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SCHEMA FILE
Il file caricato, intitolato "Problematiche valutative", tratta in modo dettagliato le operazioni
di chiusura dell'esercizio e le scritture contabili necessarie per rispettare i principi di
competenza economica e prudenza nella redazione del bilancio. Include concetti teorici e
pratici, esempi di casi aziendali e approfondimenti sulle principali problematiche valutative
connesse a fatture da ricevere, rimanenze, fatture da emettere, e altre rettifiche contabili.
Contenuto dettagliato del file
1. Introduzione
● Illustra l'importanza di applicare i principi contabili per garantire un bilancio
d’esercizio corretto e rappresentativo.
● Il ciclo contabile si conclude con operazioni di chiusura finalizzate a rettificare,
completare o integrare le scritture contabili già effettuate durante l’anno.
2. Problematiche valutative
2.1 Fatture da ricevere
● Definizione: Costi maturati nell’esercizio corrente, ma per i quali non è ancora stata
ricevuta la fattura al momento della chiusura.
● Principio di competenza economica: Tali costi devono essere registrati nell’anno in
corso come debiti presunti.
● Scrittura contabile:
○ Costo a Fatture da ricevere.
● Esempio:
○ Acquisto di beni per €30.000 senza fattura ricevuta al 31/12.
○ Scrittura:
■ Acquisto beni di consumo (Costo) a Fatture da ricevere: €30.000.
● Rappresentazione a bilancio:
○ Stato Patrimoniale: Passivo - Fatture da ricevere (€30.000).
○ Conto Economico: Costo - Acquisto beni di consumo (€30.000).
2.2 Rimanenze
● Definizione: Beni acquistati o prodotti che non sono stati venduti entro il 31/12.
● Principio di competenza economica: I costi relativi a queste merci devono essere
rinviati all’anno successivo.
● Tipologie di rimanenze:
○ Materie prime, semilavorati, prodotti finiti, merci, lavori in corso su
ordinazione.
● Scrittura contabile:
○ Rimanenze a Variazione rimanenze.
● Esempio:
○ Rimanenze finali di semilavorati per €15.000.
○ Scrittura:
■ Rimanenze di semilavorati a Variazione rimanenze di
semilavorati: €15.000.
● Rappresentazione a bilancio:
○ Stato Patrimoniale: Attivo - Rimanenze di semilavorati (€15.000).
○ Conto Economico: Costo ridotto - Variazione rimanenze (€15.000).
2.3 Fatture da emettere
● Definizione: Ricavi maturati nell’esercizio corrente per i quali la fattura non è stata
ancora emessa.
● Principio di competenza economica: I ricavi devono essere registrati nell’anno in
cui è avvenuta la vendita o la prestazione del servizio.
● Scrittura contabile:
○ Clienti c/fatture da emettere a Ricavi.
● Esempio:
○ Vendita di merci per €5.000 + IVA 22%, fattura emessa l’anno successivo.
○ Scrittura:
■ Clienti c/fatture da emettere a Diversi:
■ Ricavi: €5.000.
■ IVA a debito: €1.100.
● Rappresentazione a bilancio:
○ Stato Patrimoniale: Attivo - Clienti c/fatture da emettere (€6.100).
○ Conto Economico: Ricavi - Vendite (€5.000).
○ Passivo: IVA a debito (€1.100).
3. Esercitazioni pratiche
Caso Studio 1: Fatture da ricevere
● Scenario: Acquisto di beni di consumo per €30.000, senza fattura al 31/12.
● Scrittura contabile:
○ Acquisto beni di consumo a Fatture da ricevere: €30.000.
● Bilancio:
○ Stato Patrimoniale: Passivo - Fatture da ricevere (€30.000).
○ Conto Economico: Costo - Acquisto beni di consumo (€30.000).
Caso Studio 2: Rimanenze
● Scenario: Rimanenze di prodotti in corso di lavorazione per €15.000 al 31/12.
● Scrittura contabile:
○ Rimanenze di prodotti in corso di lavorazione a Variazione rimanenze:
€15.000.
● Bilancio:
○ Stato Patrimoniale: Attivo - Rimanenze di prodotti in corso di lavorazione
(€15.000).
○ Conto Economico: Costo ridotto - Variazione rimanenze (€15.000).
Caso Studio 3: Fatture da emettere
● Scenario: Vendita di merci per €5.000 + IVA 22% (totale €6.100), fattura emessa
l’anno successivo.
● Scrittura contabile:
○ Clienti c/fatture da emettere a Diversi:
■ Ricavi: €5.000.
■ IVA a debito: €1.100.
● Bilancio:
○ Stato Patrimoniale: Attivo - Clienti c/fatture da emettere (€6.100).
○ Conto Economico: Ricavi - Vendite (€5.000).
○ Passivo: IVA a debito (€1.100).
4. Conclusioni
Il file fornisce un quadro dettagliato delle operazioni di chiusura necessarie per redigere un
bilancio d’esercizio che rispetti i principi di competenza e prudenza. Gli esempi pratici
evidenziano:
● L’importanza delle scritture di assestamento per garantire una rappresentazione
corretta della situazione patrimoniale ed economica.
● La distinzione tra costi e ricavi presunti per esercizi differenti, e il loro impatto su
Stato Patrimoniale e Conto Economico.
Il documento è un utile strumento didattico per comprendere le dinamiche contabili e
affrontare le problematiche valutative tipiche della chiusura d’esercizio.
