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DIRIRTTI DI BREVETTO

Sono beni economici e danno la possibilità all’azienda di utilizzare in via esclusiva lo sfruttamento di una determinata

invenzione. Il valore di un brevetto:

- l’azienda puo acquistare il brevetto internamenteà iscriveremo i costi sostenuti per la brevettazione

- puo essere acquistare il brevetto esternamenteà iscriveremo gli oneri

è importante dire che a volte quando un’azienda acquisisce un brevetto non ne diventa proprietaria al 100%, ma può

capire che acquisisce un diritto di utilizzare in esclusiva un brevetto ma questo diritto ha la durata di un tot di anni. per

questo tipo di occasioni l’azienda paga per avere in proprietà totale questo brevetto. Ci può essere un pagamento

iniziale e dei costi che dovremmo pagare annualmente, nel bilancio verranno iscritti nel conto economico come costi

di esercizio.

CONCESSIONE

Sono provvedimenti con i quali la pubblica amministrazione trasferisce ad altri soggetti i propri diritti o poteri, con

relativi oneri e obblighi.

LICENZE

Sono iscritte autorizzazioni con le quali si consente l’esercizio di attività regolamentate. Sono capitalizzabili solo i

pagamenti iniziali una tantum. I compensi pagati proporzionalmente alle vendite o produzioni sono iscritti in conto

economico tra i costi di esercizio. Il periodo di durata è definito al minore tra vita utile e durata dei diritti legali.

MARCHIO

(insieme alla ditta e all'insegna) è uno dei segni distintivi dell'azienda (o di un suo prodotto fabbricato e/o

commercializzato) e può consistere in qualunque segno suscettibile di essere rappresentato graficamente, tra cui

emblemi, parole, suoni e forme del prodotto o della

sua confezione. E’ possibile iscrivere i Marchi nello Stato Patrimoniale sia in caso di acquisizione da terzi che in caso di

produzione interna. Non esaurisce la propria utilità con l’utilizzo, cosa che avviene con le immobilizzazioni materiali.

Nei principi contabili internazionali non vengono ammortizzati ma vengono sottoposti a test dal quale si possono

avere delle rettifiche di valore. Il valore di un marchio si puo iscrivere solo quando acquistato esternamente.

AVVIAMENTO

Non fa riferimento ad un bene, assomiglia di più ad oneri pluriennali perché non è alienabile separatamente dal

patrimonio aziendale. Il valore dell’avviamento presuppone che l’azienda abbia acquistato per incorporazione un’altra

azienda già operante, a fronte di questa acquisizione per incorporazione si è caricata nel proprio stato patrimoniale

tutte le attività e passività dell’azienda acquisita.

È un maggior valore che viene riconosciuto rispetto a quei fattori produttivi che sono iscritti nello SP, oppure ci

possono essere delle capacità o fattori intangibili (valore relazioni commerciali).

Si forma con l’attività dell’azienda per effetto di sforzi organizzativi; tuttavia, non è possibile nel bilancio l’avviamento

autoprodotto ma si puo iscrivere solo quando si forma a fronte di una acquisizione. Per l’avviamenti la recuperabilità

va dimostrata ogni anno per mantenere in bilancio il suo valore. L’avviamento viene ammortizzato entro il periodo di

vita utile, che deve essere stimato dagli amministratori con prudenza, PAYBACK PERIOD= periodo di tempo in cui

à

l’azienda riesce a recuperare il prezzo pagato. Oppure si puo usare un criterio più matematico facendo corrispondere

alla vita utile dei beni nell’attivo dell’azienda acquisita ponderata dal valore di questi beni, la durata media

dell’azienda acquisita corrisponderà all’avviamento. La vita utile solitamente è 10 anni ma in casi eccezionali puo

rientrare fino ai 20 anni.

IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO E ACCONTI

Comprende:

- beni immateriali in corso di realizzazione

- acconti a fornitore per anticipi riguardanti l’acquisizione di immobilizzazioni immateriali

titolarità̀

Accolgono valori «transitoriamente», all’acquisizione della del diritto i valori sono spostati nella voce

rispettiva delle immobilizzazioni immateriali. Per questo non sono soggetti ad ammortamento.

ALTRE IMMOBILIZZAZIONI

Dentro questa voce possono essere iscritti sia oneri pluriennali che beni non riconducibili alle altre voci. Quando

l’azienda usa un bene in leasing effettuando una miglioria che cambia radicalmente quelle spese vanno tra le altre

immobilizzazioni

6/10/23

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Presentano meno criticità rispetto a quelle immateriali perché sono più semplici da rappresentare e non si pongono

problematiche relative alla dimostrazione dell’attività pluriennale. Nella registrazione andremo a trascrivere beni, di

cui l’azienda è proprietaria, destinati ad un utilizzo pluriennale. Beni materiali previs< dal Codice Civile:

Fabbrica8 strumentali per svolgere a;vità

àdes8na8

opera8ve.

Fabbrica8 non strumentalià l’azienda ne è proprietaria

ma vengono des8na8 ad a;vità diversi.

L’impianto è una rimanenza in magazzino

Impianto specifico a.raverso il quale si svolgono

à

processi di produzione

Impian8 generici si trovano in un fabbricato industriale

à

Immobilizzazioni in corso e accon8à voce transitoria

CONTO ECONOMICO B= costi

Un’immobilizzazione materiale è un bene tangibile di uso durevole (utilità pluriennale), l’azienda puo diventare

proprietaria di questo bene acquistandolo o utilizzandolo internamente, beni in corso di costruzione e somme versate

in acconto di prossimo acquisto/produzione.

