I FINI DELL’AZIENDA:
L’azienda deve garantire le condizioni economiche in modo da poter
raggiungere i propri fini. La finalità è di tipo economico e consiste nella
creazione di ricchezza ovvero nel perseguimento dell’economicità.
Creazione di ricchezza:
• Valore degli output maggiore del valore degli input
• Nelle differenti componenti dell’azienda
• Nel breve come nel lungo termine
L’economicità deve essere raccordata con un sistema di principi guida:
• Durabilità: attitudine a durare nel tempo in un ambiente mutevole.
• Autonomia: attitudine a vivere senza interventi di sostegno e di copertura.
• Equilibrio: insieme simultaneo di più equilibri (reddituale - finanziario (risorse)
- monetario (entrate ed uscite)).
IL FUNZIONAMENTO DELLE AZIENDE:
Come nasce un’azienda:
– Ha origine da un’idea imprenditoriale (in un soggetto o in un gruppo di
soggetti) che deriva dall’individuazione di un bisogno da soddisfare.
– Vengono valutate le condizioni di contesto favorevoli allo svolgimento
dell’attività.
– Viene decisa la scelta dell’investimento iniziale.
Le operazioni:
– Acquisire i fattori produttivi • Il circuito del capitale di proprietà
• Il circuito del capitale di terzi
– Trasformare i fattori produttivi in prodotti e / o servizi (output)
• Il circuito della produzione
– Vendere i prodotti e i servizi ottenuti
Il reperimento delle risorse monetarie:
– Il circuito dei finanziamenti attinti a titolo di capitale di proprietà (Capitale
iniziale, Capitale di rischio). Viene conferito all’azienda senza alcun obbligo di
restituzione.
– Il circuito dei finanziamenti attinti a titolo di capitale di terzi (Capitale di
prestito oneri derivanti).
Corrisponde ad una disponibilità temporanea di denaro, acquisito da
● “soggetti” terzi che dovrà essere restituito secondo modalità stabilite
contrattualmente.
L’azienda sostiene degli oneri per la disponibilità temporanea del
● denaro (che non è di sua proprietà).
Nel caso in cui non vengano restituiti ai finanziatori, questi ultimi
● possono anche richiedere il fallimento dell’azienda.
L’azienda entra in contatto con due mercati differenti:
• Il mercato dei fattori produttivi
• Il mercato di vendita (dei beni)
Le operazioni che l’azienda effettua si possono classificare in due categorie:
• Operazioni di interna gestione (la “trasformazione” di fattori produttivi in
prodotti)
• Operazioni di esterna gestione (operazioni di scambio) con lo scopo di
(reperire i fattori produttivi (specifici e generici) e collocare i prodotti ottenuti)
Mezzi monetari sono quindi impiegati nell’insieme di azioni finalizzate a
trasformare i fattori produttivi in prodotti grazie l’attività di produzione.
L’azienda entra in contatto con gli operatori presenti nel mercato dei capitali
(Singoli investitori, Banche, Società finanziarie).
I differenti fattori produttivi (input):
Un fattore produttivo è un elemento disponibile per la produzione con la
caratteristica di essere valorizzabile utilizzando un metro monetario:
• Deve avere influenza sullo svolgimento del processo economico
• Deve essere vincolabile all’azienda per un periodo temporale
• Deve contribuire in modo da poter remunerare gli oneri che sono stati
sostenuti per la sua acquisizione – produzione.
Fattori produttivi a fecondità semplice:
– Fattori utilizzati solamente per un ciclo produttivo
– Dopo la loro utilizzazione non sono più disponibili
Fattori produttivi a fecondità ripetuta
– Vengono utilizzati per più cicli produttivi
– Dopo un ciclo produttivo si “consuma” solamente parte della loro utilità
economica
L’acquisizione di fattori produttivi rappresenta un costo che viene misurato
dalla quantità dei mezzi monetari che escono dall’azienda.
La cessione dei prodotti rappresenta un ricavo che viene misurato dalla
quantità di mezzi monetari che entrano in azienda.
LA FORMAZIONE DEI VALORI:
• Debiti (per il cliente) e crediti di funzionamento (per l’imprenditore):
– Sorgono nel momento in cui avviene lo scambio
L’aspetto numerario ed economico:
Le entrate e le uscite di denaro (numerarie) misurano:
• Costi di acquisto dei fattori produttivi
• Ricavi per la vendita di prodotti
• Aumenti o diminuzioni di capitale di proprietà
La dimensione numeraria delle operazioni è definito come l’aspetto originario
che misura il derivato aspetto economico (ovvero il confronto tra i ricavi e i
costi, per valutare se ho creato ricchezza).
Aspetto economico:
• Costi sono relativi all’acquisizione dei fattori produttivi (includono
gli oneri finanziari).
• Ricavi sono relativi al collocamento dei prodotti (comprendono
anche i proventi finanziari).
• Capitale di proprietà.
Aspetto finanziario:
• Denaro, entrate e uscite.
• Crediti – debiti (dilazione, ritardo del pagamento e ritardo di incasso)
Gli obiettivi dell’imprenditore:
Le caratteristiche dei fattori produttivi:
Distribuzione temporale:
● fattori a logorio totale (circolanti) (a fecondità semplice)
● fattori a logorio parziale (fissi) (a fecondità ripetuta)
● fattori perenni (terra)
Grado di divisibilità:
Divisibili ( ad esempio la farina, divisibile in più parti)
✓ Indivisibili ( ad esempio un pc, da prendere nella sua unità in quanto non
✓
divisibile).
