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PIGGY BACK
2 soggetti: rider (impresa produttrice del prodotto) e carrier (soggetto locale distirbutore del prodotto,
mettendo a disposizione del rider la propria rete commerciale: può agire sia come agente, tramite
provvigione, che come intermediario, con ricarico sul prezzo di vendita)
Modalità utilizzata quando i mercati all'estero sono molto chiusi (difficile entrare) o frammentati
Vantaggi rider:
• non investe in rete distributiva/commerciale, potendo utilizzare i canali distributivi del carrier e le sue
relazioni, andando a traino dei suoi prodotti
Vantaggi carrier:
• completa la propria offerta, scegliendo il prodotto del rider per integrarla (prodotti complementari)
• sfrutta l'eccedenza di capacità commerciale di cui dispone
ACCORDI di PRODUZIONE
CONTRATTI di PRODUZIONE
Impresa affida la produzione (secondo proprie specifiche e modelli) a produttore locale collocato nel
mercato estero in cui vuole sviluppare le vendite. L'impresa acquisterà da questo il prodotto finito e lo
venderà autnomamente nel mercato. In questo modo l'impresa si avvicina al mercato estero, aggirando
ostacoli e barriere commerciali.
Le modalità sono quelle di subfornitura industriale (realizzazione da parte del soggetto terzo di
semilavorato/componente) e OEM (realizzazione da parte di soggetto estero di prodotto finito, che a sua
volta commercializza autonomanente)
CONTRATTI DI PRODUZIONE COME MODALITA' DI ENTRATA NEL MERCATO ESTERO
• adozione per il superamento di barriere all'entrata (con domanda insufficiente per giustificare un
insediamento produttivo) (es.) dazio d'importazione, normativa che prevede % locale del valore del
bene
• produzione in loco, con adattamento alle specificità locali, senza investimento diretto in strutture per
mercato potenzialmente non abbastanza grande o ancora poco conosciuto
ACCORDI di LICENZA
Con l'accordo, il licenziante concede al licenziatario nel paese in cui vuole svilupparsi commercialmente il
diritto di utilizzare a fini economici dei propri asset, oggetto del contratto di licenza(es.) logo, tecnologia,
diritto d'autore, brevetto, licenza di know-how (invenzione segreta non brevettabile).
Al licenziante viene dato compenso immediato e/o dilazionato (royalties periodiche). Inoltre il licensee si
impegna ad attuare determinate azioni di sviluppo nel mercato interno
Tipologie di licenza (con riferimento al territorio di sfruttamento)
• esclusiva --> un solo licenziatario ha la possibilità di sfruttare l'oggetto della licenza (in quel territorio
non può essere sfruttata neanche dal legittimo proprietario)
• unica --> in quel territorio il licenziatario può utilizzare l'oggetto insieme al licenziante
• non esclusiva --> ci sono diversi licenziatari 34
Vantaggi licenziante:
• accordo che permette di sviluppare l'attività in diversi paesi senza particolari investimenti e con
entrate consistenti
• possibilità di sviluppare in tutto il mondo contemporaneamente e rapidamente un vantaggio
dell'impresa che potrebbe depauperarsi nel tempo (rischio che il vantaggio duri poco)
• consente di superare barriere all'ingresso e ridurre rischi politici (non entrando direttamente)
• elimino i costi di trasporto del prodotto (che non viene portato dal paese domestico a quello estero,
ma viene prodotto lì)
Rischi e limiti:
• licensor ptrebbe perdere il controllo della strategia di marketing adottata nel paese estero
• licenziatario può diventare concorrente
Il contratto può far parte di accordo più ampio, finalizzato al trasferimento di un modelli di gestione o
integrazione in network di accordi internazionali. Il pacchetto contrattuale può comprendere
fornitura:
• dell'impianto chiavi in mano (assumendosi la responsabilità di metterlo in funzione e seguirne
l'avviamento affinche realizzi gli standard di produzione)
• del prodotto in mano (l'impresa che fornisce l'impianto si impegna a formare personale e monitorare
impainto affinchè il prodotto finale sia uguale a quello prodotto dall'azienda)
• del mercato in mano (creazione del mercato: l'impresa garantisce l'acquisto dei prodotti, spesso
ricomprandoli direttamente per rivenderli nel mercato tramite rete franchising)
17
Le JOINT VENTURE
Accordi tra imprese (una che vuole vendere prodotti nel paese estero e una presente nel paeseestero)
• contrattuali --> contratto in cui non c'è partecipazione di capitale (non equity: le imprese mettono in
comune conoscenze e competenze, ma mantengono la propria individualità), con oggetto e tempo
ben definito e limitato (due imprese si collegano per il compimento di un singolo affare) (es.)
partecipazione a gara d'appalto. Spesso utilizzata per conoscere la controparte o per iniziative di
durata limitata (accordo che comporta investimento limitato).
Aiuta ad entrare nel mercato grazie alle conoscenze, relazioni e nome del partner. L'interesse è
vicendevole in quanto il partner locale può essere interessato a legarsi a impresa nota che può
fornire sinergie positive (sviluppando reti di vendita in comune).
