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Economie di scala e fattori determinanti

Si suppone che sull'impianto di capacità ottimale si possano aggiungere altri impianti uguali agli ultimi, e che questi vengano completamente sfruttati. La curva delle economie di scala assume una forma ad L.

I fattori che determinano l'esistenza delle economie di scala sono:

  1. L'esistenza di una soglia minima di impiego di una determinata risorsa produttiva (di una determinata risorsa può essere utilizzata una quantità minima non modificabile - assenza di finanziamenti verso il basso)
  2. L'uso ripetitivo di una risorsa produttiva senza oneri addizionali, in questo caso l'utilizzo di una determinata risorsa di tipo immateriale può avvenire in modo ripetitivo (senza limiti). Con il sostenimento di costi aggiuntivi da parte dell'impresa, nulli o di scarsa entità.
  3. Sfruttamento del livello di impiego ottimale di risorse combinate, il cui impiego non è frazionabile (problema del bilanciamento della linea produttiva).

Esempio:

Ipotizziamo che un determinato processo produttivo venga realizzato mediante l'utilizzo di più macchinari disposti in linea, aventi una diversa capacità produttiva.

Più impianti produttivi in linea con diverse capacità produttive:

  • Impianto 1: 10.000 pezzi l'ora
  • Impianto 2: 20 pz l'ora
  • Impianto 3: 50 pz l'ora

Se si desidera produrre solo 10 pz l'ora, è possibile farlo.

Si usa una scala di produzione che corrisponde al minimo comune multiplo (più sei grande, più riesci a bilanciare la produzione).

4. Dinamica area-volume di determinati input produttivi: più è presente, più conviene essere grandi.

Il costo per la realizzazione di un determinato impianto talvolta è proporzionale alla superficie di materiale utilizzato, il rendimento invece è collegato al volume (il prodotto di vendita costa al mq ma rende al m cubo, cioè si pagano al mq ma si vendono al m cubo).

195. Forme autoassicurazioni:

L'impresa può generare una massa di eventi statisticamente indipendenti, le cui variazioni di senso opposto si compensano, realizzando una sorta di autoassicurazione.

L'impresa più grande ha più possibilità di avere pezzi di ricambio corretti, persone che sanno lavorarci, ecc... L'impresa grande nella sua configurazione ha più possibilità di auto-aggiustarsi.

Diseconomie di scala → incremento del costo medio all'aumentare della scala dimensionale- Determinanti:

  1. Eccessiva burocrazia organizzativa nelle attività aziendali
  2. Numerosità dei livelli gerarchici per coordinare l'attività aziendale
  3. Scarsa motivazione al lavoro dei dipendenti per effetto di una parcellizzazione eccessiva dei processi di lavoro decisionali.

Implicazioni strategiche delle economie di scala:

  1. Aumento del livello di concentrazione, più la scala è elevata più si riduce il numero di concorrenti

Barriere all'entrata: aumenta la concentrazione, aumenta le difficoltà per i nuovi entranti nel business (proteggono il business)

Basso tasso di natalità e di cessazione delle imprese nel settore (riduzione concorrenti, difficoltà ad uscire dal settore, rischio di non essere innovativi).

Economie di gamma

Le economie di gamma o economies of scope, sono economie che impattano sul costo medio di produzione. Agisce sulla componente del costo, ma insiste sulla produzione congiunta, nella stessa impresa, di due o più beni comparativamente alla loro produzione disgiunta in differenti imprese.

Consistono nella riduzione del costo medio totale per effetto della produzione congiunta, nella stessa impresa, di due o più beni, comparativamente alla loro produzione disgiunta in differenti imprese.

Formulazione analitica e rappresentazione grafica

c(y1 , y2) < c (y1 , y0) + c (0,y2)

c= costo medio totale

y1= prodotto 1

y2= prodotto 2

Costo più alto

Perché si producono entrambe ma sicuramente meno del costo che si sopporterebbe se si producessero separatamente.

Determinanti ed implicazioni strategiche:

  • Qual è il motivo delle economie di gamma?

Io posso sfruttare rete di distribuzione, sistemi informativi, la forza vendita e i laboratori di ricerca per realizzare economies of scope attraverso la loro condivisione nell'ambito di diverse unità di business.

Dalle economie di scopo derivano due strategie:

  1. Differenziazione dei prodotti (essere percepito differente nel business)
  2. Diversificazione correlata dal lato dell'offerta (diversi, ma basi comuni)

Economie di esperienza:

Le economie di esperienza consistono nella riduzione del costo medio totale per effetto dell'apprendimento (determinante) che si realizza nei metodi e nei processi di produzione economica di un determinato prodotto.

Non è automatica come economie di scala e di gamma.

