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La valutazione delle giacenze di magazzino

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L'esistenza di giacenze di magazzino dimostra palesemente che l'impresa sta investendo nella realizzazione di una produzione da destinare al mercato. La domanda estimativa che riguarda le giacenze di magazzino è la seguente:

  1. I costi sostenuti per i fattori a veloce ciclo di utilizzo impiegati per la produzione dei beni in giacenza possono essere impiegati al prossimo periodo nel quale otterranno - presumibilmente - i ricavi di vendita?
  2. Condizioni future
  3. Condizioni attuali
  4. Condizioni passate

Giacenze in magazzino:

  • Prodotti già ultimati ma ancora da confezionare
  • Semilavorati in corso di lavorazione
  • Materie prime in attesa di accedere alle fasi produttive

Slide 3

La valutazione delle giacenze di magazzino sulla base del principio di economicità comporta un rovesciamento tra ordine cronologico (rilevazione contabile) ed ordine logico (determinazione del valore).

Previsione dell'esito futuro dell'operazione di investimento inatto  Si venderanno...? A quali condizioni...? o L'ottica valutativa è tutta rivolta alla determinazione dell'elemento attivo di capitale, inteso come condizione produttiva futura Slide 4-5  Le giacenze di magazzino sono l'unico esempio di operazioni correnti in corso di svolgimento alla fine del periodo amministrativo per le quali è necessario compiere un vero e proprio processo estimativo ispirato al principio di economicità o A tal fine occorre prendere in considerazione tre parametri  1) Valore di presunto realizzo diretto - Ricavo futuro rettificato, cioè al netto dei costi da sostenere  2) Valore di mercato - Costo di riproduzione o costo di rifornimento  3) Costo di produzione - Costo dei fattori a veloce ciclo di utilizzo impiegati per ottenere il bene in giacenza Slide 6-7  Nella valutazione delle giacenze di magazzino va tenuto nel
  1. debitoconto che si tratta di somma di investimenti a veloce ciclo di utilizzoo Investimenti già effettuareo Investimenti da effettuare
  2. I ricavi che si presume di ottenere dalla cessione dei beni inrimanenza devono essere adeguatamente correlati al costo di tuttogli investimenti (passati o futuri) necessari alla realizzazione deiprodotti destinati al mercato
  3. Slide 8
    • Il valore di presunto realizzo diretto esprime quanto si prevede diottenere dalla vendita dei beni oggetto di stima, prefigurando l’esitodell’operazione in corso
    • Ricavi FUTURI (che si prevede ci conseguire con la vendita dei beniin giacenza, una volta ultimati) – costi diretti variabili FUTURI (che siprevedere di dover sostenere per poter ultimare il processoproduttivo)
  4. Slide 9
    • Valore di mercatoo Il valore di presunto realizzo diretto considera le condizionigestionali future dell’impresa in base alla previsione dicompletamento dell’operazione in corsoo Ma a garantire
prospetticamente le condizioni di equilibrio economico significa anche far sì che l'impresa conservi e, se possibili, potenzi la sua competitività. La determinazione del valore da attribuire alle giacenze di magazzino richiede anche un'attenta analisi della situazione attuale dei mercati di approvvigionamento. - Costo attuale di riacquisto - Costo attuale di riproduzione Indagare sulle condizioni dei concorrenti, traendo spunto dal valore di mercato, è importante per comprendere quali potrebbero essere le loro politiche di vendita. - Valore di mercato (costo attuale dei beni in rimanenza sui mercati di approvvigionamento) consente di: - Validare le previsioni effettuate mediante il confronto con un parametro desunto dal mercato alla fine del periodo - Riconsiderare le previsioni sugli andamenti futuri tenendo conto del comportamento dei competitors Il costo di produzione: - Particolare configurazione di costo - Si riferisce ad un certo...

oggetto (prodotto, merce, semilavorato, materia prima)
Esprime il costo di uno o più fattori produttivi impiegati per ottenere quell'oggetto
Il suo valore dipende da un'aggregazione di elementi
o Costo di fattore
Misura dell'acquisizione dei fattori produttivi
Quantità oggettiva
o Costi di produzione
Stima dell'impiego dei fattori produttivi
Quantità congetturata (non è mai una stima)

La determinazione del costo di un certo bene in giacenza dipende dalle caratteristiche del processo produttivo e, dunque, dai fattori che in esso sono stati impiegati per ottenerlo. Tali fattori possono essere:

A veloce ciclo di utilizzo
Il costo varia al variare della quantità prodotta

A lento ciclo di utilizzo
Il costo complessivo non varia al variare della quantità prodotta (entro il limite della capacità produttiva)

Essendo una quantità congetturata, il costo di produzione può assumere

differenti configurazioni in relazione alla Scelta dei fattori da far conoscere al calcolo Modalità con cui si stima il loro impiego

