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AD INTERVALLI DI TEMPO
ENZIMA REAZIONE
+ La reazione viene bloccata con
IN
SUBSTRATO acido, denaturanti delle proteine,
CORSO dell’enzima
calore, inibitori
Il prodotto di reazione viene
quantificato con vari metodi
P-X metodi colorimetrici
a
2 FASE
a
1 FASE X
Quantificazione con HPLC
E + S E + P
1 1 E Trasformazione in un composto
2 quantificabile colorimetricamente o in
altro modo (metodo accoppiato)
Metodi radioisotopici
METODI DIRETTI E INDIRETTI
Metodi diretti applicabili quando:
- Il substrato o il prodotto hanno caratteristiche misurabili
- Si misura direttamente una caratteristica fisica associata
alla molecola
Metodi indiretti consentono la misurazione della
concentrazione di [S] o [P] solo in seguito ad una reazione
chimica addizionale che determina la formazione di un
prodotto misurabile (es. colorimetrico)
I dosaggi accoppiati sono un esempio di saggio indiretto
METODI ACCOPPIATI
Se una reazione A B catalizzata da E non è
1
apprezzabile con alcun metodo strumentale, è possibile
utilizzare una reazione enzimatica ausiliaria
Le due o più reazioni enzimatiche accoppiate devono
possedere degli intermedi di reazione comuni
Gli enzimi ausiliari (E2) devono essere purificati e la
reazione ausiliaria non deve essere limitante: V deve
m
essere grande e K piccola
m
L’enzima oggetto di indagine (E1) deve essere presente in
quantità limitante
E + S ---> E + P (prodotto non rivelabile)
1 1
E + P ---> E + Q (prodotto rivelabile, colorato)
2 2 –
METODI ACCOPPIATI Esempio Glucocinasi
1° glucosio + ATP G6P + ADP
reazione GCK
Problema: prodotti non rivelabili. Dovrei bloccare la reazione con
acido e separare i prodotti per cromatografia (molto indaginoso)
Soluzione: è possibile accoppiare una seconda reazione (ausiliaria)
che trasformi un prodotto (intermedio) della reazione 1
2° G6P + NADP+ 6P-gluconato + NADPH
G6PDH
reazione
l’enzima
G6PDH è ausiliario. La reazione può essere seguita
facilmente tramite assorbimento della luce a 340 nm da parte di
NADPH.
Reazione ausiliaria non limitante: eccesso di reagenti
PRECAUZIONI NEI SAGGI ENZIMATICI
Substrati, tamponi, ecc. di alta purezza
Anche la preparazione enzimatica non deve contenere
composti che interferiscono col saggio
L’enzima dovrebbe essere stabile
Controllo di pH e temperatura
nell’intervallo
La velocità deve essere costante
considerato (v )
0
Reazioni accoppiate: enzima ausiliario puro e non
limitante, se possibile con K piccola e K alta
m cat
Escludere/valutare la presenza di reazioni non
enzimatiche
METODICHE DI DOSAGGIO
dell’attività
Metodi più utilizzati per il dosaggio
enzimatica:
- Spettrofotometrici (cromofori)
- Fluorimetrici (fluorofori)
- Luminometrici (fotoni)
- Radioisotopici (radiazioni)
- Immunochimici (anticorpi specifici)
– ATTIVITA’
TEST DEL LATTATO FISICA
dell’intensità
La produzione di lattato è funzione del
lavoro muscolare
Entro determinate velocità di corsa, il lattato viene
utilizzato da altre fibre muscolari, dal cuore e riconvertito
in glucosio dal fegato – ATTIVITA’
TEST DEL LATTATO FISICA
Produzione massiccia dalle fibre bianche o veloci
che hanno un potere glicolitico anaerobico maggiore
La quantità di acido lattico è inversamente
proporzionale al grado di allenamento
In Medicina dello Sport, il test del lattato ematico è
una variabile da monitorare tanto quanto la
frequenza cardiaca
l’ottimizzazione
Fornisce informazioni utili per del
programma di allenamento, studiato sulla base
delle caratteristiche metaboliche e funzionali
dell’atleta – ATTIVITA’
TEST DEL LATTATO FISICA
– ATTIVITA’
TEST DEL LATTATO FISICA
Attività intense: la velocità di produzione del lattato
supera quella di riutilizzo con conseguente accumulo
dell’attività
plasmatico che porta ad un rallentamento
La misurazione del lattato mediante prelievo di una
dell’orecchio
goccia di sangue dal lobo consente di
individuare la frequenza cardiaca in cui si raggiunge il
punto critico e il lattato si accumula
‘velocità
Tale velocità è detta di soglia’
– ATTIVITA’
TEST DEL LATTATO FISICA
Misurare il lattato durante un test incrementale è il
modo migliore per valutare il livello di performance e
l’allenamento
programmare
Se si affronta una corsa ad un ritmo troppo intenso, il
lattato prodotto non è metabolizzato e si accumula nel
sangue provocando acidosi
L’atleta sarà costretto a interrompere lo sforzo o ridurne
l’intensità fino a che il metabolita tossico viene rimosso
L’intensità di esercizio associata ad accumulo di lattato
viene definita soglia anaerobica
– ATTIVITA’
TEST DI MADER FISICA
Concentrazione ematica di lattato è circa 0.8-1.0
mmol/l a riposo
Soglia aerobica: 2 mmol/l (o aumento 0.5 mmol/l),
prevalentemente lipolitica (dimagrimento)
Soglia anaerobica: 4 mmol/l (o aumento 2.0
mmol/l), 80-85% della frequenza cardiaca massima
Soglia = sforzo fisico, espresso in velocità, watt,
frequenza cardiaca, al quale i muscoli producono 2 o
4 mmol/l di lattato
Individuazione del ritmo di allenamento personale
– ATTIVITA’ FISICA
TEST DI MADER
4 mmol/l
2 mmol/l – ATTIVITA’
TEST DEL LATTATO FISICA
Il test del lattato per misurare la soglia aerobica si può
misurare sia sul campo che in laboratorio
In laboratorio generalmente si utilizza il tapis roulant
Entrambe le misurazioni offrono vantaggi e svantaggi
– ATTIVITA’
TEST DEL LATTATO FISICA
Regole da rispettare prima del test:
1. Non effettuare allenamenti intensi il giorno prima
2. Alimentazione adeguata
3. Riscaldamento precedente
4. Ergometro adeguato allo sport praticato