Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
TIPOLOGIE DI ACCORDI PER COOPETITION
Nel settore automobilistico, essa è stata adottata in varie circostanze: negli anni Novanta, le maggiori
imprese statunitensi del settore realizzarono una comune piattaforma di e-commerce per
l'approvvigionamento della componentistica. Nel 2005 la Toyota ed il gruppo PSA hanno sottoscritto una
joint venture per sviluppare congiuntamente i progetti delle city car Peugeot 107, Citroën C1 e Toyota Aygo
e realizzare un unico impianto di produzione in Repubblica Ceca, che è stato battezzato Toyota Peugeot
Citroën Automobile. Un altro settore nel quale la coopetizione è frequente è quello dell'informatica: nel
2005 due imprese usualmente in concorrenza come Oracle ed IBM hanno collaborato nella realizzazione di
un ERP per le piccole e medie imprese. In ambito finanziario, costituisce un esempio di coopetizione la
costituzione di un'unica banca dati, accessibile da diversi istituti di credito, contenente le informazioni sui
cosiddetti cattivi pagatori. Nel settore turistico, la coopetizione si realizza quando due o più imprese che
operano nella stessa località offrono pacchetti di servizi complementari (ad esempio pernottamento e
noleggio automobilistico), oppure cooperano per la promozione del territorio.
MOTIVAZIONI DELLE ALLEANZE STRATEGICHE
I fattori che possono indurre le imprese ad avviare un'alleanza strategica sono molteplici:
perseguimento di maggiore efficienza e questo obiettivo può essere raggiunto grazie alle economie
di scala oppure da una collaborazione con un fornitore in grado di proporre prezzi minori grazie agli
elevati volumi di produzione
le imprese possono ricercare risorse complementari cosicché possono rafforzare la propria
presenza nel mercato e offrire ai clienti prodotti innovativi e differenziati ad esempio l'alleanza tra
Sony ed Ericsson. infatti, le imprese fanno accordi di cooperazione in particolare troviamo molti
accordi di questo tipo nel settore informatico, farmaceutico e delle telecomunicazioni.
Un altro fattore è la necessità di accedere a un mercato nuovo per l'impresa, questo avviene
mediante un processo di diversificazione produttiva oppure con un accordo con un'impresa che si
trova già nel settore e che può consentire ad eliminare alcune barriere all’entrata, ad esempio,
Ferrero ha fatto degli accordi con Unilever per entrare nei mercati asiatici.
Creare alleanze strategiche può essere anche utile per rafforzare la reputazione delle imprese.,
questo adesso soprattutto nelle imprese di piccola o media dimensione che operano in settori
tradizionali ma anche ad alta tecnologia che sono particolarmente note per essere rigide e selettive
nelle relazioni cooperative con soggetti esterni.
Infine, un'impresa può fare accordi di coperte per creare barriere per i concorrenti.
ALLEANZA SONY-ERICCSON
Nel 2001 Sony ed Ericsson costituiscono una nuova società per realizzare e commercializzare telefoni
cellulari e altri strumenti multimediali. il primo prodotto viene lanciato nel 2002 con lo scopo di sfidare
Nokia. Negli anni seguenti la nuova società non riesce ad espandersi nel mercato:
in quel determinato mercato erano già presenti concorrenti solidi e aggressivi
Non è stata rapida ed efficace a passare da telefoni cellulari a smartphone.
98
nel 2011 Sony e Ericsson decidono di sciogliere la loro alleanza e Sony acquista il controllo totale della
società.
LE RETI COLLABORATIVE
Si sta affermando sempre di più una maggiore propensione a creare reti collaborative con più imprese. Le
reti sono sempre state percepite come fonti di opportunità e risorse, come era avvenuto nel caso della
diffusione sviluppo dei distretti industriali che sono stati caratterizzati da processi cooperativi spontanei.
Grandi imprese e PMI Promuovono reti formali. Per potersi rafforzare sul piano tecnologico e commerciale
(es. consorzi e contratti di rete).
Le reti collaborative hanno in comune alcune caratteristiche:
1. la ricerca di complementarità delle risorse e delle imprese aderenti
2. lo sforzo nel raggiungere convergenza e di obiettivi e di interessi tra partecipanti
3. il perseguimento di forme efficaci di governance e coordinamento
Le reti collaborative possono essere temporanee, come nel caso dei progetti internazionali in ambito
tecnologico (es. progetti europei), oppure coinvolgere più reti simultaneamente (es. campagne
crowdfunding)
Spesso le reti formali si intrecciano con quelle informali, le quali sono in grado di condizionarne l’evoluzione
e l’esito
La gestione di progetti così complessi implica lo sviluppo di capacità relazionali, che si possono concretizzare
in posizioni organizzative e procedure organizzative ad hoc (Alliance Manager, Global Account Manager),
sistemi di IT e software dedicati, coinvolgimento di partner esterni con ruoli di supporto
IL CONTRATTO DI RETE
Il contratto di rete di imprese è disciplinato dal Decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito con
modificazioni in Legge 9 aprile 2009, n. 33, (art. 3, commi 4 ter, 4 quater e 4 quinquies). Con il contratto di
rete più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria
capacità innovativa e la propria competitività sul mercato e - a tal fine - si obbligano, sulla base di un
programma comune di rete, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti all'esercizio delle
proprie imprese, oppure a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica
o tecnologica o, ancora, ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell'oggetto della propria
impresa. Il contratto può anche prevedere l'istituzione di un fondo patrimoniale comune e la nomina di un
organo comune incaricato di gestire, in nome e per conto dei partecipanti, l'esecuzione del contratto o di
singole parti o fasi dello stesso. Qualora la rete di imprese abbia acquisito la soggettività giuridica, il
contratto deve essere redatto per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, o per atto firmato
digitalmente, e deve avere i contenuti minimi obbligatori (es. indicazione partecipanti, obiettivi strategici,
programma di rete, eventuale presenza di un fondo patrimoniale, durata del contratto, organo di gestione
ed esecuzione del contratto regole decisionali, ecc..)
