vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Fonti dell'obbligazione
Sono fonti dell'obbligazione i contratti, i fatti illeciti e ogni altro fatto o atto idoneo a produrre un'obbligazione.
Il debito è la posizione giuridica passiva del rapporto mentre il credito è il diritto all'adempimento, ossia la pretesa del creditore, giuridicamente tutelata, ad ottenere la prestazione.
Il diritto di credito è un diritto soggettivo.
L'oggetto dell'obbligazione consiste nella prestazione ossia nel comportamento cui è tenuto il debitore secondo il principio etico-giuridico di buona fede e degli inderogabili doveri di solidarietà sociale.
Le obbligazioni soggettivamente complesse sono le obbligazioni con pluralità di soggetti dal lato attivo o da quello passivo che a sua volta si distinguono in obbligazione parziaria e obbligazione solidale.
L'obbligazione parziaria, che è un'obbligazione con più soggetti, ciascuno dei quali è titolare di un diritto o obbligo parziale.
proporzionato alla sua partecipazione al vincolo obbligatorio.
L'obbligazione solidale è un'obbligazione con più debitori o creditori, nelle quali ogni debitore è tenuto per l'intero e il pagamento eseguito da un debitore libera tutti gli altri (solidarietà passiva) oppure ogni creditore ha diritto di pretendere la prestazione per l'intero e l'adempimento conseguito da uno libera il debitore nei confronti di tutti gli altri (solidarietà attiva).
L'obbligazione cumulativa ricorre quando il debitore è tenuto ad eseguire insieme due o più prestazioni.
L'obbligazione alternativa è quella in cui sono presenti due o più prestazioni, ma il soggetto passivo si libera eseguendone una soltanto.
L'obbligazione è facoltativa quando nel rapporto obbligatorio è prevista una sola prestazione ma il debitore può liberarsi effettuando una prestazione diversa. Ad esempio un
il canone d'affitto è stabilito in derrate, il debitore può liberarsi pagandone il relativo valore. L'obbligazione di risultato si ha quando l'oggetto dell'obbligazione è costituito dal risultato del lavoro. L'obbligazione di mezzi si ha quando l'oggetto dell'obbligazione è un comportamento diligente. L'obbligazione generica si ha quando l'oggetto della prestazione è una cosa generica o una certa quantità di cose fungibili. L'obbligazione specifica si ha quando l'oggetto della prestazione è una cosa specifica. L'obbligazione pecuniaria si ha quando l'oggetto della prestazione è una somma di denaro riguardo al valore nominale che alla moneta è attribuito, non al potere di acquisto (principio nominalistico). L'obbligazione degli interessi costituisce un'obbligazione accessoria, ma sono previsti dei limiti alla libertà delle parti di determinare interessi. In primo luogo,La legge prevede il divieto di anatocismo, ovvero il fenomeno della capitalizzazione degli interessi, cioè della produzione di interessi da parte di interessi scaduti. In pratica, non è possibile che gli interessi producano a loro volta interessi se non è trascorso almeno un semestre dalla nascita dell'obbligazione. È vietato stabilire interessi usurari, cioè superiori al tasso-soglia.
Rispetto alla funzione, gli interessi sono classificati come interessi moratori, cioè dovuti in conseguenza della mora del debitore come risarcimento del danno da ritardo, e interessi compensativi che rappresentano il compenso per il danno subito dal creditore in conseguenza del mancato tempestivo ottenimento della prestazione a lui dovuta.
Il trasferimento del credito comporta una successione nel lato attivo dell'obbligazione, che può avvenire a titolo universale (es.: erede per successione "mortis causa") o a titolo particolare (contratto di).
all'altro, la delegazione attiva richiede il consenso del debitore, che deve accettare il nuovo creditore designato dal cedente. La cessione del credito può avvenire per diversi motivi, come ad esempio la necessità di liquidità da parte del cedente o la volontà di trasferire il rischio di insolvenza del debitore al cessionario. È importante sottolineare che la cessione del credito deve essere effettuata in conformità alle norme di legge e alle disposizioni contrattuali. In caso contrario, potrebbero sorgere problemi di validità e opposizione da parte del debitore. In conclusione, la cessione del credito è un importante strumento giuridico che consente al creditore di trasferire il proprio diritto di credito ad un altro soggetto.All'altro creditore, la successione nel debito si realizza solo con l'assenso del creditore, il quale deve poter fare affidamento sulla persona del nuovo debitore tranne nel caso di successione universale "mortis causa": in tale ipotesi, infatti, il debito si trasferisce automaticamente al successore con l'accettazione dell'eredità. O per atto "inter vivos", con una delegazione, espromissione e accollo.
