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PRIMA SECESSIONE PLEBEA

Prima secessione plebea cercano di ottenere ciò che Patrizi non concedevano 494 a.C. loro ovvero la terra, ricercano una dignità sociale conflitto che si protrae quasi fino al 300, dove giungeranno poi ad un accordo. I plebei poveri finiscono per indebitarsi diventano insolventi perché non riescono a restituire quello che gli è stato prestato (rapporto di dipendenza). Si ha quindi una condizione servile, e plebei dovranno anche lottare dal punto di vista sociale. I Patrizi istituiranno il divieto di connubio (vietate le nozze miste tra Patrizi e plebei). Il plebeo sempre secondo Feliciano era visto come l’elemento debole soggiogato al potere dei patrizi. Quando abbiamo parlato della possibilità di diarchia perfetta si è parlato di dittatore (magistrato straordinario) veniva nominato in caso di estrema necessità, stava in carica sei mesi senza nessun limite funzionale. Veniva eletto di notte (notte sacrale) dal

console(Nocte silenzio orienti, alzandosi di notte prima del canto del gallo)
Magistrato cavalleria: capo della cavalleria
494 a.C. (sempre secondo la storia di Livio Dionigi) la plebe abbandona Roma e sistabilisce sull'Aventino (Monte plebeo) istituiscono uno Stato parallelo a quello Patrizio. I Patrizi avevano i consoli e un'assemblea ovvero il comizio centuriato, quindi mettono al posto dei consoli due tribuni della plebe e al posto del comizio un concilio della plebe. I Tribuni della plebe avevano queste funzioni:
- funzione dell'auxilium plebis qualora un plebeo subisse dei comportamenti scorretti che violavano la sua libertà da parte di un console o di un magistrato patrizio.
- Porre in essere processi penali rivoluzionari (iudicia plebis): attraverso il potere di coercizione potevano fermare l'azione di un magistrato patrizio che andava a ledere la libertà di un plebeo e per farlo utilizzavano dei processi di fatto, imponendosi con la forza.

(Organizzazione rivoluzionaria). Non si basano su una costituzione scritta ma sono fattuali, Mommsen li definisce illegali ma nella pratica rappresentava un problema per i patrizi. (Mommsen si basa sulla sua idea liberale tedesca: credeva nella legalità data dallo stato e dei suoi magistrati). I tribuni il meccanismo di contrasto lo usano per scopi politici, ora sono rivoluzionari ma poi diventeranno magistrati del cursus honorum e si perde l'ausilium plebis per far carriera politica.

  • Avevano il veto, l'intercessio, molto potente non solo per un tribuno verso un collega, ma era un potere di veto anche su tutti gli altri magistrati, compresi i consoli.
  • Potevano convocare la plebe nei concilia, i corrispettivi del comizio centuriato per i consoli;
  • Irrogare delle multe nel 454 a. C. con la lex aeterna tarpeia e 452 a. C menenia sexta sulle multe poiché viene attribuito al tribunale della plebe il diritto di sanzione, si passa alla provocatio ad populum se

Si supera un determinato ammontare.

Le decisioni che vengono sottoposte sul monte Aventino sono di base religiosa, le leggi sacrate garantiscono il giuramento religioso e l'osservanza delle nuove restrizioni plebee. I plebei si impongono con la forza e l'unico modo per imporre leggi è con il sacramentum. Il tribuno della plebe diventa sacro per gli dei e inviolabile: se i patrizi (o chiunque) non rispettavano le regole o usavano violenza contro un tribuno, diventavano homo sacer e potevano essere uccisi liberamente. I plebei ne approfittano perché sanno che prima o poi Roma verrà attaccata dai Patrizi e avranno bisogno di loro (400 guerra contro vero). I Patrizi si accorgono che hanno difficoltà nel 494 a.C., quando viene promulgata la prima legge sacrata che si basa sul sacramento religioso. Nel 492 a.C. avviene la seconda secessione plebea e viene votata la seconda legge sacrata, identica alla prima ma con l'inviolabilità del concilio della plebe, ovvero non dovevano essere disturbati nell'assemblea.

(pena la morte o una multa).

PROCESSO DI PARIFICAZIONE PATRIZIO PLEBEA:

Dal 494 a.c fino al 287 a.c si assiste ad un processo di parificazione plebea in quanto i patrizi sono costretti per ragioni di sicurezza e difesa della città a cedere alle rivendicazioni plebee riguardo le terre e la parità sociale giuridica e economica. Nel 462 Terentillio Harsa (tribuno della plebe) invano propose una commissione di cinque uomini incaricati per limitare l'Imperium dei consoli. Nel 456 abbiamo un plebiscito nasce dal concilio della plebe, deliberazioni della plebe che valgono per l'elemento plebeo. Icilio ruga (456) decide di assegnare la terra ai plebei sull'Aventino per edificare le loro case.