RATEI E RISCONTRI
Il file tratta il tema delle problematiche valutative connesse alla chiusura dell’esercizio, in
particolare con riferimento a:
1. Ratei attivi e passivi.
2. Risconti attivi e passivi.
3. Fatture da ricevere e da emettere.
4. Rimanenze.
5. Casi pratici per illustrare le scritture contabili.
Di seguito, una spiegazione dettagliata dei contenuti.
1. Ratei attivi e passivi
I ratei rappresentano quote di entrate o uscite future relative a costi o ricavi già maturati ma
non ancora liquidati al momento della chiusura dell’esercizio.
● Ratei attivi:
○ Componenti positivi di reddito maturati ma non ancora incassati (es. canoni
d’affitto maturati ma da incassare nell’esercizio successivo).
○ Registrati come crediti presunti in Stato Patrimoniale e ricavi in Conto
Economico.
● Ratei passivi:
○ Componenti negativi di reddito maturati ma non ancora pagati (es. interessi
passivi maturati ma liquidabili nell’anno successivo).
○ Registrati come debiti presunti in Stato Patrimoniale e costi in Conto
Economico.
Esempi:
1. Ratei passivi (Canone leasing):
○ Un canone di leasing bimestrale (€2.000) da liquidare il 1° febbraio è
maturato per metà nell’esercizio corrente.
○ Scrittura:
■ Canone leasing a Ratei passivi: €1.000.
○ Rappresentazione:
■ Stato Patrimoniale: + Ratei passivi.
■ Conto Economico: + Costo (Canone leasing).
2. Ratei attivi (Affitto attivo):
○ Un affitto trimestrale (€3.000) da liquidare posticipatamente il 1° febbraio
include due mesi dell’esercizio corrente.
○ Scrittura:
■ Ratei attivi a Affitti attivi: €2.000.
○ Rappresentazione:
■ Stato Patrimoniale: + Ratei attivi.
■ Conto Economico: + Ricavo (Affitti attivi).
2. Risconti attivi e passivi
I risconti rappresentano quote di costi o ricavi non ancora maturati ma già liquidati.
● Risconti attivi:
○ Costi sostenuti in anticipo per servizi da utilizzare nell’esercizio successivo
(es. polizza assicurativa pagata in anticipo).
○ Registrati come costi sospesi in Stato Patrimoniale.
● Risconti passivi:
○ Ricavi conseguiti in anticipo per servizi da prestare nell’esercizio successivo.
○ Registrati come ricavi sospesi in Stato Patrimoniale.
3. Fatture da ricevere e da emettere
● Fatture da ricevere:
○ Riguardano acquisti effettuati ma per i quali la fattura non è ancora pervenuta.
○ Registrazione:
■ Costo a Fatture da ricevere.
○ Esempio: Acquisto beni per €20.000 + IVA, fattura non pervenuta entro il
31/12.
■ Scrittura:
■ Acquisto beni di consumo a Fatture da ricevere: €20.000.
● Fatture da emettere:
○ Riguardano vendite effettuate ma non ancora fatturate.
○ Registrazione:
■ Clienti c/fatture da emettere a Ricavi.
○ Esempio: Vendita merci per €5.000 + IVA 22%, fattura emessa il 4 gennaio
dell’anno successivo.
■ Scrittura:
■ Clienti c/fatture da emettere a Diversi:
■ Ricavi di vendita: €5.000.
■ IVA a debito: €1.100.
4. Rimanenze
Le rimanenze riguardano beni acquistati o prodotti non ancora venduti al termine
dell’esercizio.
● Principio di competenza:
○ Il costo delle rimanenze deve essere rinviato all’anno successivo per
garantire la correlazione con i ricavi futuri.
● Scrittura contabile:
○ Rimanenze a Variazione rimanenze.
○ Esempio: Rimanenze di semilavorati per €15.000.
■ Scrittura:
■ Rimanenze di semilavorati a Variazione rimanenze:
€15.000.
■ Rappresentazione:
■ Stato Patrimoniale: + Rimanenze.
■ Conto Economico: - Costo (Variazione rimanenze).
5. Casi studio
Caso 1: Fatture da ricevere
● Scenario: Acquisto beni per €30.000 senza fattura ricevuta.
● Scrittura:
○ Acquisto beni di consumo a Fatture da ricevere: €30.000.
Caso 2: Rimanenze
● Scenario: Rimanenze di semilavorati per €15.000.
● Scrittura:
○ Rimanenze di semilavorati a Variazione rimanenze: €15.000.
Caso 3: Fatture da emettere
● Scenario: Vendita merci per €5.000 + IVA, fattura emessa l’anno successivo.
● Scrittura:
○ Clienti c/fatture da emettere a Diversi:
■ Ricavi: €5.000.
■ IVA a debito: €1.100.
Conclusioni
Il documento fornisce una guida completa alla gestione delle problematiche valutative nella
chiusura dell’esercizio.
● Ratei e risconti: garantiscono la corretta attribuzione temporale di costi e ricavi.
● Fatture da ricevere/emissione e rimanenze: assicurano l’applicazione dei principi
di competenza economica e prudenza.
Gli esempi pratici illustrano chiaramente l’impatto delle operazioni di assestamento
sul bilancio aziendale.
Risconti attivi e passivi
Il documento approfondisce il concetto di risconti attivi e passivi, fondamentali per
rispettare i principi di competenza economica nella chiusura dell’esercizio contabile. Di
seguito un'analisi dettagliata.
1. Definizione di Risconti
I risconti sono quote di costi o ricavi che:
● Hanno avuto manifestazione numeraria nell’esercizio in chiusura.
● La loro competenza economica riguarda esercizi successivi.
Tipologie:
1. Risconti attivi:
○ Quote di costi gi&agra