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Estratto del documento

ESEMPIO: DURATA DEL SONNO NELL’ARCO DI UNA SETTIMANA NEI PAZIENTI ANZIANI.

La durata del sonno negli anziani può variare considerevolmente da persona a persona,

ma in generale, gli anziani spesso sperimentano cambiamenti nei loro modelli di sonno.

Scopo:

▪ DESCRIVERE CIÒ CHE ACCADE

▪ DESCRIVERE GLI ANDAMENTI DI VARIABILI DI UN EVENTO

▪ FORNIRE UNA RAPPRESENTAZIONE ACCURATA DI CIÒ CHE ACCADE SENZA

ALCUN TENTATIVO DI MANIPOLAZIONE EVENTI

Quali sono le sue proprietà:

▪ IPOTESI: NON VI È UN’IPOTESI DI RICERCA RISPETTO A RELAZIONI DI INFLUENZA

RECIPROCA O CAUSA-EFFETTO FRA VARIABILI;

▪ NON VI È ALCUN TENTATIVO DI MODIFICARE, MANIPOLARE, L’ANDAMENTO DEL

FENOMENO STUDIATO;

▪ EVENTUALE CONTROLLO: PUO’ ESSERE PREVISTO BASATO SUL BUON SENSO (AD

ES.: METODO DI MISURAZIONE ORE DI SONNO COSTANTE PER TUTTI I

PARTECIPANTI; ANZIANI RAPPRESENTATIVI E NON AD ESEMPIO IN MAGGIORANZA

CON DIFFICOLTÀ SIGNIFICATIVE NEL DORMIRE)

B. CORRELAZIONALE

ESEMPIO: RELAZIONE FRA STIMOLI VERBALI E APPRENDIMENTO DEL LINGUAGGIO NEI

BAMBINI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Potrebbe essere un argomento chiave nell'ambito dello sviluppo linguistico infantile.

Durante questa fase cruciale, i bambini iniziano a sviluppare le competenze linguistiche

di base che saranno fondamentali per la loro comunicazione e interazione sociali future.

Creare un ambiente linguistico stimolante, interattivo e adattato alle esigenze

individuali dei bambini è essenziale per promuovere con successo lo sviluppo del

linguaggio in questa fase critica della crescita.

Scopo: ▪ IDENTIFICARE RELAZIONI DI INFLUENZA RECIPROCA FRA VARIABILI DI UN

EVENTO/COMPORTAMENTO/FENOMENO

▪ IDENTIFICARE COME CIÒ CHE ACCADE A LIVELLO COMPORTAMENTALE È IN

RELAZIONE CON ALTRI FATTORI

Quali sono le sue proprietà:

▪ IPOTESI: VI È UN’IPOTESI DI RICERCA: IPOTESI DI RELAZIONE;

▪ «CONTROLLO» SOLO FATTORI CHE POSSONO INFLUENZARE L’IDENTIFICAZIONE

DELLA RELAZIONE OGGETTO DI INDAGINE;

ES.: SI SELEZIONANO COPPIE FAMIGLIE-BAMBINI RAPPRESENTATIVE:

• BENESSERE PSICO-FISICO DELLA FAMIGLIA NELLA MEDIA E QUINDI CON STATO

MENTALE TALE DA STIMOLARE NATURALMENTE IL BAMBINO;

• STATO DI SALUTE DEL BAMBINO NELLA MEDIA E NON IN MAGGIORANZA CON

DIFFICOLTÀ COGNITIVE SIGNIFICATIVE

▪ POICHÉ NON VI È MANIPOLAZIONE DI VARIABILI, POSSIAMO SOLO IDENTIFICARE SE

VI È UNA RELAZIONE DI INFLUENZA RECIPROCA MA NON DI CAUSA-EFFETTO. ES.

RELAZIONE POSITIVA TRA STIMOLAZIONE VERBALE E PRODUZIONE LINGUISTICA.

▪ POSSIAMO SOLO IDENTIFICARE SE VI È UNA RELAZIONE DI INFLUENZA RECIPROCA

MA NON LA DIREZIONE (CHI È LA CAUSA, CHI È L’EFFETTO)

- QUINDI NON VI È ALCUNA MANIPOLAZIONE DI VARIABILI:

ES. NO IPOTESI CAUSA-EFFETTO.

