RAPPORTO IMPRESA-AMBIENTE
Bisogna definire l’ambiente. Il termine ambiente assume diverse
accezioni. Dal punto di vista dell’impresa l’ambiente si articola su 3
livelli:
- ambiente competitivo specifico del business (più centrale);
- ambiente competitivo e varia in base al settore
d’appartenenza e quindi l’impresa va a riconoscere e
individuare i suoi concorrenti. Non li trova nell’ambiente
esterno, perchè trova tutte le imprese, anche quelle non
concorrenti;
- ambiente esteso.
AMBIENTE ESTESO
Definito anche ambiente generale. È l’ambiente geografico o macro
ambiente, quindi le caratteristiche del territorio in cui l’impresa è
fisicamente localizzata. L’analisi di questo ambiente è detta PEST
Analysis, in quanto tratta condizioni Politiche, Economiche,
Socio-culturale e Tecnologico. Queste caratteristiche definiscono
il quadro in cui l’impresa va ad operare. L’impresa deve analizzare
e studiare queste condizioni perchè rappresentano delle condizioni,
ponendo dei vincoli nella sua attività. Il modello può essere
arricchito con PESTEL, Ecologico e Legislativo.
Condizione politica: è rappresentata da tutte le caratteristiche che
riguardano le istituzioni o i territori all’interno dei quali l’impresa
intende operare. Riguarda diverse norme come quelle sulla
concorrenza o sul commercio, che incidono sull’attività dell’impresa.
L’impresa non può modificarle, può solo adattarsi a esse, a meno
che non cambi completamente ambiente di riferimento. Un
esempio è il mercato delle crociere, fortemente influenzato da
politiche e normative internazionali. Le compagnie devono
rispettare regole molto stringenti sulla sicurezza a bordo e sulla
protezione dell’ambiente (per esempio, norme sull’inquinamento
marino o sullo smaltimento dei rifiuti). Inoltre, le condizioni
geopolitiche internazionali hanno un impatto diretto: guerre, atti di
terrorismo o episodi di pirateria possono rendere insicuri alcuni
itinerari, costringendo le imprese del settore a modificare le rotte e
ad affrontare maggiori costi di gestione e assicurazione. L’insieme
di questi fattori rientra nell’analisi politica, cioè quella parte
dell’analisi PEST che studia l’influenza del contesto politico e
istituzionale sull’attività dell’impresa. L’analisi politica consiste
nell’esaminare leggi, regolamenti, stabilità politica, relazioni
internazionali e politiche pubbliche che possono influenzare
positivamente o negativamente la strategia aziendale.
Condizione economica: riguarda le condizioni macroeconomiche
come l’andamento dei tassi d’interesse, della moneta, del tasso di
cambio, occupazione, disoccupazione e l’inflazione. Le imprese ne
devono tenere conto per prendere decisioni e fare previsioni sui
risultati che potrà ottenere. Un esempio legato al mercato delle
crociere riguarda il prezzo dei carburanti: dato che le navi hanno
consumi molto elevati, un aumento del prezzo del petrolio e dei
carburanti incide direttamente sui costi di gestione e quindi sul
prezzo dei biglietti o sui margini di profitto. Allo stesso modo,
l’andamento del PIL pro capite e del reddito disponibile dei
consumatori influenza la domanda: quando l’economia mondiale è
in crescita e le famiglie hanno più capacità di spesa, il settore delle
crociere cresce; in fasi di recessione o crisi economica, invece, i
consumi turistici calano. Anche la dinamica dei tassi di cambio ha
un impatto importante: per esempio, se l’euro si svaluta rispetto al
dollaro, i viaggi in aree in cui si paga in dollari diventano più costosi
per i turisti europei. Questi fattori rientrano nell’analisi economica,
cioè quella parte dell’analisi PEST che studia le condizioni
economiche generali e le loro influenze sull’impresa. L’analisi
economica consiste nell’esaminare l’andamento dell’economia
mondiale, la struttura e la dinamica del sistema economico, i prezzi
delle materie prime, l’evoluzione del PIL, il reddito disponibile delle
famiglie e i tassi di cambio, per valutare opportunità e rischi nei
mercati in cui l’impresa opera.
Condizione socio-culturale: fa riferimento alla popolazione e dalla
sua costituzione; Interessa all’impresa perchè la popolazione entra
in gioco in due modi ed i suoi confronti: i clienti e la forza lavoro. I
cambiamenti demografici (per esempio, l’invecchiamento della
popolazione o la crescita di nuove fasce giovani nei paesi
emergenti) e i cambiamenti culturali (nuovi stili di vita, valori,
preferenze di consumo) influenzano fortemente le strategie delle
imprese. I prodotti e i servizi, infatti, devono essere adattati ai
bisogni, alle abitudini e alle aspettative delle persone: un’impresa
che non tiene conto delle evoluzioni socio-culturali rischia di offrire
soluzioni non più adeguate o poco attraenti. Un esempio nel
settore delle crociere è la globalizzazione della domanda: negli
ultimi decenni i clienti non provengono più solo da Europa e Nord
America, ma sempre di più da Asia e Sud America. Questo spinge
le compagnie a modificare itinerari, servizi a bordo e persino lingue
e cucine offerte. Anche i cambiamenti demografici giocano un
ruolo: le crociere erano un tempo viste come vacanze per persone
anziane e benestanti, mentre oggi vengono adattate anche a
famiglie, giovani e coppie, con offerte personalizzate. La cultura
dell’esperienza, della sostenibilità e del tempo libero influenza le
scelte dei consumatori e obbliga le imprese del settore a innovarsi
continuamente. L’analisi socio culturale riguarda l’insieme dei
valori, credo, tradizioni, linguaggi e stili di vita delle diverse culture.