Con le economie di esperienza, la

competitività in termini di costo discende dalla natura ripetitiva e ripetuta nel corso del tempo delle attività. L'effetto esperienza si ha nell'ambito dei processi manifatturieri, ma anche in attività come quella amministrativa, finanziaria e di marketing. L'esperienza conduce a migliorare l'efficienza dell'organizzazione nelle sue diverse funzioni e processi. L'esperienza accumulata si traduce in una maggiore efficienza interna dei processi manifatturieri e si riflette nei rapporti con clienti, fornitori, banche, ecc... Rappresentazione grafica Curva di costo che diminuisce all'aumentare dell'esperienza Cumulando la produzione negli anni, si suppone che un'impresa longeva abbia più esperienza maturata, al di là della quantità prodotta. Determinanti e implicazioni strategiche: La determinante è la produzione cumulata nel tempo. ● Tutte le imprese, a prescindere dalla scala di produzioneadottata (più o meno efficiente in termini di economie di scala) beneficiano delle economie di esperienza per effetto della produzione cumulata, nel tempo, che realizzano. Per effetto dell'esperienza e a parità di ogni altra condizione, un'impresa longeva presenta costi medi totali inferiori rispetto ad una nuova impresa. L'effetto esperienza si ha non solamente nell'ambito dei processi manifatturieri ma anche in altre attività, quali quella amministrativa, finanziaria e di marketing. 1. Economie di elasticità produttiva Per elasticità si intende la possibilità di una sottoutilizzazione dell'impianto, senza che il costo medio del prodotto aumenti, in misura tale da non essere più "competitivo". Un'impresa che si dota di un impianto elastico è in grado di ottenere economie, che sono identificate con il termine economie di elasticità produttiva. Si comparano due impianti con

stessa capacità produttiva ma con diversa struttura dei costi. Il concetto di elasticità produttiva non deve essere confuso con quello di adattabilità produttiva che, seppure simile nel senso che assume una variabilità periodica della domanda, quest’ultimo confronta due impianti con dimensioni produttive differenti. Occorre comparare dal punto di vista economico due impianti non strettamente sulla loro dimensione efficiente, ossia sul livello delle economie di scala, ma sulla diversa reattività dei loro costi medi totali a fronte di una variabilità periodica della domanda dei loro prodotti. Di fronte alla variabilità della domanda, può essere preferibile dotarsi dell’impianto che possiede maggiore elasticità. Le oscillazioni della domanda sono meglio assorbite e comportano minori costi medi. Confronto tra due impianti con stessa capacità produttiva ma con diversa curva dei costi medi (di breve periodo) con andamento

ad U.Rappresentazione graficaD2. Economie di adattabilità produttiva

L’adattabilità è simile all’elasticità, ma confronta l’impianti eventi dimensioni produttive differenti.

Il concetto di elasticità produttiva non deve essere confuso con adattabilità produttiva. Anche in questo caso, la variabilità della domanda può far si che l’impianto con una dimensione produttiva inferiore sia da preferire rispetto ad un impianto con dimensione produttiva superiore, proprio in virtù delle sue oscillazioni.

Rappresentazione grafica 22

L'impianto B è più adattabile e non più elastico, si fa una valutazione in ottica dinamica e non statica. Non bisogna scegliere la DEM, ma la più elastica o più adattabile.

Determinanti

Perché un impianto presenta grandi differenze di elasticità o di adattabilità produttiva rispetto ad un altro?

Ogni impianto può avere un mix

di fattori produttivi per la produzione del prodotto. Implicazioni strategiche: Un'impresa che persegue queste economie è in grado di fronteggiare eventuali variazioni della domanda senza subire un incremento rilevante dei costi medi. Alternative alle economie di elasticità e adattabilità: 1. Flessibilità qualitativa dei prodotti 2. Internazionalizzazione (solo per alcuni ambiti) 3. Utilizzo delle scorte di materie prime e prodotti finiti (sempre meno) 4. Razionamento delle consegne dei prodotti Economie esterne: 1. Economie di rete Generano differenziali economici sia in termini di minori costi, sia in termini di maggiori ricavi aziendali. Sono generate da relazioni esterne che l'impresa ha con una pluralità di soggetti. Consistono nella riduzione del costo medio totale per l'effetto dell'adozione di un determinato input (es. tecnologia) che beneficia di un'ampia diffusione nel mercato. Le economie di rete si hanno quando il valorevo dei clienti utilizzatori dipende da:1. numero di utenti presenti sulla piattaforma2. qualità del servizio offerto3. facilità di utilizzo del prodotto4. disponibilità di alternative sul mercato5. effetti di rete positivi o negativiLa struttura della domanda di un network good può essere influenzata da diversi fattori, come ad esempio la presenza di effetti di rete positivi o negativi. Gli effetti di rete positivi si verificano quando l'aumento del numero di utenti sulla piattaforma aumenta il valore del prodotto per tutti gli utenti. Al contrario, gli effetti di rete negativi si verificano quando l'aumento del numero di utenti sulla piattaforma diminuisce il valore del prodotto per tutti gli utenti. In conclusione, le economie di rete sono un fattore importante da considerare quando si valuta il valore di un bene o servizio. La domanda di un network good dipende da diversi fattori, come il prezzo, le aspettative dei clienti e gli effetti di rete.
Dettagli
A.A. 2022-2023
74 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher appunti_scicom_unipg di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi matematici per l'economia e la finanza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Runfola Andrea.