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GESTIONE STAKEHOLDER

L’impresa deve gestire in modo armonico le relazioni con i diversi stakeholder.

CHI SONO?

Stakeholder interni:

• stakeholder grazie cui l'azienda riesce a sopravvivere

Proprietà/Azionisti

◦ ‣ Maggioranza

• Assoluta: 50% +1 dei diritti di voto

• Relativa: <50% ma una quota > degli altri

‣ minoranza: si possono unire in patti di sindacati

PROPRIETA’

‣ Conferenza di capitale di rischio, azionisti nelle S.p.a. (Società in cui il capitale è

suddiviso in azioni di ugual valore), soci

‣ Diritto/dovere di beneficiare dei risultati

‣ Diritto/dovere di governare

Manager:

◦ si intendono i dirigenti che rispondono al direttore generale. Si tiene separato

perché ha più potere di influenzare il funzionamento delle imprese, la capacità di incidere sulle

decisioni dell'impresa dipende da:

dimensione/complessità dell'impresa:

‣ in un'azienda grande c'è più delega quindi più è

grande maggiore è il potere del manager

struttura proprietaria:

‣ • concentrata: ci sono pochi grandi azionisti

• frammentata: tanti micro azionisti -> maggior potere dei manager

meccanismi d'incentivo:

‣ i manager si possono remunerare con meccanismi volti ad

allineare i suoi interessi con l'azienda (parte variabile e associata ai risultati), qui il

manager e gli azionisti sono allineati

presenza di un mercato finanziario efficiente:

‣ nel momento in cui un'azienda sta

andando male è facile comprarla da chi è interessato, in questo caso il manager è

spronato a lavorare al meglio perché altrimenti è facile che si cambi di proprietà. Da

maggior visibilità alle azioni dei manager, agis\ce in maniera trasparente e negli interessi

dell'impresa.

Dipendenti:

◦ anche loro un po’ rischiano nell’attività d’impresa, la loro forza dipende da:

‣ Livello di partecipazione al processo decisionale: dipende:

• allo stile di direzione o partecipativo (+ forza dei dipendenti) o autoritario (forza della

direzione)

• Legislazione: nei diversi paesi ci sono leggi che possono tutelare diversamente i

dipendenti (Germania/Giappone -> i dipendenti per legge sono + tutelati)

‣ Livello di rappresentanza e rilevanza delle associazioni sindacali

Stakeholder esterni primari competitivi

• Clienti:

◦ Fornitori:

◦ Concorrenti:

◦ ‣ Attuali: aziende che attualmente realizzano prodotti simili ai miei

‣ Potenziali: potenzialmente potrebbero diventare miei competitors

• potenziali entranti: oggi non producono questi prodotti ma che potrebbero entrare, i

problemi per loro ad entrare sono:

◦ fabbisogno di capitale

◦ economie di scala/apprendimento

◦ accesso privilegiato alle risorse: i nuovi entranti non sono conosciuti dai fornitori

◦ differenziazione: presenza di operatori con marchio e lealtà al consumo

• produttori di beni sostituti

Dipendono da:

• tasso di concentrazione: + frammentata + competizione

• diversità concorrenti:

• condizioni di costo: materie simili maggior competizione

Modello di Porter (1980): se tu azienda hai

bisogno con quale sistema competitivo (allargato) ti

interfacci devi analizzare 5 forza (Modello delle

5 forze competitive), il modello non descrive gli

stakeholder di un'impresa, ma fa capire perché

alcuni contesti competitivi sono più facili:

◦ (interna): rivalità tra i concorrenti attuali

◦ Minaccia che potrebbe essere esercitata da

potenziali entranti

◦ Minaccia da produttori sostituti

◦ Potere contrattuale dei clienti

◦ Potere contrattuale dei fornitori

Per valutare una filiera di produzione si usano

alcune chiavi:

La struttura del mercato di fornitura o di sbocco:

◦ nel caso di un mercato con pochi

soggetti il fornitore assume un peso maggiore

valore di scambio:

◦ legato ai concetti di:

‣ specificità: legata strettamente all'impresa e al suo valore, più specifici più sono leagto al

fornitore

‣ quasi-rendita

Caratteristiche della relazione:

◦ fiducia tra comparti, trasparenza informativa, altrimenti

complicazione rapporti stakeholder verticali.

stakeholder esterni secondari non competitivi

• Banche/sistema finanziario:

◦ possono essere:

‣ banche: al momento del prestito le visioni di impresa e banca sono abbastanza allineate

‣ investitori istituzionali

• fondi istituzionali

◦ venture capital: aziende più giovani

◦ private equity: aziende con storia più lunga

• fondi pensione: investe i contributi pensionistici

• compagnie assicurative: noi paghiamo subito un premio e loro in caso dopo ci

risarciscono, quindi con la liquidità di eccesso

Influenza di questi stakeholder dipende da:

livello di indebitamento

• (più alto è il debito più la banca è forte)

dimensione e prestigio dell'impresa

• (se l'azienda è grande la banca è più

propensa a prestare soldi)

caratteristiche del sistema finanziario:

• se il Mkt Finanziario è efficiente (con facile

accesso alla borsa) minore è il potere delle banche perché le aziende hanno altre

alternative

Sistema pubblico (stato):

