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SGR SICAV

Promuovere, istituire e organizzare FCI Promuovere, istituire e organizzare SICAV

Gestire patrimonio FCI Gestire patrimonio SICAV

Gestire patrimonio SICAV

Gestire patrimonio fondi pensione

Gestione individuale dei portafogli

Attività connesse e strumentali

Condizioni richieste per l’esercizio dell’attività bancaria

A tal fine, sono richieste (ex art. 14, comma 1 del TUB) le condizioni di seguito elencate:

1. Adozione della forma di società per azioni o di società cooperativa per azioni a responsabilità

limitata: e l’ubicazione della sede legale e della direzione generale nel territorio della repubblica;

2. Esistenza di un capitale versato di ammontare non inferiore a 10 milioni di euro: ovvero a 5

milioni di euro per le BCC (Banche di Credito Cooperativo). Questi limiti contemperano l'esigenza,

da un lato, di non ostacolare l'accesso al mercato di nuovi operatori, dall'altro di assicurare

adeguati mezzi finanziari alle banche nella fase d'inizio dell'attività. Per le sole BCC, ciascun socio

può sottoscrivere capitale della banca fino a un massimo di 50.000 euro e il valore nominale di

ciascuna azione deve essere compreso tra 25 e 500 euro;

3. Presentazione di un programma di attività, unitamente all'atto costitutivo e allo statuto, e di una

relazione tecnica contenente documenti previsionali dei primi tre esercizi: utili a stimare

l'ammontare degli investimenti pianificati per impiantare la struttura tecnico-organizzativa e le

relative coperture finanziarie, le dimensioni operative previste e i risultati economici attesi;

4. Possesso da parte dei partecipanti al capitale dei requisiti di onorabilità e degli altri presupposti

soggettivi necessari per il rilascio dell'autorizzazione: ex art. 25 del TUB;

5. Possesso da parte degli esponenti aziendali dei requisiti di professionalità e di onorabilità: ex art.

26 del TUB.

L'istruttoria della banca d’Italia deve concludersi entro 180 giorni dalla data di ricevimento della domanda.

L'autorizzazione è rilasciata da BCE su proposta della banca d’Italia. Qualora dall'accertamento dei requisiti

previsti non risulti garantita la sana e prudente gestione, la banca d'Italia nega l'autorizzazione. La banca

d'Italia può richiedere ulteriori informazioni e chiarimenti a integrazione della documentazione già prevista

dalla legge. In sede di rilascio dell’autorizzazione, la banca d’Italia può fornire indicazioni affinché le linee di

sviluppo dell’operatività assicurino il rispetto delle regole prudenziali e delle esigenze di sana e prudente

gestione. Una volta iscritte nell’albo, le banche potranno esercitare, oltre all’attività bancaria, ogni altra

attività finanziaria, secondo la disciplina propria di ciascuna, nonché attività connesse o strumentali.

Condizioni richieste per l’iscrizione all’albo degli intermediari finanziari

Ai sensi dell’art. 107, comma 1, del TUB, l’iscrizione nell’albo degli intermediari finanziari è subordinata a:

1. Adozione della forma di società per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata e

cooperativa: unita a sede legale e direzione generale situate nel territorio della repubblica;

2. Capitale sociale iniziale non inferiore a 2 milioni di euro: per gli intermediari che intendono anche

prestare garanzie, tale requisito è elevato a 3 milioni di euro e si riduce a 1,2 milioni di euro in casi

di adozione della forma di società cooperativa a mutualità prevalente e di esercizio esclusivo

dell'attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico senza rilasciare garanzie;

3. Presentazione di un programma di attività: che descrive le linee di sviluppo dell'intermediario e

l'evoluzione delle grandezze finanziarie e patrimoniali nella fase di avvio dell'operatività e della

struttura organizzativa, unitamente all'atto costitutivo e allo statuto. La valutazione di tali

documenti ha una rilevanza centrale nel procedimento di autorizzazione;

4. Possesso da parte dei titolari di partecipazioni e degli esponenti aziendali dei requisiti previsti;

5. Non sussistenza, tra gli intermediari finanziari o i soggetti del gruppo di appartenenza e altri

soggetti, di stretti legami che ostacolino l'effettivo esercizio delle funzioni di vigilanza;

6. Oggetto sociale limitato a specifiche attività: gli intermediari sono vincolati dalla regola

dell’esclusività che preclude lo svolgimento di ogni attività diversa da quelle per le quali si è iscritti.

Qualora dalla verifica di banca d’Italia non è accertata la sana e prudente gestione potrà essere negata

l’iscrizione. Economia degli intermediari finanziari – mercato mobiliare, obbligazioni e azioni

Ogni mercato scambia un determinato tipo di titoli. Il mercato mobiliare è il luogo fisico o virtuale che

consente l’insieme degli scambi di strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, titoli di stato, derivati ecc.),

prima della loro scadenza naturale, che incorporano diritti economici (dividendi o rendimenti) ed

eventualmente amministrativi (diritto di voto). La caratteristica fondamentale di questo mercato è l’elevato

grado di standardizzazione e di trasferibilità degli strumenti. Tale mercato è possibile distinguerlo in base a:

• Maturity: ovvero sulla base della scadenza di uno strumento distinguendo:

