vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
OBIETTIVI:
● aumentare la produzione di Attività Produttive Dirette (APD)
● industrializzazione indotta (creazione di collegamenti tra settori) 9
CRESCITA BILANCIATA
Nurkse: serve una crescita bilanciata
- nell’industria
- nell’agricoltura
Servono grandi investimenti contemporaneamente.
[1] È fondamentale ampliare il mercato.
Nurkse crede che l’interconnessione tra settori aiuti il mercato (se il mercato è piccolo è un ostacolo
per lo sviluppo).
[2] È fondamentale aumentare la produttività.
Nurkse è contrario ad una politica keynesiana nei paesi in via di sviluppo: questi hanno un problema
di produttività, quindi un basso potere d’acquisto (necessario per Keynes).
es: nonostante i paesi sottosviluppati hanno una grande popolazione, non producono molto.
CRITICHE
Hirschman critica questa teoria:
1) I paesi sottosviluppati sono così per mancanza di manodopera e tecnologia (invece spesso
ricchi di materie prime)
-> irrealistico - per Hirschman - pensare che ci possano essere investimenti su larga scala.
2) Quella Nurkse non è una teoria della crescita perché presuppone una trasformazione troppo
radicale verso un’economia nuova, autosufficiente.
Non ci sarebbe una vera trasformazione ma una creazione di due economie, due settori che
inizierebbero a coesistere nonostante i diversi livelli di sviluppo, tecnologie, etc…
-> possibile disuguaglianza interna al paese
TEORIA DI LEWIS
Un'economia sottosviluppata è definita dualistica data la presenza di un settore agricolo tradizionale e
un settore industriale moderni.
Lewis: unico nero a ricevere il Nobel per l’economia. La sua analisi parte dall’idea che
-> le economie sottosviluppate sono caratterizzate da un settore agricolo predominante.
Come sviluppare un settore industriale pre-moderno?
Aumentando i risparmi nazionali per favorire l’investimento.
Economia sottosviluppata definita dualistica:
1) Settore agricolo tradizionale
2) Settore industriale moderno
= sviluppo possibile grazie alla forza lavoro che si sposta dal primo al secondo.
Teoria «strutturalista», ovvero di convivenza tra due settori.
Si basa sullo sviluppo mediante un cambiamento strutturale dell’economia (da agricola a industriale).
Lewis: l’agricoltura di un paese sottosviluppato occupa i lavoratori per sussistenza.
Salario: prodotto totale per lavoratore (prodotto medio). 10
LEGGE RENDIMENTI DECRESCENTI
I “classici” come Ricardo, Smith dicono: terre illimitate, di cui le più fertili più redditizie etc…
-> all’aumentare dell’impiego di manodopera, la produttività decresce.
Quindi, il prodotto totale del settore agricolo aumenta all’aumentare del lavoro impiegato in modo
meno che proporzionale: una certa quantità di manodopera non contribuisce più all’output
(rendimenti marginali = 0) -> surplus del lavoro.
Lewis non è d’accordo: in agricoltura il salario è il prodotto medio, non il
marginale.
Settore agricolo caratterizzato da abbondanza di forza lavoro, ma con
scarsa produttività e salari bassi.
Nel modello di Lewis, il settore manifatturiero moderno impiega la forza lavoro agricola in eccesso
senza diminuire il prodotto agricolo totale
● settore agricolo segue un processo «pre-capitalistico»
● settore industriale segue uno schema capitalistico
Nasce l’industria. Come conseguenza, la forza lavoro lascia l’agricoltura ma il prodotto
agricolo (Y) non cala (fino a che esce il surplus AB).
Livello E: equilibrio «capitalistico» [PMg = PMe (w)]
Livello D: «disoccupazione nascosta» (inferiore a quello ottimale).
Il prodotto industriale aumenta: col tempo la PMg dell’industria
- aumenta con gli investimenti
- diminuisce per l’entrata di nuova forza lavoro
Risultato: anche l’agricoltura diventa capitalista.
Nel tempo gli investimenti favoriscono l’accumulo di capitale: la crescita stimola lo sviluppo del paese.
Il risultato è un equilibrio:
1) Salario agricolo (w ) = salario manifatturiero (w )
agricolo manif
2) PMg agricolo = PMg manifatturiero
3) Non ci sono più allargamenti dell’industria (= non si lascia più l’agricoltura)
SVILUPPO
Il trasferimento del surplus di lavoro dal settore tradizionale al settore moderno avviene quando le
imprese del settore moderno possono assumere ad un salario appena superiore a quello agricolo
-> si verifica emigrazione dalle campagne verso le zone urbane industrializzate.
Le imprese capitalistiche hanno un notevole profitto
-> crescono fino a che non c’è un eccesso di manodopera 11
CRITICHE
1) Non sempre i profitti delle aziende vengono reinvestiti;
2) Il reinvestimento può avvenire attraverso diversi capitali, quindi la domanda può anche
diminuire invece che aumentare
3) Non è sempre vero che c’è un eccedenza di manodopera nel settore agricolo (e tantomeno
che può passare facilmente al manifatturiero)
4) La crescita demografica delle città e accaduta anche in assenza di crescita industriale…
come si spiega? TEORIA DI HARRIS E TODARO
1970: vogliono spiegare la migrazione rurale-urbana in assenza di un salario di equilibrio
Si può avere migrazione anche senza occupazione
-> è sufficiente che il salario urbano atteso sia maggiore di quello agricolo
Harris e Todaro partono dal modello di Lewis (economia sottosviluppata dualistica).