- NON SUDDIVIDIAMO CASUALMENTE FAMIGLIE-BAMBINI IN DUE GRUPPI: NON

DICIAMO DI LEGGERE MOLTO O POCO PER VERIFICARE SE A MODIFICHE NELLA DURATA

DELLA STIMOLAZIONE VERBALE CORRISPONDONO MODIFICHE NELLA PERFORMANCE

VERBALE

l’importante è che non ci siano molti ‘’fattori di disturbo’’

Non vi è manipolazione, ma si possono controllare dei fattori che possono influenzare

l’identificazione della relazione oggetto di indagine: stessi strumenti, istruiamo il genitore a non

.

suggerire, bambini rappresentativi

C. SPERIMENTALE

ESEMPIO: EFFETTO DI UN INTERVENTO LOGOPEDICO SULLE ABILITÀ LINGUISTICHE, IN

BAMBINI CON DISTURBO DEL LINGUAGGIO

Gli interventi logopedici giocano un ruolo cruciale nel migliorare le abilità linguistiche

dei bambini con disturbo del linguaggio.

Scopo: ▪ IDENTIFICARE RELAZIONI DI CAUSA-EFFETTO FRA VARIABILI DI UN EVENTO

COMPORTAMENTALE E/O PROCESSO MENTALE.

▪ IPOTESI

▪ DATO UN EVENTO, IDENTIFICARE LA CAUSA E L’EFFETTO

QUINDI:

• SPIEGARE L’EVENTO scientificamente

• POTER FARE PREVISIONI RISPETTO AL MANIFESTARSI DI SPECIFICI EVENTI: QUALORA

VI SIA LA CAUSA È PROBABILE CHE SI VERIFICHI L’EFFETTO

Un po’ la randomizzazione che abbiamo già visto

Casualmente: si selezionano dei bambini di età compresa tra i 3-5/6 anni e si suddividono in

due gruppi: gruppo sperimentale (GS) e controllo (GC).

Misurazione: si somministra alla baseline un test per verificare il livello dello sviluppo del

linguaggio attraverso un test es. TROG-2 (prima della «manipolazione»)

Manipolazione: gruppo sperimentale e gruppo di controllo. Manipolo la mia variabile dipe

GS: Lettura + Intervento logopedico specifico

GC: Lettura + Nessun intervento

Misurazione 2: follow-up TROG-2

Prima misurazione detta baseline=prima dell’intervento risomministro il solito test dopo

l’intervento logopedico e poi li confronto

Quali sono le sue proprietà:

▪ Ipotesi: vi è un’ipotesi di ricerca, ipotesi di causa-effetto fra variabili (intervento

logopedico e miglioramento del linguaggio).

▪ Manipolazione: per verificare le ipotesi è necessario manipolare la VI. Manipolare la

variabile ipotizzata causa (VI) per verificare se a tale manipolazione corrispondono

cambiamenti nella VD (effetto).

▪ Porsi in condizioni di assenza di differenze fra i gruppi rispetto alla variabile ipotizzata

effetto (VD) (garantita da selezione e assegnazione casuale dei partecipanti nei gruppi).

Es: è stato inserito un intervento per verificare se vi erano conseguenti cambiamenti nella

performance verbale.

▪ Controllo Variabili disturbo = variabili

che influenzano la VD e che, se

-differenze nella VD potrebbero essere causate non solo dalla sono presenti in livelli diversi

manipolazione della VI ma da altre variabili (definite di disturbo) nei gruppi, interferiscono con la

presenti in diversi livelli nei due gruppi. VI nel causare modifiche nella

VD. Es. motivazione,

-una modalità di intervento diverso, potrebbe influenzare la distrazione…

performance linguistica del bambino (in positivo o negativo).

(l’indagine empirica più valida è quella sperimentale)

NB: per poter sostenere che cambiamenti nella VD sono causati solo da manipolazione della

VI e non da variabili di disturbo, i gruppi devono essere equivalenti rispetto a tali variabili

di disturbo.

Per essere certi che gruppi siano equivalenti per variabili di disturbo, i partecipanti devono

essere selezionati e assegnati ai gruppi sottoposti a livelli diversi di VI in modo casuale.

Controllo: casualità della selezione e assegnazione dei partecipanti e conseguente

equivalenza dei gruppi rispetto alle variabili di disturbo.