◦ è uno stakeholder che impone le proprie decisioni, la sua influenza

avviene attraverso tre categorie di azioni:

‣ regolamentazione del mercato

‣ tutela la concorrenza (antitrust)

‣ politiche macroeconomiche

• tassi d'interesse

• fissa aliquote fiscali

• efficenza dei servizi pubblici

Ambiente naturale:

◦ ha interesse che non lo danneggi: stakeholder sempre + pressante, ha

una duplice natura:

‣ non competitiva (politiche ambientali che pongono regole)

‣ apre opportunità di business

Gruppi d’interesse vari:

◦ incidenza a livello competitivo. Impresa inserita in un contesto

sociale, si dividono in:

‣ associazioni sindacali: interessi dei lavoratori

‣ associazioni di consumatori: interesse nel prodotto

‣ ONG e terzo settore

‣ comunità locali

Questi gruppi stanno esercitando sempre più pressione per comportarsi in maniera

virtuosa (responsabilità sociale), possibilità di ottenere attraverso la responsabilità sociale:

• Reputazione

• vantaggio competitivo

Il rapporto si fonda su:

• legittimità sociale

• credibilità

• fiducia

RILEVANZA STAKEHOLDER

Mitchell e Al

Ci sono 3 elementi che determinano la rilevanza di uno

stakeholder:

potere

• = capacità di modificare il comportamento degli

altri

◦ natura

‣ coercitiva: regolamentazioni imposte dallo

stato

‣ utilitaristica: potere contrattuale

‣ simbolica: con il loro comportamento

possono arrecare un danno reputazionale

legittimità:

• percezione generalizzata che l'esigenze di

un gruppo di stakeholder siano appropiate/legittime

urgenza:

• azione nella quale le esigenze di un soggetto diventano pressanti/critiche

Agenda modello:

1 carattersitica

• dormineti

• discrezionali: a discrezione dell'azienda di accogliere o meno le istanze di questi soggetti

• richiedenti/domandanti: non hanno potere o legittimità, ma fanno richieste (azionisti di minoranza)

2 caratteristiche

• dominanti: azionisti di maggioranza nel cda

• pericolosi: ad esempio i terroristi

• dipendenti: un dipendente licenziato senza giusta causa, per farsi ascoltare devono cercare uno

con il potere

3 carattersitiche

• assoluti/definitivi: azionisti di maggioranza che hanno il bisogno di cacciare un manager

Sempre per la gestione degli stakeholder c'è il:

Modello di Clarkson

Ci sono 4 possibili comportamenti:

• reazione: ignorare le richieste

• difesa: cercare il minimo soddisfacimento delle aspettative

• adattamento: soddisfare le richieste

• pro-attività: fare più di quanto richiesta

Per decidere mi baso su:

• rischio/minaccia

• Potere cooperazione

• savage

SOSTENIBILITÀ

Si sente l'esigenza che le aziende si comportino in maniera corretta.

SVILUPPO SOSTENIBILE

fattori di cambiamento

• -> necessità di rivedere gli attuali modelli di produzione e consumo

◦ iper-globalizzazione

◦ questione ambientale/rifiuti generati

◦ disuguaglianza

◦ scandali etica

definizione di cosa si intende sviluppo sostenibile:

• = modello di sviluppo che consenta alla

generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere le possibilità delle

generazioni future di soddisfare i propri. Ha varie implicazioni in base a se si considera:

sistema economico:

◦ ‣ sostenibilità economica: capacità di generare reddito e lavoro per la popolazione

‣ sostenibilità sociale: garantire condizioni di benessere equamente distribuite

‣ sostenibilità ambientale: mantenere la qualità di riproducibilità delle risorse naturali

impresa:

◦ impegno protratto e consapevole volto a raggiugnere le prorpie finalità bilanciando

contemporaneamente obbiettivi diversi:

‣ economici: ricercare una governance che permettano agli azionisti di ottenere risultati

economici

‣ sociali: ottenere obbiettivi di equità sociale (pari opportunità per i dipendenti)

‣ ambientali: gestione efficiente delle risorse naturali

Questo ha bisogno di essere rendicontato come un bilancio

agenda 2030:

• 25/11/2015: è una partnership tra istituzioni pubbliche e cittadini per adottare una

strategia globale che sostenga la sostenibilità del pianeta. Si sono uniti i rappresentanti di 193

paesi dell'ONU che hanno scelto di sottoscrivere questo patto

IMPRESA SOSTENIBILE

pressioni e iniziative:

• ◦ arrivano da stakeholder per adottare modelli di consumo diversi (dipendenti)

◦ arrivano dai fornitori

◦ nuove generazioni (Gen Z) dopo 1997

Le iniziative messe in atto sono:

◦ Business round table: 181 CEO americani si sono uniti per ridefinire l'obbiettivo delle imprese,

ciò che hanno fatto è uno "statement on the porpouse of a corporation"

◦ decarbonizzazione del proprio business

nuovi modelli di business/nuove competenze:

• economia circolare:

◦ modello di produzione e consumo finalizzato a "non sprecare", che

innovazione su

implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione... tutto questo implica

produrre, vendere, risorse umane

modi di nuovi modi di cambia il modo

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
31 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AleDeCarli04 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano o del prof Dagnino Irene.