Si differenziano da Lewis però sostenendo che:
- salario industriale e agricolo non sono uguali
- l’agricoltura può anche non diventare capitalistica;
- il salario industriale può essere fissato ad un valore minimo se pur superiore di quello agricolo
● Se i lavoratori si muovessero liberamente
● Se il salario fosse competitivo nei 2 settori
= il salario agricolo e industriale sarebbe uguale
Salario di equilibrio: w = w = w .
E A I
Secondo Harris e Todaro questo non avviene.
L’industria assume lavoratori ad un contratto formale.
Il salario non sarà troppo basso, ma comunque superiore a quello
di sussistenza (agricolo).
Graficamente, sovrapponendo i due diversi grafici della domanda
di lavoro industriale e agricola (rapportate con i rispettivi salari), si
ottiene il salario di equilibrio teorico (w ).
E
-> valore che però non si verifica.
Il settore urbano occuperà solo L lavoratori ad un salario w = 4$
I C
I rimanenti lavoratori resteranno in agricoltura
-> salario più basso w = 0,8$.
A
La differenza sostanziale dal modello di Lewis riguarda il tasso
salariale: il valore della retribuzione calcolata per unità di lavoro.
12
A questo punto, secondo Harris e Todaro, scatta un meccanismo:
-> alcuni lavoratori si trasferiranno in città “sperando” di avere un salario più alto.
Nascono i lavoratori urbani
(Lavoratori dell’industria + Lavoratori urbani disoccupati).
Per calcolare la probabilità di trovare lavoro in industria è
necessario conoscere il numero dei lavoratori occupati e non.
Più la popolazione si sposta in città, minore è la probabilità di trovare lavoro nell’industria
-> le migrazioni avvengono solo fino ad un certo punto (salario più conveniente altrove).
La grande urbanizzazione favorisce la nascita di un settore “illegale”: economia informale.
Questa favorisce il settore industriale che tiene alta la domanda di lavoro e i salari.
Nascono attività in nero, contrastate da una “detassazione” alle attività minori.
TEORIA DI SOLOW
Il loro modello assume che il capitale e il lavoro abbiano rendimenti costanti.
Il capitale si accumula con l’investimento, ma è soggetto a deprezzamento: obsolescenza
-> va aggiunto del nuovo capitale.
L’investimento fa aumentare il rapporto tra capitale/lavoro.
Stato stazionario, situazione di rendimenti decrescenti (causa obsolescenza)
-> i nuovi investimenti sostituiscono a malapena il capitale deprezzato.
L’output per lavoratore aumenta anche in stato stazionario
● se c’è progresso
● se la produttività aumenta a tasso costante
Nel modello Solow-Swan il progresso tecnologico è esogeno: uguale per tutti.
- Ogni paese ha un diverso livello di PIL/lavoratore
- Ogni paese ha un uguale tasso di crescita del PIL
Quindi i paesi poveri diventano ricchi aumentando il PIL che investono.
Il modello di Solow-Swan è importante perché prevede il tasso di crescita dell’economia
-> convergenza condizionale
I paesi più poveri crescono più velocemente di quelli ricchi appatto che abbiano
1) tassi d’investimento simili
2) accesso alla stessa tecnologia
In un mercato globale, il capitale finanziario scorre verso paesi con più alto rendimento, ovvero i paesi
poveri, che hanno rendimenti più elevati.
In sintesi Solow e Swan voglio spiegare la crescita osservando
1) L’accumulazione di capitale
2) La crescita della forza lavoro
3) L’aumento della produttività 13
Solow estese il modello di Harrod e Domar
- aggiungendo la manodopera (fattore di produzione)
- rapporto capitale/lavoro non più fisso
IPOTESI BASE
Capitale a rendimenti decrescenti
Il nuovo capitale investito è appena sufficiente a compensare la perdita dell’obsolescenza
1) Aumentare la forza lavoro (aumenta il risparmio quindi aumentano gli investimenti)
Nel breve periodo l’economia rallenta (rendimenti decrescenti); è uno stato stazionario
costante.
2) Il progresso tecnologico è simile all’aumento di forza lavoro
-> stato stazionario costante ma cresce la produzione pro-capite.
3) Residuo di Solow nella crescita (non costante)
-> è l’aumento “esogeno” della produttività totale dei fattori nel loro complesso
es: migliori pratiche di gestione del settore pubblico e privato
SCHEMA
L = lavoro K = capitale ∂ = elasticità del prodotto Y = prodotto totale (reddito)
A = tecnologia g = tasso di crescita sy = tassi di risparmio
In generale, il modello di Solow-Swan prevede che l’economia convergerà ad un equilibrio di crescita
bilanciata = non dipende dal punto di partenza.
il modello prevede che in un mondo globale aperto, gli investimenti passino dai paesi più ricchi ai più
poveri, fino a che K/L (capitale pro capite) e Y/L (reddito pro capite) sono uguali tra tutti i paesi
Il sistema ritorna sempre all’equilibrio di lungo periodo.
(n+d)k = tassi di crescita della popolazione
L’aumento del tasso di crescita della popolazione porta minor reddito.
La crescita economica av