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FONDO SVALUTAZIONE CREDITI

Si ipotizza che l’azienda venda un certo quantitativo di merci, ma che il pagamento avvenga

durante l’esercizio successivo. Per il criterio di competenza il ricavo deve essere inserito in

questo esercizio e viene compensato dalla voce ‘crediti verso clienti’ nelle attività.

Il credito però può essere svalutato o completamente non pagato a causa ad esempio di:

● fallimento del cliente

● la merce non è conforme a quella descritta

● ecc

Per tenere conto di questo rischio si crea il Fondo svalutazione crediti con il quale si

stimano le potenziali perdite che vengono inserite come costo.

ESEMPIO

Vengono vendute 1000€ euro di merci, che verranno pagate nell’esercizio successivo.

Si stima una svalutazione del 7% quindi viene creata una quota di svalutazione crediti

dal valore di :

1000 · 0, 07 = 70€

COSTI RICAVI

Quota Svalutazione Crediti 70€

Totale 70€ Totale 0€

Il costo viene inserito nel fondo svalutazione crediti nelle passività dello stato

patrimoniale.

ATTIVITÀ PASSIVITÀ

Crediti verso clienti 1000€ Fondo svalutazione crediti 70€

Ogni volta che si stima una nuova svalutazione le quote si accumulano nel fondo:

ipotizzando che il secondo esercizio stimi un 2% di svalutazione quindi 20€:

COSTI RICAVI

Quota Svalutazione Crediti 20€

Totale 20€ Totale 0€

La quota si somma al fondo precedente:

ATTIVITÀ PASSIVITÀ

Crediti verso clienti 1000€ Fondo svalutazione crediti 90€

La svalutazione diventa effettiva solamente in seguito a un fatto oggettivo e formale (ad

esempio l’effettivo fallimento del cliente).

● se la perdita è minore del fondo di svalutazione crediti, il suo valore viene sottratto

al fondo: ad esempio che alcune merci erano rovinate e sono state definitivamente

valutate 950€ (quindi la svalutazione ammonta a 50€)

ATTIVITÀ PASSIVITÀ

Credito verso clienti 950€ Fondo svalutazione crediti 40€

● se la perdita è maggiore del fondo di svalutazione crediti, il fondo viene esaurito, e

la perdita ulteriore è inserita con il nome di ‘minusvalenza’ nei costi

○ ad esempio le merci sono state valutate 900€ (quindi un svalutazione di

100€): vengono sottratti 90€ dal fondo, che si annulla e si aggiungono 10€ di

perdita

COSTI RICAVI

Minusvalenza 10€

Totale 10€ Totale 0€

ATTIVITÀ PASSIVITÀ

Credito verso clienti 900€ Perdita -10€

FONDO DEPREZZAMENTO MAGAZZINO

Le rimanenze del magazzino possono diminuire di valore a causa di:

● obsolescenza

● furti

● età

● ecc

ESEMPIO

Sono presenti 1000€ di rimanenze nel magazzino e si stima che circa, durante l’anno, il loro

prezzo è calato del 10% (ossia 100€).

I 100€ vengono considerati un costo sotto il nome di ‘quota deprezzamento magazzino’.

COSTI RICAVI

Quota Deprezzamento Magazzino 100€

Totale 100€ Totale 0€

La quota viene sommata al Fondo deprezzamento magazzino presente nelle passività

dello stato patrimoniale:

ATTIVITÀ PASSIVITÀ

Rimanenze 1000€ Fondo Deprezzamento Magazzino 100€

Perdita -100€

Se l’anno seguente si stima una svalutazione del 5% significa che la quota competente è di

50€:

COSTI RICAVI

Quota Deprezzamento Magazzino 50€

Totale 50€ Totale 0€

ATTIVITÀ PASSIVITÀ

Rimanenze 1000€ Fondo Deprezzamento Magazzino 150€

Perdita -50€

Rimanenze di perdite -100€

Si ipotizza che il mercato definitivamente imposta il nuovo valore delle merci presenti in

magazzino a 800€.

Il fondo ammontava a 150€ quindi è minore del valore di deprezzamento → si deve

aggiungere un costo dei 50€ rimanenti come minusvalenza:

COSTI RICAVI

Minusvalenza 50€

Totale 50€ Totale 0€

ATTIVITÀ PASSIVITÀ

Rimanenze 800€ Perdita -50€

Allo stesso modo del fondo di svalutazione dei crediti, se la diminuzione di prezzo è minore

del fondo, il suo valore viene scalato da quello del fondo e non appare come perdita.

N.B.

Spesso i fondi correttivi (come gli ammortamenti) vengono inseriti nelle attività dello stato

patrimoniale, come termine negativo.

In altri casi possono non essere inseriti e si mantiene il valore netto di un certo bene: in

questo modo però non si conosce l’entità della correzione.

