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DARE AVERE DARE AVERE

Variazione Variazione Variazione Variazione

economica economica finanziaria finanziaria

negativa (VE-) positiva (VE+) positiva (VF+) negativa (VF-)

Conto Conto Denominazione conti Importo Importo

DARE AVERE DARE AVERE

VE- Merci c/acquisti 500

VF- Debiti v/fornitori 500

Conto Conto Denominazione conti Importo Importo

DARE AVERE DARE AVERE

VF+ Debiti v/fornitori 500

VF- Denaro in cassa 500

LIBRI CONTABILI: libro giornale e libro mastro

GIORNALE= accoglie giorno per giorno e scritture relative a ogni operazione o ad ogni gruppo di

operazioni cronologicamente

MASTRO= accoglie tutti i conti con le relative scritture in dare e in avere sistematicamente

Piano dei conti: insieme dei conti ordinati nel sistema e insieme delle norme che ne regolano il

funzionamento; per la sua articolazione si tiene conto di: redazione del bilancio d’esercizio,

elaborazioni fiscali e informazioni gestionali

Istituire un conto significa intestarlo ad un oggetto (es. denaro in cassa); aprire o accendere

un conto significa fare la prima movimentazione ovvero scrivere per la prima volta nel conto

una variazione di conto; addebitare un conto significa scrivere una variazione di conto nella

sezione “dare”; accreditare un conto significa scrivere una variazione di conto nella sezione

“avere”; chiudere un conto significa determinare per ciascuna sezione (dare e avere) il totale

di ciascuna di esse e determinare la differenza (sommare i valori nelle varie sezioni e poi fare la

differenza del totale, la differenza va scritta nella parte di minor importo→ saldo di conto è la

differenza tra dare e avere, quando hanno lo stesso importo il conto è chiuso; stornare

(eliminare) una partita d’acconto eliminare un valore e per farlo bisogna scrivere lo stesso

importo nella sezione opposta riepilogo di un conto significa trasferire due conti più dettagliati

in un conto più generico es. ho due conti analitici riportati in un conto sintetico, chiudo conti

analitici e riporto i valori nel conto sintetico; scindere un conto significa creare due conti più

dettagliati da un conto più generico (opposto del precedente)

CONTO BIFASE= accolgono in via normale valori in entrambe le sezioni (dare e avere), conti

finanziari (banca, cassa, crediti ecc…)

CONTO UNIFASE= accolgono valori essenzialmente in una sola sezione (dare o avere), salvo gli

storni, conti economici (acquisto merci, vendita merci)

Iter logico:

1. individuare i valori interessati;

2. quantificare e interpretare il segno della variazione prodotta nei singoli valori;

3. registrare le variazioni nei conti secondo le regole standardizzate;

4. iscrivere le quantità nei conti di specifico riferimento.

SISTEMA= insieme di registrazioni collegate per avere informazioni su un “oggetto

complesso” (reddito, capitale ecc…), esistono vari sistemi come il sistema patrimoniale di

Besta e il sistema del reddito di Zappa, ecc…

METODO= modo con cui si tengono le registrazioni all’interno del sistema, esistono vari metodi

come partita doppia, tripla ecc…

SISTEMA DEL CAPITALE E DEL RISULTATO ECONOMICO e METODO DELLA PARTITA DOPPIA

I fatti di gestione sono osservati sotto due aspetti: originario (aspetto finanziario) con conti

finanziari e derivato (aspetto economico) con conti economici; tutti i conti utilizzano la stessa

moneta di conto (€); per ogni registrazione contabile c’è sempre l’uguaglianza tra importi in

dare o addebitati e importi in avere o accreditati; la partita doppia è un metodo bilanciante con

dei corollari della partita doppia: somma degli importi in dare di tutti i conti è uguale alla

somma degli importi in avere in tutti i conti; la somma dei saldi in dare in tutti i conti è uguale

alla somma dei saldi in avere di tutti i conti; la somma algebrica dei saldi in una parte qualsiasi

dei conti è uguale e di segno opposto alla somma algebrica dei saldi della rimanente parte dei

conti; ogni conto è bisezionale con dare a sx e avere a dx

VF+: nuovi crediti di regolamento e finanziamento, diminuzione di debiti di regolamento e

finanziamento, aumento di denaro in cassa, versamenti sui conti correnti bancari

VF-: diminuzione dei crediti di regolamento e finanziamento, nuovi debiti di regolamento e

finanziamento, diminuzione di denaro in cassa, prelevamenti dai conti correnti bancari

VE-: costi della produzione caratteristica (riferimento a business principale dell’azienda, core

business), costi per finanziamenti attinti (interessi dell’azienda verso chi le ha offerto un

servizio), costi per investimenti accessori, rettifiche di ricavi, decrementi di capitale proprio e

distribuzioni di utili

VE+: ricavi della produzione caratteristica, ricavi per finanziamenti concessi, ricavi per

investimenti accessori, rettifiche di costi (v. economico-reddituali), dotazione iniziale e

incrementi di capitale proprio

Valori finanziari: valori monetari, crediti di regolamento, debiti di regolamento, crediti di

finanziamento, debiti di finanziamento

Conti finanziari: conti accesi a valori numerari certi (cassa, banca), conti accesi a valori di

credito, conti accesi a valori di debito

Valori economici: valori economici riferito al reddito, valori economici riferiti al capitale di

proprietà

Conti economici: conti accesi a valori di reddito, costi accesi a valori di capitale