La delegazione passiva ricorre quando il debitore (delegante) ordina ad un terzo (delegato) di assumersi il debito che egli ha nei confronti del creditore.
L'espromissione consiste in un contratto fra il creditore (espromissario) ed un terzo (espromittente) per effetto del quale senza intervento del debitore (espromesso), ne assume verso il creditore il debito (es.: padre che si obbliga a pagare il debito contratto dal figlio) in modo spontaneo da parte del terzo.
L'accollo è un contratto tra debitore (accollato) e terzo.
(accollante) con il quale quest'ultimo assume il debito dell'altro: a tale accordo non partecipa il creditore accollatario.
Con la cessione del contratto si ha la sostituzione di una persona (cedente) con un'altra. (cessionario) in tutti i rapporti nascenti da un contratto, per cui il terzo cessionario assume la stessa posizione giuridica già occupata dal cedente. Affinché la cessione del contratto si perfezioni, è necessario il consenso del contraente ceduto.
Modi di estinzione delle obbligazioni si distinguono in: modi satisfattori, che fanno conseguire al creditore la prestazione e sono: adempimento, dazione in pagamento, confusione, compensazione; e modi non satisfattori, che determinano la liberazione del debitore senza che il credito "riceva la prestazione: novazione, remissione del debito, impossibilità sopravvenuta.
L'adempimento è l'esatta esecuzione della prestazione dedotta nel rapporto obbligatorio. Si ha
compensazione quando due soggetti sono contestualmente creditore e debitore l'uno dell'altro in forza di distinti rapporti obbligatori. Le obbligazioni reciproche si distinguono in:- Legale quando si opera automaticamente cioè senza bisogno di una sentenza,
- Giudiziale quando opera una sentenza del giudice
- Volontaria quando opera in seguito ad accordo tra le parti.
Rapporto e oggettiva quando si sostituisce l'oggetto. La remissione e l'atto abdicativo unilaterale con il quale il creditore rinunzia, in tutto o in parte, al suo diritto ed il debitore viene liberato, pur non avendo eseguito la prestazione.
Si ha inadempimento quando la prestazione non è eseguita secondo le modalità convenute e i termini. Quando il debitore non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l'inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile.
La mora del debitore consiste in un ritardo ingiustificato del debitore nell'adempiere che è tenuto a risarcire il danno derivato dal ritardo.
La mora del creditore si ha quando il creditore rifiuti, senza un motivo legittimo, di ricevere il pagamento offertogli dal debitore non consentendo al debitore l'adempimento della prestazione. Quando il
creditore è in mora non sono più dovuti gli interessi e i frutti della cosa. Il risarcimento del danno è limitato al solo danno patrimoniale e deve comprendere il danno emergente, ossia la perdita effettivamente subita o il lucro cessante o mancato guadagno ossia il lucro che il creditore avrebbe realizzato. Se l'inadempimento (o il ritardo) è colposo, i danni risarcibili sono limitati a quelli prevedibili; se invece l'inadempimento (o il ritardo) è stato doloso, il debitore è tenuto a risarcire anche i danni imprevisti e imprevedibili. Il contratto è la più importante fonte di obbligazione e viene definito come l'accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale. Per effetto del principio di autonomia contrattuale le parti possono determinare liberamente il contenuto del contratto, nei limiti previsti dalla legge e concludere contratti atipici. I contrattiPossono costituire ex novo un rapporto patrimoniale, modificare un rapporto patrimoniale preesistente (es.: cessione del credito) o estinguere un rapporto patrimoniale preesistente (es. dazione in pagamento).
Gli elementi essenziali del contratto sono:
- l'accordo o consenso delle parti contraenti;
- la causa ossia la funzione economico-sociale;
- l'oggetto;
- la forma ossia il mezzo o modalità esteriore con cui si manifesta l'accordo.
Inoltre l'oggetto del contratto deve essere: possibile quando nella realtà fisica la cosa già esiste o avenire, lecito cioè non contrario alla legge e determinato o determinabile nella qualità e nella quantità.
Classificazioni dei contratti:
- contratti consensuali sono i più numerosi e si perfezionano con il semplice consenso;
- contratti reali, oltre al consenso delle parti c'è anche l'effettiva consegna della cosa (il mutuo, il pegno);
- contratti ad esecuzione istantanea.
Sono quelli la cui esecuzione si esaurisce in un solo momento o all'atto stesso della conclusione del contratto,
Contratti di durata sono quelli la cui esecuzione si protrae nel tempo,