Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PRATICHE DI INTERVENTO FOCALIZZATE
Le pratiche di intervento focalizzate sono strategie didattiche e abilitative che gli insegnanti
e altri professionisti possono utilizzare per insegnare specifici obiettivi educativi a bambini
con ASD.
Esempi di queste pratiche sono:
• Discrete trial teaching,
⁃ Prompting
• Social skills groups
ANALISI APPLICATA DEL COMPORTAMENTO - ABA
• L'ABA è una corrente della psicologia scientifica nata fra gli anni '20 e 30.
• Utilizza i principi della teoria dell'apprendimento.
è un intervento consigliato a partire dai 18 mesi d'età
): gli studi sostengono una sua efficacia nel migliorare le abilità intellettive (QI), il
linguaggio e i comportamenti adattativi nei bambini con disturbi dello spettro autistico
È presente un'ampia variabilità a livello individuale negli esiti ottenuti dai programmi
intensivi comportamentali ABA; è quindi necessario che venga effettuata una valutazione
clinica caso-specifica per monitorare nel singolo bambino l'efficacia dell'intervento, ossia
se e quanto questo produca i risultati attesi.
MODELLI DI INTERVENTO ABA
generalmente si tende a categorizzarli all'interno di tre specifici approcci:
1. ecologico/naturalistico
2. residenziale/semiresidenziale
3. ambulatoriale.
Necessario un profilo di competenze specifiche, sia per il Supervisore/Psicoterapeuta
ABA, sia del Consulente/Supervisore ABA.
Importanza del parent training e teacher training.
ECOLOGICO-NATURALISTICO
Presa in carico - primo colloquio Viene effettuato un incontro con la famiglia per la
valutazione complessiva della situazione al fine di individuare i fattori facilitanti ed
ostacolanti il successo del trattamento e la condivisione della presa in carico
dell’intervento.
Fasi del trattamento :
1.
Prima sessione di intervento: il supervisore incontra il bambino con i genitori, effettua
una valutazione sul funzionamento e contemporaneamente avvia il processo di
individuazione degli obiettivi di intervento;
2.
Costituzione dell'équipe di intervento : In questa fase l’obiettivo è il reclutamento dei
tecnici ABA da assegnare al bambino nel contesto familiare e si procede ai primi contatti
con i contesti di vita quotidiana del bambino. I genitori sono parte integrante dell’équipe;
3. Seconda sessione di intervento : questa fase è finalizzato alla presentazione e
dimostrazione del programma , ai genitori, ai tecnici ABA ed agli altri adulti significativi che
potranno svolgere un ruolo nell’intervento. In un primo momento le modalità di
insegnamento vengono messe in pratica dal supervisore che funge da modello per gli altri
membri dell’équipe. Questi ultimi, durante l’applicazione pratica, ricevono feedback e
consulenza sulle loro modalità di applicare l’intervento e di interagire con il bambino.
4.
Trattamento intensivo : Affinché si ottengano i migliori risultati è necessario garantire una
continuità di trattamento anche in termini di ore di lavoro a settimana (almeno 30 ore a
settimana delle quali 15 ad opera di tecnici ABA a domicilio). L’intensità del programma
viene realizzata suddividendo la giornata in vari momenti .
5 Follow-up e supervisioni : Il programma procede attraverso degli incontri di supervisione
orientati alla programmazione delle attività da proporre al bambino e alla valutazione dei
risultati perseguiti.
SETTING DI INTERVENTO ABA
Il setting strutturato (Discrete Trial Teaching – DTT ossia apprendimento senza errori )
Tipica degli apprendimenti formali (ad esempio nella scuola primaria alla secondaria di
secondo grado) in cui è presente una strutturazione dell'attività
Il setting è quello derivato dal modello dell'UCLA/Lovaas noto come DTT: a procedura
faccia a faccia in cui il tecnico lavora su un comportamento specifico attraverso uno
stimolo e un'istruzione chiara e l'uso di rinforzi e prompt.
Presenta dei limiti:
• difficile lavorare sulla generalizzazione e, soprattutto, è frequente osservare l'estinzione
del comportamento appreso al di fuori del setting strutturato.
• difficilmente utilizzabile all'interno delle routine quotidiane in quanto richiede
un'interazione uno a uno, solitamente faccia a faccia.
NET (Natural Environment Training)
L'ambiente fisico ove si opera è quello naturale, ma viene arricchito con materiale
intrinsecamente motivante (establishing operation) per il bambino, precedentemente
selezionato e disposto dal tecnico.
Il setting viene «migliorato» con materiale che potrebbe interessare al bambino e
permettere di perseguire l'obiettivo di apprendimento stabilito .
Particolarmente adatto alle sessioni di generalizzazione degli apprendimenti, ma consente
anche di lavorare sullo sviluppo di nuove conoscenze.
Solo dopo che il bambino inizia a interagire con il materiale, comincia il lavoro del tecnico
che segue l'iniziativa del piccolo e usa l'attività per generalizzare o insegnare le prestazioni
target prefissate.
Svantaggio : richiede delle abilità presenti già nel repertorio comportamentale del
bambino
CBT E AUTISMO
A. La componente iniziale della CBT è la valutazione rispetto a:
• la natura e il grado del disturbo dell'umore
•le capacità cognitive del cliente
• la valutazione della sua situazione.