Mercato monetario: mercato degli strumenti con scadenze brevi (massimo un anno). In

o questo mercato operano gli investitori istituzionali perché i volumi minimi sono molto

elevati. In questo mercato sono scambiati, ad esempio, i BOT (buoni ordinari del tesoro);

Mercato dei capitali: mercato degli strumenti a lungo termine (superiore a un anno);

o

• Classi di strumenti: distinguendo:

Mercato obbligazionario: in cui si scambiano titoli obbligazionari che comportano un

o rimborso determinato ex-ante per l’investitore;

Mercato dei derivati: in cui si scambiano titoli derivati;

o Mercato azionario: in cui si scambiano titoli azionari cioè partecipazioni al capitale sociale

o delle società che emettono azioni (sono titoli partecipativi non come le obbligazioni);

• Volumi di scambio: distinguendo mercati:

Al dettaglio: mercati che si rivolgono a una clientela retail (familiare per esempio). Un

o esempio è il BTP valore che è ideato per un risparmiatore finale. La soglia di ingresso in

termini di prezzo e volume di acquisto è molto bassa (si può comprare anche un solo BTP);

All’ingrosso: al contrario del precedente, è rivolto a una clientela istituzionale (banche,

o assicurazioni, SIM, SGR ecc.). In questo mercato i volumi sono molto elevati così come le

disponibilità degli operatori (si trasferisce un enorme mole di fondi al soggetto in deficit);

• Livello di regolamentazione: distinguendo:

Mercato regolamentato: hanno un elevato grado di regolamentazione in cui vigono regole

o anche di autorizzazione sugli strumenti standardizzati negoziati;

Mercato over the counter: tutto ciò che è al di fuori del mercato regolamentato. Anche in

o questo mercato vi sono delle regole ma non sono così stringenti come per il regolamentato.

In questo mercato gli agenti personalizzano i propri contratti (meno standardizzazione);

Ulteriori categorie trasversali di classificazione (sia per mercati creditizi che mobiliari) sono:

• Localizzazione degli scambi: distinguendo:

Mercati fisici: esiste un luogo fisico in cui avvengono le contrattazioni dei titoli quotati;

o Mercati telematici: ormai quasi gli unici utilizzati, sono mercati gestiti attraverso un motore

o di trading telematico, cioè un software che sa comporre in modo efficiente il book (la

tabella dove sono riportate le proposte di acquisto e di vendita);

• In base alla gestione: distinguendo:

Mercati pubblici: gestiti da un ente pubblico;

o Mercati privati: gestiti da una società privata che assume i caratteri di mercato-impresa in

o quanto è un’organizzazione che opera secondo una logica di stretta economicità. Deve

quindi fare i conti con una forte concorrenza, che fa sì che essa dovrà offrire performance

competitive (costi di transazione bassi, servizi di alta qualità ecc.);

• In base alla dimensione geografica: distinguendo:

Mercati domestici: fanno riferimento al paese nazionale;

o Mercati internazionali: gli operatori che effettuano scambi sono di mercati nazionali diversi

o (valute di scambio diverse).

Mercato mobiliare contro gli altri

Il collegamento fra le unità facenti parte dei settori utilizzatori finali delle risorse è di tipo diretto nel

mercato mobiliare (poiché le passività emesse dai soggetti in deficit vengono sottoscritte direttamente dai

soggetti in surplus), mentre è di tipo indiretto nel mercato assicurativo, creditizio e dei servizi di pagamento

(perché il passaggio delle risorse avviene attraverso l’interposizione del bilancio dell’intermediario con

assunzione diretta dei relativi rischi da parte di quest’ultimo).

Mercato mobiliare ed efficienza

Come ogni mercato, anche il mercato mobiliare ha il compito di stimolare l’efficienza in termini di:

• Efficienza allocativo-funzionale: trasferire risorse finanziarie dall’unità in surplus a quella in deficit

mediante il finanziamento degli investimenti più redditizi (miglior rapporto rischio-rendimento);

• Efficienza informativa: attiene alla proprietà di far riflettere nei prezzi tutte le informazioni

disponibili (anche storiche) riguardo i titoli stessi. Il risparmiatore vorrebbe che il prezzo esprimesse

il valore dell’azienda e possiamo definirlo quindi come l’attualizzazione di tutti i flussi finanziari che

l’azienda effettivamente produce (un’azienda sana produce flussi di cassa che, con riguardo a quelli

futuri attualizzati ad oggi, forniscono un’idea di valore dell’azienda stessa). Le informazioni sono

quindi fondamentali per valutare la correttezza del prezzo. Questa efficienza ha varie intensità:

Efficienza informativa debole: i prezzi incorporano soltanto informazioni di tipo storico;

o Efficienza informativa semi-forte: i prezzi sintetizzano tutte le informazioni pubbliche;

o Efficienza informativa forte: i prezzi sono la risultante di tutte le informazioni disponibili di

o tipo storico e prospettico e di dominio pubblico e private;

• Efficienza tecnico-operativa: l’allocazione delle risorse avviene con il minore costo di trasferimento

o di intermediazione (funzione delle diverse forme organizzative).

Questi elencati sono obiettivi in termini di efficienza mentre i seguenti, invece, riguardano alcune proprietà

che il mercato mobiliare, sempre con riguardo all’efficienza,

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
184 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher HawkedF di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Murè Pina.