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All interno di un contesto educativo è perciò importante creare delle condizioni ottimali che permettano

questi processi di esplicitazione e questo avrà anche un impatto sulle teorie implicite che gli studenti si

costruiscono del loro modo di apprendere. Alcuni studenti pensano che le loro dif coltà scolastiche

siano innate e immodi cabili, perciò non si sforzano nemmeno, mentre altri studenti ritengono di poter

potenziare e migliorare le proprie capacità perché possiedono una teoria che valorizza l impegno. Anche

gli insegnanti dovrebbero valorizzare l impegno in quanto valorizzare lo sforzo e la prestazione piuttosto

che il prodotto permette di promuovere i processi di esplicitazione e le teorie ingenue che ne derivano.

Lo slogan del neurocostruttivismo è allearsi con il bambino contro l errore. Un esempio è come si

presenta la matematica in un contesto educativo. Nelle gare matematiche c è una lotta contro il tempo e

il tempo è nemico del processo di esplicitazione. Lo scopo è quello di utilizzare delle conoscenze che si

ha già per essere più veloci degli altri, ci si focalizza sul prodotto. Nella matematica ricreativa invece non

esiste limite di tempo, si può anche tornare sul problema a distanza di giorni, dopo aver ragionato,

ricostruito e reso esplicito il problema. La s da è con sé stessi e consiste nel trovare soluzioni nuove. Gli

altri diventano collaboratori e non s danti e si va oltre le conoscenze acquisite. Un buon insegnamento

non è quello che porta tutti allo stesso livello nello stesso tempo, ma quello che porta tutti allo stesso

livello secondo i tempi di ognuno e questo è un concetto che nelle scuole manca molto. Se tutto ciò è

vero per i bambini con sviluppo tipico questo vale ancora di più per i bambini a sviluppo atipico. Bisogna

cambiare la forma mentis negli insegnanti e negli adulti secondo cui i bambini a sviluppo tipico sono

bambini a cui dare meno conoscenze in quanto lo sviluppo, sia tipico che atipico, è un processo

epigenetico di adattamento e ciò signi ca adattarsi al proprio ambiente al meglio delle proprie

possibilità. I bambini a sviluppo tipico si adattano e apprendono in maniera diversa e le loro dif coltà

non sono immodi cabili ed è importante che tutti lo sappiano. Per esempio, nella discalculia evolutiva ci

sono alcune dif coltà come, per esempio l incapacità di scrivere i numeri sotto dettatura, l incapacità di

riconoscere numeri ecc. un buon insegnamento non deve insistere con queste dif coltà, ma deve andare

a rendere più ef caci i processi cognitivi che stanno alla base di queste dif coltà. È probabile che questi

bambini non riusciranno mai ad avere le stesse prestazioni dei bambini con sviluppo tipico, ma

miglioreranno. Bisogna lavorare in un ottica del prendersi cura, del sostenere lo sviluppo e non del

curare.

Implicazioni del neurocostruttivismo tra clinica, ricerca e intervento

L approccio neurocostruttivista allo sviluppo atipico ha delle ricadute applicative sia nella ricerca che

nella clinica. Innanzitutto, l approccio neurocostruttivista suggerisce di porre molta attenzione

all infanzia, quando le competenze cognitive di alto livello non sono ancora emerse. Secondo questo

approccio piuttosto che concentrarsi sullo studio dei diversi disturbi quando sono manifesti e

diagnosticati bisogna porre attenzione a comprendere come questi disturbi emergono nel corso dello

sviluppo. Bisogna quindi andare a ricercare degli indicatori precoci, sia a livello strutturale che

funzionale, che anticipino lo sviluppo di un disturbo del neurosviluppo e per fare ciò bisogna prestare

attenzione alla storia dei disturbi del neurosviluppo in quanto gli indicatori precoci non

sono enormi buchi nella testa, ma sottili de cit che diventeranno via via più visibili e disadattivi. Per

individuare questi indicatori precoci è importante conoscere lo sviluppo tipico. Inoltre, dato che il

fenotipo atipico si costruisce nel corso dell epigenesi è importante svolgere degli studi longitudinali. In

questo modo è possibile, ad esempio, veri care se il ritardo nello sviluppo di una certa competenza si

ampli ca nel corso dello sviluppo, oppure si dissolve. Il monitoraggio di queste atipie richiede anche

studi prospettici, che guardino avanti. Monitorare signi ca seguire nel corso del tempo lo sviluppo

cerebrale, lo sviluppo cognitivo e comportamentale per confrontare non competenze, ma traiettorie

evolutive. Mettere in campo studi prospettici e longitudinali richiede molto tempo e molto denaro e un

modo per rendere il processo più veloce è concentrarsi sui periodi sensibili, ossia quei periodi in cui il

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cervello e la mente sono massimamente predisposti a fare tesoro di determinate esperienze ambientali.

Nei periodi sensibili però è anche più probabile che la traiettoria evolutiva devi verso percorsi di

sviluppo atipici.

Inoltre, il monitoraggio dello sviluppo deve essere fatto a 360 gradi, devono essere monitorati sia i

domini preservati che quelli disfunzionali, questo perché molto spesso un disturbo dell apprendimento,

per esempio non impatta solo a livello cognitivo, ma anche a livello emotivo e relazionale. È anche

importante non confrontare solo lo sviluppo atipico con lo sviluppo tipico, ma anche confrontare diversi

disturbi del neurosviluppo tra loro. Le differenze qualitative tra due disturbi mettono in evidenza le

peculiarità di un determinato comportamento atipico. Tutte queste conoscenze provenienti dalla ricerca

hanno un impatto anche sulla clinica. Esse permettono allo psicologo dello sviluppo di intervenire

precocemente e tempestivamente.

