due bracci dello
stesso muscolo e si chiama sterno-cleido-mastoideo perché i punti di inserzione
sono lo sterno, la clavicola e il processo mastoideo ed è importante conoscere
l’esistenza di questo muscolo sterno-cleido-mastoideo che viene reso evidente al
momento in cui io ruoto la testa, nel momento in cui ottengo questa rotazione questi
due rami si aprono in qualche modo e si discostano creando una sorta di triangolo e
questo triangolo che ha un nome ossia triangolo di sedilo,tale triangolo traguarda
nella sua parte posteriore due elementi vascolari che sono la carotide e la giugulare.
La giugulare è una vena importante perché nella professione ci sarà chiamati a
gestire quella aspetto che è legato a ciò che è chiamato C.V.C. o sia cateterismo
venoso centrale che vuol dire Che si crea una sorta di incisione e si inserisce un
catetere.
Perché si usa questa via? Perché si utilizza questa via in determinati casi quando si
fanno delle terapie antineoplastiche. Si inserisce direttamente nella giugulare perché
arriva direttamente al cuore e questa è una via d’ingresso molto importante per
questo tipo.
Questo catetere viene inserito in un punto che può essere una via d’ingresso anche
da un punto di vista batterico anche virale ma più batterico e vuol dire che quest’ta
gestione di questo catetere deve essere anche finalizzata ad osservare che nel
punto di ingresso del catetere stesso non vi sia e se vi sono segni di infiammazione
(noi dobbiamo realizzare tutte le antenne perché dobbiamo gestire immediatamente
nella maniera opportuna tale situazione per evitare che si trabocchi in una via
d’ingresso per una questione di tipo infettivo che ovviamente creerebbe ulteriori
problemi anche perché il paziente è già in qualche modo compromesso per la
propria malattia.)
Veduta Inferiore: Nella parte postero osso parietale che è
rosa che si può definire importante per le
dimensioni che occupa la parte postero
inferiore del nostro cranio ma oltre a questa
immagine non si vede nulla dobbiamo
ruotare ancora e per esempio superiormente
noi siamo in grado di vedere quelle due ossa
parietali e l’osso frontale che si articolano fra
di loro attraverso quelle strutture di cui si
parlava ed è una forma di articolazione
anche questa che è molto tenace quindi non
è per niente mobile al contrario di una sinoviale, queste strutture hanno dei nomi che
identificano proprio il tipo di articolazione per esempio l’articolazione coronale che
inserisce tra il temporale e due parietali, la sutura sagittale o sia sagittale vuol dire
che insiste sulla parte centrale tra le due parti e se orientiamo un’altra volta il nostro
cranio posteriormente siamo quasi arrivati a chiudere questa scatola cranica (dato
che non è del tutto ancora chiusa), osserviamo che nella parte posteriore troviamo
un’altra grande squama molto importante che viene chiamato osso occipitale quindi
la parte di osso che chiude posteriormente ma non solo il nostro cranio ma
posteriormente non osserviamo altro perché in effetti riconosciamo una parte di
occipitale o temporale ma nulla di più. Se orientiamo un’altra volta il nostro
cranio e lo guardassi (come se noi
guardassimo il cranio e alzassero la
testa e vedessimo un cranio) come se
fossimo in piedi e noteremo che questo
osso continua la sua corsa quindi è un
osso piatto molto molto incurvato che
prosegue la sua corsa da quella parte
inferiore del cranio e gli elementi della
base cranica sono appunto la parte di
osso occipitale che man mano si porta
nella parte centrale e nella parte
anteriore assume quasi una forma
triangolare e proprio nella parte centrale di questo triangolo notiamo un grosso
forame che viene chiamato foro occipitale di dimensioni generose ,è importante
perché esattamente da questo foro fuori uscirà il midollo spinale ossia quella parte
che si noterà nel sistema nervoso centrale che prosegue all’interno della nostra
colonna vertebrale.
Da notare un’altra cosa è che nella parte antero-laterale di questo faro occipitale
troviamo due processi articolari che vengono chiamati condilo del processo
occipitale e sono due infatti quando c’è un condilo si parla di un aspetto particolare
ossia di qualcosa che a che fare con un’articolazione e sono importanti questi due
condili perché appoggerà la prima vertebra cervicale ed è quella che ci permette di
poter fare il movimento di flessione ed estensione del nostro cranio e con tutto quello
che ci sta dentro.
Notare che la parte basale di quest’osso occipitale va a sua volta ad articolarsi per
esempio con le parti basali delle due ossa temporali e questo comporta una
formazione di una serie di forami, se si guarda nel punto in cui si articola l’occipitale
con il temporale e si vede che si viene a creare un forame ed è un foro che non
esiste, esiste nel momento solo in cui si accostano i due bordi perché è un po’
scavato in un senso e uno un po’ più nell’altro e questo foro si chiama foro
giugulare. (caratteristico perché si crea quando uniamo queste due porzioni ossee,
e ospitano le vene giugulari, principale drenaggio della scatola cranica).
Siamo fortunati perché nella parte più anteriore rispetto al foro giugulare troviamo un
altro foro che insiste proprio nel temporale e questo foro è anche importante perché
si chiama foro carotideo dove passa la carotide (ospitano le arterie carotidee, 2 dei
4 elementi vascolari che nutriranno il nostro sistema nervoso; le altre due sono le
arterie vertebrali che sfruttano il forame occipitale per entrare nella scatola cranica).
Si nota un’altra formazione che anche questa ha a che fare con una decorazione
importante che insiste sulla parte basale dell’osso temporale e sono queste due
fosse che vengono chiamate fosse mandibolari perché sono due superfici articolari
che fanno due paia con superficie della mandibola.
C’è ancora una sutura scheletrica che è in verde e a sua volta si articola con altri
elementi scheletrici come per esempio il temporale e l’occipitale e in parte anche lo
zigomatico e questo elemento che notiamo in questa immagine dove vediamo un
cranio visto superiormente, e notiamo la presenza di questa struttura verdastra molto
particolare che viene chiamato osso sfenoide e nella parte centrale troviamo un
altro elemento scheletrico che si chiama osso etmoidale ed è importante perché è
parte delle cavità nasali, la cavità nasale in realtà è costituito da questo osso
etmoide che è suddiviso in mezzo da una sorta di setto che è il setto nasale interno
(che è un setto scheletrico da non confondersi con il setto nasale esterno che è
cartilagineo), il naso infatti ha due setti e qu