V T V
vi è un legame implicito in γ e V , perciò adottiamo una semplificazione: γ<<1
v
angolo di rampa piccolo (cosγ=1 circa). Il nuovo sistema sarà:
L = W
D = D(h, V, W)
Sono i legami costitutivi in VORU, per la quantificazione della performance in
salita utilizzo i diagrammi di Penaud per trovare D (spinta necessaria in voru)
e Pr (potenza richiesta in voru) e di conseguenza trovare l’angolo di rampa e
la velocità verticale.
Max(γ) —> ∂γ/∂V = 0 —> ∂((T - D)/W)/∂V = 0 —> ∂T/∂V = ∂D/∂V
Massimo angolo di rampa per quella V in cui la tangente di T è uguale alla
tangente di D.
maxV —> ∂V /∂V = 0 —> ∂((Pa - Pr)/W)/∂V = 0 —> ∂Pa/∂V = ∂Pv/∂V
v V
Massima V per quella V in cui la tangente di Pa è uguale alla tangente di Pr.
V
d) orizzontale uniforme rettilineo:
e) simmetrico: ??
Le equazioni risolutive per la condizione di volo simmetrico in un piano
verticale sono:
β = 0 —> Q = 0 χ’≠0 —> χ = cost. (per semplicità χ=0, orientiamo la rotta verso nord
ω = γ’
L = N = 0
CG CG
mV’_ = F_ + T_ + W_
H’_ = M Y_
CG CG B
f) in affondata:
2) Definire la manovra di virata corretta e da questa definizione
estrarre le equazioni che descrivono la condizione di equilibrio.
Mostrare quindi analiticamente come calcolare la spinta, i
coefficienti di resistenza e di portanza, l’angolo di rollio, il raggio di
virata, il fattore di carico e il tempo di virata, noti che siano la polare,
la superficie alare, il peso, la quota, la velocità e il rateo di virata.
(Definire la manovra di virata corretta. Scrivere poi le equazioni
scalari che descrivono la condizione di equilibrio dinamico alle forze
in tale manovra.) (ricavare anche raggio di virata e tempo di virata in
partire dal diagramma di raggio di virata. Si illustri anche la
costruzione del diagramma di prestazioni in spinta/resistenza per la
virata corretta, discutendo le limitazioni connesse a questa
manovra)
(equazioni di equilibrio già trattate nella domanda 1). Note: polare, S, W, h, v, Ω
ϕ,
Richiesta: T, C , C , R, n, T
L D
Procedura di calcolo:
1) fisso δ —> fisso T —> impongo il limite propulsivo T = D —> C = T / (0.5ϱV S)
2
T D,TURN
2) Calcolo il C da polare: C = ((C - C ) / K) 0.5
L L,TURN D,TURN D0
Dopo il secondo passaggio controllo che C sia minore o uguale a C altrimenti
L,TURN L,MAX
per vincolo aerodinamico C = C
L,TURN L,MAX
3) calcolo n = (0.5ϱV SC )/W
2
turn L,TURN
E ancora mi assicuro che n sia minore o uguale a n altrimenti n =n
turn max turn max
π
ϕ
A questo punto = acos(1/n), R = V / (g*(n -1) ), T = R / V
2 2 0.5
Costruzione del diagramma di prestazioni:
3) Enunciare il criterio di stabilità statica laterale. Lo si dimostri poi
analiticamente evidenziando attraverso grafici e/o equazioni come si
manifesta, specificando l’identità e le convenzioni di segno (direzione di
positività) delle quantità coinvolte. Mostrare quindi l’effetto di una deriva
posteriore sulla stabilità direzionale del velivolo(domanda 8).
La stabilità statica laterale è la tendenza di un velivolo a tornare nella
condizione di equilibrio iniziale dopo una perturbazione sull’asse laterale,
Δ β
L = L < 0
g g
4) Disegnare il diagramma di inviluppo di volo in quota e velocità EAS
per un velivolo a elica semplificato, evidenziando accuratamente e
motivando alcune caratteristiche sempre presenti.
L’area racchiusa all’interno del grafico rappresenta le condizioni per il VORU, e il limite
superiore di h rappresenta la quota di tangenza (massima prestazione), quota per cui si
realizza tangerà tra la curva di spinta necessaria e disponibile, oltre la quale non si può
volare in VORU. In EAS le velocità caratteristiche restano costanti al variare della quota. Il
limite aerodinamico rappresenta lo stallo e quello propulsivo è la potenza minima
richiesta.
5) Disegnare il diagramma di inviluppo di volo in crociera e salita in
termini di velocità EAS per un velivolo a getto semplificato,
evidenziando accuratamente e motivando alcune caratteristiche
sempre presenti. In rosso: velocità ripida
In verde: velocità rapida
Il velivolo a getto è adatto a
velocità alte ed assetti bassi
6) Definire analiticamente
gli angoli di traiettoria, e descrivere accuratamente il sistema di
riferimento rispetto al quale essi sono definiti. Si dia quindi la
definizione analitica dei due angoli. + 17) Si definiscano il sistema di
riferimento NED e gli angoli di rampa e di rotta. Ricavare le componenti
della velocità all’aria nel sistema di riferimento NED.