L’imprenditore puro, nel momento in cui i fattori produttivi sono delegati a
terzi. (differenza tra i ricavi e i costi)
Obiettivo: massimizzare questa differenza
Dove C rappresentano i costi suddivisibili in:
Costi espliciti (il costo dei fattori forniti da soggetti terzi)
✓ Costi impliciti (il costo dei fattori forniti dall’imprenditore)
✓ (per l’imprenditore puro, non ci sono i costi
impliciti)
L’imprenditore concreto:
Colui che oltre alla propria attività organizzativa fornisce anche alcuni
✓
fattori della produzione.
Reddito netto (comprensivo di (profitto) e Ci (costi impliciti).
✓ (Reddito netto = ricavi - costi espliciti)
I fattori della produzione:
Capitali dell’azienda
✓ Lavoro (manuale ma anche intellettuale, direttivo, amministrativo)
✓
Capitali dell’azienda:
- Capitali fondiari ( se avvengono miglioramenti fondiari)
- Capitali d’esercizio ( capitale destinato a poter esercitare l’attività
produttiva):
1. Strumenti di scorta (macchine e impianti, immobilizzazioni per
attività produttiva)
2. Prodotti di scorta (semilavorati, prodotti dalla mia azienda
soggetti a lavorazione)
3. Materie prime (acquisto da terzi per attività produttiva)
- Capitali d’anticipazione ( importo monetario anticipato nel corso
dell’anno di esercizio per far fronte all’ acquisto di mezzi tecnici e
servizi)
Capitali differenziati fissi: Capitali fondiari e Strumenti di scorta.
Capitali indifferenziati circolanti: Prodotti di scorta, Materie prime e Capitali
d’anticipazione.
C. Differenziati: quantità di moneta che ho utilizzato per l’ acquisto di fattori
produttivo (valore di acquisto di quel bene).
- Fissi ( è rappresentato da un fattore di produzione a fecondità ripetuta)
- Circolanti (fecondità semplice)
C. Indifferenziato: è un capitale monetario.
L’equazione del tornaconto:
Utile per costituire un bilancio economico (mette a confronto R e C).
Se il risultato è positivo, ho un guadagno; se è negativo ho una perdita.
+o- T = perché può essere sia positivo sia negativo;
Bf = terra + miglioramento fondiario);
St = dove gli stipendi sono il prezzo d’uso del lavoro, ovvero che compro
l’attività che l’ uomo svolge e gli dò una retribuzione. .
EQUAZIONE MODIFICATA PER IMPRESA:
R = (Sp +Q) + ( I + St + Sa +- T)
- Nella prima parentesi troviamo i costi di reintegrazione totali dei
capitali circolanti e parzialmente dei fissi.
- Nella seconda parentesi troviamo i costi relativi alla remunerazione dei
fattori della produzione.
R - (Sp + Q) = Pn Pn= Ricavi - Spese - Quote
Rn= Ricavi - Costi espliciti
R= ricavi
Sp = costi di reintegrazione Rn= reddito netto
Pn= peso netto
Quando si ha Rn=Pn significa che si hanno tutti i fattori della produzione.
La funzione imprenditoriale:
Una classificazione delle decisioni che l’imprenditore è chiamato ad operare:
a) L’individuazione del problema rispetto al quale si deve prendere la
decisione;
b) La raccolta delle informazioni necessarie per formulare le diverse soluzioni
possibili;
c) La valutazione delle alternative e l’individuazione, alla luce degli obiettivi
prefissati, di quella che si reputa migliore;
d) L’attuazione della soluzione prescelta attraverso la corretta utilizzazione
delle risorse aziendali;
e) La valutazione dei risultati ottenuti.
Problemi micro-economici delle aziende: (quali prodotti produrre, in quali
quantità produrre i prodotti, utilizzare le risorse disponibili (limitate), a quale
prezzo vendere.
Le scelte nella gestione aziendale:
Scelte nel breve periodo:
Sostituzione delle variabili tecniche
● Le relazioni:
● - Fattore – prodotto (funzioni di produzione);
- Fattore – fattore (quali fattori e in che dosi combinarli);
- Prodotto – prodotto)
Esistono anche scelte in lungo periodo ma non le tratteremo.
Le funzioni di produzione:
La funzione di produzione è una relazione univoca tra fattori di produzione e
il prodotto. Si può studiare attraverso tabelle, grafici ed equazioni.
Indica la quantità di prodotto che può essere ottenuta in un dato periodo
✓
di tempo con un dato paniere di fattori.
Dove sia i fattori che i prodotti sono misurati in quantità fisiche.
✓ Y= f (V1 , V2, ….., Vm)
Relazione esclusivamente tecnica:
→ la tecnica può cambiare per lo stesso prodotto (quantità e qualità dei
fattori utilizzati). Racchiude in sé un giudizio di efficienza.
Classificazione dei fattori nella funzione di produzione:
Fattori interni (controllabili dall’imprenditore).
● Fattori esterni (non controllabili dall’imprenditore).
●
La funzione di produzione nel periodo breve e nel periodo lungo:
Nel breve periodo uno o più fattori interni sono da considerarsi fissi.
● Nel lungo periodo tutti i fattori interni
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Economia aziendale e matematica finanziaria
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Economia aziendale
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Economia/Economia applicata all'ingegneria
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Economia Aziendale