L intervento che un clinico dello sviluppo non è un intervento riabilitativo, ma abilitativo, ossia crea

le condizioni ottimali af nché lo sviluppo miri ad un adattamento quanto più tipico possibile con la

consapevolezza che non necessariamente può arrivare a una sovrapposizione perfetta tra sviluppo

tipico e atipico. Questi tipi di interventi sono supporti abilitativi e supportivi sia al bambino che alla

famiglia. il clinico dello sviluppo non cura, ma si prende cura.

Disfunzionalità motorie nell ASD

Uno dei punti su cui si fonda l approccio neurocostuttivista riguarda il fatto di non poter studiare la

cognizione prescindendo dalla dimensione corporea. Secondo l approccio neurocostruttivista i

cambiamenti che avvengono nella dimensione sico corporea in uenzano l emergere della

cognizione, tanto che si parla di cognizione incarnata. Infatti, il primo modo in cui il bambino esplora il

mondo e la realtà è a livello motorio e deprivazioni sensoriali portano ad una diversa

percezione della realtà esterna che a sua volta modula lo sviluppo cognitivo e comportamentale.

Quindi i possibili de cit a livello motorio hanno una successiva in uenza non solo per lo sviluppo

motorio, ma anche per lo sviluppo di altri domini (sociale, comportamentale, cognitivo, linguistico).

Per questo motivo è possibile andare a ricercare degli indicatori precoci a livello delle abilità

motorie. Le disfunzionalità motorie sono presenti in molti disturbi del neurosviluppo, come per esempio

nell ASD. Bambini con ASD presentano un ritardo nell acquisizione delle prime tappe dello sviluppo,

goffaggine, dif coltà nell acquisizione della abilità no e grosso motorie e nella coordinazione motoria.

Da uno studio emerge come bambini con dif coltà nelle abilità grosso motorie a 3⁄4 mesi manifestavano

de cit linguistici a 18 mesi. A sostenere questa ipotesi è anche l esistenza di un substrato neurale

comune sia alle aree linguistiche che a quelle motorie. Un altra dif coltà motoria presente nei bambini

con ASD è lo sviluppo posturale atipico, il quale ha implicazioni sullo sviluppo di funzioni cognitive di più

altro livello. Un altro studio analizzato alcuni home video (ricerca retrospettiva) di bambini con ASD, a

sviluppo tipico e con disabilità intellettiva ed è emerso che in alcuni bambini con ASD è presente una

percentuale signi cativamente maggiore di posture asimmetriche nella posizione supina, seduta e eretta.

In uno studio di Nickel e colleghi sono state analizzate le differenze nello sviluppo posturale a 4,6,9 e 14

mesi e veniva monitorato quanto tempo passavano in ogni postura. I risultati hanno messo in evidenza

che i bambini ad alto rischio di ASD trascorrevano più tempo nella posizione seduta con supporto a 6

mesi e privilegiavano la postura a 4 zampe alla posizione eretta a 14 mesi. Nei bambini a basso rischio di

ASD il repertorio posturale migliora all aumentare dell età, mentre nei bambini ad alto rischio di ASD si

osserva sia un ritardo nell acquisizione di tutte le posture indagate, sia una traiettoria evolutiva diversa.

Secondo alcune ricerche lo sviluppo di adeguate posture permette ai bambini di avere l occasione di

entrare in relazione con esperienze che gli permettono di apprendere ed esplorare. Da un recente studio

prospettico emerge anche che il 50/60% di bambini ad alto rischio di ASD manifestano delle atipie

posturali a 5-6 mesi e ciò impatta poi con lo sviluppo di abilità linguistiche e comunicative.

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I bambini con sviluppo tipico per mantenere la postura utilizzano un integrazione sensoriale di

informazioni visive, propiocettive, vestibolari e sensomotorie, mentre i bambini con ASD non fanno

questa integrazione e in particolare non utilizzano l informazione visiva. A prova di ciò è stato condotto

un esperimento in cui i bambini venivano messi su una pedana stabilometrica e gli veniva chiesto di

mantenere una determinata posizione ad occhi chiusi e ad occhi aperti. I bambini a sviluppo atipico

mostravano una performance molto peggiore quando avevano gli occhi chiusi in quanto non potevano

utilizzare l informazione visiva. I bambini con ASD invece non differivano nella performance ad occhi

chiusi e ad occhi aperti in quanto non utilizzano l informazione visiva per mantenere la postura.

I de cit nel dominio motorio portano a de cit in altri domini: il dominio motorio impatta anche sulla

creazione di concetti e rappresentazioni in quanto si è visto come per un bambino era più facile

rappresentare un oggetto dopo averlo manipolato. In ne, de ct nelle abilità motorie possono avere un

impatto sul dominio sociale in quanto i bambini che sono gof e hanno dif coltà motorie sono spesso

esclusi dai pari.

Esempi empirici di ambienti deprivati socialmente e come si può intervenire

Alcune ricerche hanno messo in luce come ambienti deprivati socialmente hanno un effetto mostruoso

sullo sviluppo cognitivo e comportamentale. Un esempio di ambiente deprivato socialmente sono gli

orfanatro , specialmente quelli rumeni a seguito delle politiche sociali imposte da Ceausecsu, in quanto

hanno offerto un occasione drammatica, ma unica, per pote

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tizi80 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Indicatori precoci di sviluppo atipico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Valenza Eloisa.
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