ESERCIZIO

Alla fine del 2023, l'azienda presenta questo stato patrimoniale:

Durante il 2024 all’interno dell’azienda avvengono queste transizioni:

● Acquisto di materie prime per 620, con pagamento differito

● Vendita di prodotti finiti per 1.150 con incasso differito

● Sostenimento di costi di manodopera per 213, costi di produzione per 82, costi di

amministrazione e vendita per 51, tutti regolati per contanti

● Pagamento di imposte per 56 in contanti

● Pagamento oneri finanziari in via anticipata per 70 in contanti di cui solo 50 di

competenza dell’esercizio in corso

● Alienazione per contanti di un impianto per 38. Il valore contabile iniziale è di 80, già

ammortizzato per 46

● Incasso di crediti commerciali per 1234

● Perdite sui crediti accertate per 9

● Pagamento in contanti dei debiti verso fornitori per 680

● Rimborso in contanti di una rata mutuo in capitale per 35. Esistono 2 diversi tipi di

mutuo:

○ ammortamento alla francese: le rate del mutuo sono costanti, varia il

contenuto della rata:

■ inizialmente la maggior parte della rata è comprensiva della

restituzione del capitale

■ le ultime rate sono composte principalmente dagli interessi

○ ammortamento all’italiana: prima le rate sono comprensive dei soli interessi,

una volta saldati deve essere restituito l’intero capitale

● Destinazione dell'utile dell'esercizio precedente per 20 a riserva e per il rimanente a

dividendi successivamente. L’utile infatti può essere utilizzato per:

○ autofinanziare l’azienda e in quel caso si aggiunge alle ‘riserve’

○ distribuire i dividendi ai propri soci, immediatamente o in un periodo

successivo

● Ammortamento immobilizzazioni tecniche per 103 e ammortamento dei brevetti per 9

● Quota trattamento di fine rapporto per 17

● Perdite su crediti di competenza anche se non ancora rilevate per 5

● Imposta di competenza da liquidare nell'esercizio futuro per 22

● Costruzioni in economia per 42: le costruzioni in economia sono costruzioni

effettuate all’interno dell’azienda senza usufruire di fornitori esterni

● Alla fine del periodo si rilevano infine i seguenti valori:

○ rimanenze materie prime per 78

○ rimanenze semilavorati per 140

○ rimanenze prodotti finiti per 175

Per stendere un bilancio di fine esercizio corretto conviene considerare una transazione

alla volta e verificare che la somma delle attività sia ogni volta uguale alla somma delle

passività.

Per inserire le rimanenze bisogna considerare:

● le rimanenze finali dell’esercizio come un ricavo

● le rimanenze iniziali dell’esercizio (ossia quelle finali dell'esercizio precedente)

come un costo

STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO

ATTIVITÀ PASSIVITÀ COSTI RICAVI AVVENIMENTO

Perdita: -620 Costo materie acquisto di

Debito verso prime: 620 materie prime

fornitori: 620 per 620, con

pagamento

differito

Credito verso Utile: 1150 vendita prodotti Vendita di

clienti: 1150 finiti: 1150 prodotti finiti per

1.150 con

incasso differito

Cassa: -346 Perdita: -346 costi Sostenimento di

manodopera: costi di

213 manodopera per

costi 213, costi di

produzione: 82 produzione per

costi 82, costi di

amministrazion amministrazione

e e vendita: 51 e vendita per 51,

tutti regolati per

contanti

Cassa: -56 si nota che Pagamento di

nell’esercizio imposte per 56

precedente era in contanti

presente la

voce ‘debiti per

imposte’ quindi

il costo era di

competenza

dell’esercizio

passato ma

viene saldato in

questo esercizio

Debito per

imposte: -56

Cassa: -70 Perdita: -50 costo oneri Pagamento

Risconto attivo: finanziari: 50 oneri finanziari

+20 in via anticipata

per 70 in

contanti di cui

solo 50 di

competenza

dell’esercizio in

corso

Impianto: -80 fondo plusvalenza: Alienazione per

Cassa: +38 ammortamento 38-(80-46)=4 contanti di un

immobilizzazion impianto per 38.

i tecniche: -46 Il valore iniziale

Utile: +4 è di 80, già

ammortizzato

per 46 —> il

valore contabile

è 80-46=34.

Cassa: +1234 Incasso di crediti

Crediti verso commerciali per

clienti: -1234 1234

Crediti verso fondo Perdite sui

clienti: -9 svalutazione crediti accertate

crediti: -9 per 9

Cassa: -680 Debiti verso Pagamento in

fornitori: -680 contanti dei

debiti verso

fornitori per 680

Cassa: -35 Una parte dei Rimborso in

mutui viene contanti di una

saldata, ma non rata mutuo in

gli interessi, conto capitale

bensì il capitale per 35

→ Mutui

passivi: -35

Riserva: +20 Destinazione

Utile: -42 dell'utile

Debiti verso dell'esercizio

soci: +22 precedente per

20 a riserva e

per il rimanente

a dividendi, che

verranno

distribuiti

successivament

e

Fondo quota Ammortamento

ammortamento ammortamento immobilizzazioni

immobilizzazion immobilizzazion tecniche per 103

i tecniche: +103 i tecniche: 103 e

Fondo quota ammortamento

ammortamento ammortamento dei brevetti per 9

brevetti: +9 brevetti: 9

Perdita: -112

Fondo TFR: quota TFR: 17 Quota

+17 trattamento di

Perdita: -17 fine rapporto per

17

Fondo quota fondo Perdite su crediti

svalutazione svalutazione di competenza

crediti: +5 crediti: 5 anche se non

Perdita: -5 ancora rilevate

per 5

perdita: -22 costo imposta: Imposta di

debiti per 22 competenza da

imposte: +22 liquidare

nell'esercizio

futuro per 22

Impianti ed Utile: +42 ricavo da Costruzioni in

attrezzature: costruzioni in economia per 42

+42 economia: 42

scorte iniziali scorte finali rimanenze

materie prime: materie prime: materie prime

115 78 per 78

scorte iniziali scorte finali rimanenze

semilavorati: 90 semilavorati: semilavorati per

scorte iniziali 140 140

prodotti finiti: scorte finali di rimanenze

152 prodotti finiti:

175 prodotti finiti per

175

Si calcolano ora i valori finali delle varie voci:<

Dettagli
A.A. 2023-2024
116 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher DavideZanchettin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Panizzolo Roberto.