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PERCHÉ VANNO ATTACCATE?
Il transfer gran dorsale oltre a extrarotare abbassa la testa dell'omero, è quindi un depressore, sposta il centro di rotazione verso il basso e permette al deltoide di recuperare un po' di funzionalità. È un intervento di salvataggio diciamo.
Trauma Distorsivo Caviglia
Formata da un mortaio, mortaio tibioastragalico; l'astragalo che è un osso tra la tibia e il calcagno, si articola con caviglia e malleolo. Quindi è un articolazione molto rigida perché entra al suo interno, tanto è che quando esce l'astragalo dalla tibia è una bestemmia per rimetterlo al suo posto; causa trauma diretto è di difficile rimetterlo dentro perché è. Un articolazione molto rigida. molto violento
Flessione dorsale avviene alla maggior parte attraverso la tibio-astragalica ed è di circa 20 gradi, la flessione plantare è di circa 50°.
L'asse di flessione obliquo passa per i due malleoli. Quando la caviglia si flette dorsalmente, l'astragalo provoca un allargamento dei malleoli (a causa della sua forma più larga in avanti). La stabilità del mortaio tibio-astragalico è direttamente legato a questo "auto-serrage" della puleggia astragalica da parte della pinza malleolare, durante i gradi di flessione.
I legamenti hanno un ruolo fondamentale nel gioco della stabilità. Inversione ed Eversione presentano una modesta ampiezza. Inversione associa flessione plantare + supinazione + rotazione interna (difatti la classica "storta" è quella in cui il piede si "piega" verso l'interno ed il dolore è situato al livello del malleolo laterale). Eversione si associa a flessione dorsale + pronazione + rotazione esterna (meno frequente, ma più distruttiva).
Legamenti: Il legamento laterale è formato da tre fasci: peroneo-astragalico
anteriore• peroneo-astragalico posteriore• peroneo-calcaneareIl legamento interno è il legamento deltoideo de nito "a ventaglio"
L'articolazione sotto-astragalica è stabilizzata dai legamenti calcaneo-malleolari e dal legamento a siepe tra l'astragalo e lo scafoide e poi ce ne è una tra la tibia e l'astragalo de nita appunto tibio-astragalica
DISTORSIONI
- Distorsione benigna: rottura brillare che sollecita i recettori propriocettivi, abbondanti nei legamenti, che determinano la reazione vasomotoria.
- Distorsione di media gravità: rottura fascicolare dei legamenti, senza soluzione di continuo capsulare
- Distorsione grave: rottura di uno o di parecchi legamenti con breccia capsulare
Distorsione Esterna
- Trauma in adduzione
- Sensazione di rottura, spesso percepita dal pz
- Dolore acuto costante
- L'impotenza immediata non sempre completa, il pz può spesso riprendere
Leggera lesione. La rottura di un solo fascio crea un piccolo cassetto. Esso aumenta se gli altri fasci del legamento esterno sono rotti.
Nel momento in cui avviene una distorsione di caviglia, durante l'esame RX cos'altro devo guardare che potrebbe essersi danneggiato?
- frattura del 5 metatarso per distacco osseo
- frattura osteocondrale dell'astragalo
- possono anche portare a lussazione della caviglia
Come trattare le lussazioni di caviglia?
- bendaggio adesivo: strapping per 15-20 giorni
- tutori rimovibili tipo AIRCAST
- Il gesso, gambaletto da carico, per 45gg per distorsioni gravi
Trattamento e riabilitazione
Il trattamento deve essere incruento: normalmente non si fa RM, si fa solamente se ce dubbio di frattura osteocondrale, e questo perché i legamenti saranno sempre rotti, quindi si sottopone il paziente ad un esame in più inutile. Meglio fare una radiografia sotto stress per vedere quanto sia pre la caviglia e determinare quindi
i gradi. Come risposta all'esame sia RM che RX vanno bene, ma il prof preferisce solo la RX sottostesse. Quando parliamo di lesione nel comparto esterno, il trattamento sarà per lo più conservativo (ghiaccio, bendaggio, Aircast, fuoricarico per qualche giorno a seconda della gravità e poi il carico è fondamentale per orientare il decorso dei legamenti principali). La rieducazione propriocettiva della caviglia inizierà dopo il periodo di immobilizzazione, quale che sia la gravità della distorsione e qualunque sia il trattamento adottato. Il trattamento chirurgico è a volte preferito al gesso nelle distorsioni gravi, soprattutto nei soggetti giovani e sportivi. Consiste nella sutura dei fasci rotti allo scopo di favorire una cicatrizzazione migliore delle bre. L'immobilizzazione in gesso segue l'intervento, come per il trattamento ortopedico. Favorevole, spesso, con un trattamento adatto e ben condotto. Le sindromi algo-distro che sono unacomplicanza che si vede raramente se il recupero funzionale è precoce; La rieducazione propriocettiva ben condotta permette di stabilizzare buona parte di questi casi, se no: chirurgia.
