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TRADUZIONE E COMMENTO
Lì cominciano a spronare i cavalli
(“piensan de” significava “cominciano”) (non viene indicato il soggetto
lì sciolgono le redini :
ma è ovvio che si tratta di loro con il verbo “spronare”), (si dispongono a partire)
all’uscita da Vivar avevano la cornacchia a destra,
ed entrando da Burgos a sinistra (la cornacchia quando era a destra era buon augurio mentre a sinistra
cattivo presagio)
Scrollò il mio Cid le spalle e scosse la testa:
-Animo, Alvar Fañez (Alvar Fañez è forse il vassallo più fidato del Cid, colui che viene inviato più volte
perché siamo messi al
dal re con dei doni per cercare di conquistare la sua fiducia e il suo perdono)
bando dalla nostra terra! – ( =siamo stati cacciati dalla nostra terra)
LASSA 3
Mio Cid Ruy Díaz por Burgos entró,
en su compaña sessaenta pendones.
Exiénlo ver mugieres e varones,
burgeses e burgesas por las finiestras son,
plorando de los ojos, tanto avién el dolor,
de las sus bocas todos dizian una razón:
“¡Dios, qué buen vassallo, si oviesse buen señor!”
TRADUZIONE E COMMENTO
Il mio Cid Ruy Díaz entrava a Burgos,
nella sua compagnia 60 cavalieri con pendoni (parte con un gruppo che man mano va crescendo
.
numericamente grazie alla fama sviluppata dal Cid)
Uscivano a vederlo donne e uomini, gli abitanti di Burgos (“burgeses” e “burgesas” non fanno
si affacciano dalla finestra piangendo dagli occhi,
riferimento ai borghesi ma agli abitanti di Burgos)
(ritorna l’immagine del pianto silenzioso poiché non potevano mostrare il proprio dolore altrimenti
disubbidivano agli ordini del re),
dalle loro bocche usciva un’unica frase/tutti facevano la stessa considerazione:
“Dio che buon vassallo, se avesse un buon signore!”. (Questa frase nasconde, da parte dell’autore, una
velata critica al re che evidentemente aveva esiliato il Cid ingiustamente; questa frase che tutte le bocche
ripetono avrà anche una funzione come quella del coro/delle tragedie greche che sottolineano un determinato
momento di pathos.)
LASSA 4 (accoglienza fredda degli abitanti di Burgos per paura del re, hanno paura di
mostrare il proprio dolore per la partenza del Cid a causa del re)
Conbidarle ien de grado, mas ninguno non osava:
el rey don Alfonso tanto avié la grand saña.
Antes de la noche, en Burgos d'él entró su carta,
con grand recabdo e fuertemientre sellada:
que a mio Cid Ruy Díaz 'que nadi no l' diessen posada,
e aquel que ge la diesse sopiesse vera palabra,
que perderié los averes e más los ojos de la cara,
e aun demás los cuerpos e las almas.
Grande duelo avién las yentes cristianas,
ascóndense de mio Cid, ca no l'osan dezir nada.
El Campeador adelinó a su posada,
así commo llegó a la puerta, fallóla bien cerrada,
por miedo del rey Alfonso assí la avién parada,
que si non la quebrantás por fuerça que non ge la abriese nadi.
TRADUZIONE E COMMENTO
Lo accoglierebbero volentieri ma nessuno osava,
il re Don Alfonso mostrava grande ira (viene quasi spontaneo fare un paragone tra la misura/contenzione
del Cid e la furia del re, il quale non reprime invece la sua irritazione.)
Prima della notte arrivò a Burgos una sua lettera
con ordini severi e fortemente sigillata (=autenticata; il sigillo serviva per far capire che era del re)
che nessuno desse alloggio al Cid Ruy Díaz
e che colui che gli da accoglienza la cosa fosse ben chiara,
che perderebbe le sue ricchezze e in più gli occhi del viso,
e oltre a questo perderebbe il corpo e l’anima .
(cioè perderebbe la sua stessa vita, morirebbe)
La gente cristiana provava gran dolore,
e si nascondevano al Cid perché non osavano dire nulla (quasi lo evitavano con lo sguardo).
Il Cid si diresse verso la sua casa,
(el Campeador è sempre il Cid)
e appena arrivò alla porta, la trovò ben chiusa,
per timore del re Alfonso che così avevano concordato,
che se non la sfonda con la forza non gliela apra nessuno (Il re non solo lo manda in esilio ma cerca di
fargli terra bruciata intorno, gli toglie le ricchezze e ordina alla gente di evitarlo e di non dargli ne aiuto e ne
.
parola)
Los de mio Cid a altas voces llaman,
los de dentro non les querién tornar
palabra. Aguijó mio Cid, a la puerta se
llegava,
sacó el pie del estribera, una feridal'
dava, non se abre la puerta, ca bien era
cerrada. Una niña de nuef años a ojo se
parava:
-¡Ya Campeador en buen ora cinxiestes espada!
El rey lo ha vedado, anoch d'él entró su carta,
con grant recabdo e fuertemientre sellada.
Non vos osariemos abrir nin coger por nada,
si non, perderiemos los averes e las casas,
e demás los ojos de las caras.
Cid, en el nuestro mal vós non ganades nada,
mas el Criador vos vala con todas sus vertudes Santas.-
Esto la niña dixo e tornós' pora su casa.
Ya lo vee el Cid, que del rey non avié gracia;
TRADUZIONE E COMMENTO
I fedeli del mio Cid chiamavano a voce alta,
e quelli di dentro non volevano proferire parola.
quindi il Cid spronò il cavallo arrivando alla porta tirando il piede dalla staffa,
dando un colpo ma la porta non si apriva.