Sistema NED (North-East-Down): origine: su un punto del velivolo
x punta verso nord
H :
y : punta verso est
H
z : punta verso il basso (concorde rispetto a g)
H
Gli angoli di traiettoria sono 2 angoli che definiscono come si muove il velivolo rispetto
γ χ
alla terra e sono: angolo di rampa e angolo di rotta . L’angolo di rampa è l’angolo tra il
vettore velocità e il piano x y (orizzonte locale), positivo se discorde con gravità,
H H
(positivo se il velivolo si muove verso l’alto)
L’angolo di rotta è l’angolo tra la proiezione di v sull’orizzonte locale e il nord, positivo in
accordo con F (verso orario). Analiticamente:
H
La velocità è:
γ χ γ χ γ
V = |V| cos( )cos( ) x + |V| cos( )sin( ) y - |V|sin( ) z
H H H
7) A partire dall’equazione di bilancio delle forze in forma vettoriale, si
mostri come ottenere l’equazione di bilancio per le potenze, per un
velivolo in volo simmetrico nel piano verticale (non stazionario). Nel
processo, si introducano le necessarie definizioni ed ipotesi.
A partire dall’equazione mV’ = F + T + W moltiplicando scalarmente per V si ottiene il
bilancio di potenze:
V * (mV’ = F + T + W)
• mV * V’ = m V V’
• V * F = -DV α
V * T = TVcos( )
• γ
V * W = -W V sin( )
•
Definizioni:
V T = Pa (Potenza disponibile / available power)
• V D = Pr (Potenza richiesta / required power)
• α
Per ipotesi considero <<1, quindi il suo coseno è circa unitario:
γ
m V V’ = Pa - Pr - V W sin( ) —>
—> m V V’ + W V = Pa - Pr —>
V
—> (V V’/ g) + V = (Pa - Pr / W) = SEP
V
8) Enunciare analiticamente il criterio di stabilità direzionale e mostrare
analiticamente come un velivolo con deriva posteriore sia stabile
direzionalmente.
Lo studio della stabilità è lo studio della reazione del velivolo soggetto a perturbazioni in
β
, attorno all’asse di imbardata. Per essere stabile direzionalmente, il velivolo deve
β
generare un momento imbardante che va a ridurre la perturbazione :
Δ β
β
M > 0—> M > 0 se > 0
G G/
Δ β
β
M < 0—> M < 0 se < 0
G G/ β
————> condizione di stabilità : M > 0
G/
La deriva posteriore ha un effetto stabilizzante:
β β
β
ϱ ϱ
Q = 0.5 V S C ( ) = 0.5 V S C
V 2 2
Q Q/
—> momento di imbardata generato dalla deriva:
β β
ϱ
M = (x - x ) Q —> M = 0.5 V S (x - x ) C
GV ACV V VG/ 2 ACV
G G Q/
>0
>0
—> stabilizzante solo se [(x - x )>0]
ACV
G
x : posizione longitudinale del centro aerodinamico della deriva.
ACV
9) Dare espressione analitica del problema di minimizzazione del tempo
di salita secondo un approccio stazionario. Adottando laddove
necessario modelli approssimati, calcolare analiticamente il tempo per
il raggiungimento della quota di tangenza teorica. + Dare espressione
analitica del problema di minimizzazione del tempo di salita secondo un
approccio non stazionario. Commentare la soluzione (valore del tempo
minimo di salita) rispetto ad un approccio stazionario, nel caso di
gradiente positivo della velocità di salita rapida con la quota. Si
evidenzino graficamente le differenze tra i risultati prestazioni
tipicamente ottenuti dalle due formulazioni. Sulla base dei parametri
coinvolti nell’analisi si definiscano la quota di tangenza teorica e
pratica. τ
Volando nella condizione di salita rapida (V ) ad ogni quota otteniamo il minimo.
MAX,Vv c
Approssimando linearmente la maxV in funzione di h otteniamo:
V
(*)maxV (h) = (1 - h/h ) maxV (maxV :massima V a quota 0)
V th V0 V0 V
Analisi non stazionarietà:
SEP = H’ —> h’ + (V V’/g) = h’ + (v/g)*(dv/dh)*(dh/dt)
—> SEP = V (1 + (v/g)*(dv/dh)) —> se dv/dh > 0 —> V <SEP
V V
se dv/dh > 0 —> V <SEP
V
H’ = (Pa - Pr) / W —> VV = (Pa - Pr)/(W * (1 + (v/g)*(dv/dh))) —>
OPTIMAL CONTROL THEORY
10) Definire Mostrare graficamente l’andamento delle polari per
a. Un’ala mono-profilo di allungamento infinito
b. Un’ala a pari profilo rispetto ad a. ma di allungamento finito
c. Un velivolo la cui ala sia la medesima di b.
Si motivino le differenze/somiglianze tra i tre casi.
Per rispondere a questa domanda considero una
variabile di interesse che rappresenta l’allungamento
λ
alare quando questo rapporto tende a infinito avrò un’ala
di allungamento infinito.
a) come posso osservare dai grafici l’ala con avrà la
λ=∞
curva di portanza massima e quella di resistenza minima,
questo perché non essendoci una “fine reale” non si
creano i classici vortici di resistenza generati
dall’estremità alari che creano resistenze di scia
inficiando sulla portanza e resistenza
b) con allungamento finito avrò tutte le
resistenze di cui ho appena scritto e
quindi di conseguenza le curve di
portanza e resistenza si
modificheranno di conseguenza in “negativo”
a) Nel velivolo completo la portanza totale è uguale
alla portanza dell’ala ma la resistenza invece è data
da :
=
R resistenza profilo + resistenza indotta + resistenza parassita
tot
La polare sarà quindi
11) Si definisca la variabile quota totale. Parten
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