Trattamento chirurgico
Malleolo peroneale: viti, cerchiaggio dinamico, placca tubulare e viti
Malleolo tibiale: viti, cerchiaggio dinamico
Sintesi trans-sindesmosi sistema controverso (indicazioni, tipo di vite, tempo di rimozione, concessione del carico)
Inserimento di 1 o 2 viti dalla porzione postero-laterale del perone a quella anteromediale della tibia, 1,5-3 cm sopra il plafond (tibio-tarsica in flessione dorsale) carico limitato e precoce rimozione
Osteosintesi malleolo posteriore interessamento > del 25-35%
Riduzione ed osteosintesi con viti (stabilizzazione tibio-tarsica)
Solitamente la riduzione e sintesi del malleolo laterale ne determina il riallineamento incruento (leg. tibioperoneale postero-inferiore)
Fratture del pilone tibiale
• sede della lesione sovramalleolare
• ev. interessamento
malleolare• frequenti lesioni associate• classi cate in base a comminuzione e a ondamento
Fratture del pilone tibiale composte• ssatore esterno• placca e vitifi fi fi ff fl fl fi fi
DistorsioneTransitoria perdita di contatto, in un’ articolazione, di un capo articolare rispetto all’ altro a seguitodi un movimento forzato e anormale.
L’ insieme delle lesioni capsulo-legamentose prodotte da una sollecitazione che tende amodi care i reciproci rapporti dei capi articolari.
Le articolazioni più colpite sono: collo piede ginocchio dita gomito rachide.
Accertamenti diagnostici
- Radiogra e standard (minimo 2 proiezioni)
- Radiogra e sotto stress
- RM
- Ecogra a
Sintomi e segni
- Dolore violento
- Tumefazione periarticolare
- Ecchimosi periarticolare
- Impotenza funzionale direttamente proporzionale all’ entità della lesione
Trattamento
- Crioterapia
- Immobilizzazione dell’ articolazione
- Divieto di carico
ContusioneE’ l’e etto di un
trauma diretto contro il corpo, che produce una sofferenza della pelle e dei tessuti sottostanti. Il trauma determina una rottura di capillari ed un infiltrato emorragico seguito da edema e reazione infiammatoria e ne consegue una tumefazione locale dolorosa a causa delle irritazioni delle terminazioni nervose sensitive.
Trattamento:
- Rest
- Ice
- Compression
- Elevation
Complicanze:
- Ossificazioni del tessuto muscolare (ossificazioni metatraumatiche)
- Rigidità articolari
FERITA
Soluzione di continuo della cute ed, eventualmente, dei tessuti profondi. Elevato rischio di contaminazione batterica.
- da taglio
- da punta
- da schiacciamento
- da morso
- da arma da fuoco
Tipi di ferita:
- Margine netto (da taglio)
- Lacera
- Lacero-contusa
Ferita muscolare:
Problemi terapeutici solo in caso di sezione totale. Ferite che interessano parzialmente i fasci muscolari tendono a riparare spontaneamente.
Ferita tendini:
Frequente nelle ferite delle mani. La sutura deve avvenire entro poche ore (tendini essori).
Rottura...
Articolazioni sono 2: femore tibia e tibia perone. Le lesioni più frequenti sono: - Lesioni del legamento crociato anteriore (LCA): causate da un movimento brusco di torsione o da un trauma diretto. Sintomi: dolore, gonfiore, instabilità articolare. - Lesioni del legamento crociato posteriore (LCP): meno comuni delle lesioni del LCA, sono spesso causate da un trauma diretto. Sintomi: dolore, gonfiore, difficoltà nel camminare. - Lesioni del legamento collaterale mediale (LCM): causate da un trauma diretto o da una torsione eccessiva dell'articolazione. Sintomi: dolore, gonfiore, instabilità articolare. - Lesioni del menisco: possono essere causate da un movimento brusco di torsione o da un trauma diretto. Sintomi: dolore, gonfiore, blocco dell'articolazione. Trattamento: dipende dalla gravità della lesione e può includere riposo, fisioterapia, chirurgia.femore rotula. Siamo soliti dividere il ginocchio in 3 comparti: laterale, centrale (pivot) e mediale. Quello mediale è composto dal collaterale mediale e menisco mediale. Il pivot è costituito dal crociato anteriore e posteriore. Il comparto esterno è composto dal collaterale esterno, menisco esterno e legamento antero-laterale. Ci sono legamenti che uniscono il menisco alle strutture del ginocchio: si chiamano legamenti menisco femorali e unitamente al crociato posteriore costituiscono un unità funzionale direttamente correlata al popliteo. Sono