Una bambina di nove anni gli si parava difronte e disse:
-Campeador hai cinto la tua spada in una buona ora! (questa è una formula tipica dell’epica medievale
per indicare la forza e la giustizia che incarna l’eroe)
Il re lo ha vietato, ieri notte arrivò una sua lettera,
con ordini severi e fortemente sigillata.
Non oseremmo né aprirvi né accogliervi per nulla,
sennò perderemmo le ricchezze e le case,
e in più gli occhi della testa. (quindi nessuno osa parlare al Cid, l’unica che lo fa è una bambina di 9 anni,
che riesce a comunicare con lui=ingenuità e inconsapevolezza)
Cid nel nostro male voi non guadagnate nulla (da un lato c’è l’innocenza, dall’altro una
consapevolezza/saggezza=incarnazione del bambino saggio. Cerca di convincere/persuadere il Cid ad
allontanarsi per non recare danno al suo villaggio)
Dio vi protegga con tutte le sue virtù sante-.
Questo disse la bambina e se ne tornò verso la sua casa.
Già vede il Cid che dal re non avrà grazia;
partios' de la puerta, por Burgos aguijava,
llegó a Santa María, luego descavalga,
fincó los inojos, de coraçón rogava.
La oración fecha, luego cavalgava,
salió por la puerta e Arlançón passava,
TRADUZIONE E COMMENTO
Se ne andò passando per la porta, spingendo i cavalli per partire da Burgos,
(partì)
e arrivò a Santa Maria poi scese dal cavallo,
(cattedrale di Burgos),
si inginocchiò e pregava con tutto il suo cuore.
Terminata l’orazione riprese a cavalcare,
uscì per la porta della città e attraversava l’Arlanzón (fiume vicino Burgos)
cabo essa villa en la glera posava,
fincava la tienda e luego descavalgava.
Mio Cid Ruy Díaz, el que en buen ora cinxo espada,
posó en la glera cuando no l' coge nadi en casa,
derredor d'él una bueña conpaña;
assí posó mio Cid commo si fuese en
montaña. Vedada l'an conpra dentro en Burgos
la casa de toda cosas cuantas son de vianda;
non le osarién vender al menos dinarada.
TRADUZIONE E COMMENTO
Vicino a questa villa si fermò su una ghiaia
piantò la tenda e poi scese dal cavallo.
Il mio Cid, che in buon’ora cinse la spada,
si riposò sulla ghiaia quando non lo accolse nessuno in casa,
ma attorno a lui c’era una buona compagnia, (cioè, i suoi vassalli);
così riposò il mio Cid come se fosse in montagna.
Gli hanno vietato di acquistare dentro Burgos una casa;
un po’ di cibo, non una vettovaglia;
non oserebbero vendergli neanche una razione più piccola.
LASSA 5
Martin Antolínez (Martin Antolínez è un personaggio di finzione, che non è esistito nella realtà. È uno dei
, el burgalés conplido,
suoi fedeli. Lui rischierà la vita per aiutare il Cid)
a mio Cid e a los suyos abástales de pan e de vino;
non lo compra ca él se lo avie consigo,
de todo conducho bien los ovo bastidos.
TRADUZIONE E COMMENTO
Martin Antolínez, perfetto abitante di Burgos,
(=conplido)
a mio Cid e ai suoi gli procura, pane e vino;
non li compra perché li aveva già con sé, (è un modo per dire che il re aveva vietato di vendere al Cid
qualunque cosa, quindi Martin Antolínez gli dà quello che aveva già di suo. Non gli vende nulla ma gli dà
quello che già lui aveva in casa. Dunque, non contravviene all’ordine del re però è ovvio che rischia perché
in qualche modo lo sta aiutando.)
dunque diede loro ogni genere di cibo (conduchocomida)
Pagós' mio Cid e todos los otros que van a so cervicio.
Fabló Martín Antolínez, odredes lo que ha dicho:
-¡Ya Campeador, en buen ora fuestes nacido!
Esta noch yagamos e váimosnos al matino,
ca acusado seré de lo que vos he servido,
en ira del rey Alfonso yo seré metido.
Si convusco escapo sano o bivo,
aun cerca o tarde el rey quererm' ha por amigo;
si non, cuanto dexo no lo precio un figo. -
TRADUZIONE E COMMENTO
Mio Cid ne fu soddisfatto/lieto, e tutti quegli altri che sono al suo servizio.
Parlò Martin Antolínez, udirete ciò che ha detto : (=odredes lo que ha dicho è una delle formule epiche
che venivano usate dai giullari per tenere testa l’attenzione del pubblico).
-Campeador siete nato in una buon’ora! (=siete fortunato)
Passiamo qui la notte e andiamocene al mattino,
che sarò accusato di avervi servito/di avervi
aiutato, e sarò oggetto dell’ira del re Alfonso.
Se con voi fuggo, sano e vivo,
prima o poi, il re vorrà essermi amico;
se no, quanto lascio non mi interessa nulla- (Martin Antolínez mostra fiducia nella riconciliazione tra il
Cid e il re. Dice di voler fuggire con lui perché, se diventa suo amico, prima o poi anche il re lo vorrà
come amico).
LASSA 14 (Il Cid arriva a Cardeña nel cui monastero ci sono la moglie Jimena e le figlie)
Apriessa cantan los gallos e quieren quebrar albores,
cuando llegó a San Pero el buen Campeador
con e