CARATTERISTICHE DELLE RETI CONTRATTO – distribuzione a livello nazionale
99
Un aspetto interessante è capire se e come le imprese «mettono insieme» più settori. Per questo, abbiamo
utilizzato la classificazione proposta da Infocamere (che individua agricoltura e pesca, industria e
artigianato, commercio, servizi, turismo, e altri settori) e abbiamo ordinato i contratti (rilevati attraverso il
repertorio) lungo una scala da 1 (un unico settore) a cinque-sei, tanto a livello nazionale, quanto a livello
fiorentino.
Le imprese retiste tendono a concentrarsi in un’unica regione. Difatti, in generale, le reti sono
prevalentemente uni-regionali (lo sono il 72,2% delle reti rilevate); si tratta di un dato medio trascinato
soprattutto dalle reti contratto (72,8%). Il 18,9% delle reti si estendono su due regioni, mentre la restante
quota si estende su tre o più regioni.
Tra le reti soggetto (che sono quelle più strutturate) si apprezza una quota leggermente più ampia di reti
pluriregionali, 11,9% rispetto a una media del 9,8%. Probabilmente proprio la maggiore «formalizzazione»
permette di poter ampliare il raggio di azione della rete
LE RETI “IL BUON GUSTO VENETO” E “IL BUON GUSTO ITALIANO”
Il contratto di rete può essere uno strumento normativo ma allo stesso tempo strategico realizzato dal
governo italiano per rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese. il contratto di rete stipulato
da più imprenditori. Che hanno lo scopo individualmente e collettivamente di accrescere la loro capacità
innovativa e la loro competitività sul mercato. ad esempio, sviluppare nuovi prodotti, entrare in più mercati,
accedere a determinate fonti di risorse.
Un esempio di contratto di rete è successo dal BUON GUSTO ITALIANO. Un'azienda nata come BUON GUSTO
VENETO, ne 2012 con 15 aziende del settore agroalimentare che sottoscrivevano un contratto di rete. oggi
la rete è formata da 28 aziende agroalimentari e oltre 40 partner. grazie alla rete le tende hanno potuto
svolgere attività e presentarsi sul mercato internazionale rafforzando la posizione è l'immagine dell'azienda
molto di più di quanto avrebbero potuto fare singolarmente.
I PROCESSI DI SPINOFF
Le imprese spin-off nascono su iniziativa di personale precedentemente inserito in un’altra azienda/
organizzazione (si parla di «gemmazione»). Il fenomeno della “gemmazione” di imprese è uno degli
elementi distintivi nella crescita di varie realtà economiche di grande.
L’impresa spin-off diviene una modalità di implementazione delle strategie se è il frutto di un’iniziativa pro-
attiva e deliberata dell’impresa madre, che può sostenerla tramite trasferimento di know-how, attività di
networking e aiuto finanziario, supporto nel delineare il business model e redigere il business plan, ecc.
(Caso start up Loccioni).
100
Le imprese spin-off possono essere realizzate secondo una logica di “innovazione e sviluppo” (es. avvio di
attività in un settore emergente, come caso Generali Arte, per lanciare polizze assicurative per arte), oppure
di “ristrutturazione”, con un’ottica più difensiva. In entrambi i casi lo scopo è di:
i) permettere all’azienda madre di dedicare le proprie risorse sulle attività ritenute core nel
proprio business;
ii) perseguire una maggiore efficienza nella realizzazione e nel coordinamento delle attività
iii) liberare energie imprenditoriali non esprimibili nei tradizionali contesti organizzativi
IN SINTESI: Le strategie di corporate possono attuarsi mediante percorsi di:
• Crescita interna: quando ci sono risorse e tempi adeguati
• Crescita esterna quando c’è esigenza di velocizzare i processi di implementazione
• La crescita esterna tramite fusioni ed acquisizioni richiede attenta pianificazione dei processi e delle varie
fasi, tra le quali quelle di integrazione tra le organizzazioni coinvolte
• La crescita esterna tramite accordi implica la necessità di minori risorse finanziarie (ad eccezione degli
accordi equity), può avere durate minori, garantisce maggiore flessibilità di gestione e nella struttura dei
costi. Rischi di incompatibilità nel tempo.
Quali sono i principali modi di realizzare le strategie? • Quali fattori incoraggiano la crescita interna? • Quali
le acquisizioni?