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DISPLASIA CONGENITA DELL’ANCA La displasia congenita dell’anca è una condizione patologica che può portare la testa del femore, che normalmente si trova nella cavità dell’acetabolo, a spostarsi dalla sua posizione. L’articolazione normale è composta dalla testa del femore e dalle strutture capsulo-legamentose, che mantengono in sede l’articolazione. L’articolazione dell’anca è un’enartrosi, cioè un’articolazione dotata di grande mobilità caratterizzata da un incastro perfetto tra una superficie articolare a sfera e una concava. La DCA presenta un tasso di incidenza del 2% (ogni 2 individui su 100 ne sono affetti) che varia in base alla localizzazione geografica (in America del Nord è più diffusa) e, in ambito ortopedico, rappresenta la condizione più frequente. La patologia viene anche trasmessa geneticamente, infatti colpisce prevalentemente neonati di genitori con DCA, con una prevalenza maggiore sul sesso femminile. Spesso è associata ad altre patologie congenite, genetiche e neuromuscolari. Tra i FATTORI DI RISCHIO vi sono:    Gravidanza: il feto può assumere delle posizioni che comportano questa condizione e, in più, si è vista maggiore incidenza nei parti podalici. Familiarità per DCA. Mancata lassità dei legamenti dell’articolazione. Relativamente all’EZIOPATOGENESI vi sono alcune teorie alla base della patologia:  Displasia acetabolare, secondo cui vi è una cartilagine soffice, che quindi è deformata dalle sollecitazioni meccaniche;  Lassità capsulo-legamentosa, quindi delle strutture interessate. Per cui nei casi più gravi di DCA possiamo avere l’anca LUSSATA, cioè quando la testa del femore è completamente fuori dalla tasca acetabolare per cui il femore tende a risalire; nei casi più lievi possiamo avere un’anca SUBLUSSATA, in cui la testa del femore è spostata parzialmente dalla tasca acetabolare. Nella PRIMA FASE di displasia, il collo del femore è antiverso e ciò causa uno stress meccanico sul margine posteriore dell’acetabolo. Spingendo su quest’ultimo, si avrà un’estroflessione della cartilagine che causa un deficit di ossificazione e alterazioni della capsula articolare. Nella SECONDA FASE si avrà un aumento dell’antiversione femorale con perdita della sua sfericità, l’acetabolo si assottiglia ulteriormente e l’estroflessione continua della cartilagine ne provoca una rotazione continua su sé stessa. Le anomalie non riguardano solo il piano osseo, ma saranno presenti anche a livello capsulolegamentoso e muscolare: - La capsula, piegandosi continuamente su sé stessa, assumerà una forma a clessidra e il legamento rotondo si presenterà allungato. - Tutti i muscoli presenti risulteranno accorciati, mentre i muscoli del medio e piccolo gluteo diventeranno orizzontali. DIAGNOSI Il Gold Standard per diagnosticare la displasia congenita dell’anca nei neonati è l’esame ecografico (entro i 3 mesi di vita). La radiografia viene eseguita neg
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A.A. 2023-2024
6 pagine
SSD Scienze mediche MED/18 Chirurgia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher julia9809 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chirurgia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Galasso Olimpio.