B. l'educazione emotiva
L'obiettivo principale è quello di imparare e identificare i diversi livelli di espressione
esplorando un'emozione alla volta.
Include la descrizione da parte del terapeuta e la scoperta da parte del cliente degli spunti
salienti che indicano un particolare livello di espressione emotiva nell'espressione facciale,
nel tono di voce, nel linguaggio del corpo e nel contesto.
Il viso è descritto come un centro di informazione per le emozioni.
C. la ristrutturazione cognitiva
Sfidare il pensiero attuale con prove logiche e assicurare la razionalizzazione e il controllo
cognitivo delle loro emozioni.
La prima fase è quella di stabilire le prove di una particolare credenza.
Per spiegare una nuova prospettiva o per correggere errori о supposizioni, le
conversazioni a fumetti possono aiutare il cliente a determinare i pensieri, credenze,
conoscenze e intenzioni dei partecipanti in una data situazione
D. la gestione dello stress
Una delle principali cause di stress per gli adolescenti con la sindrome di
Asperger è il completamento soddisfacente dei compit i, per due motivi:
⁃ Il primo è basato sul loro grado di esaurimento mentale durante la giornata a scuola.
⁃ Il secondo è dovuto al loro profilo cognitivo. II loro profilo deve anche essere riconosciuto
e adattato quando intraprendono il percorso scolastico e a casa.
E. l’automonitoraggio e la programmazione delle attività per esercitarsi e mettere in pratica
le nuove strategie e abilità cognitive.
Autoriflessione.
Applicazione di materiale e risorse visive: molti pazienti hanno una maggiore capacità di
sviluppare e spiegare i loro pensieri ed emozioni usando altri mezzi espressivi.
SOCIAL SKILLS TRAINING tecnica abilitativa ad orientamento cognito-
comportamentale basata sulla teoria dell’apprendimento
ABILITÀ SOCIALI
Le abilità sociali sono composte da:
• Abilità espressive (aspetti verbali, paraverbali e non verbali)
• Abilità recettive o percezione sociale (attenzione e interpretazione dei segnali rilevanti;
ascolto, richiesta di chiarimenti, timing, utilizzo di rinforzi sociali, identificazione delle
emozioni)
• Abilità eterosociali (ordine, cortesia, sessualità)
• Abilità di vita autonoma
Quando parliamo di competenze sociali intendiamo l'insieme delle abilità sociali,
competenze cognitive e metacognitive, con particolare attenzione alle emozioni.
Metacognizione Attribuire e riconoscere stati mentali a sé e agli altri a partire da
espressioni facciali, da stati somatici, comportamenti e azioni.
Riflettere e ragionare sugli stati mentali.
Usare le informazioni sugli stati mentali per decidere, risolvere problemi o conflitti
psicologici e interpersonali e padroneggiare la sofferenza soggettiva.
ABILITÀ SOCIALI - AUTISMO
•Persone con autismo incontrano difficoltà nel riconoscimento, nella comprensione e
nell'espressione delle proprie emozioni, come nell'identificazione, lettura e risposta delle
espressioni emotive degli altri (Baron-Cohen, 1995; Frith, 2004).
•Difficoltà anche nella comprensione degli stati mentali come pensieri, sentimenti,
intenzioni e la loro espressione
Il SST (social skill training) nasce come intervento psicosociale per guidare
l'apprendimento o il miglioramento di quelle abilità necessarie ad affrontare la vita
quotidiana con le altre persone nelle situazioni di deficit di funzionamento sociale.
•È l’insieme di quei metodi che utilizzano i principi della teoria dell'apprendimento allo
scopo di promuovere l'acquisizione, la generalizzazione e la permanenza delle abilità
necessarie nelle situazioni interpersonali
Si avvale di:
• tecniche di conduzione di gruppo, schemi, strategie visive, role-play, aspetti che
caratterizzano un setting prevedibile e adatto alle persone con autismo per apprendere,
incrementare e migliorare le proprie competenze.
• Persone che hanno bisogno di elevata routine, prevedibilità, ambiente organizzato,
informazioni trasmesse in modo esplicito e chiaro.
• È un intervento altamente strutturato , che scompone le abilità sociali in più livelli.
Le tecniche comportamentali principalmente utilizzate nei SS sono:
• MODELING
• RINFORZO
• SHAPING
• COACHING
• PROMPTING
• AUTOMATIZZAZIONE
• GENERALIZZAZIONE
CAP 7
PSICOTERAPIE BASATE SULLA MINDFULNESS
Origini e definizione della mindfulness
Nella pratica theravada, dalla quale proviene la mindfulness, vengono contemplati due tipi
di meditazione:
-la tecnica samatha, esercitata al fine di sviluppare la concentrazione e la quiete mentale,
e la vipassana, utilizzata per indurre nella mente uno stato di consapevolezza, di presenza
mentale, di chiara visione (resa con l'espressione inglese "insigh”, che significa "vedere in
profondità") e comprensione della natura, della realtà, di ciò che accade così com'è.
La moderna meditazione mindfulness, dunque, consiste nel prestare attenzione
intenzionalmente alla nostra esperienza così com'è, e non come crediamo o desideriamo
che sia in ragione dei nostri condizionamenti mentali appres