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Plastidi e plasmodesmi nella cellula vegetale

Un proplastidio che si trova in un organo dove dovranno formarsi cloroplasti ma non è presente la luce si sviluppano plastidi particolari: ezioplasti, e le piante appaiono bianche eziolate. Se esposti alla luce gli ezioplasti si trasformano in cloroplasti.

I plasmodesmi sono ponti di connessione tra citoplasma di diverse cellule, sono pori presenti sulla parete cellulare. Al microscopio elettronico appaiono come stretti canali delimitati dalla membrana plasmatica e attraversati da un tubolo del reticolo endoplasmatico detto desmotubulo. I plasmodesmi rappresentano una via di comunicazione e trasporto di molecole piuttosto piccole (<800 Dalton) tra citoplasmi di cellule contigue.

L'impermeabilizzazione avviene ad opera della suberina e della cutina, ovvero un insieme di polimeri di acidi grassi esterificati. La cutinizzazione è dovuta alla

cutina che impregna le pareti tangenziali esterne delle cellule epidermiche. La cutina è idrofoba. Quando la produzione di cutina è abbondante e viene secreta all'esterno prende il nome di CUTICOLA. Per far sì che non scivoli via dalla parete si instaura lungo le pareti radiali e forma i chiodi della cuticola. La SUBERIFICAZIONE è una modificazione secondaria della parete che avviene per apposizione nella parete interna di lamelle di suberina (idrofoba), disposta per gradi a formare degli strati lamellari. Es. sughero è permeabilizzante e isolante termico. Infine avviene la CERIFICAZIONE che rinforza l'impermeabilizzazione di alcune epidermidi, depositandosi sopra la cuticola. Le secrezioni cerose impartscono agli organi un aspetto biancastro e vellutato, quando sono in forma di granuli costituiscono la pruina, presente su frutta come susine e uva.

10) Parete - La parete cellulare si trova solo nelle cellule vegetali. Essa è la parte

più esterna della cellula che riveste la membrana cellulare. Le funzioni della parete sono: Rivestimento e protezione, regolazione del volume della cellula, determinazione della forma della cellula, controbilancia la pressione osmotica del vacuolo, protegge il contenuto e funzione di esoscheletro, riconoscimento dei parassiti e dei simbionti, comunicazione fra cellule, barriera contro parassiti e patogeni, interviene nei processi di assorbimento e secrezione delle sostanze. →Il principale costituente della parete cellulare è la CELLULOSA (β-glucosio 1 4 ruotate di 180° l'unarispetto all'altra). La cellulosa viene sintetizzata al livello del plasmalemma dove si trovano le ROSETTE (= sistemi enzimatici). Ogni rosetta è composta da 6 subunità, ogni subunità da 6 unità enzimatiche ciascuna delle quali possiede 6 molecole di cellulosa. Quindi ogni microfibrilla possiede 36 molecole di cellulosa. La parete cellulare si forma nel

momento in cui la cellula si divide. È possibile suddividere la parete cellulare in: Lamella mediana, parete 1° e parete 2°. Lamella mediana: strato molto ricco di pectine. Parete 1°: Cellulosa ma anche emicellulose, pectine glicoproteine e acqua. Si forma strettamente addossata alla LM, quando la cellula non ha ancora finito il suo accrescimento per distensione. L'insieme della lamella mediana e della parete primaria è detta lamella mediana composta. Nella matrice le microfibrille di cellulosa costituiscono il 20-30% di peso secco della parete e presentano un andamento casuale detto a tessitura dispersa. Le microfibrille di cellulosa sono collegate tra loro da molecole di xiluglucano, attraverso ponti a idrogeno. Ci sono poi proteine con funzioni strutturali e enzimatiche. Parete 2°: All'interno della 1° solo quando la cellula ha raggiunto l'accrescimento perché più rigida e non può crescere, ancora più ricca di.

cellulosa ma anche emicellulose. Non sempre presente.

Cap.411) Tessuto legnoso: definizione, struttura e funzione?

Il tessuto legnoso (xilema, adroma o legno) è un sistema conduttore costituito da cellule morte dette vasi che hanno forma allungata e parete ispessita più o meno lignifica. Il tessuto legnoso è adibito al trasporto di acqua e sali minerali in soluzione (linfa grezza) dalla radice alle foglie, dove sono elaborati (linfa ascendente). Legno può avere sia origine primaria, quando deriva dal procambio o secondario se deriva dal cambio. Lo xilema comprende due tipi di elementi tracheali:

  1. Elementi dei vasi, o trachee (Angiosperme eteroxilo): sono cellule di forma cilindrica aventi le pareti trasversali parzialmente riassorbite. Impilandosi una sull'altra danno origine a un tubo continuo chiamato vaso. Sono provviste di punteggiature sulle pareti laterali, cioè di microscopiche zone senza parete secondaria permeabili all'acqua, tramite
cui può avvenire lo scambio di linfa grezza con altri vasi. →2. Tracheidi (Gimnosperme omoxilo): sono cellule di forma allungata che si impilano tra loro contattandosi tramite le estremità, a livello delle quali ci sono numerose punteggiature per il trasporto dell'acqua. Il legno è un tessuto complesso di cui fanno parte anche cellule parenchimatiche e fibre. La funzione di sostegno è affidata a fibre xilari. Sia il legno omoxilo che quello eteroxilo sono percorsi trasversalmente da cellule allineate che costituiscono i raggi. 12) Tessuto meccanico: definizione, tipi e funzione? Funzione di sostegno, permettono alla pianta di mantenere una posizione e una forma che il solo turgore cellulare non sarebbe sufficiente. Evitano che una perdita di acqua provochi un eccessivo appassimento di foglie e fusti tali da danneggiare i vasi legnosi. 2 tipi: 1. Collenchima 2. Sclerenchima COLLENCHIMA = Organi giovani che stanno facendo un accrescimento 1°. La parete delle

cellule è ispessita di cellulosa. Il collenchima è rigido ma anche abbastanza flessibile. A seconda della disposizione degli ispessimenti cellulosici della parete si dividono in:

  1. Lacunari: presenza di spazi vuoti intercellulari. Dove viene depositato l'ispessimento cellulosico.
  2. Lamellari: tanti strati di cellule.
  3. Angolari: sono i più comuni, hanno pareti ispessite agli angoli di confluenza di più cellule e si trovano prevalentemente nei fusti.

SCLERENCHIMA = Cellulosa che si è modificata lignificandosi o mineralizzandosi. Il volume cellulare è dato dalla parete ispessita. A causa dello spessore delle pareti e della loro lignificazione una volta differenziate le cellule muoiono e rimangono prive di citoplasma. Le cellule sclerenchimatiche si dividono in base alla morfologia in:

  • Sclereidi: Forma molto variabile, a volte isodiametriche, a volte allungate. Possono trovarsi isolate o a piccoli gruppi oppure in notevole quantità, come nel

Il pericarpo di certi frutti (nocciolo) è presente nell'endocarpo di diverse drupe. Generalmente si trovano nei parenchimi midollari corteccia dei cauli, piccioli, foglie, frutti e semi; a volte associate anche a xilema e floema (Es. Cinnamomum).

Fibre sclerenchimatiche (stereidi): Le fibre hanno forma allungate, con estremità appuntite e riunite in cordoni. Funzione di sostegno. Distinte in: fibre xilari = hanno sempre la parete lignificata. e fibre extraxilari = sono più lunghe e possono essere più o meno lignificate. A volte possono avere la parete completamente cellulosica (Es. lino) o appena lignificata (Es. canapa), oppure fortemente lignificata.

13) Sughero: tipo di sistema, tipo di tessuto, cellule costituenti

Il sughero è un tessuto tegumentario che va a prendere il posto dell'epidermide o esoderma se c'è un accrescimento 2° (in diametro, quindi in larghezza). Il sughero è un tessuto morto, formato da più strati di cellule.

forma prismatica che in sezione trasversale appaiono schiacciate radialmente disposte in file ordinate. La parete è impermeabilizzata per deposizione nella parte interna di lamelle di suberina. La lenticella è l'apertura, non regolabile, permette gli scambi gassosi tra la pianta e l'ambiente esterno ma al contrario degli stomi le lenticelle non hanno meccanismi di apertura e chiusura, quindi non possono regolare gli scambi. Il sughero di chiusura blocca la lenticella nella stagione invernale. A primavera il fellogeno forma nuovo tessuto di riempimento che premendo sul sughero lo lacera riaprendo la lenticella. Questo processo però si può ripetere solo per un numero limitato di volte. 14) Tricomi: morfologia, localizzazione e funzione? I Tricomi o peli Ghiandolari sono una struttura secernente. Sono sottili escrescenze o appendici di pianta. I tricomi possono avere strutture e funzioni diverse. 15) Canali laticiferi: definire la loro struttura ed indicarealcuni esempi di specie vegetali in cui sono presenti il Canale laticifero sono: - Papaver somniferum (papavero da oppio): il latice di questa pianta costituisce l'oppio. - Cannabis sativa (canapa): il latice di questa pianta costituisce la canapa. Per le Gimnosperme e le Dicotiledoni attualmente viene accettata la TEORIA DELLA TUNICA E DEL CORPUS. Secondo questa teoria, l'apice può essere suddiviso in due regioni, distinguibili per la direzione dei piani di divisione delle cellule: - La tunica: consiste nello strato o negli strati più esterni dell'apice. - Il corpus: costituito dalla massa centrale delle cellule dell'apice.

La sezione trasversale della struttura primaria del fusto di un dicotiledone è composta da tre regioni anatomiche: epidermide, corteccia e stele.

L'epidermide è lo strato superficiale del fusto, isolato, impermeabilizzato e trasparente. Permette di vedere il colore verde degli strati più esterni della corteccia sottostante.

La corteccia è costituita da parenchima. Gli strati più esterni sono raggiunti dalla luce e si differenziano in parenchima clorofilliano, mentre gli strati interni, non raggiunti dalla luce, possono assumere funzione di riserva. Nella corteccia possono essere presenti anche tessuti meccanici con funzione di sostegno, come il collenchima situato nella porzione sottoepidermica e lo sclerenchima.

La stele è costituita da parenchima in cui sono immersi i fasci conduttori.

negli strati più esterni della stele e intorno ai fasci. Lo strato più interno del parenchima corticale
Dettagli
A.A. 2022-2023
8 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/13 Biologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiaramenchini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia vegetale e botanica farmaceutica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Bertoli Alessandra.