• i prezzi indicano la somma di denaro a cui si deve
rinunciare per ottenere i benefici (l’utilità) del consumo
di un bene. Rappresentano il costo dell’alternativa di
acquisto a cui si rinuncia (costo opportunità).
• acquisto se la disponibilità a pagare (DAP), che
misura il valore, è almeno uguale al prezzo.
Legge
dell’utilità marginale decrescente:
• principio in base al quale l'utilità di un bene o un
servizio diminuisce
all'aumentare del suo consumo, perché via via sempre
meno desiderato
• per ogni unità aggiuntiva consumata, diminuisce l’utilità
(o beneficio)
marginale e, dunque, la disponibilità a pagare
marginale per quell’unità aggiuntiva
• questo è un altro modo per spiegare perché la curva di
domanda ha
pendenza negativa
Il surplus del consumatore è l’utilità (o beneficio) che i
consumatori ottengono dal consumo.
Il surplus del consumatore varia al variare dei
prezzi.
A quanto ammonta il surplus del consumatore al prezzo
P1?
Area del triangolo ABC = (BC x AB)/2
A quanto ammonta l’aumento di surplus (di beneficio) in
seguito a una diminuzione di prezzo da P1 a P2?
Area BDFC = (DE x BD) + (EF x CE)/2
Il costo marginale è il costo che che un produttore deve
sostenere per produrre un’unità aggiuntiva di prodotto.
Legge della produttività marginale decrescente:
• se la resa è via via minore, mi serve più fattore
produttivo per produrre una unità aggiuntiva → il costo
marginale per ogni unità di prodotto
aggiuntivo è via via maggiore
• di conseguenza, il prezzo necessario per convincere
i produttori a
produrre unità aggiuntive di prodotto è crescente
• questo è un altro modo per spiegare perché la curva di
offerta ha pendenza
positiva
Il benessere sociale è pari al surplus totale
dell’intera società
1. Il benessere sociale è massimizzato
Un’allocazione delle risorse è efficiente se
massimizza il surplus totale
I surplus totale è massimo quando il mercato è
all’equilibrio
In questa situazione non vi sono risorse ‘sprecate’: la
società ottiene il
massimo dalle proprie risorse scarse.
La curva di domanda è una curva di utilità per i compratori
(riflette il
valore attribuito al bene).
La curva di offerta è una curva di costo per i venditori.
All’equilibrio il valore dell’ultima unità prodotta è
pari al costo per produrla.
Spostarsi dall’equilibrio è un miglioramento paretiano?
Per quantità inferiori alla quantità di equilibrio:
• I produttori riducono i costi → miglioramento
• I consumatori perdono utilità totale, perché consumano
meno → peggioramento.
DUNQUE: Produrre a una quantità inferiore a quella di
equilibrio NON è un miglioramento paretiano → si
genera una perdita netta di benessere per la
società.
Per quantità superiori alla quantità di equilibrio:
• I produttori sostengono maggiori costi → peggioramento
• I consumatori aumentano l’utilità totale, perché
consumano di più →
Miglioramento.
DUNQUE: Produrre a una quantità superiore a quella di
equilibrio NON è un miglioramento paretiano → si
genera una perdita netta di benessere per la
società.
• ogni cambiamento che migliora il benessere di qualcuno
senza peggiorare quello di qualcun altro è un
miglioramento paretiano
• quando si raggiunge una situazione in cui non è possibile
migliorare la
condizione di qualcuno senza peggiorare quella di altri si è
in una situazione di ottimo paretiano (= efficienza
paretiana)
• l’equilibrio di mercato è una condizione di ottimo
paretiano → realizza un’allocazione delle risorse
efficiente (all’equilibrio il beneficio netto di produttori e
consumatori insieme è massimizzato)
Principio della ‘mano invisibile’
Perseguendo il proprio interesse personale, produttori e
consumatori finiscono per determinare l’ottimale
funzionamento del sistema economico e, di conseguenza,
massimizzare anche l’interesse dell’intera società (il
benessere sociale).
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