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Tipi di mercato

Esistono vari tipi di mercato:

  • Mercato dei capitali: Banche.
  • Mercato di approvvigionamento: Fornitori di beni di produzione, ad esempio lacci, colle, suole.
  • Mercato del lavoro: Produzione.
  • Mercato delle vendite: Clienti, vendita del prodotto, direttamente collegato con l'approvvigionamento.
  • Mercato scienza e tecnologia.

L’azienda si relaziona anche con l’ambiente sociale in base alla religione, politica, legislazione, tecnologia, ecc.

Processo di programmazione nella realizzazione del prodotto

  • Informazione: Fisso l’obiettivo.
  • Piano: Pianifico come raggiungere tale obiettivo.
  • Politico: Trovo gli strumenti adatti.
  • Budget: Capisco e assegno un valore a tali strumenti.
  • Controllo: Individuo le cause degli errori.
  • Feedback: Modifiche per correggere il margine d’errore.

L'azienda: a cosa serve?

La funzione ultima di un’azienda è quella di contribuire al “soddisfacimento dei bisogni umani”. A tal fine si può affermare che:

  1. Le persone, durante la loro vita, perseguono fini di natura varia e di diverso grado.
  2. Il perseguimento di tali fini genera in esse dei bisogni.
  3. Per soddisfare tali bisogni, le persone devono consumare beni, svolgendo così un’attività economica.

I bisogni sono generati da una “mancanza”, che attiva un comportamento nell’uomo per cercare di colmarla. Una volta soddisfatti, i bisogni precedenti vengono sostituiti da altri nuovi. Mentre alcuni beni sono largamente disponibili, altri non lo sono; essi devono perciò essere “prodotti” per essere resi disponibili per il consumo; in questo caso interviene l’azienda.

L’azienda riesce a soddisfare due tipi di bisogni:

  • Della clientela (soggetti esterni): Permettendogli di consumare beni dando attenzione alle loro esigenze (marketing, progettazione).
  • Del personale (soggetti interni): Bisogni di socialità, di stima e sicurezza, facendoli partecipare all’attività produttiva, creando un buon clima sociale, modificando le retribuzioni e i ruoli organizzativi.

Attività economica

L’attività economica si svolge in due grandi fasi principali:

  1. La produzione di beni e servizi: Tramite la combinazione dei fattori produttivi e la trasformazione spazio-temporale, per aumentare l’utilità dei beni esistenti.
  2. Il consumo di beni e servizi: Per produrne altri o per soddisfare direttamente i bisogni.

La scala gerarchica dei bisogni di Abram Maslow

(Psicologo USA 1908)

Bisogni ragionevolmente soddisfatti

  • Fisiologici (mangiare, bere, dormire, ...)
  • Sicurezza (protezione della vita fisica, istituzioni che garantiscono la soddisfazione dei bisogni fisiologici)
  • Sociali (appartenenza a un gruppo, interazione)

Bisogni in tensione

  • Stima di sé (conoscenza, competenze, successo, indipendenza)
  • Stima degli altri (status, prestigio, potere)
  • Autorealizzazione (capacità di svilupparsi autonomamente, realizzazione delle capacità potenziali)

Il sistema aziendale

Gran parte dell’attività economica si svolge all’interno di alcuni istituti. “L’istituto è un organismo composto da sistemi coordinati e complementari di persone (organizzazione), beni (patrimonio) ed operazioni (gestione).”

All’interno di un sistema impresa possiamo individuare 3 categorie principali:

  1. Un sistema di persone (organizzazione).
  2. Un sistema di beni (patrimonio/capitale).
  3. Un sistema di operazioni (gestione).

Il sistema delle persone (organizzazione)

L’organizzazione è un sistema coordinato di persone che si prefigge un più razionale impiego del lavoro umano in relazione agli obiettivi gestionali da raggiungere. Il processo organizzativo si svolge secondo le seguenti fasi:

  1. Determinazione degli obiettivi da realizzare.
  2. Determinazione delle funzioni da svolgere.
  3. Scomposizione e ricomposizione delle funzioni per creare dei ruoli da assegnare alle persone.
  4. Specificazione, per ogni ruolo, dei compiti e delle responsabilità (mansionario).
  5. Definizione delle linee di influenza per indirizzare le persone.
  6. Definizione delle procedure operative che stabiliscono le modalità con le quali le funzioni dovranno agire.
  7. Definizione del passaggio informativo all’interno del comportamento aziendale.

Uno dei problemi principali da affrontare nell’ambito organizzativo è il criterio di divisione del lavoro all’interno dell’azienda. Prima di parlare di “struttura organizzativa”, bisogna menzionare gli “organi aziendali” e le loro funzioni.

Organo volitivo: Rappresentato dal soggetto che prende le decisioni aziendali, definisce le linee strategiche da seguire.

Organo direttivo: Traduce in direzioni operative le scelte intraprese dall’organo volitivo.

Organo esecutivo: Composto da tutti coloro che, materialmente, eseguono quanto definito dall’organo direttivo.

