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Carica Elettrica

  • Differenze tra massa e carica: la massa può essere solo positiva, mentre la carica può essere:
    • positiva, protone
    • negativa, elettrone
  • Carica Elettrica
    • Q > 0
    • Q < 0
  • (1 C) coulomb

Q = e = 1.60 × 10-19

forza elettromotrice

I segni delle forze elettromotrici sono opposti.

  • I segni tra i sistemi e l'esterno sono trascurabili.
  • Gli elettroni non cadono nel nucleo. Tra l'elettrone e il nucleo c’è tetto vuoto.
  • Se in corpo è elettricamente di carica positiva vuol dire che ci sono più cariche positive che negative, ma ci sono elettroni.

Principio di Conservazione della Carica Elettrica

Il conte totale di un sistema isolato rimane invariato in qualsiasi fenomeno fisico.

Correnti Elettriche: quantità di cariche che fluiscono nell'unità di tempo attraverso le superfici S che vanno su V.

ΔA ≈∑β(Xk, Yk) × ΔSk

Quantità elementare di carica associata alla "mattonella" k-esima.

Q = ∑p(Xk, Yk)ΔSk

attraverso tutte le superfici S

≠p(X, Y)dS

s= sds/)=

• Densità volumetrica di carica ρ(x, y, z)

∫∫∫V ρ(x, y, z) dxdydz = ρ•V

→ carica totale nel volume V

———

A = Ax•î + Ay•ĵ (+ Az•k̂)

|A| = √(Ax2 + Ay2)

se è nel piano Ax,y o

|A| = √(Ax2 + Ay2 + Az2)

se è nello spazio

• Campo

  • Scalare
  • Vettoriale
    • Campo variabile Ȧ(x, y, z, t)
    • Campo invariante Â(x, y, z)

tangente in

———

Vettore intenso (3 linee)

dove le linee di campo sono più longue, il campo è più intenso

• Campo elettrico

q → carica di prova > 0

———

E = F/q

———

campo elettrico

———

• Legge di Coulomb

le cariche si muovono nel verso indicato in tutte le

———

۞ turno

un sistema invariante

|F2 = Fx =

Fy| = √(|F2|2 - |x|•F1)

Ke = 8,988 x 109 N•m2/C2

campo vettoriale

Flusso: ∑i(E(A) ∗ Ai ∗ Δni) ≡

S E ∗ n ds

∿ E(S) = Ei ni ds

∫ E ∗ n ds = ∫S Ai ∗ ni ds

Qintersect

¼ R2

E ≧ ——— E ∗ n ds ——— n ds ∑ ∼ Ω

Caso sferico cont. di Gauss

∫ ∫G E Ċ n ds = ∑ A &lower; ∗ n ∗ Qint / ε0

Ώ

Legge di Gauss:

∼ E

Caso semplificato cont. di Gauss

S B Ċ ds = ∑Qint / ε0

per campo elettrico

discrito:

Caso di polarizzazione: Pe:

∿ E0E ∗

Ƥ ∗ E0 = Pe

r(xm - 1)

Suscettibilità elettrica

∩ ∗ Pe

∩ o π

Le citl.Iche si orientano secondo il campo

Induzione elettrica

∿ D ≡ ε0∼ E nel vuoto

D = ρe (10 n ds)

∿ xεr ε0E∽(xm - 1)

-le suscre,buttiali&a.

combio è Eeletrica

2 terminali

- Tensioni

- Corrente

V2 = V6 = 0

SUPERFICI LIMITE

28/09/2022

  • La superficie limite contiene al suo interno tutti quei meccanismi che danno origine a campi non stazionari.

Vd = 0

Presi 2 punti sul terminale, la tensione tra di loro è sempre zero.

Tetrodo (3 terminali):

  • Potenze uscite
    1. i1 + i2 + i3 + i0 = 0

Se ho un dipolo, tutte le correnti possono variare l'ether. Se ho un triangolo me ne servono 3.

Un n-terminali, ho n - 1 CORRENTI OBSERVABILI «linearmante indipendenti tra loro».

Grafo delle tensioni

(VY4, VY2 sono invertite rispetto ai primi)

Legge di Kirchhoff per le tensioni ora i grafi...

KVL-I: dato un circuito che opera in regime stazionario, con N nodi, il cui grafo sa connesso, consideriamo uno dei nodi come riferimento. Poi per misurare il potenziale definiamo e indichiamo con ϕ1, ϕ2, ..., ϕN-1 i potenziali dei N nodi. Ad ogni istante di tempo t la tensione Vkj misurata tra i nodi k e j è data da ϕk - ϕj, ovvero ϕk - ϕj = Vkj.

KVL-II: dato un circuito che opera in regime stazionario, con N nodi, il cui grafo è connesso, preso un percorso chiuso che passi attraverso m nodi del grafo (ad ogni istante di tempo t) la somma algebrica delle tensioni Vkj (tensioni costitutive) che si incontrano lungo il percorso è nulla...

t Vkj

Di fatto ad ogni percorso è possibile associare le tensioni che si incontrano lungo il percorso e indicato verso il generatore del percorso stesso al contrario, ovvero con il segno -.

Relazioni

  • KVL-I: N - 1 le equazioni
  • (N - 1 v. incognite)
  • potenziali di nodo tensioni

VY4 - V3 - Vte + Vel - VY2 = 0

V2 - Vte - VY4 = 0

VY4 - V3 - Vte + Vel + VY2 - VY2 = 0

KVL-II ind. indipendenti sono l = n + z

Formulazione di Tellegen

A ∈ G r n, L n

A t x = y ⊙ G L n

Potenza elettrica

Bidolo

Proposità = V i

Perogrità = - Propostità

P g i = - P g b = - V i

P g i = V i = N( i) = V i i

P g i - P g i = V i i

n-ti termini

Convenzione utilizzata

P g i = Σ V g j i j

P g i = Σ V g j ( i b j ) = Σ V g i j

P g bs - P g i = Σ V g i j

Se P e dt allora P L (t) d t = d U ω

e P e (t) e dt e U w (t) - U w (0) =

U w 2 (t) - U w 2 (t) | ∫ P e (t) d t

Es

{Va, 2V2}) Yi, Yn descritti:

Dato che Vn, 2V2, la m è possibile assegnare l'insieme

Ά β {Vn, V1}, liberamente.

Seguiamo il caso di i2 = Y4 = 1Ά μ + ρi2

Vn, V2 = V12 - 12 Y2

base esista: {Z1 --- zn} - > δYu, Yn+1

Se Z3 = Yn allora Y3 = Ym

(Va, λ1) -> (i1, V2) -> sì

i1 = ρa Z V2

iu, Yn -> (in, V2) sì

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
63 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/31 Elettrotecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GiuliaP_03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elettrotecnica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Bizzarri Federico.