LEGGE DELLE 12 TAVOLE

DECEMVIRATO LEGISLATIVO che metterà per iscritto il mos perciò queste 12 tavole sono frutto del Moss, delle leggi regge e nuove norme giuridiche che emergono dall'elemento plebeo. 451- 450 decemvirato legislativo 10 tavole, aggiunte due poi.

con il secondo decemvirato legislativo. Questo decemvirato legislativo si pensa sia una magistratura straordinaria ma molti come de Martino pensano che sia una magistratura permanente. Le 12 tavole erano esposte sul foro scritte su tavole bronzea a mo' diversetto. Distrutte nel 390 a.C. nell'incendio Gallico sono state tramandate oralmente grazie al fatto di essere state scritte in versetto. Le 12 tavole contengono i principi generali in materia di diritto pubblico e privato. Contenuto delle 12 tavole: - 1-3 norme processuali riferite al processo civile arcaico definito processo per legis actiones sacramento, e durante questo processo dovevano essere pronunciate delle esatte parole precisi e solenni se no si perdeva la lite (ovviamente quando Roma si estenderà questo processo non sarà più possibile, perché le popolazioni non romane non potevano conoscere queste esatte parole). - 4 diritto di famiglia - 5 eredità, tutela, cura. La tutela

Il testo poteva essere di due tipi sui bambini (zero ai sette; sette ai 14) orfani, quelli impubere avevano bisogno di tutore gravoso. L'altro tipo di tutela era sulle donne, ovviamente era una tutela differente, e serviva per le donne sposate in seguito alla morte del padre o del marito. Il tutore si limitava a determinate azioni, come ad esempio se la donna doveva vendere le res mancipi (le cose più preziose dell'agricoltura) o se era chiamata in giudizio. Il curatore invece era fondamentale per le donne vedove incinte, potevano richiedere il curatore avventre che le assisteva durante il parto. Ora è abolito perché poteva essere richiesto anche dal pubblico ministero, quindi poteva andare a limitare la libertà di scelta.

  • 6 negozi giuridici ovvero tutti i contratti (volontà di produrre effetti giuridici).
  • 7 proprietà in ambienti
  • 8-9 diritto criminale
  • 10 norme suntuarie e funerarie
  • 11-12 appendice di norme (secondo decemvirato).

264 nascita

pretore peregrino che si occupava delle controversie tra civili e stranieri perché non potevano conoscere il mos delle 12 tavole. Il primo processo civile romano (processo delle leges actiones) ovvero quello che si occupa delle controversie civili è un processo che durante la monarchia veniva portata avanti dal Pater, nella Repubblica dei consoli. In una procedura che per i procedimenti di cognizione era diviso in tre fasi: - fase di Iniure davanti al console o al pretore - Fase di cerniera (liti contestatio) - Apud iudicem davanti al privato cittadino di natura pecuniaria, inappellabile e sempre dall'alba al tramonto Le 12 tavole richiamano tre di queste leges actiones, noi non possiamo dimostrare con queste i nostri diritti e le nostre difese. Devo recitare degli schemi rigidi all'interno del processo, ripetizione di parole precise. Questo tipo di processo non poteva più essere applicato al momento dell'espansione di Roma, perché gli

stranieri nono conoscevanone le parole ne le formule. Nasce così’ il processo formulare invece si ha un processoscritto da colui che agisce e si difende.

Prime tre tavole lèges actiones (che sono cinque) sono la forma più antica del processocivile romano. Gaio ci dice che erano cinque con le quali si poteva agire in giudizio pertutelare un diritto, potevano essere di cognizione (tutelare un diritto che va provato) e diesecuzione diritto già provato non c’è bisogno di tutte le fasi del processo.

Legges actiones di cognizione:

  1. ius vocatio ‘’chiamata in giudizio’’, l’attore va davanti ai giudici con i testimoni e chiama in giudizio
  2. in iniure davanti al pretore in base alla tipologia del processo che può essere: condicionem; iudicio arbitre postationen e sacramento che a sua volta può essere in rem o in personam
  3. In iudicio terminata la fase in iure inizia questa dopo il pretore ha 30 giorni

Per nominare un giudice che dovrà decidere prima del termine di esecuzione: serve a eseguire quanto deciso per cognizione:

  • manis iniecto assoggettamento servile al creditore, se non dava seguito al giudicato: il debitore poteva anche essere venduto oltre il Tevere, quindi fuori dalle mura delle città
  • Pignoris capito

Contenuto delle 12 tavole (insieme di norme che comprendono vari campi del diritto)

Tavola uno: La prima tavola stabilisce che il convenuto una volta citato in giudizio, deve presentarsi anche con la forza. Si stabilisce anche la necessità che un benestante avesse come garante processuale un altro benestante mentre un proletario chiunque.

Tavola due: Stabilisce il valore penale della scommessa ovvero la poena sacramenti) che era di 500 assi. Se la controversia interna verteva sulla libertà di un uomo era abbassata di 50 assi per permettere anche meno abbienti di tutelare la propria libertà. Gaio parla di favor liberatas, dice che oltre alla

leges actio esiste quella per iudicis arbitrerpostulationem attraverso cui l'attore poteva richiedere ungiudice o un arbitro.

Tavola tre Leges actio di carattere esecutivo se il debitore nonavesse saldato il debito entro 30 giorni il creditore potevaportarlo in giudizio. Se il debitore non avesse pagatosarebbe stato assoggettato per 24 giorni al creditore (tremercati). Si provvedeva sennò alle partes secanto checonsisteva nell'acquisizione da parte del creditore delpatrimonio del debitore.

Tavola quattro Apre al diritto di famiglia: stabilisce che se il padre avessevenduto il figlio per tre volte quest'ultimo si sarebbepotuto considerato liberato dalla patria potestas (non èchiaro se diventasse un soggetto sui iuri oppure se passassisotto la potestas dell'altro individuo, ovviamente era unavendita fittizia. La mancipatio attraverso cui il padrerivolgeva una domanda a c

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SSD Scienze giuridiche IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulia04345 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto romano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Terreni Claudia.