Strutture organizzative

Le strutture organizzative sono divisibili in 3 categorie:

  • Struttura gerarchica: Di tipo piramidale, in cui il potere decisionale è accentrato nelle mani di un unico organo/soggetto, ed ogni membro dell’organizzazione riceve ordini da solo un diretto superiore.
  • Struttura funzionale: Nella quale il potere decisionale viene diviso nelle mani di più organi a pari grado, ognuno specializzato in una determinata funzione.
  • Struttura gerarchico-funzionale: Nella quale si dividono due tipi di organi:
    • Organi di linee: Svolgono attività direttive, potere decisionale.
    • Organi di staff: Organi di assistenza a quelli di linee.
  • Struttura a matrice: In questa struttura troviamo due tipi di dirigenti:
    • Manager di funzione: Si occupano di risolvere problemi inerenti alla loro funzione a prescindere dal progetto in cui operano.
    • Manager di progetto: Coordinano tutte le attività necessarie per svolgere un determinato progetto di cui sono responsabili.

Il sistema dei beni (patrimonio/capitale)

Il sistema dei beni rappresenta l’insieme dei mezzi funzionali all’attività svolta dall’azienda e che sono organizzati secondo un rapporto di interrelazione per il comune scopo della produzione. Tale sistema di beni ha caratteristiche qualitative e quantitative in continuo mutamento.

Aspetto qualitativo: In questo caso l’analisi è volta ad accertare la natura degli elementi che compongono il patrimonio, che sono organizzati ma eterogenei. Ciò rende impossibile un’espressione sintetica del capitale. La rappresentazione del patrimonio dal punto di vista qualitativo avviene mediante un prospetto denominato inventario. Esempio:

  • Elementi attivi: Cassa €10, Prodotti: T. 100 ferro, T. 20 ghisa, T. 50 acciaio, Macchine: 1 convertitore, 2 laminatori, Fabbricati: mq. 200 capannoni, mq. 400 appartamenti.
  • Elementi passivi: Debiti cambiari €200.

Aspetto quantitativo: I componenti del patrimonio possono essere resi omogenei mediante la valutazione, cioè l’attribuzione a ciascun bene di un valore monetario (a seconda dei casi, valore nominale, valore di mercato, costo di acquisto, costo di produzione, ecc.). I beni così espressi possono essere sommati e fornire quindi una misura sintetica del Capitale. Il prospetto nel quale i valori monetari dei beni vengono esposti è denominato Stato Patrimoniale o Stato dei Capitali (S.P.).

Utilizzando il prospetto di Stato Patrimoniale è possibile effettuare un’analisi, sia patrimoniale (cioè relativa al complesso dei beni che compongono l’azienda espressi in valori monetari), sia finanziaria (cioè attenta al rapporto tra i flussi in entrata e quelli in uscita). Esempio:

  • Attività (dare): Cassa €52, Prodotti €103, Macchine €155, Fabbricati €206
  • Passività (avere): Debiti cambiari €103, Totale passività €103, Capitale netto €413

Capitale proprio/netto: Rappresenta il capitale messo a disposizione dal soggetto aziendale al momento della costituzione, ed incrementato o diminuito dal risultato dell’andamento aziendale.

Capitale di credito: Rappresenta tutti i debiti che l’azienda ha nei confronti dei creditori.

Totale attività: Totale degli investimenti.

Totale passività: Totale fonti di finanziamento.

Se le attività sono superiori alle passività: (A>P) capitale netto = A-P. Se le attività sono inferiori alle passività: (A

Leverage ratio (indice del grado di indebitamento): credito = 103 / capitale proprio 413 = 0,25.

Current ratio (indice di solvibilità): attività correnti = 207 / passività correnti 52 = 3,98.

Quick ratio (indice di solvibilità): attività correnti - magazzino = 207-103 / passività correnti 52 = 3,98.

Il sistema delle operazioni (gestione)

La gestione è il sistema delle operazioni successive e simultanee svolte durante la vita dell’azienda. Per motivi di programmazione e controllo, l’intera vita dell’azienda viene suddivisa in lassi di tempo più brevi detti periodi amministrativi. Il sistema delle operazioni compiute durante ciascun periodo amministrativo prende il nome di esercizio.

I comportamenti di gestione possono essere studiati nell’ottica di lungo periodo, facendo riferimento all’intera attività aziendale, oppure focalizzandosi sul breve termine, analizzando particolari aree decisionali. Nel primo caso la gestione investe il piano strategico, cioè le strategie di sviluppo dell'impresa; nel secondo caso, invece, opera a livello di sub-strategie riguardanti i vari campi gestionali.

Nel campo strategico si possono individuare tre modelli gestionali:

  • Modello ripetitivo: Nel quale le azioni rappresentano una conseguenza delle variazioni ambientali.
  • Modello difensivo: Nel quale le azioni rappresentano una risposta anticipata ai presumibili mutamenti dell'ambiente esterno.
  • Modello di sviluppo: Nel quale invece si persegue l'innovazione come uno sforzo autonomo.

Per operare a livello strategico la gestione si avvale di funzioni di tipo direzionale.

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gianlucafarina14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia bancaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Piacentini Mario.
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