Se l’azienda cambia idea rispetto all’utilità pluriennale del bene e venderlo, quest’ultimo deve essere iscritto

nell’attivo circolante. Tra le immobilizzazioni iscriviamo beni che per l’azienda devono essere utilizzati durevolmente.

Il criterio di valutazione di produzione o di acquisto è dato da: Ammortamenti: nel conto economico voce B10.b;

Svalutazioni : conto economico voce B10.c.

La scelta del legislatore di applicare il concetto di utilità

residua è che le immobilizzazioni sono iscritte al valore netto

contabile. Al 31/12 alla chiusura di bilancio entra in gioco

l’utilità residua, quando l’azienda riesce ancora a trarre

dall’utilizzo di quel bene , si calcolaà dal

costo storico (costo originario del cespite)

-ammortamenti

-svalutazioni

= VALORE ESPOSTO IN BILANCIO

Quando L’azienda diventa proprietaria del bene?? Dipende dall’utilità del bene

Tutto ciò che è cespite viene identificato, questo porta d una serie di complicazioni legate al fatto che si tratta di un

bene di modico valore oppure beni che si devono spesso sostituire perché sono tendenti molto a rompersi. Quando

l’azienda possiede beni strumentali di scarso valore consente un eccezione al principio netto contabile permettono di

tenere nello SP un valore constante che non viene ammortizzato.

Quando l’azienda dop due anni di acquisto del bene, effettua un ampliamento, si faranno costi sostenuti a fronte di

beni di cui l’azienda è proprietaria. Questi costi andranno a incrementare il valore del cespite nello stato patrimoniale.

È possibile iscrivere costi nella stessa voce del cespite a condizione che l’interventi in qualche modo modifichino la

capacità produttiva del bene o aumentino la vita utile fronte di questo intervento. stessa cosa vale per i costi di

manutenzione straordinaria.

ACQUISIZIONE CON BENEFICIO DI CONTRIBUTI

Si suppone che l’azienda acquisti un bene strumentale beneficiando di contributi, nell’ambito di questo bando

presenta l’acquisizione di beni strumentali. Verrà posto un contributo da parte di un ente pubblico a fronte di

investimenti di vario genere (es. acquisizione del bene strumentale). I contributi si iscrivono in bilancio nel momento

in cui esiste la ragionevole certezza che questi saranno acquistati e erogati. Vengono rappresentati in bilancio

seguendo due modi:

- Metodo direttoà l’azienda acquista il cespite (iscritto nell’attivo SP), il contributo ricevuto viene iscritto nella

stessa voce dell’attivo ma con segno -. Ci porta a iscrivere il contributo in riduzione del costo del cespite,

l’ammortamento di applica al netto del contributo sul costo del cespite.

- Metodo indirettoà permette di mettere in evidenza il costo storico del cespite (si iscrive nell’attivo dello SP)

, il contributo si iscrive tra i ricavi di periodo nella voce 5 del CE. Nascerà un problema di competenza

economica perché la competenza di quel ricavo corrisponde alla vita utile di quel bene pluriennale, questo

porterà al 31/12 a iscrivere un risconto passivo tra le passività.

AMMORTAMENTO

Processo noto, (quando si ha a che fare con attrezzature di modico valore queste non si ammortizzano) non tutte le

immobilizzazioni si ammortizzano, si hanno dei beni che rientrano nella categoria di beni a vita utile indefinita: es.

opere d’arte sono beni che non si consumano con loro utilizzo, un altro caso è quello dei terreni, hanno un’utilità che

puo beneficiare indefinitamente nel tempo. Le quote di ammortamento decorrono dal momento che il cespite è

pronto per l’uso di attività operative dell’azienda. il processo di ammortamento è sistematico, ma applicando questo

meccanismo ci troveremo calcolare una quota di ammortamento in un intero anno di gestione, a volte però

l’ammortamento inizia a decorrere nel corso dell’anno. È accettabile dimezzare le normali aliquote di ammortamento

nell’anno di acquisto del cespite se il risultato ottenuto non si discosta significativamente dalla quota calcolata a

partire dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto per l’uso.

I principi contabili e le norme non permettono di calcolare l’ammortamento pro quota nel primo anno, quello che è

consentivo è di dimezzare la quota di ammortamento nel primo anno, altrimenti dovremmo applicarla per intero.

L’ammortamento è un processo sistematico, per costruire un piano di ammortamento vanno definiti tre elementi:

- Valore da ammortizzare valore da ammortizzare viene associato in molti casi al costo storico, viene

àIl

calcolato tra la differenza del costo di acquisto/produzione- valore residuo. Spesso e volentieri il valore da

ammortizzare coincide con il costo storico, quando si ha un valore residuo l’ammortamento si interrompe

quando il valore netto contabile si uguaglia al valore residuo.

- Vita utileà nella definizione del Codice civile deve essere definita dagli amministratori, il concetto della vita

utile non è predefinito nelle norme del Codice civile, però ci sono norme che definiscono dei limiti ne

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
67 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulietta.88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Castellano Nicola Giuseppe.