FATTORE DELLA PRODUZIONE= qualsiasi elemento utile all’attività di produzione di beni e

servizi, nell’economia aziendale vengono esclusi gli elementi che si trovano in natura poiché

non rispettano alcuni requisiti richiesti ad essi ovvero l’onerosità (pagamenti da parte

dell’azienda di un prezzo)

CAPITALE= può assumere varie forme nella gestione, assume significati diversi in ordine al

danaro/mezzi finanziari ovvero ai beni/servizi di cui si ha possibilità, accostare sempre accanto

a questo termine un altro che lo qualifichi (es. capitale fisso, capitale investito, capitale di

finanziamento ecc…)

FATTORI SPECIFICI = i fatt. specifici materiali sono costituiti dai bene, mentre quelli

immateriali dai servizi (materie prime, semilavorati, servizi lavorativi, servizi di consulenza,

macchinari, impianti, attrezzature…)

FATTORI GENERICI = rappresentati da denaro o mezzi equivalenti, qualificati in tale modo

poiché la moneta si piò agevolmente convertire in beni o servizi (denaro e surrogati)

Quando si parla di fattori produttivi ci si riferisce in genere a quelli specifici

FATTORI A FECONDITA’ SEMPLICE= partecipano una sola volta alla produzione di beni o

servizi, ad un unico ciclo produttivo, mantenendo e a volte perdendo le caratteristiche fisico-

tecniche (es. materie prime, semilavorati, merci, trasporto, lavorazioni esterne, prestazioni di

venditori esterni, fattore lavoro)

FATTORI A FECONDITA’ RIPETUTA= partecipano per più volte all’attività produttiva di beni e

servizi conservando le loro caratteristiche fisico-tecniche (es. impianti, macchinari, fabbricati,

brevetti, licenze, terreno ecc…)

FATTORI MATERIALI= tangibili (materie prime, macchinari ecc.)

FATTORI IMMATERIALI= intangibili (marchi, brevetti, servizi ecc.)

PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO= insieme delle attività che vanno dalla definizione

delle prospettive d’acquisto di beni e servizi, al reperimento di essi, fino alla regolazione del

rapporto amministrativo e finanziario con i fornitori

Attività riguardano gli spetti direzionali (politica di acquisto strategica, top management),

gestione degli ordini (quanto si ordina e da chi), logistica in entrata (trasporto e movimentazione

dei f.p.), gestione contabile e gestione di debiti e pagamenti

ASPETTI STRATEGICI DIREZIONALI= aspetti strategici, matrice di Kraljic, si punta

all’efficienza, complessità del mercato: difficoltà o meno di reperire quel fattore, importanza

degli acquisti: stabilire se un fattore è necessario, entrambe modeste: gestione degli acquisti

(es. prodotti di cancelleria importanza modesta e complessità del mercato modesta);

complessità modesta e importanza elevata: gestione dei materiali; complessità elevata e

importanza modesta: mercato complesso, gestione delle fonti di approvvigionamento, cercare

dei sostitutivi; complessità elevata e importanza elevata: gestione strategica degli

approvvigionamenti

La politica degli acquisti sta diventando sempre più criptica perché l’incidenza del costo

sull’azienda pesa sul 30/40% e il mercato sempre più turbolento e complesso (aspetti di

carattere geopolitico e sviluppo tecnologico) per questo sono fondamentali tre aspetti:

conoscenza del mercato di approvvigionamento, riguarda: concentrazione del

➢ mercato (quantità di fornitori nel mercato, più concentrato=pochi fornitori di grande

dimensione→ scarso potere contrattuale, prezzo lo fa il fornitore; non c’è scelta),

concorrenzialità e presenza di fornitori di prodotti sostitutivi (più scelta, mercato poco

concentrato), barriere all’entrata e all’uscita (difficoltà e vincoli con cui l’azienda può

entrare o meno in un mercato, alte barriere all’entrata: farmaceutico, siderurgico,

settori in cui occorre un brevetto), ritmo di innovazione tecnologica (fornitore deve

essere al passo con l’innovazione come lo è l’azienda), localizzazione (dove si colloca il

fornitore e la sua distanza (costi di trasporto, aspetti logistici, aspetti geopolitici,

sostenibilità);

politica dei materiali e dei servizi, rischio di approvvigionamento (difficoltà nel

➢ reperire un determinato fattore con riferimento a fornitori attuali e potenziali) e impatto

sulla redditività aziendale (quanto incide un determinato acquisto sul reddito

aziendale), focalizzata sulla politica dei materiali, entrambe modeste materiali non

critici, rischio di approvvigionamento elevato materiali “colli di bottiglia” se non si

reperisce il processo produttivo si blocca, impatto sulla redd. elevato e rischio modesto

materiali ad “effetto leva” si sfruttano quei materiali perché non è difficile trovare altri

fornitori, rischio e impatto elevati materiali strategici;

politica delle relazioni con i fornitori, attività di selezione tra i fornitori potenziali di cu

➢ necessita l’azienda di una rosa di fornitori (archivio di papabili fornitori) che presentino

caratteristiche tali da conseguire il conseguimento dell’equilibrio economico durevole,

criteri di selezione dei fornitori: criterio economico primario (prezzo e qualità),

affidabilità, localizzazione, sostenibilità, definire quali fornitori e quanti ovvero cercare

di capire se selezionare più fornitori oppure solamente un tot. (basandosi sulla criticità

dei prodotti)

GESTIONE DEGLI ORDINI= implica defi

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Teremori di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Ciccola Roberta.
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