le principali tendenze socio culturali affermatosi in Italia negli ultimi
decenni sono riconducibili ad una maggiore attenzione per la tutela
della natura e dell’ambiente, ad un crescente interesse verso i
problemi nutrizionali e dietetici, ad un maggiore interesse per il
divertimento e il benessere interiore.
Condizione tecnologica: riguarda il grado di evoluzione della
tecnologia disponibile, che dipende da vari fattori: quanto investe lo
Stato in ricerca e innovazione, quanto investono le imprese, come
funziona il meccanismo del trasferimento tecnologico verso il
mondo produttivo e quanto rapida e frequente è l’introduzione di
nuovi prodotti. In sostanza, rappresenta ciò che è a disposizione
dell’impresa per realizzare i propri processi produttivi. Nell’ambiente
esterno vanno considerate due cose: le condizioni tecnologiche
non sono decise dall’impresa, ma devono essere conosciute e
tenute in considerazione. Queste condizioni mettono l’impresa sullo
stesso piano di tutte le altre che si trovano nello stesso contesto
tecnologico: la differenza competitiva dipenderà quindi da come
ogni impresa saprà sfruttarle. Un esempio nel settore delle
crociere riguarda la tecnologia applicata ai mezzi di produzione:
le nuove navi da crociera sono dotate di motori più efficienti e meno
inquinanti, di sistemi di depurazione e riciclo delle acque, di
tecnologie per ridurre le emissioni e di fonti energetiche alternative
(come l’uso di GNL – gas naturale liquefatto). Questo incide sia sui
costi operativi sia sull’impatto ambientale. Inoltre, la diffusione
delle ICT (Information and Communication Technologies),
come internet e la telefonia mobile, ha cambiato profondamente
l’esperienza dei passeggeri: oggi a bordo è possibile usufruire di
connessioni wi-fi, app personalizzate per i servizi e sistemi digitali
per la prenotazione e la gestione delle attività a bordo. Tutto ciò
influisce sulle aspettative dei clienti e sul modo in cui le compagnie
strutturano la propria offerta. L’analisi dell’ambiente tecnologico
è rilevante per la sua potenziale incidenza sulle fonti del vantaggio
competitivo e sulle relazioni concorrenziali tra imprese. Infatti
l’attività di ricerca e sviluppo può ridurre le barriere strutturali
all’entrata di un settore industriale, aumentare i livelli di efficienza
della produzione e influenzare le decisioni di integrazione verticale.
La valutazione congiunta di impatto e probabilità è uno
strumento fondamentale per la gestione dei rischi aziendali. Ogni
rischio, infatti, non ha la stessa rilevanza: può avere una probabilità
più o meno alta di verificarsi e, se accade, può generare un impatto
più o meno grave sull’impresa. Per questo motivo si utilizza una
matrice che incrocia due dimensioni: la probabilità di
accadimento (alta, media o bassa) e l’impatto sull’impresa (alto,
medio o basso). Dall’incrocio emergono diversi scenari:
→ sono i rischi più critici.
- Probabilità alta e impatto alto
Richiedono un’analisi prioritaria e una risposta
immediata, perché possono compromettere la
sopravvivenza e la sostenibilità dell’impresa;
→ necessitano di un
- Probabilità alta e impatto medio
controllo continuo e della programmazione di risposte
concrete, per prevenire effetti dannosi;
→ richiedono comunque
- Probabilità alta e impatto basso
attenzione, ma può essere sufficiente un’attività di
controllo periodico; → vanno gestiti
- Probabilità media e impatto alto
attraverso la programmazione delle risposte, perché
pur non essendo certi hanno conseguenze
potenzialmente rilevanti; → possono essere
- Probabilità media e impatto medio
monitorati tramite controlli regolari o revisioni
periodiche; → possono essere
- Probabilità media e impatto basso
gestiti con revisioni periodiche, senza interventi
straordinari; → devono essere seguiti
- Probabilità bassa e impatto alto
con controlli continui, perché anche se rari possono
essere molto dannosi; → si gestiscono con
- Probabilità bassa e impatto medio
revisioni periodiche; → sono i rischi meno
- Probabilità bassa e impatto basso
significativi, su cui si può non porre particolare
attenzione; in alcuni casi si possono perfino eliminare
dall’elenco dei rischi monitorati.
Questa matrice si collega direttamente a tutto ciò che abbiamo
trattato finora sulla sostenibilità, il framework normativo e
l’analisi PEST. Infatti, le imprese operano in un contesto
complesso e dinamico, caratterizzato da fattori politici, economici,
socio-culturali e tecnologici che possono diventare rischi. Ad
esempio, una nuo
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