Slide 13

  • Il costo diretto e variabile è una particolare configurazione di costo di produzione determinato sommando tutti i costi riferiti a fattori produttivi che rispettano le seguenti condizioni:
    1. Sono utilizzati esclusivamente in quello specifico processo produttivo
    2. La quantità impiegata nel processo produttivo è direttamente proporzionale alla quantità di prodotto ottenuto

Slide 14-15

  • Costi diretti
  • Costi comuni

Slide 16

  • Costi diretti
    • Costi fissi
      • Forno
      • Impastatrice
    • Costi variabili
      • Olio
      • Sale
      • Farina

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  • Costo sospeso e rinviato all'esercizio successivo

rinviabile

Valore di presunto realizzo diretto

Previsione delle future condizioni gestionali

Valore di mercato

Ipotesi sulle condizioni gestionali dei concorrenti

I costi sostenuti potranno essere rinviati completamente al futuro esercizio SE e SOLO SE inferiori al VPRD e – ovviamente – al VM

E comunque non si può sospendere più del costo sostenuto (costo diretto variabile)

6.3 La valutazione delle costruzioni in economia

Slide 2

Le operazioni pluriennali riguardano investimenti in attesa di realizzo in fattori a lento ciclo di utilizzo singoli o in combinazioni produttive cioè sistemi di fattori costituenti la dotazione strutturale di un’ASA

Alle operazioni pluriennali si attribuisce valore in forza della previsione di effettiva chiusura dei numerosi circuiti operativi a cui partecipano (circuiti a correlazione indiretta)

Indiretta -> sfrutto l’impianto per produrre prodotti futuri che venderò

Utilità economica

perduta e soprattutto non rinviabile ai futuri

Effetto sul Re

  • Utilità economica che si ritiene fondatamente sfruttabile in futuro

Effetto sul Ce

  • Di norma, i fattori pluriennali oggetto di valutazione a fine periodo fanno parte di combinazioni produttive
  • Dotazione strutturale di un'ASA
    • La correlazione indiretta lega la combinazione produttiva con la massa di disinvestimenti
    • Valutazione unitaria e sistematica
  • Esistono anche fattori pluriennali estranei ai processi produttivi (non fanno parte della dotazione strutturale di alcuna ASA); si tratta di fattori comuni a più processi produttivi oppure di fattori accessori
  • In ogni caso, anche per essi la logica valutativa in generale non muta

Combinazioni produttive in corso di allestimento

  • Danno luogo alla valutazione (e successiva rivelazione) delle costruzioni in economia, rettifica indistinta dei costi sostenuti per la costruzione interna della combinazione produttiva

Combinazioni produttive in funzionamento: Danno luogo alla valutazione (e successiva rilevazione) delle quote di ammortamento, costo di competenza da attribuire all'esercizio in chiusura per la combinazione produttiva.

In ogni caso la loro valutazione nell'ottica del principio di economicità è proiettata verso l'utilità futura.

L'ordine logico precede e sovverte l'ordine cronologico della rilevazione contabile.

Da un punto di vista estimativo la valutazione è unitaria in quanto si considera la combinazione produttiva nella sua unitarietà economica.

Per fare il pane serve la macchina per impastare.

L'inserimento in contabilità delle scelte operate extra-contabilmente comporta l'utilizzo di conti accessi ai singoli fattori componenti.

Le costruzioni in economia sono combinazioni produttive, sistemi di fattori o loro parti, allestite all'interno dell'impresa.

Manca

l'oggettivazione del valore

Quanto vale l'impianto?

È una congettura

Il valore assegnato alle costruzioni in economia (rettifica indistinta dei costi) si riverbera sulla gestione futura trasformandosi in quote di ammortamento

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Visto il loro effetto sulla gestione futura, per la valutazione delle costruzioni in economia occorre fissare un valore-limite

Valore ammortizzabile in futuro

Somma delle massime quote di ammortamento sopportabili in futuro

VALORE DI PRESUNTO REALIZZO INDIRETTO

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Il valore di presunto realizzo indiretto è determinato guardando alla correlazione indiretta che lega l'investimento con un'ampia massa di disinvestimenti

Periodo di sfruttamento della combinazione -> vita utile

+ Somma di ricavi futuri di vendita dei prodotti ottenibili nell'intera vita utile della combinazione produttiva

- Somma costi futuri diretti (industriali e commerciali) per ottenere i volumi produttivi di cui si

è ipotizzata la vendita: - Quota di costi comuni futuri (amministrativi, fiscali, finanziari, ...) astrattamente attribuite all'ASA - Termine della vita utile + Valore di presunto realizzo conseguibile all'admissione della combinazione produttiva allestita - Costi da sostenere per lo smantellamento dei fattori produttivi facenti parte della combinazione produttiva Slide 9 Il valore teorico di riferimento.
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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulypedroni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Broglia Angela.