In sintesi

IPOTESI DI CAUSA-EFFETTO • Per verificarla:

(1) Manipolazione della VI (variabile ipotizzata come causa), determinazione dei valori che

assume la VI, ed esposizione dei gruppi a ciascuno di questi valori della VI, per accertare che

a tali valori corrispondano cambiamenti nella VD (variabile ipotizzata effetto).

(2) Selezione e assegnazione casuale dei partecipanti ai gruppi sottoposti ai valori diversi

della VI per poter inferire che i gruppi siano equivalenti rispetto alle Variabili di Disturbo.

Un vero esperimento e un quasi esperimento sono due disegni di ricerca diversi utilizzati

negli studi scientifici

In un vero esperimento:

▪ i ricercatori hanno il controllo sulla variabile indipendente e

▪ assegnano casualmente i partecipanti a diverse condizioni o a gruppi.

▪ L’assegnazione casuale contribuisce a garantire che i gruppi siano confrontabili,

consentendo conclusioni più sicure sulle relazioni causa-effetto.

▪ I veri esperimenti mirano a stabilire un elevato livello di validità interna.

Validità interna si riferisce alla robustezza e alla solidità delle conclusioni causali che

possono essere tratte. In altre parole, misura quanto sia valido a livello interno uno studio

nel dimostrare che le variazioni osservate nella variabile dipendente sono davvero il

risultato della manipolazione della variabile indipendente, e non di altri fattori o variabili di

disturbo.

▪ Un vero esperimento è caratterizzato dal fatto che può controllare completamente:

chi, cosa, dove, come, quando effettuare la sperimentazione.

▪ In un vero esperimento è possibile assegnare i soggetti alle condizioni sperimentali.

▪ Nei veri esperimenti possiamo manipolare le variabili.

In un quasi esperimento:

▪ Lo sperimentatore non può controllare l’assegnazione dei soggetti alle condizioni

sperimentali.

▪ I soggetti da assegnare alle diverse condizioni sono selezionati da gruppi già esistenti

▪ La variabile indipendente in un qualsiasi esperimento è chiamata variabile del

soggetto, visto che è la variabile caratteristica in base alla quale sono stati selezionati

i soggetti, come per esempio il genere.

▪ Questo disegno viene spesso utilizzato quando la randomizzazione è impraticabile o

eticamente non accettabile

▪ I quasi-esperimenti possono avere una validità interna inferiore rispetto ai veri

esperimenti, poiché ce un maggiore rischio che le variabili di confondimento

influenzino i risultati

VERO ESPERIMENTO: 1. manipolazione reale della VI

2. selezione e assegnazione casuale dei partecipanti ai diversi gruppi sottoposti a diversi

livelli di VI

QUASI ESPERIMENTO: • manipolazione della VI non può essere fatta dallo sperimentatore

per motivi etici o perché è stata fatta dalla natura.

Es: studio differenze fra maschi e femmine nell’ansia di tratto

• non vi è assegnazione casuale ma confronto fra gruppi che in natura presentano livelli

diversi della VI:

1. manipolazione non reale

2. selezione e assegnazione non casuale

Problema variabili di disturbo relative ai partecipanti

……. stesso

Il gruppo diventa il gruppo di controllo di se

Controllo i risultati tra la baseline e il follow-up (fase di controllo nel tempo dopo il

trattamento e puo essere ripetuto diverse volte cosi da avere anche un quadro piu chuaro di

come funziona il trattamento sui soggetti

Ricerca pro-sectional o trasversale

Nell’ambito di questa indaine (compiuta in un unico momento)

Vantaggio : molto veloce da raccogliere

Svantaggio: non consente di tracciare lo sviluppo indiviuale delle persone e non tiene conto

delle influenze storiche, sociali e culturali ecc che si subiscono nel tempo

Influenza stoica eventi storici significativi che si verificano durante la formuazione di una

coorte possono influenzare prospettive, valori e comportamenti di quelle persone per tutta

la vita

Cambiamenti culturali; possono essere influenzate dai cambiamenti culturali, come:

tendenze della moda, musica popolare, evoluzione della tecnologia e dinamiche sociali

emergenti. Questi elementi possono modellare in modo significativ

Dettagli
A.A. 2023-2024
40 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/03 Psicometria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Desireepardini_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicometria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Orrù Graziella.