Questo tipo di accordo crea un vincolo puramente contrattuale. Gli obiettivi comuni sono fissati
nell’accordo. Questi accordi garantiscono una certa flessibilità (possibilità di risoluzione, anche
anticipata, dell’accordo) 35
• societarie --> si basa su un accordo quadro nel quale le imprese definiscono obiettivi e finalità con la
quale costituiscono un nuovo soggetto giuridico. Viene costituita mediante un atto costitutivo di
società che crea una nuova realtà giuridica autonoma rispetto ai partner che la costituiscono
(controllo congiunto: tutti i soci che l’hanno costituita partecipano alla gestione)
L’Equity Joint Venture Agreement: descrive la società, le finalità e gli obiettivi che le parti intendono
raggiungere con la costituitone della società, la modalità di ripartizione dei profitti e delle perdite,
eventuali patti parasociali.
E' una forma che richiede maggior formalizzazione, maggior impegno e maggior rischio. E' creata
con ottica di lungo periodo. A differenza di quella contrattuale, ha rilevanza esterna (nei confronti dei
terzi)
Oggetto del contratto di joint venture può essere di diverso tipo: in questo caso ci troviamo nell’ambito
della commercializzazione internazionale. L’obiettivo è quello di supportare l’entrata dell’impresa sul
mercato estero. Una joint venture potrebbe essere realizzata anche per altri scopi.
I vantaggi sono rappresentati da una riduzione dell’investimento finanziario e una minor complessità
organizzativa (rispetto ad un’entrata diretta attraverso investimenti). Il fatto di operare con un’impresa
locale determina una separazione piuttosto netta dal punto di vista concorrenziale. L’impresa ha la
possibilità di entrare nel paese con una struttura aziendale dotata di un insieme e di competenze
superiore rispetto a quella di cui avrebbe disposto se fosse stata da sola. Si potrebbe voler collaborare
con le imprese locali ed entrare nel mercato con un partner conosciuto e stabile nel mercato estero
(sviluppo maggiore che permette di sfruttare le occasioni e le opportunità). Questo consente di
concretizzare un guadagno che altrimenti non sarebbe possibile. In molti casi consente anche un
vantaggio fiscale e può essere realizzata per questi fini. Un altro obiettivo potrebbe essere quello di
utilizzare tecnologie nel nuovo paese ormai superate nel mercato locale. Un vantaggio è quello di legarsi
con un socio locale: l’impresa beneficia della possibilità di lavorare con un socio locale e nel contempo il
socio locale ha la possibilità di legarsi ad una società con un marchio affermato.
INGRESSO ATTRAVERSO INSEDIAMENTO PRODUTTIVO ALL'ESTERO
Modalità di realizzazione di IDE:
• Creazione di una nuova unità organizzativa (investimento greenfield o brownfield)
• Conferimento di risorse per la costituzione di una joint venture societaria destinata a
operare in un Paese estero
• Investimenti in progetti o
strutture posti in essere da sussidiarie estere del gruppo già operative nel paese estero
• Acquisizione di una partecipazione rilevante in
un’impresa estera o di un ramo di azienda di un soggetto estero
INSEDIAMENTO PRODUTTIVO --> l’impresa diventa un insider (diventa protagonista del contesto
politico-economico-sociale del paese) nei Paesi che ritiene attrattivi, non solo per sviluppare le vendite,
ma anche per beneficiare delle risorse e delle competenze di cui essi dispongono.
La localizzazione produttiva è considerata funzionale all'internazionalizzazione commerciale, collocando i
prodotti nei paesi in cui avviene la produzione e anche nei paesi limitrofi
Come si realizza l'insediamento:
• in collaborazione con le imprese locali (investimento low equity) --> investimento con scarso grado
di controllo (delega) joint venture 36
• in via autonoma (high equity) --> grado di coinvolgimento elevato (investimento) e grado di
controllo elevato unità produttiva
Cosa comporta un investimento produttivo all'estero?
Investimento iniziale (costituzione unità produttiva, acquisto di fabbricati, impianti e macchinari),
sostenimento costi d'esercizio dell'unità locale e necessità di raggiungimento di certo volume di
produzione (tale almeno da raggiungere il pareggio). Necessario reperire personale in loco e formarlo.
Bisogna valutare l'impatto sull'immagine della mia impresa che ha la scelta di produzione all'estero
(rischio di depauperamento dell'immagine dell'impresa e della sua marca per fattori di "made in"). Rischi
economici, finanziari e politici, con necessità di assimilare e rispettare normativa straniera.
Le MOTIVAZIONI dell'INSEDIAMENTO PRODUTTIVO all’ESTERO nell’ambito
di un processo di internazionalizzazione commerciale:
Cogliere le opportunità rese disponibili dall’operatore pubblico
• --> azioni, politiche
e strumenti che i governi locali attivano per attirare investimenti
fattori espliciti
◦ : iniziative di marketing territoriale (che i soggetti pubblici mettono in campo
per sviluppare economicamente e socialmente il proprio territorio)
▪ di primo livello: scopo di attrarre investimenti di imprese, indipendentemente dalle loro
caratteristiche (cosa producano e che livello tecnologico abbiano). L'obiettivo è quello di
sviluppare l'economia locale (spesso iniziative di paesi in via di sviluppo)
▪ di secondo livello: realizzate dall'operatore pubblico per attrarre investimenti specifici, per
sviluppare determinato set